Come riprendersi dopo tre mesi
Buongiorno, sono una ragazza di 26 anni e tre mesi fa si é conclusa la storia piú importante della mia vita, durata 2 anni.
Premetto che non ho mai creduto molto nell'amore, date relazioni precedenti in cui non mi sentivo per niente amata e in cui ero io stessa a non sentirmi innamorata.
Non avrei mai creduto di innamorarmi, eppure ho sentito che il mio ex ragazzo in questione era la persona giusta per me, con cui avrei passato il resto della mia vita.
Ovviamente eravamo i migliori amici, c'era una complicitá che non mi sarei mai aspettata, e un intesa/connesione emotiva altrettanto forte. Anche sul piano fisico andava bene.
Io sono una persona molto emotiva, ipersensibile, introversa, ma che con le persone simili si apre e lui ha sempre accettato questo mio modo di essere, essendo anche lui cosí.
Avevamo molti progetti da realizzare insieme, lui ha anche accettato un lavoro in un luogo a pochi metri da casa mia in cui anche io, con buona probabilitá avrei lavorato una volta laureata (tutti i suoi colleghi ormai giá mi conoscevano).
Non abbiamo mai litigato, MAI, e a posteriori mi viene da pensare che forse forse non sia stato proprio un bene.
Fatto sta che nell'ultimo mese, prima della rottura lui é cambiato radicalmente, assumendo comportamenti non appartenenti alla sua persona: lui sempre buono, altruista, inziava ad allontanarmi e a trattarmi male (immagino volesse esasperarmi per essere lasciato).
Ho chiesto chiarimenti per un mese intero, in cui ci vedevamo molto meno (prima ci vedevamo almeno 4 volte a settimana) e lui mi ha sempre tranquillizzata affermando di essere stressato per il lavoro.
Alla fine un giorno ci siamo incontrati, ormai il rapporto sentivo che si era spezzato, non potevo piú confidarmi con lui, non era piú il mio amante e il mio compagno di giochi e di avventure, dati i comportamenti sopra citati.
Cosí, ha deciso di lasciarmi, affermando di non sentire da un po' la mia mancanza e che ero diventata un peso (belle parole...).
Lui, che si é sempre fatto in quattro per me, di sua spontanea volontá, che mi é stato accanto quando ho sofferto di depressione (ho intrapreso un percorso di psicoterapia che però ho concluso), sentiva la relazione stretta (nonostante ci fosse molta libertá).
Sono sostanzialmente stata lasciata senza spiegazioni, mi é difficile accettarlo.
Ci siamo sentiti dopo due settimane dalla rottura e lui ha affermato di voler fare altre esperienze perché non é mai stato single prima di me.
Lui non é neppure un farfallone per cosí dire, ma di fronte a me ho visto una persona molto piena di sé, e giá questo cambiamento lo avevo visto da qualche mese.
Forse c'entra anche una sua collega di lavoro ma non ne ho mai avuto certezza.
Comunque, sono passati tre mesi, e non posso credere di essermi sbagliata, pensavo che fosse l'amore della mia vita e solitamente te lo senti quando é cosí.
I suoi gesti, piú che le parole, mi hanno fatto credere che anche per lui fosse cosí.
Spesso immagino eventi del futuro e in automatico vedo lui accanto a me, ma forse é ancora troppo presto?
Solitamente, dopo pochi giorni, dimenticavo i miei ex partner sapendo che l'amore vero ancora dovevo conoscerlo.
L'avevo finalmente trovato e ora l'ho perso. Mi sembra di non aver fatto alcun progresso. Sento di essere tornata indietro. Se penso a chi voglio, voglio lui, ma so che anche se un giorno tornasse non potrebbe piú funzionare.
Non so se tre mesi sono pochi o se mi sto prolungando troppo io nel guarire da queste ferite.
Non mi é mai capitato.
Forse influisce anche il fatto di non aver avuto delle spiegazioni esaustive da parte sua e anche il fatto che non provo odio verso di lui.
Della nostra relazione ho solo bei ricordi e mi ha aiutato molto a superare alcuni limiti che mi sono sempre imposta e che mi hanno frenata in molti aspetti della vita, lui ha sempre creduto in me.
Non so, vorrei sapere se sta diventando un problema oppure no.
Ho paura che non mi passerá mai completamente.
Grazie e buona guiornata.