Come si fa per poter superare una dolorosa coazione a ripetere?
Mi rendo conto di rifiutare ragazzi per essere rifiutata e poi sentirmi devastata dal rifiuto e cercare di recuperare quando è troppo tardi. Quando ho l'affetto e le attenzioni di un ragazzo, faccio del tutto per allontanarlo, nonostante l'amore sia un mio bisogno estremo, criticandolo, sminuendolo, con atteggiamenti aggressivi e rifiutanti, sentendomi quasi soffocare o comunque insoddisfatta, cercando vie di fuga. Quando poi la persona mette un muro per non sentirsi rifiutare e mi abbandona, allora provo una sofferenza atroce, e ho bisogno di quella persona, non riesco ad andare avanti, vado in depressione.
Il ripetersi di situazioni simili con ragazzi mi distrugge, il rendermi conto che sono io ad allontanare chi mi da amore, facendo del male all'altro e soprattutto a me mi devasta. E' appena finita l'ennesima frequentazione per questo motivo. Mi rendo conto di non poter accogliere amore ne' dare amore, ma al tempo stesso è il bisogno piu' forte che ho. MI rendo conto di fare in modo che io venga abbandonata, nonostante sia la sensazione che piu' temo.
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28 LUG 2017
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Buongiorno gentile Elisa,
è molto importante che Lei sia riuscita a cogliere la ripetizione di questo suo copione affettivo, nello stesso tempo, si rende conto che la sola consapevolezza non basta per apportare il cambiamento e ciò dipende dalla difficoltà profonda a sciogliere il conflitto inconscio sottostante. Solo con un buon percorso di psicoterapia ad impostazione psicodinamica potrà riuscire, con molta calma, ad elaborare e superare. Resto a sua disposizione se lo desidera.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma
5 AGO 2017
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Cara Elisa, dici bene, si tratta di coazione a ripetere. Più precisamente Tu adotti inconsciamente un meccanismo di difesa chiamato identificazione proiettiva che consiste nel costringere (sempre inconsapevolmente) l'altro ad adottare comportamenti e provare sentimenti verso di Te che Ti portino a rivivere un vissuto traumatico rimosso. L'unica via d'uscita è il lavoro psicoterapeutico psicodinamico con l'aiuto di un bravo psicoterapeuta.
Con simpatia- Dr. Marco Tartari, Roatto Asti
27 LUG 2017
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Gentile Elisa, il Suo problema è certo riferibile a causali inconsce determinatesi precocemente nel rapporto con i genitori.
Essendo inconsce solo un percorso terapeutico psicodinamico Le potrebbe permettere di superarle.
Quanto descrive può avere varie origini e non è possibile senza una serie di colloqui con Lei individuare le probabili causali e il miglior percorso terapeutico.
Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Dr. Marco Tartari, Roatto Asti