Salve sono Ale, ho 30 anni e ho problemi relazionali con la figura paterna a causa di situazioni pregresse e di due traumi, uno dovuto alla perdita di un fratello 11 anni fa e l'altro derivante dalla perdita della madre 6 mesi fa circa a causa di un cancro.
Con mio padre riesco solo a litigare tanto da essere andata via di casa..Come e da dove devo ripartire per ricostruire un rapporto seppur minimo??
Mi affido ai vostri suggerimenti.
Grazie mille
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17 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Alessandra,
più che i due eventi luttuosi che cita, credo che siano le "situazioni pregresse" responsabili del cattivo rapporto con suo padre.
Ovviamente bisognerebbe approfondire queste situazioni pregresse per capire quanto e in che modo hanno inciso nella relazione.
E' anche probabile che lei abbia un carattere simile a quello di suo padre in quanto a rigidità e intolleranza e che per questo gli scambi verbali degenerano velocemente.
E' altrettanto probabile che, dopo ogni litigio, entrambi ne soffrite senza riuscire a comunicare le vostre rispettive emozioni.
Visto che lei sembra voler fare il primo passo per migliorare questa relazione (e questo è apprezzabile) e visto che occorre conoscere in modo approfondito la sua storia di vita per poterla aiutare, le suggerisco una consulenza psicoterapeutica per essere guidata in questo percorso di riavvicinamento a suo padre che è l'unico genitore che le è rimasto.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
17 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Alessandra
occorrerebbe capire bene la natura di questo problema in quanto è possibile che vi sia alla base una incompatibilità tra lei e suo padre, oppure una serie di situazioni familiari particolari che hanno portato a incomprensioni.
Questo magari prima ancora che avvenissero i due traumi che lei cita, di cui uno molto recente:la perdita della mamma e per il quale certo occorrerà tempo per comprendere ed elaborare il lutto.
La perdita del fratello di cui bisognerebbe considerare le circostanze e anche la posizione nella "fratria" (cioè il posto occupato come primo genito o altro... Quanti figli siete?).
Quindi, cara Alessandra, occorrerebbe parlarne meglio per capire le origini del "dissidio" e tutto quello che ci gira attorno.
E' comunque ovvio pensare che, a questo punto, ci siano problemi grandi di comunicazione tra lei e suo padre e forse di disistima.
Certo una consulenza chiarirebbe le cose e poi magari un aiuto terapeutico.
Apprezzo molto della sua lettera la voglia di superare il problema e di mettersi all'opera per recuperare, in qualche modo, questo rapporto importante.
Sono a disposizione.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa psicoterapeuta
17 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Alessandra,
in che modo i due traumi hanno influenzato la relazione con suo padre? Prima di questi eventi, com'era la vostra relazione?
Provi a ricordare momenti in cui la vostra relazione ha funzionato e a notare cosa vi permettesse, in quei momenti, di stare bene insieme.
Resto a disposizione per approfondimenti
Un saluto
Dott.ssa Francesca Fontanella
17 NOV 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Ale,
Le suggerirei di rivolgersi a uno Psicoterapeuta specializzato in EMDR.
EMDR è un metodo psicoterapico strutturato che facilita il trattamento di diverse psicopatologie e problemi legati sia ad eventi traumatici ( lei ne cita due, molto singnificativi e importanti) sia a esperienze più comuni ma emotivamente stressanti.
Solo attraverso un percorso di questo genere - credo- potrà poi trovare dei modi più sereni e equilibrati di relazionarsi con Suo padre.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Cristina Fumi
Psicologa - Psicoterapeuta Milano