Come spiegare ai miei genitori la mia situazione

Inviata da Andrea · 19 set 2017 Crisi adolescenziali

Buongiorno a tutti, mi chiamo Andrea, sono iscritto alla facoltà di giurisprudenza, terzo anno, ma non sono riuscito a passare nemmeno un esame. Studio, mi iscrivo, mi presento e iniziano i problemi, ho il battito accelerato, mi si annebbia la mente, mi si asciuga completamente la bocca e spesso ho avuto crisi di panico. Non ho mai detto nulla ai miei genitori. La prima volta che ho ammesso di non aver passato un esame ho subito la paternale, mio padre ha ammesso che era già stato deluso da me e mi ha fatto pressioni affinché mi impegnassi di più. Mio padre non è molto presente, io dico sempre di vederlo più come un AD di un azienda che un padre, dopo il primo esame fallito non mi ha neppure chiesto perché fosse andata così. Dopo ogni esame chiede sempre e solo “come è andata?” in riferimento alla votazione, senza chiedere cosa ho provato o come mi sono sentito. Mia madre ha problemi di alcool, ho provato per moltissime volte a parlarne ma ha sempre evitato il problema, mia sorella e mio papà sembra che vogliano evitare il discorso, sembra che a loro vada bene così. Il vero problema è che io ho sempre mentito hai miei sul risultato degli esami, votazioni inventate e risultati fittizi. Non volevo deludere mio padre, né peggiorare la situazione di mia madre. Ho passato un momento davvero difficile l’inverno scorso, ho pensato più di una volta al suicidio, cercato tecniche e modi, per poi passare tutto un mese alla ricerca di un albero (abito vicino a un bosco) con un ramo sufficientemente spesso per potermici impiccare. A Marzo poi non riuscendo a sopportare più la situazione mi sono confessato con la mia ragazza. Lei ha provato ad aiutarmi. Ma non è cambiato nulla, ho paura di fare qualsiasi cosa, ho perso gli amici e quando esco vedo solo lei. Odio il dover incontrare altre persone e il solo stare in famiglia mi terrorizza. Mi sento colpevole e vorrei solo sparire. Ma ho paura di peggiorare ulteriormente la situazione. Dal secondo anno è diventato sempre più difficile seguire le lezioni, odio la mia vita. Chiedo scusa per quello che sto per dire, ma preferirei essere malato, sarebbe tutto più semplice. Ora però non riesco più a sopportare il peso e sento di doverlo dire ai miei, il problema è che non so come reagiranno e non ho neppure idea di come risolvere la situazione.

Risposta inviata

A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo

C’è stato un errore

Per favore, provaci di nuovo più tardi.

Prenota subito un appuntamento online a 44€

Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.

Miglior risposta 21 SET 2017

Buongiorno Andrea,
comprendo il suo disagio e la paura di affrontare la situazione, ma mi creda anche se non immediatamente visibili, ci sono sempre delle soluzioni possibili.
La sua situazione familiare è delicata, un padre manageriale e poco incline ai sentimenti e una madre con sue difficoltà personali
Ha sicuramente fatto un primo passo positivo, sfogandosi con la sua ragazza e condividendo con una persona che le vuole bene, le sue difficoltà.
Sua sorella potrebbe esserle d'aiuto per dichiarare la verità rispetto alla scuola? Hai mai pensato ad un supporto psicologico per affrontare il suo disagio?
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Vanda Braga

Dott.ssa Braga Vanda Psicologo a Rezzato

1373 Risposte

1350 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

20 SET 2017

Salve Andrea,
capisco la difficoltà che prova nel dover affrontare la situazione, ma, mi creda, c'è sempre una soluzione alternativa alla morte.
Prima di tutto, sarebbe utile capire, a mio avviso, se a lei giurisprudenza piace o meno. Al di là delle difficoltà che prova in sede di esame, quello che studia le piace? Credo che questo sia importante anche per poi decidere il da farsi. Se, ad esempio, non le piace affatto, può pensare a cosa possa interessarla maggiormente, altrimenti se le interessa ma ha non riesce a dare l'esame, potrebbe concentrarsi su come superare questo problema.
Detto ciò, non deve darsi così addosso. Lei non ha fatto esami in questi tre anni per pigrizia o indolenza, ma perché ha una difficoltà. Quindi non è una cosa che lei ha deciso deliberatamente, ma ha dovuto subire il suo stesso limite dovuto all'ansia da prestazione. Le sarebbe molto utile rivolgersi a un collega per affrontare questo blocco. Mi creda: lo può superare! Non vale la pena mettere in discussione il valore della propria vita per questo!
Rispetto alla sua situazione famigliare, immagino che senta il peso e la solitudine di non avere qualcuno che si occupi di lei o non nel modo in cui lei avrebbe bisogno, ma credo che anche i suoi genitori abbiano i loro limiti. Probabilmente suo padre ha difficoltà a trattare le tematiche relative alle emozioni, al come si sente ecc..., questo a prescindere da lei. Di conseguenza, pone l'accento sugli aspetti oggettivi e quantitativi. Non lo sto giustificando. Sto solo cercando di dirle che magari gli altri non sono così per farci male, ma perché anche loro hanno le loro difficoltà. Allo stesso modo, lei non è indietro con gli esami per far male a loro, ma per una sua difficoltà. Cominci a perdonare se stesso. E a pensare che gli altri non sono perfetti a differenza di lei e che anzi se si avvicinasse a loro e condividesse qualcosa di autentico con essi, si renderebbe conto che anche loro stanno lottando contro qualche difficoltà o limite personale. Non è solo. Mi creda. E non è al capolinea. A volte basta fare delle piccole azioni diverse dal solito per cambiare piano piano anche situazioni apparentemente insormontabili. Mi creda.
Le faccio un caloroso in bocca al lupo e spero di averle trasmesso un pò della fermezza con cui affermo la possibilità di coltivare la speranza.
Con profondo rispetto,
Dott.ssa Giovanna Susca - Bari e Barletta

Dott.ssa Giovanna Susca - Psicoterapia, Psicologia dello Sport Psicologo a Barletta

70 Risposte

106 voti positivi

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

20 SET 2017

Gentile Andrea,
Lei mostra una parte di se non autentica ai propri genitori nonostante il loro modo di reagire. Probabilmente è una modalità che le appartiene e che ha costruito nel tempo in famiglia a cui occorre porre rimedio.
In seguito sembra essere subentrata una chiusura relazionale e fortissimi sensi di colpa che le rendono sempre più faticoso il percorso universitario.
Le consiglierei di contattare una psicologa per decidere insieme come affrontare al meglio questa situazione ed essere sostenuto quando comunicherà la vera situazione ai propri genitori.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Costa

Studio Psicologia e Benessere Psicologo a Rezzato

2769 Risposte

2438 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

20 SET 2017

Gentile Andrea,

comprendo la sua sofferenza e le sue difficoltà e le sono vicina. Vorrei chiederle se di tutte queste problematiche abbia mai pensato di parlarne con uno psicologo.

Mi faccia sapere rispondendo privatamente

Cordialmente,

Dott.ssa Silvia Picazio

Dott.ssa Silvia Picazio Psicologo a Roma

342 Risposte

136 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

Psicologi specializzati in Crisi adolescenziali

Vedere più psicologi specializzati in Crisi adolescenziali

Altre domande su Crisi adolescenziali

Spiega il tuo caso ai nostri psicologi

Invia la tua richiesta in forma anonima e riceverai orientamento psicologico in 48h.

50 È necessario scrivere 21750 caratteri in più

La tua domanda e le relative risposte verranno pubblicate sul portale. Questo servizio è gratuito e non sostituisce una seduta psicologica.

Manderemo la tua domanda ai nostri esperti nel tema che si offriranno di occuparsi del tuo caso.

Il prezzo delle sedute non è gratuito e sarà soggetto alle tariffe dei professionisti.

Il prezzo delle sedute non è gratuito e sarà soggetto alle tariffe dei professionisti.

Introduci un nickname per mantenere l'anonimato

La tua domanda è in fase di revisione

Ti avvisaremo per e-mail non appena verrà pubblicata

Se hai bisogno di cure psicologiche immediate, puoi prenotare una terapia nelle prossime 72 ore e al prezzo ridotto di 44€.

Questa domanda esiste già

Per favore, cerca tra le domande esistenti per conoscere la risposta

psicologi 26350

psicologi

domande 21750

domande

Risposte 140700

Risposte