Salve,ho ventiquattro anni e da dieci i miei genitori sono separati e da allora vivo con mia madre. Mio padre dalla separazione fino ad oggi non ha mai dimostrato interesse nella mia vita e nel conoscermi,invece coi miei due fratelli maschi ha un rapporto quanto meno normale come dovrebbe essere tra padre e figlio. Io ho sempre sofferto di questo disinteresse e in più non riesco a capire i motivi di questo. Questa cosa ha creato negli anni in me un forte senso di colpa per non essere in grado di fare nulla o di valere qualcosa visto l'indifferenza che lui prova nei miei confronti. Non so come superare questa cosa,affrontandolo o accettando che lui è fatto così e andare avanti con questo peso dentro? Grazie
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4 NOV 2013
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Gentile Francesca,
il vissuto di abbandono legato ad una delle figure genitoriali provoca grande sofferenza ed è importante che questo dolore non resti inascoltato. Considerata la sua capacità di introspezione e il suo accenno al forte senso di colpa che prova, cosa che spesso capita nei figli che non si sentono accettati o apprezzati dal genitore, le suggerisco di rivolgersi ad uno psicoterapeuta della sua zona con cui intraprendere un percorso che la aiuti ad affrontare ed elaborare la situazione per il presente e per il futuro. Se lo desidera rimango a sua disposizione, un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano
4 NOV 2013
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Gentile Francesca,
intanto potrebbe chiedere a suo padre il perchè.
Non c'è un perchè a questo comportamento, che lo possa giustificare, ma la aiuterebbe a comprendere e a focalizzare, che non vi sono colpe da parte sua, ma forse un banale stereotipo culturale di suo padre (es: il padre è più legato ai maschi, perchè sa di cosa parlarci), oppure una sua incapacità di relazionarsi al femminile o ancora vi è uno schieramento nella vostra famiglia: madre-figia femmina, padre - figli maschi e ciò sarebbe da ricondurre a problematiche di coppia legate ai suoi genitori e alle loro difficoltà genitoriali.
Come suggerito dagli altri colleghi inoltre, è certamente auspicabile, che lei si rivolga ad uno Psicologo di zona, che potrà facilmente individuare qui su questa ottima guida, oppure recarsi in un centro di ascolto per famiglie o consultorio familiare.
Chiaramente nel privato, tutto è più gestibile in termini di relazione e tempi, scelga accuratamente tenendo conto che ora, anche molti privati, offrono tariffe agevolatissime.
Non si senta in colpa per suo padre è lui che dovrebbe sentircisi, ma come sempre i figli assumono su di loro le proiezioni di impotenza e di negazione dei loro stessi genitori, quasi come se "se non mi vuole bene, allora vuol dire che io ho qualcosa che non va".
Non è così, ma per riuscire a comprendere meglio, deve fare un passo verso la terapia.
Un grandissimo in bocca al lupo e un caro saluto
D,.ssa Michelini
3 NOV 2013
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Buongiorno gentile Signorina,
mi rendo conto di quanto possa essere per lei doloroso vivere questa sua condizione esistenziale e le suggerisco di non accantonare il problema in quanto una certa influenza di incertezza potrebbe riscontrarla sia nella sfera affettiva che lavorativa; Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta di persona per valutare l'inizio di una psicoterapia che l'aiuti ad elaborare questo distacco da suo padre.
Cordialmente
3 NOV 2013
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Gentile signora Tefrancesca,
l'abbandono in generale è solitamente un evento serio che può portare a diverse psicopatologia, quello del padre viene considerato importante per la salute emozionale della persona subente. Solo uno psicoterapeuta (reale)è in grado di affrontare con successo la sua dolorosa problematica contingente.
dr paolo zucconi, sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale in friuli venezia giulia (udine)
31 OTT 2013
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Gentile Utente,
potrebbe essere utile affrontare questo argomento in un contesto di consulenza psicologica contattando un Collega di persona. Non possiamo da questa postazione rispondere in maniera netta alla tua domanda.
Ci sono stati da parte sua (di Lei che scrive) comportamenti di avvicinamento e/o chiarificazione?
Ha provato a farsi un'idea del perché suo padre mantiene questo distacco?
Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo Viterbo