Come rispondere ai comportamenti di un partner ambivalente?
scrivo per chiederle come rispondere ai compotamenti e alle reazioni emotive della mia ragazza, cercherò di essere il più dettagliato possibile: io 31 anni e lei 29, siamo arrivati a 4 anni di fidanzamento, i primi 3 anni sono stati un vero "prezioso giardino da coltivare" e lo coltivavamo veramente bene, anche se le cose erano difficili perché io lavoravo di giorno e lei in un locale di sera, questo non impediva me di aspettarla dal lavoro, passare un oretta insieme, fare l'amore e addormentarci abbracciati. I primi 3 anni sono andati così, uniche e poche note storte sono state qualche momento di crisi nervosa per lei (non le si poteva proprio parlare perché gli venivano crisi isteriche, ed è successo sette o otto volte) e qualche rara scenata di gelosia da parte mia (tre o quattro volte).
Prima di palare di quello che è successo nell'ultimo anno volevo aprire una parentesi che si collega al passaggio nel suo articolo, cioè all'archeologia dell'amore: io vengo da una famiglia dove mio padre e mia madre, pur in difficoltà economiche e di salute, sono stati sempre uniti e non hanno fatto mai pesare problemi sui figli, finché non siamo diventati grandi e li abbiamo capiti da noi. Lei, figlia unica, invece viene da una separazione dei genitori all'età di 8 anni, un padre molto apprensivo e amorevole ma un po all'antica per lei e sua madre (deceduta davanti ai suoi occhi tre anni prima che ci conoscessimo) che faceva uso di psicofarmaci e abuso di alcolici, alternando compagni con storie della durata di un anno o due, mi ha raccontato che sua madre aveva crisi isteriche e spesso sfogava su di lei, nonostante ciò a volte non nasconde che le manca.
Ora, nell'ultimo anno è successo che lei stressata dal suo lavoro (che non le permetteva di avere una "vita" come le ragazze della sua età, poiché aveva un giorno a settimana libero, ovviamente infrasettimanale perché il weekend i ristoranti lavorano) si licenzia, fa qualche lavoretto, ma le crisi aumentano, io la supporto, pur avendo un calo nel mio lavoro la aiuto a sostenersi quando è in difficoltà ( l'ho sempre fatto con amore e lo rifarei tuttora se ne avesse bisogno, e lei prima di allora lo aveva fatto per me), il rapporto si stava raffreddando per via di questi stress della paura per le difficoltà economiche e il desiderio da parte sua era iniziato a calare poco prima del momento del licenziamento dal suo vecchio lavoro nel ristorante, un giorno mentre la porto a casa mi dice piangendo che non mi ama più, non mi voleva vedere, di darmi la copia delle chiavi e che non voleva continuare a prendermi in giro, io pur soffrendo la assecondo anche perché vederla soffrire nello stare con me mi faceva più male che non vederla più, le dico che comunque qualsiasi cosa le servisse io c'ero, e cosi dopo qualche giorno mi chiede se potevamo andare a mare con degli amici, io ovviamente ci sono andato perché dentro di me non ho mai finito di amarla e volere il suo bene, così siamo ritornati a frequentarci, durante questo periodo l'ho spinta a realizzare il suo sogno che era quello di iscriversi a una scuola per specializzarsi in un mestiere da lei sognato, l'ho supportata anche perché per l'amore che ho per lei voglio che venga fuori il meglio di lei, dopo questo periodo si convince a tornare a tutti gli effetti di nuovo con me, anche se a differenza di prima non dormiamo più tutti i giorni insieme, ma solo il fine settimana. Passano cinque mesi e lei mi manda un messaggio nel quale solleva i suoi dubbi sul nostro rapporto, mi lascia di nuovo, ma stavolta dura pochi giorni e ci rimettiamo insieme. Quattro mesi dopo un altro messaggio dove scrive che non sente più di amarmi, come quando era successo d'estate, dice che non le va più di prendermi in giro e vuole guardarsi dentro, le rispondo che è meglio se ci lasciamo allora, che non voglio che una persona sia infelice per il fatto di stare con me, e ci siamo lasciati, anche se a malincuore per me, le ho detto che a questo punto era meglio chiudere i contatti. Arriva la sera e mi scrive che ci tiene a me e che ha questi momenti in cui vuole cambiare tutto pensando che le sue insoddisfazioni provengano dal nostro rapporto, e si è accorta di farmi male con queste reazioni senza un motivo reale, e siamo ritornati insieme.
Ora come dovrei rispondere di fronte a questi comportamenti per far si che la nostra relazione continui?