Come riprendersi dopo tre mesi

Inviata da Beatrice · 6 set 2022 Terapia di coppia

Buongiorno, sono una ragazza di 26 anni e tre mesi fa si é conclusa la storia piú importante della mia vita, durata 2 anni.
Premetto che non ho mai creduto molto nell'amore, date relazioni precedenti in cui non mi sentivo per niente amata e in cui ero io stessa a non sentirmi innamorata.
Non avrei mai creduto di innamorarmi, eppure ho sentito che il mio ex ragazzo in questione era la persona giusta per me, con cui avrei passato il resto della mia vita.
Ovviamente eravamo i migliori amici, c'era una complicitá che non mi sarei mai aspettata, e un intesa/connesione emotiva altrettanto forte. Anche sul piano fisico andava bene.
Io sono una persona molto emotiva, ipersensibile, introversa, ma che con le persone simili si apre e lui ha sempre accettato questo mio modo di essere, essendo anche lui cosí.
Avevamo molti progetti da realizzare insieme, lui ha anche accettato un lavoro in un luogo a pochi metri da casa mia in cui anche io, con buona probabilitá avrei lavorato una volta laureata (tutti i suoi colleghi ormai giá mi conoscevano).
Non abbiamo mai litigato, MAI, e a posteriori mi viene da pensare che forse forse non sia stato proprio un bene.
Fatto sta che nell'ultimo mese, prima della rottura lui é cambiato radicalmente, assumendo comportamenti non appartenenti alla sua persona: lui sempre buono, altruista, inziava ad allontanarmi e a trattarmi male (immagino volesse esasperarmi per essere lasciato).
Ho chiesto chiarimenti per un mese intero, in cui ci vedevamo molto meno (prima ci vedevamo almeno 4 volte a settimana) e lui mi ha sempre tranquillizzata affermando di essere stressato per il lavoro.
Alla fine un giorno ci siamo incontrati, ormai il rapporto sentivo che si era spezzato, non potevo piú confidarmi con lui, non era piú il mio amante e il mio compagno di giochi e di avventure, dati i comportamenti sopra citati.
Cosí, ha deciso di lasciarmi, affermando di non sentire da un po' la mia mancanza e che ero diventata un peso (belle parole...).
Lui, che si é sempre fatto in quattro per me, di sua spontanea volontá, che mi é stato accanto quando ho sofferto di depressione (ho intrapreso un percorso di psicoterapia che però ho concluso), sentiva la relazione stretta (nonostante ci fosse molta libertá).
Sono sostanzialmente stata lasciata senza spiegazioni, mi é difficile accettarlo.
Ci siamo sentiti dopo due settimane dalla rottura e lui ha affermato di voler fare altre esperienze perché non é mai stato single prima di me.
Lui non é neppure un farfallone per cosí dire, ma di fronte a me ho visto una persona molto piena di sé, e giá questo cambiamento lo avevo visto da qualche mese.
Forse c'entra anche una sua collega di lavoro ma non ne ho mai avuto certezza.
Comunque, sono passati tre mesi, e non posso credere di essermi sbagliata, pensavo che fosse l'amore della mia vita e solitamente te lo senti quando é cosí.
I suoi gesti, piú che le parole, mi hanno fatto credere che anche per lui fosse cosí.
Spesso immagino eventi del futuro e in automatico vedo lui accanto a me, ma forse é ancora troppo presto?
Solitamente, dopo pochi giorni, dimenticavo i miei ex partner sapendo che l'amore vero ancora dovevo conoscerlo.
L'avevo finalmente trovato e ora l'ho perso. Mi sembra di non aver fatto alcun progresso. Sento di essere tornata indietro. Se penso a chi voglio, voglio lui, ma so che anche se un giorno tornasse non potrebbe piú funzionare.
Non so se tre mesi sono pochi o se mi sto prolungando troppo io nel guarire da queste ferite.
Non mi é mai capitato.
Forse influisce anche il fatto di non aver avuto delle spiegazioni esaustive da parte sua e anche il fatto che non provo odio verso di lui.
Della nostra relazione ho solo bei ricordi e mi ha aiutato molto a superare alcuni limiti che mi sono sempre imposta e che mi hanno frenata in molti aspetti della vita, lui ha sempre creduto in me.
Non so, vorrei sapere se sta diventando un problema oppure no.
Ho paura che non mi passerá mai completamente.
Grazie e buona guiornata.

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Miglior risposta 7 SET 2022

Cara Beatrice,
non c’è nessuno standard che ci possa dimostrare che stiamo soffrendo troppo o nella giusta misura per la fine di una relazione, per fortuna.. quello che lei racconta mi sembra molto comprensibile, non si deve chiedere se sia normale oppure no. Lei ora ha bisogno di stare in questo dolore, si assecondi.
Si è conclusa la storia più importante della sua vita, ma della sua vita vissuta fino ad oggi, non di quella che ancora dovrà venire.
Così come non credeva nell’amore e nella possibilità di potersi innamorare, si è innamorata di questa persona, la vita potrà sorprenderla ancora una volta in futuro, magari scoprirà che le teorie che si era fatta non erano tanto corrette.
Questo ragazzo era la persona giusta per lei in quel momento della sua vita; la fine di una relazione non significa che non sia stata autentica e piena di amore: le persone cambiano, i sentimenti nascono e svaniscono, e per quanto il suo ex ragazzo abbia provato a spiegarle i perché e i percome, risulterà sempre difficile accettare questi tipi di cambiamenti; nessuno ne ha le colpe, né lei né il suo ex (perché mai dovrebbe odiarlo per questo?).
Le assicuro che presto o tardi passerà,
le auguro il meglio.

Dott.ssa Renata Pellegrini Psicologo a Napoli

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8 SET 2022

Carissima Beatrice
L'accettazione della fine di una relazione stabile sulla quale si sono fatti i primi progetti è sempre molto difficile. Non si tratta di tempo ma di "strumenti". Mi spiego meglio. La prima volta che si esperisce un'affezione intensa verso qualcun altro, tale da fonderci la propria quotidianità e la propria persona, si stabilisce un punto di non ritorno. Quando qualcosa si rompe non si è pronti proprio strategicamente per gestire una modificazione così radicale del rapporto con l'altro. Non si riesce ad accettare che i propri sforzi, i propri investimenti emotivi e non, siano andati a vuoto. Rimaniamo spaesati. Le consiglierei di intraprendere un percorso per gestire l'accettazione e fornire strumenti per coltivare il suo senso di identità e indipendenza dalla relazione passata.
Rimango a disposizione
GM

Dott. Gianmarco Mellini Psicologo a Arezzo

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7 SET 2022

Cara Beatrice , mi spiace. Le relazioni in genere hanno un loro percorso e a volte si chiudono oltre la nostra volontà, perché, magari, qualcosa non è andato come immaginavamo. Spesso si immagina, quando siamo nella luna di miele, le cose più belle per il futuro, magari perché proviamo per la prima volta dei sentimenti e riponiamo in quella storia tutte le aspettative che prima temevamo e da cui ci tenevamo lontani.
La codipendenza affettiva ha tante sfumature : a volte più marcate a volte lievi. E' fondamentale comprendere i nostri legami di attaccamento come sono andati e che emozioni ci sono al riguardo.
La sua sofferenza è assolutamente lecita e non c'è un tempo definito. Si prenda il tempo che ci vuole per curare la ferita di questa separazione e sicuramente provi a farsi aiutare nell'elaborazione di questa perdita. Rimango a disposizione e le invio i miei più cari saluti
dott.ssa Silvia Chiavacci

Dott.ssa Silvia Chiavacci Psicologo a Firenze

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7 SET 2022

Buongiorno Beatrice, mi spiace molto per la situazione che descrivi, e la comprendo, così come comprendo le fatiche che riporti. Sicuramente la fine di una relazione non è mai semplice, soprattutto se si tratta di una persona che è stata importante per molti aspetti. Hai pensato ad intraprendere un percorso di terapia? Un percorso psicologico permette di esplorare, scoprire ed elaborare vissuti, emozioni e pensieri sia coscienti sia sconosciuti, con il supporto e l'aiuto di un terapeuta che è li apposta per te e con te. Potrebbe aiutarti a comprendere meglio alcuni bisogni ed esigenze, così come le difficoltà che descrivi e mettere un pò di ordine tra le tue idee confuse.
Resto a disposizione!
AV

Dott.ssa Antea Viganò Psicologo a Pessano con Bornago

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7 SET 2022

Buongiorno Beatrice,
accettare che un amore nel quale hai sognato possa essere concluso è certamente uno dei dolori più forti, che può destabilizzare.
Comprendo il tuo disagio. Allo stesso tempo sei giovane e hai una vita davanti e puoi progettare con più esperienza ora la tua relazione affettiva.
L'incapacità di superare la ferita può essere efficacemente superata con la Terapia EMDR. Ti consiglio di trovare un collega abilitato e che ti ispiri fiducia.
Resto a disposizione e ti auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

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7 SET 2022

Cara Beatrice, la fine di una relazione così importante ha bisogno di essere elaborata nel migliore dei modi. È assolutamente normale aver dimenticato gli ex ragazzi in pochi giorni, come è assolutamente normale non aver “dimenticato” questo ragazzo in 3 mesi. Ogni relazione ha i suoi tempi e i suoi vissuti emotivi, quindi non si preoccupi “di quanto tempo ci vorrà”. Sicuramente un sostegno psicologico può portele il benefico di andare a lavorare su queste sue emozioni in modo mirato.
Per qualsiasi dubbio o chiarimento, può contattarmi in qualsiasi momento.
Le auguro buona giornata,

Dott.ssa Sara Santilli

Dott.ssa Sara Santilli Psicologo a Roma

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7 SET 2022

Cara Beatrice,

per quanto sia molto difficile da accettare, ci sono sempre dei segnali, anche se piccoli, che ci fanno comprendere il fatto che il rapporto non è più quello di prima. Lei sta attraversando un lutto relazionale e alla luce della difficoltà dell'elaborazione di questo, la invito a intraprendere un percorso psicologico finalizzato a risignificare gli eventi occorsi, anche alla luce dei contesti di appartenenza in cui è inserita.
A questo proposito sono a sua completa disposizione, anche online.

Dott.ssa Francesca Orefice.

Dott.ssa Francesca Orefice Psicologo a Bologna

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7 SET 2022

Salve Beatrice mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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