Come risolvo i problemi che mia madre mi ha creato?

Inviata da Melanya · 18 ott 2022 Terapia familiare

Salve, sono una ragazza di 25 anni.
Dopo tanti anni in cui ho subito violenza psicologica,umiliazioni,cattiverie da parte di mia madre, ho preso consapevolezza che la colpa di questi atteggiamenti da parte sua,non è colpa mia.
Ho preso coraggio e ho esposto come mi sento con me stessa e con mio padre.
Quando ero più piccola, circa 13/14 anni sono iniziati questi rapporti con mia madre,inizialmente riusciva a farmi sentire in colpa per i litigi che avvenivano tra di noi ed io le chiedevo scusa. Ho iniziato ad avere un brutto rapporto con il cibo, mangiavo di nascosto qualsiasi cosa e poi lo vomitavo. Ho pensato diverse volte che tutto quello che mi diceva fosse vero, mi sentivo una nullità.
Con il passare degli anni ho provato ad avere un dialogo con lei, per capire il motivo di questi suoi atteggiamenti, non ho mai avuto risposta, anzi, continuavano discussioni ed umiliazioni anche davanti al mio fidanzato, mi dava della poco di buono ( con parole molto più colorite) mi diceva ( tutto questo continua tutt’oggi) “ spero tu muoia, non ti volevo come figlia, non ti amerà nessuno, fai schifo, vattene da questa casa” e tantissime altre cose di cui mi vergogno veramente tanto.
Questi attacchi iniziano anche per motivi veramente subdoli.
Preciso che ho un fratello e una sorella con cui non è mai stata così.
Ho sempre giustificato i suoi atteggiamenti nel momento in cui mi veniva fatta una carezza o mi venisse dato un po’ di amore da parte sua,ma questo solo perché voleva qualcosa in cambio,magari che le facessi le pulizie in casa,mi sono sempre lasciata sottomettere per poter avere un briciolo di amore.
Due settimane fa abbiamo avuto una discussione, per non aver lavato bene una posata, mi ha ferita nuovamente su un argomento per cui ho sofferto tantissimo, ( un anno fa dopo 5 anni,il mio fidanzato mi ha lasciata,come giusto che sia ho sofferto tantissimo e anche in quell’occasione non ho avuto il suo supporto. Dopo 1 anno siamo tornati insieme e abbiamo risolto le nostre incomprensioni) per ferirmi in quell’occasione , due settimane fa mi ha detto “ fai schifo,per questo ti ha lasciata. Si renderà conto che fai ancora più schifo e ti abbandonerà di nuovo”.
Sono arrivata al limite,non riesco più a sopportare questa situazione, di conseguenza non riesco più a dormire,mi metto a letto e resto sveglia fino alle 5/6 del mattino,dormo poche ore.
Non ho appetito,resto anche diversi giorni senza mangiare, ho lo stomaco chiuso,se mangio mi viene il vomito,dolori di stomaco.
Mi sento in continua agitazione e non ho molta voglia di uscire. Il mio fidanzato cerca di distrarmi, aiutarmi e supportarmi ma non voglio pesare su di lui,non al 100% .
Ho capito che ho bisogno di aiuto, che una figura professionale mi aiuti a riprendermi per il mio bene.
Spero possiate farmi un aiuto e consigliarmi magari che tipo di terapeuta dovrei contattare. Grazie infinite.

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Miglior risposta 4 NOV 2022

Un cordone ombelicale che continua ad avvelenati. Mi dispiace molto che la fonte del tuo amore sia così seriamente maltrattante. Credo tu debba uscire da quel nucleo familiare e crearti un posto sicuro che ti accolga all'inno di:
"Rinuncio a vivere il destino degli altri".
Il dolore nel quale tua madre ha deciso di condurti è suo ed è giusto che rimanga a lei.

Tiziana Viol Psicologo a Vittorio Veneto

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8 NOV 2022

Gentile Melanya,
la situazione che lei descrive è sicuramente più complessa di quello che si può capire dalla sua descrizione e per questo va indagata in un contesto di psicoterapia ove forse alle sue domande si possono trovare le risposte che lei non è riuscita a trovare e gradualmente gestire le sue emozioni in questo contesto familiare disfunzionale.
E' deprimente la mancanza o carenza di amore da parte delle figure genitoriali ma già alla sua età è importante imparare a prendersi cura di se stessi (cosa che sembra lei stia cominciando a fare) e mirare al raggiungimento di una propria autonomia.
Vista la problematicità della sua relazione con sua madre e il fallimento di un dialogo costruttivo con lei, varrebbe forse la pena di provare a costruirlo con suo padre sperando in una maggiore disponibilità.
Quanto alla scelta del terapeuta, non è tanto importante il suo orientamento teorico quanto piuttosto l'esperienza professionale e le capacità empatiche acciocchè lei possa sentirsi supportata ed a proprio agio.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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26 OTT 2022

Ciao Melanya, evidentemente tua madre è una persona che si sente delusa ed è gelosa di te. Ci saranno della cause perché lei è così, ma qui sei tu che chiedi aiuto. La vita è davanti a te non dietro; sono i progetti e la loro realizzazione che fanno la felicità. Dopo tanti anni che stai col tuo fidanzato non è ora di fare progetti insieme? Devi pesare il 100% su di lui come lui deve fare lo stesso con te.. Questo è il senso evolutivo dell'affetto di coppia e dell'amore. È ora di diventare grande, ma fatti aiutare perché la mamma ti ha indebolita.

Dott. Bonacina Giampiero Psicologo a Valmadrera

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26 OTT 2022

Il comportamento di tua madre mi fa pensare ad una donna gravemente disturbata e / o arrabbiata con la vita. Da quanto riferisci dovresti essere la prima figlia, forse arrivata imprevista o forse, ancor peggio, causa dell'unione con tuo padre e quindi ritenuta responsabile del suo destino. Quello che spaventa è la latitanza di quest'ultimo, mi chiedo dove era e dov' è quando accadevano /accadono questi episodi.
La cosa importante è che tu oggi sei consapevole che ti devi fare aiutare da un/a professionista, il percorso che andrai ad intraprendere non sarà indolore ne breve ma ti servirà per imparare a non essere dipendente dal suo giudizio, a poter rimarginare le ferite dell'anima e a renderti una persona consapevole del suo valore capace di prendere in mano la propria vita senza il bisogno di appoggiarsi a nessuno. Per quanto riguarda il tipo di terapia ognuno di noi sarà tentato di consigliarti il proprio approccio, dal mio punto di vista la cosa importante è trovare la persona che ti farà sentire a tuo agio perché capita.
Auguri
Dott.ssa M.A. Consalvi
Studio Roma/Online

Dott.ssa Maria Assunta Consalvi Psicologo a Roma

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25 OTT 2022

Gentilissima la sua storia è toccante e piena di voglia di vivere e andare oltre. Credo che lei abbia già fatto tanto. Mi sembra che una psicoterapia ad orientamento psicodinamico o sistemico relazionale potrebbe fare al caso suo. Auguri per tutto il suo percorso. Dott.ssa De Colle

Dott.ssa Donatella De Colle Psicologo a Trieste

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19 OTT 2022

Buonasera Melanya,
non esiste per il suo caso (ma forse un po' per tutti i casi) un approccio migliore di un altro perché ciò che fa la differenza in una relazione di cura è il rapporto che si riesce a stabilire con il terapeuta: ci si ammala in una relazione e si guarisce in una relazione. Jung diceva addirittura che "l'analista è il metodo".
Data la profondità, l'ampiezza e la specificità del suo malessere io mi sento di suggerirle una terapia di tipo psicoanalitico perché questa è la mia formazione e aggiungerei anche di scegliere una terapeuta donna perché così potrebbe essere più facile per lei rivivere, proiettare e curare ciò che ha vissuto con sua madre.
Non sarà un lavoro né breve né facile sia per lei che per la sua terapeuta, ma lei lo deve fare per tornare a vivere e per non gravare troppo sul rapporto con il suo fidanzato che alla lunga rischierebbe di logorarsi.
Nell'attesa di scegliere il suo orientamento le consiglio di leggere il libro di Tara Westover "L'educazione". E' un romanzo autobiografico e non un trattato di psicologia, si legge molto volentieri e parla proprio della difficoltà di sopravvivere psicologicamente alle relazioni disfunzionali della propria famiglia.
Lei è una ragazza forte e coraggiosa cara Melanya (come Tara) e le auguro sinceramente buona fortuna.

Dott.ssa Rinalda Sabbadini Psicologo a Arese

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19 OTT 2022

Buongiorno gentile utente sono dispiaciuta per ciò che ha dovuto passare in questi anni.
A mio modesto parere, avrebbe bisogno di un supporto psicologico, innanzitutto per cercare di capire fino in fodo com'è andata la sua vita fino a questo momento, e poi guarire le sue ferite che credo ne abbia tante. Con la PNL potremmo trovare qualche tecnica per farle superare questo disagio.
Se lei è d'accordo io sono a sua disposizione anche online
Le auguro una serena giornata
Dott.ssa Daniela Petrillo

Dott.ssa Daniela Petrillo Psicologo a Mirabella Eclano

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19 OTT 2022

Gentile Melanya, innanzitutto grazie per la condivisione. Sicuramente la situazione che riporta non è facile, sia da gestire che da esperire, e immagino il dolore che ti ha recato, tanto da avere anche sintomi fisici come il vomito o i dolori di stomaco. Parlare con uno specialista, uno psicoterapeuta, potrebbe aiutarla a esplorare e comprendere a fondo le motivazioni sottostanti le difficoltà e vissuti che riporta.
Resto a disposizione
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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19 OTT 2022

Cara Melanya, grazie per aver condiviso con noi come ti senti e quello che quotidianamente affronti. Come giustamente hai scritto, non puoi attribuirti la colpa per la situazione che stai vivendo. Se avessi potuto scegliere i tuoi genitori, indubbiamente, avresti scelto ben altre caratteristiche e aver riconosciuto questo e assumersi la responsabilità di voler stare bene è già un primo passo fondamentale. Non è scontato esserci riusciti. Tutto quello che descrivi, le problematiche che affronti con il cibo, il sonno, la mancata voglia di fare e il non voler pesare sugli altri mi fanno pensare che uno degli approcci che potrebbe aiutarti in questo tuo viaggio è quello proposto dalla Compassion Focused Therapy (Terapia focalizzata sulla compassione). Se vuoi saperne di più su questo approccio potrai trovare facilmente informazioni online e data la storia che racconti, a mio parere, potresti trarne tanti benefici.
Un caro saluto.

Dr. Matteo Bonomo Psicologo a Foligno

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19 OTT 2022

Gentile Melanya buongiorno,
È certamente difficile la situazione che ha descritto, dalle sue parole emerge tutta la sofferenza e tutto il dolore che questo le genera. Mi pare di capire che gli altri elementi della famiglia non sono stati oggetto delle stesse attenzioni che lei ha ricevuto, facendola sentire ancora più sola? Ad ogni modo, credo che possa beneficiare di un suo spazio di ascolto personale, nel quale poter fare emergere i suoi vissuti dolorosi e per poter iniziare a prendersi cura della profonda ferita che questi vissuti hanno generato in lei. Le consiglio unə terapeuta breve strategicə, per individuare la modalità più efficace ed efficiente perché lei possa tornare a galla da questo abissi di sofferenza. Sono a sua disposizione per qualsiasi domanda o curiosità, online e in studio. Un caro saluto,
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati

Dott.ssa Maria Beatrice Brancati Psicologo a Macerata

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19 OTT 2022

Il fatto che ha preso consapevolezza che non sia “colpa sua” è già un grande passo.
Sua madre le ha detto nel corso degli anni delle frasi molto sprezzanti e deleterie, che hanno minato la sua sicurezza e la sua identità.
Mi dispiace per la sua situazione familiare, ma essendo giovanissima, può riprendersi e uscire fuori da questa brutta situazione.
Se vuole, io sono disponibile in modalità online.
Le auguro una buon giornata,
Dott.ssa Valentina Ciavarra

Dott.ssa Valentina Ciavarra Psicologo a Brescia

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19 OTT 2022

Buongiorno Melanya,
leggere le tue parole mi ha dato una stretta al cuore, sono molto dispiaciuta per il vissuto che riferisci. Credo di percepire la chiusura di stomaco che riferisci, sentirti negare il nutrimento materno che ti preclude quello fisico. Ti da merito il renderti conto di voler essere aiutata per ripristinare il benessere, e riguardo al consiglio che chiedi occorrerebbe valutare anche quanto influenza il disturbo alimentare, per cui mi verrebbe da suggerirti un professionista del campo. Da parte mia posso offrirti spazio, ascolto, sostegno, consulenza psicologica, strategie di coaching e pratiche Mindfulness. Ti auguro il meglio. Un caro saluto
Dott.ssa Myria Laghi

Dott.ssa Myria Laghi Psicologo a Porto d'Ascoli

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19 OTT 2022

Gentile Melanya
mi spiace per quello che ha subito e subisce purtroppo non sempre si trova aiuto o sostegno che si vorrebbe. Credo che un percorso terapeutico analitico la potrebbe sicuramente aiutare a ritrovarsi ed anche avere il supporto che nel rapporto con sua madre si è dimostrato fallimentare. Probabilmente avra bisogno di tempo per costruire insieme al terapeuta la sua strada. Le auguro di aprirsi a questa possibilità con pazienza e fiducia.
Do la mia disponibilità e le auguro ancora buone cose per il suo futuro
Dott.ssa Ana Luisa Botto

Dott.ssa Anna Luisa Botto Psicologo a Genova

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19 OTT 2022

Buongiorno Melanya, grazie per aver condiviso questo pezzo difficile della tua storia qui innanzitutto.
Con l'esprimerti un profondo dispiacere per quanto racconti, ti dico anche che questa tua consapevolezza di dover chiedere aiuto è un grande atto di coraggio.
Una terapeuta sistemico/relazionale potrebbe aiutarti a mettere insieme questi pezzi dolorosi che coinvolgono te nella tua famiglia e te nella relazione con te stessa.
Mi rendo quindi disponibile ad ascoltarti con gentilezza, dottoressa Marta Lanfranco

Dott.ssa Marta Lanfranco Psicologo a Torino

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19 OTT 2022

Gentile Melanya,
Quando si mettono in atto queste situazioni molto dolorose più che l'approccio sono le qualità del terapeuta a fare la differenza. Il suo percorso di psicoterapia se questi sono i temi e le domande da cui vuole partire è un viaggio che non si preannuncia ne breve ne facile. Per farlo deve trovare una persona capace di supporto, esperta in queste situazioni, e molto capace di stare con lei nella sofferenza. Se poi devo fare pubblicità al mio approccio forse una terapia di tipo psicoanalitico potrebbe aiutarla ad andare veramente a fondo del problema e a capire davvero le motivazioni di questa situazione e le modalità per uscirne. Qualora abbia bisogno può contattarmi eventualmente per trovare anche un professionista nella sua zona.
Cordialmente.

Dott. Angelo Toso Psicologo a Reggio Emilia

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19 OTT 2022

Salve Melanya, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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