Il ragazzo che mi aveva scaricata e bloccata senza motivo mi riscrive dicendomi di tornare insieme poi dopo esserci sentiti per un mese scambiandoci solo qualche parola ogni tanto e per lo più cercandolo,mi dice che non mi vuole più e di restare solo amici di nuovo.
Ogni volta fa questo gioco e ogni volta ci sto male perché mi faccio trattare da spazzatura.
So che non ci sono altri ragazzi a cui piacere, essendo dal vivo neanche degnata di uno sguardo. Farmi usare è l'unico modo per sentirmi desiderata almeno per un giorno dato che so di non poter sperare di più.
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28 AGO 2022
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Gentile utente,
lei è consapevole di avere altre possibilità ma per qualche ragione emotiva "farsi usare" è l'unico modo per farsi sentire desiderata.
Sarebbe da analizzare questo schema, prenderne consapevolezza per modificarlo con soluzioni più efficaci, migliori e meno deleteri.
Resto disponibile se vorrà crearsi uno spazio suo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione che la fa soffrire emotivamente.
Cordiali.
29 AGO 2022
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Gentile Bx,
"chiunque" ha il diritto ma anche il dovere di non svalutarsi e attribuirsi la giusta dignità con la costruzione di un adeguato livello di autostima.
Questo processo inizia fin dall'infanzia con il supporto delle figure di riferimento ma se (come purtroppo spesso accade) non si ha questa fortuna occorre, appena possibile, prendersi cura di se stessi cominciando con un percorso di psicoterapia per colmare al meglio possibile questa carenza.
Pertanto le consiglio di iniziare da questo punto.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
28 AGO 2022
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Gentilissima, quello che potrebbe esserle d'aiuto data la situazione e il disagio che lei descrive, è il poter cominciare un percorso terapeutico, in modo da poter esplorare insieme ad uno specialista quelle che sono le motivazioni sottostanti al suo bisogno di comportarsi in questo modo.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento!
AV
28 AGO 2022
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Cara,
da quali premesse lei afferma che sa che non ci sono ragazzi a cui piacere? Quanto potere attribuisce alle voci che le fanno credere di non essere degna di essere vista, scoperta e apprezzata, al punto da credere che l'unico modo per sentirsi desiderata sia farsi usare?
La invito a intraprendere un percorso psicologico per approfondire, prima di ogni altra, la sua conoscenza alla luce dei contesti di appartenenza in cui è inserita.
Sono a sua completa disposizione, anche online.
28 AGO 2022
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Un aiuto psicologico le sarebbe senz'altro utile per sviluppare abilità assertive, fondamentali nella gestione dei rapporti umani, e soprattutto capire cosa le impedisca di farsi rispettare come desidera.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
28 AGO 2022
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Cara Bx parto dalla fine:"dato che so di non poter sperare di più". Penso che sia davvero importante intraprendere un percorso per lavorare su questa cosa che crede di sé.
Finché penserà di non poter sperare più che questo può correre seriamente il rischio di attrarre persone che la trattano così.
Un caro saluto, Luisa Fossati