Come se non riuscissi più a vivere in tranquillita

Inviata da Ross · 8 mag 2025 Autorealizzazione e orientamento personale

Buongiorno,
Ho 31 anni e ho dato le dimissioni 12 giorni fa da un contratto indeterminato nell' abbigliamento , ho trovato subito lavoro perché non posso permettermi di non avere uno stipendio.( ma non mi piace tanto ed è determinato).
Ho lasciato quel lavoro perché mi sono state fatte tante promesse di avanzamento e ogni volta prendevano altre persone , poi mi sentivo stressato per le tante operatività ed eravamo sotto personale sempre. Sono arrivato al punto che vivevo per loro e pensavo sempre a loro.
Ho ceduto. Non sono riuscito a non essere lucido e sopportare poiché avevo un contratto.
Io vorrei anche tornare al vecchio lavoro, nonostante la situazione stressante ma so che non sarebbe come prima e sopratutto mi direbbero di no.
Ho l'ansia ogni giorno perché penso di aver fatto l'errore più grande della mia vita.
Sento che non troverò più una stabilità futura, mi sento come se il mondo fosse finito.
Mi ritengo vecchio lavorativamente e penso che non ci sarà più possibilità di nulla sopratutto nel mondo precario che viviamo oggi.
Ho una compagna da 4 anni e un cagnolino malato di cancro che purtroppo manca poco che ci lascerà.
Sento che tutto il mio mondo sia finito, non ho forze per fare nulla, non riesco a mangiare tanto e dormo poco.
Ho un ossessione del vecchio lavoro ci penso ogni minuto al punto che la testa dopo mi brucia.
Non so che fare

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Miglior risposta 9 MAG 2025

Carissimo Ross,
la ringrazio per la condivisione.
I cambiamenti, soprattutto così importanti possono essere fonte di grande stress ed è assolutamente normale che il corpo e la mente ne risentano. Ha mai fatto un percorso psicologico volto alla comprensione di come funziona lo stress e come gestirlo?
Credo che questo potrebbe davvero giovarle.
Leggo inoltre che ai sente sotto tono, quindi anche lavorare sul tono dell'umore potrebbe aiutarla.
Resto a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Vita

Dott.ssa Antonella Vita Psicologo a Padova

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27 MAG 2025

Ross,

Grazie di aver condiviso la sua situazione personale.

Quello che sta vivendo sente di profondo smarrimento, come se avesse perso il suo punto di riferimento cioè il suo lavoro nell'abbigliamento con un contratto a tempo indeterminato. E' normale che lei provi questo sentimento in quanto "viveva per loro e pensava sempre a loro", dunque in quel periodo di soffocamento non c'è stato spazio per pensare a nulla della sua vita, nemmeno a sé stesso.

Ora che ha deciso di licenziarsi e addirittura è riuscito a trovarsi un altro lavoro, sta offrendo a se stesso il tempo per orientarsi nuovamente nella sua vita e capire cosa vorrebbe fare.

Però in tutto ciò l'ansia rimane, così come il disorientamento sulla sua vita e il senso di precarietà che sta vivendo. Inoltre, si accompagnano pensieri negativi e mancanza di vitalità nella propria vita.

E' tutto normale: sta cercando di ritrovare un equilibrio che probabilmente era già precario e ora si sta manifestando sempre di più.

Il mondo non può essere finito perché lei è riuscito a reagire alla sua situazione e sta lavorando, ha una compagna da tempo e una sua indipendenza.

Per capire "come fare" a migliorare la sua situazione e i suoi pensieri, bisognerebbe capire come poterla aiutare ad orientarsi e se posso essere d'aiuto, rimango qua a disposizione.

Dott.ssa Marta Pigola

MARTA PIGOLA Psicologo a Castelleone

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26 MAG 2025

Buongiorno, grazie per questa preziosa condivisione. Immagino che non stia vivendo un momento facile per svariati motivi. Sicuramente, il tema del lavoro è quello pregnante. Ma, percepisco dal suo scritto, un po' di sfiducia e- giustamente - ansia per la precarietà in generale del mondo del lavoro e anche tristezza per la sorte del suo cagnolino. E' stato molto coraggioso a lasciare un ambiente di lavoro non più sereno - per lei - e che non la valorizzava. E' normale avere dei ripensamenti in merito, però, potrebbe provare a pensare che è stato molto bravo a dare un taglio a dei meccanismi lavorativi che non la stavano facendo star bene. Mettendo davanti il suo benessere e il suo valore. Potrebbe essere utile ritagliarsi uno spazio personale per capire qual è la funzione di questo suo ripensamento verso il vecchio lavoro.
Resto a disposizione per qualsiasi dubbio o chiarimento.
Dott.ssa Roberta Zito

Dott.ssa Roberta Zito Psicologo a Milano

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21 MAG 2025

Buongiorno Ross,
dal suo messaggio emergono molti spunti per una psicoterapia,
si prenda uno spazio ed investa su se stessa.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti
Cordiali saluti
Alice Noseda

Dott.ssa Alice Noseda Psicologo a Lecco

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14 MAG 2025

Ciao Ross e grazie per averci raccontato la tua esperienza.
Scegliere di cambiare lavoro è un momento delicato e anche stressante. Colgo dalle tue parole l'ansia e a la preoccupazione che ti assalgono e che ti fanno sentire come se non riuscissi più a vivere in tranquillità.

Forse dentro al lavoro indeterminato da cui hai dato le dimissioni 12 giorni fa, si celano dei significati per te che non hai mai esplorato. E l'incertezza del lavoro di adesso a tempo determinato e che non ti piace tanto, ti stanno forse facendo vivere delle esperienze fuori dal tuo ordinario e che attivano in te emozioni anche spiacevoli.

Anche la consapevolezza della morte imminente del tuo cagnolino è un tema aperto, con tutte le emozioni che ci stanno dentro.
Dedicarti uno spazio per poterne parlare, fare chiarezza e lasciarti fluire, potrebbe aiutarti.

Ricorda, tutto ciò che accade è perfetto così come è. Anche quando non ci piace e ci fa stare poco bene.
Il significato non è visibile subito ma è presente.

Abbi cura di te!
Eva

Dott.ssa Eva Melchior Psicologo a Creazzo

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12 MAG 2025

Salve Ross,
le emozioni che prova sono assolutamente comprensibili e naturali: i cambiamenti possono spaventare, anche quelli ponderati da tempo. Credo che la confusione che prova e la la sua ansia possono essere collegate all'aver detto "no" dopo tanto tempo ed ora si trova fuori da un contesto che, per quanto problematico, lei conosceva e aveva imparato a gestire. A volte si teme di fare una scelta perché si preferisce rimanere in una realtà scomoda, ma prevedibile, piuttosto che buttarsi in qualcosa che non si conosce: la rottura di questo equilibrio, unita alle preoccupazione economiche e di salute del suo cagnolino, potrebbero contribuire a farla sentire in questo modo.
Questo non significa aver sbagliato strada: lei ha fatto valere le sue ragioni, tutelando se stesso da una realtà professionale che non la valorizzava. Colga questa occasione per guardarsi intorno e cercare un ambiente più adatto a lei.
Valuti l'opportunità di iniziare un percorso di sostegno psicologico che l'aiuti ad affrontare questo periodo di cambiamenti.
Resto a disposizione,
dr.ssa Alessia Foronchi

Dott.ssa Alessia Foronchi Psicologo a Pesaro

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12 MAG 2025

Ciao, Ross. Mi dispiace molto per la tua situazione. Sicuramente è stato un duro colpo lasciare un lavoro che ti dava sicurezza economica ma evidentemente non eri del tutto convinto di voler proseguire, a causa dei fattori da te citati, sebbene adesso ti stiano venendo dei dubbi. Prenditi il tempo che ti serve per elaborare la situazione e valutare ciò che vorresti per il tuo futuro. I pensieri negativi possono generare scenari negativi, non per semplice avversità del destino ma perché siamo i costruttori delle nostre credenze e di conseguenza delle nostre azioni e dei risultati che ne derivano. Consiglierei di valutare un percorso psicologico che possa supportarti in questo momento difficile, considerando anche la malattia del tuo cagnolino, che arreca ulteriore dolore al tuo cuore.

Cordiali saluti,
Dott.ssa Ornella Esposito.

Ornella Esposito Psicologo a San Giorgio a Cremano

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12 MAG 2025

Dare le dimissioni dal lavoro a tempo indeterminato è sempre scelta molto importante che va valutata molto bene.

Dire se sei stata la scelta più giusta e questo nessuno a parte lei può saperlo.

Tuttavia, è normale che adesso si sente in ansia per il futuro.

Lei cerchi di affrontare la cosa nel modo più seno possibile, non focalizzandosi troppo sull’ansia stessa

Ha già trovato un’altra ora a tempo terminato può darsi che poi si trasformi in un lavoro a tempo indeterminato

È normale trovare anzi una situazione generale, tuttavia non è detto che per forza deve finire in malo modo. L’Asl ci mette sempre di fronte pensieri di situazioni negative e catastrofiche. Tuttavia non è detto che queste si realizzino.

I pensieri le paure sono pensieri e paure non sono prove di verità profezie o leggi assolute


Lei cerchi di viverla in maniera più serena possibile impegnandosi a fare il suo lavoro e poi vedrà con il tempo come andrà

Anche se è difficile, può sempre considerare l’idea di sentire se la riassumano

Un percorso psicologico può essere utile a trovare strategie pratiche per affrontare l’anse

Per ulteriori informazioni, mi contatti le risponderò con piacere

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Pontedera

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9 MAG 2025

Gentile Ross,

lasciare il suo vecchio lavoro deve averle richiesto tanto coraggio e forza e per questo voglio complimentarmi con lei. Comprendo anche che un cambio lavorativo di questo tipo possa lasciare spaesati e dubbioso. Dalla sua lettera emerge la sofferenza e la fatica legata al vecchio impiego dove, probabilmente, non si sentiva adeguatamente riconosciuto nella sua professionalità, ma amareggiato dalle promesse di avanzamento non mantenute. Ciò che chiama “Non essere lucido e riuscire a sopportare” è stata forse una sincera presa di consapevolezza del disagio che le arrecava la situazione lavorativa. Aver preso quella decisione potrà segnare l’inizio di un nuovo e più soddisfacente percorso lavorativo. Le prospettive lavorative alla sua età sono diverse. Potrebbe esplorare nuove opportunità, anche in campi differenti cercando di mettere a fuoco le sue risorse e i suoi interessi. E’ importante che adesso, in un momento così delicato, si dedichi di sé stesso per ritrovare la forza e l’energia che le serve, oltre ad un sostegno alle preoccupazioni, ansie ed ossessioni che prova. Resto a disposizione

Un caro saluto Dott.ssa Laura Soldati

Dott.ssa Laura Soldati Psicologo a Riccione

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9 MAG 2025

Salve Ross

Sta attraversando una fase molto delicata. Non è facile rinunciare ad un posto fisso con possibilità di avanzamento di carriera.
Eppure, dalla sua lettera emerge chiaramente un conflitto: da un lato la voglia di restare, da un altro il desiderio di chiudere, sperimentare una realtà meno usurante. Se si riappropria delle sue emozioni e del vissuto che l’ha portata a prendere tale decisione, potrebbe scoprire che non è così vecchio e finito come immagina. Anzi, sarebbe interessante capire se questa parte che ha detto “basta” non sia in realtà estremamente sana e vitale per lei.
Infatti, in pochissimo tempo, è riuscito a trovare un altro lavoro, seppur a tempo determinato e non proprio di suo gusto. Non potrebbe essere una prova che non è così vecchio e che delle risorse le possiede?

Dott.ssa Maria Chiara Del Mastro Psicologo a Portici

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9 MAG 2025

Buongiorno,

grazie per aver condiviso con tanta sincerità il suo vissuto. Quello che descrive è un momento di grande sovraccarico emotivo: si trova a gestire contemporaneamente il lutto anticipato per il suo cagnolino, le preoccupazioni legate alla stabilità economica e lavorativa, e un senso di rimpianto e colpa per le scelte fatte. È naturale, in questi momenti, sentire che “il mondo stia crollando” e perdere lucidità.

Vorrei rassicurarla su due punti: primo, ciò che sta vivendo non significa che ha fallito o che ha chiuso per sempre delle porte. Le scelte lavorative sono sempre rinegoziabili, e il mercato, pur difficile, non ha un’età limite come a volte ci raccontiamo sotto stress. Secondo, i pensieri ossessivi, il senso di blocco, la mancanza di appetito e di sonno sono segnali che il suo corpo e la sua mente le stanno mandando per dirle che ha bisogno di prendersi cura di sé ora, più che mai.

In questo momento non deve risolvere tutto subito: l’urgenza è calmare la tempesta interiore. Le consiglierei caldamente di rivolgersi a uno psicologo, anche solo per qualche colloquio di supporto, per aiutarla a rimettere ordine nei pensieri, gestire l’ansia e ritrovare il senso di controllo. Questo non è un percorso che deve affrontare da solo.

Nel frattempo, provi a concedersi piccole azioni quotidiane: momenti di respiro, passeggiate, parlare con la sua compagna, scrivere su un quaderno i pensieri più pesanti per alleggerire la mente. Anche accogliere il dolore per il suo animale è parte del processo, e non deve sentirsi “debole” per questo.

Dott.ssa Ada Palma Psicologo a Giugliano in Campania

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9 MAG 2025

Ciao Ross, le tue preoccupazioni sono perfettamente comprensibili. I grandi cambiamenti possono sempre portare con sè una forte ansia e stress, ma non lasciare che le tue preoccupazioni la abbiano vinta.
Hai avuto molto coraggio a lasciare un lavoro che ti stava logorando per provare a cercare qualcosa di nuovo, di questo ne devi essere fiero. Se il fatto di aver lasciato il lavoro sia stato giusto o meno dipende solo dal modo in cui reagirai. Ora è un momento buio per te e devi prenderti cura di queste tue preoccupazioni così da trovare un'uscita.
Se da solo non ce la fai prova a chiedere aiuto ad uno psicologo per lenire la tua ansia e il tuo stress e magari prova anche ad affidarti a qualche agenzia per il lavoro laddove avessi difficoltà a trovare un nuovo impiego.
Spero che riuscirai presto a trovare un equilibrio più salutare per te.

Distinti saluti, dr. Morgione Massimo

Dottor Massimo Morgione Psicologo a Torino

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9 MAG 2025

Ciao, quello che stai vivendo è un momento davvero intenso e doloroso, e il fatto che tu stia trovando le parole per raccontarlo è già un segno importante: stai cercando di capire e di non crollare, nonostante tutto. Hai lasciato un lavoro che ti stava consumando e ora sei in un altro che non ti soddisfa, mentre senti di aver perso qualcosa di importante, insieme alla preoccupazione per il futuro, la salute del tuo cane, la responsabilità verso la tua compagna, e un profondo senso di vuoto.

Provo a dirti con chiarezza alcune cose fondamentali:

1) Non sei solo. Quello che stai provando è qualcosa che in tanti hanno vissuto, anche se in forme diverse: il rimpianto, l’ansia, la paura di aver perso il "treno della vita". Sono emozioni vere, ma non sono verità assolute su di te o sul tuo futuro.

2) Non hai rovinato la tua vita. Hai fatto una scelta sotto pressione, come fanno tantissime persone in situazioni insostenibili. Avere un contratto a tempo indeterminato non rende un posto sano o giusto. Il tuo corpo e la tua mente ti hanno dato un segnale forte: non ce la facevi più.

3) L'ossessione per il vecchio lavoro è un tentativo della mente di trovare una sicurezza perduta. Ma idealizzarlo ora non aiuta. Ricorda: ti stavi consumando, eri stanco, e ti sentivi usato. Era un legame tossico, anche se familiare. La mente cerca rifugio in ciò che già conosce, anche se faceva male.

4) Stai vivendo un lutto. Forse più di uno: per il lavoro, per un’identità che avevi lì dentro, per la stabilità, per il tuo cane, per la fiducia nel futuro. È normale che tu ti senta stanco, vuoto, smarrito. Questo non significa che non ne uscirai.

5) Non sei vecchio per ricominciare. Hai 31 anni, non 70. Hai fatto un'esperienza, hai imparato cosa non vuoi, hai ancora tempo e spazio per cercare qualcosa che ti rispecchi di più. Il mercato è difficile, sì, ma sei ancora in gioco. Ci sono percorsi che puoi fare per ritrovarti, anche poco alla volta.

Ti consiglio con tutto il cuore di cercare uno spazio per essere ascoltato da un professionista, uno psicologo che possa aiutarti a rimettere ordine nei pensieri e a gestire l’ansia. Questo momento può essere l’inizio di una nuova consapevolezza, anche se ora sembra solo buio.

Dott. Mirko Manzella Psicologo a Trieste

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9 MAG 2025

Buongiorno Ross,

la ringrazio per aver condiviso ciò che prova in questo periodo e i pensieri negativi che si presentano con così tanta potenza.
Ha avuto tanta forza per decidere di lasciare il suo lavoro, mettendo in primo piano un suo bisogno/desiderio. Come ogni azione, anche questa ha delle conseguenze e comprendo come alcune possano essere dolorose.
Mi sembra che in questo periodo sia entrato in circolo vizioso in cui pensieri del tipo “la mia vita è finita” si presentano molto spesso nella sua mente. Questo meccanismo di pensiero potrebbe essere proprio la fonte che continua ad alimentare questa sua sofferenza, impedendole di vedere altre possibilità più adattive e scoprire risorse di sé fino a questo momento magari poco esplorate.

Se desidera approfondire questo aspetto e imparare a gestire le sue emozioni in modo più efficace per lei, mi contatti pure.
Spero di esserle stato d’aiuto
Dott. Lorenzo Formica

Dott.Lorenzo Formica Psicologo a Cesena

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9 MAG 2025

Buongiorno,

intanto ha fatto un primo grande passo: condividere con noi il suo malessere, che, nel momento in cui si condivide, è già un pò meno pesante.
Ha preso una decisione: lasciare un lavoro che la consumava senza neanche darle in cambio le prospettive che si aspettava. Prima di arrivare a questa decisione (cosa che connota negativamente in termini di " ho ceduto" e che non si perdona) ha sopportato e si è logorato.
Questo periodo di sopportazione l'ha esposta ad un notevole stress che si è poi manifestato in questa fase assumendo dei connotati che potrebbero anche far pensare ad uno stato ansioso/depressivo: ci dice che non ha forze, non dorme, non mangia, vive un senso di precarietà e mancanza di prospettive che la tormentano, ruminazioni e rimuginazioni.
Tutta questa situazione la sta facendo soffrire e mi sembra invalidante.

Le suggerirei di non lasciar passare tempo e di approfondire...

Rimango a disposizione, anche on line

Un cordiale saluto

Dott.ssa Sara Bargiacchi Psicologo a Pistoia

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9 MAG 2025

Buongiorno Ross,
comprendo la difficoltà e la sofferenza che prova nella situazione che descrive.
La perdita del lavoro o un cambio occupazione possono destabilizzare e portare la persona a provare sentimenti quali frustrazione, senso di colpa, sensazione di impotenza.
Inoltre la naturale preoccupazione e il dispiacere per la malattia del vostro cagnolino contribuiscono ad incrementare il malessere che sta provando.
Suggerisco di intraprendere un percorso di sostegno psicologico per ritrovare maggiore serenità, lavorarando sul rafforzamento e impiego delle sue risorse personali.
Rimango a disposizione.

Dott. Alessandro Vesco

Dott. Alessandro Vesco Psicologo a Arona

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9 MAG 2025

Buongiorno Ross,
grazie per aver condiviso con tanta sincerità quello che sta attraversando. È un momento complesso, in cui si sommano fatica, ansia, pensieri ricorrenti e un senso di smarrimento. Non è un segno di debolezza, ma un segnale che è il momento di fermarsi e prendersi cura di sé.
Ha fatto un errore a lasciare il vecchio lavoro? A volte si prende una decisione per proteggersi, per proteggere la propria diginità e per darsi altre chance, anche se poi ci lascia con molte domande aperte. Credo possa esserle di aiuto un percorso di orientamento professionale che possa metterla in condizione di ampliare le sue possibilità lavorative e di meglio orientarsi. Un supporto che potrebbe fortificarla da un punto di vista emotivo e di sicurezza in se stesso.
Un caro saluto

Dott.ssa Paola Vaiarello Psicologo a Roma

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