Come posso trovare la mia pace interiore?
ciao, sono una ragazza di 20 anni.
Sono cresciuta senza un padre e con una famiglia completamente assente, l’unica persone che mi è stata vicina è mia madre che ha sacrificato la sua vita per me.
Da bambina ero timidissima, non interagivo con gli altri bambini e a malapena mangiavo.
Ho pochi ricordi della mia infanzia e nella maggior parte dei casi sono ricordi dolorosi che ho cercato di nascondere per tutta la mia vita costruendomi una corazza ben salda.
Dai 13 ai 16 anni ho vissuto da sola poiché mia madre lavorava giorno e notte.
A 13 anni ho avuto il mio primo rapporto sessuale, ho provato pochi sentimenti ed ero abbastanza insoddisfatta, non riesco a capire ancora il perché ma la verginità era un peso per me nonostante tutte le mie amiche fossero ancora vergini.
Da quel momento ho avuto molte esperienze sessuali, in qualche modo si colmava il vuoto interiore che provavo continuamente, non sapevo dire di no. Sembrava quasi fosse un gioco, dovevo vestirmi sempre provocante per attirare l’attenzione dei ragazzi e se non ricevevo complimenti mi disperavo.
Amavo il fatto di farli legare in me in qualche modo per poi abbandonarli e non mi sentivo mai in colpa, forse dovevo sentirmi “forte” nonostante fossi debole?
I rapporti sessuali erano diventati un abitudine e iniziavo a scocciarmi piano piano anche per il fatto che non arrivavo all’orgasmo e rimanevo sempre insoddisfatta e ovviamente fingevo.
Penso che amavo il fatto di essere messa su un piedistallo, di avere l’invidia delle altre ragazze quando potevo portami a letto chi volevo, di essere riempita di complimenti ma non era solo il fatto di farci sesso, io dovevo in qualche modo manipolarli e fare in modo che loro tornassero da me prima o poi, di farmi ricordare e spesso mi divertivo ad usare i loro punti deboli.
Ancora oggi dopo tempo non riesco a costruire una relazione stabile con un ragazzo, mi sembra di innamorarmi ma alla fine la parte negativa di me prende il sopravvento. Ero presa da un ragazzo, ci fidanzammo ma iniziai a tradirlo dopo un solo mese, a dirgli bugie, a nascondere tutto. Anche quando amo qualcuno vedo solo del dolore. Non mi riesco mai ad aprire con qualcuno completamente.
É più di un anno che sono svogliata, sono sempre stanca e non ho voglia di fare assolutamente niente ed ogni progetto per un lontano futuro mi sembra solo uno spreco di tempo ma soprattutto una dolce illusione.
Non dormo la notte, ho mille pensieri per la testa e quasi sempre scoppio in un pianto senza un motivo ben preciso.
Ho passato tutta la mia adolescenza a cambiarmi per passare dalla bambina timida, dal brutto anatroccolo preso in giro alla donna sensuale, provocante, diretta, menefreghista e fredda per nascondere le sue debolezze. Ho passato mesi a modellarmi, ho imparato a sorridere, a guardare, a muovermi, a camminare, a parlare per essere più carismatica possibile per conquistare un uomo e adesso faccio tutto questo come se fosse parte di me.
Adesso queste due personalità si stanno combattendo e davvero non so più chi sono o chi vorrei essere.
Non mi fido di nessuno e sono spesso gelosa ma ho imparato benissimo a nascondere i miei sentimenti , dico di amare la mia solitudine per poi piangere per la paura di rimanere sola davvero. Non sono riuscita a passare neanche un mese della mia vita senza qualcuno nella mia vita “sentimentale”.
Mi rendo conto che il mio umore non può cambiare da un secondo all’altro perché non vengo apprezzata quando cammino per strada ma non riesco nemmeno a fermare questo lato orribile di me. Oggigiorno riesco a sentirmi in colpa per aver fatto soffrire qualcuno, ad avere rimorsi e non so se sia un bene o un male. Le persone che mi stanno vicine dicono che io sia egoista anche se è stata l’unica cosa che in alcuni momenti mi ha fatto andare avanti.
A volte ho degli attacchi di rabbia senza motivo e in passato ho sofferto di attacchi di panico , forse sono arrabbiata con me stessa?
Passo 5 mesi dove sono costantemente giù di morale e un giorno in cui sono felice e spesso mi chiedo se è questa la durata della felicità.