Come si può studiare quando si hanno problemi di salute debilitanti?

Gentile Erika, come scrive la situazione che sta vivendo dipende dalle sue condizioni di salute e posso immaginare quanto questo le costi psicologicamente; non riuscire ad avere gli stessi ritmi e performance a causa della stanchezza fisica e mentale comporta inevitabilmente dolore e scoramento tuttavia ha avuto la prontezza di posticipare il traguardo e di decidere per il fuori corso. Darsi tempo e non sentirsi pressata è importante così come la sua motivazione che non è mai venuta meno. Le direi di continuare su questa strada che, se pur in salita e a rilento, sta percorrendo con le sue risorse. Un caro saluto e a disposizione anche on line nel caso senta la necessità di condividere le sue fatiche. Maria dr. Zaupa

Buongiorno Erika,
Comprendo bene come la nuova realtà che si è trovata a vivere sia difficile. Un corpo e una mente che non si muovono più in sintonia e sincronia per raggiungere gli obiettivi, ma una netta differenza di tempo tra i due. La stanchezza poi tipica di questa fase del percorso di studi, aggravata dalla stanchezza della patologia rende eil tutto decisamente più difficile da affrontare. Il mio suggerimento è quello di imparare a conoscere questo nuovo corpo e queste nuove e differenti risorse che il corpo ha e lavorare con esso e non contro di esso: il rischio è di scendere in battaglia già sapendo di essere sconfitti, se combattiamo contro la nuova realtà delle cose. Conoscendo meglio i propri limiti, possiamo raggiungere i nostri obiettivi adottando le opportune strategie.
Per questo obiettivo e per tutti gli obiettivi che proporrà, le suggerisco di chiedere una consulenza ad una terapeuta breve strategica, online o nella sua zona, così da costruire con lei la migliore strategia per portarla a raggiungere i suoi obiettivi.
Cordialmente,
Dr ssa Maria Beatrice Brancati

Gentilissima, mi spiace per il malessere che sta passando e che è conseguenza di una malattia che è arrivata all'imporovviso e che le ha modificato i suoi programmi. È proprio questa la cosa difficile da affrontare, obbligandola a dei ritmi diversi e con la stanchezza che si porta addosso, la malattia ha cambiato anche l'immagine che ha di se. Tuttavia lei è una persona molto determinata, con fatica e un po di pazienza, riuscirà a raggiungere il suo obiettivo. Ciò non toglie che non sia facile e che le lasci tanti dubbi ... le consiglio di rivolgersi a un professionista con il quale poter riconoscere emozioni e pensieri che stanno dietro a tutti ciò. Con una miglior gestione delle sue emozioni riuscirà a tollerare meglio ciò che la malattia le impone e guarderà al futuro in modo più sereno.
Qualora lo volesse resto a disposizione per qualsiasi informazione o necessità, anche online..
I miei migliori auguri
Dott.ssa Miculian

Buongiorno Erika, grazie per aver condiviso tutto questo. Affrontare un momento di stop forzato è molto difficile , tuttavia è necessario per la sua salute.



Si ricordi che la vita è fatta anche di momenti di stop, tempi lenti, dove la priorità diventiamo noi stessi, l'importante è vivere con consapevolezza tutto questo e tal proposito Credo che affiancare un percorso psicologico sia molto importante per la sua salute psicofisica, al fine di gestire meglio gli aspetti psicologici presenti in questo momento della sua vita.

Per qualsiasi cosa, mi contatti.

Dott.ssa Margherita Esposito

Mi dispiace sentire quanto stai lottando in questo momento. È chiaro che stai dando il massimo nonostante le tue difficoltà. Ricorda che la tua salute è la priorità. Potrebbe essere utile organizzare il tuo tempo in modo da inserire pause frequenti e periodi di riposo. Inoltre, comunicare la tua situazione ai tuoi docenti potrebbe consentire una maggiore flessibilità. Mantieni uno stile di vita sano, includendo una buona alimentazione e un sonno adeguato. E, nonostante tutto, cerca di ricordare la tua passione per il tuo campo di studi. Infine, ti suggerisco di cercare il supporto di uno psicologo. La terapia individuale potrebbe fornirti strumenti utili per gestire lo stress e la fatica che stai affrontando.
Per tutte le altre informazioni e domande mi trovi online.

Gentile Erika,
Sta già mettendo in atto delle ottime strategie per prendersi cura del suo corpo: sta curando la sua acidosi metabolica e sta praticando lo yoga, ma, come dicevano i latini "mens sana in corpore sano", pertanto è consigliabile che lei si occupi anche della fonte principale, dalla quale si originano lo stress e la frustrazione. Per tale ragione le suggerisco di richiedere un supporto psicologico, per elaborare ciò che sta sperimentando in questo periodo e per trovare delle strategie utili a risolvere la sua difficoltà.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Buongiorno, mi occupo di psicologia della salute e ho supportato diverse persone malate durante le loro terapie, cercando di aiutarle a fronteggiare il disagio emotivo che i sintomi portano, a fronteggiare con perseveranza le cure e a perseguire, con calma, i propri obiettivi, progetti. Il cardine spesso è l’Accettazione. Spesso abbiamo fretta, vogliamo dimostrare di valere, vogliamo compiacere gli altri o essere come gli altri. Ma lungo il percorso ognuno di noi può trovare ostacoli diversi. Questi ci mettono alla prova. Mettono alla prova la nostra pazienza. Ma esistono tecniche per aiutare la pazienza, la concentrazione, l’auto motivazione. Le consiglio un supporto di counseling psicologico per il percorso di studi dove possa esprimere anche le sue preoccupazioni e vissuto legati all’acidosi metabolica, per un suo maggior benessere psicologico-fisico. I miei auguri. Forza e coraggio e grazie della sua condivisione.