Ho lasciato il mio fidanzato dopo 8 anni e mi sento in colpa per la sua sofferenza.
Lo so che è inevitabile, ma sapere che lui soffre mi fa stare male. Lui non aveva nulla che non andasse, era un mio problema, non lo amavo più e non sentivo più stimoli.
Sono arrivata a pensare anche di ritornare insieme a lui pur di farlo felice, anche se io non lo sono.
Mi devo fare una colpa se a 22 anni sono cresciuta rispetto a quando ci siamo messi insieme e non voglio più le stesse cose? La colpa mi sta logorando l’anima
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13 GIU 2018
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Gentile Immacolata,
credo che un valore irrinunciabile per chiunque è la libertà personale nel poter prendere le decisioni più utili per la propria vita e per il proprio benessere.
Infatti viene prima l' "Io" e poi il "Noi insieme" e, comunque, una relazione sentimentale in cui non ci sia reciprocità non ha motivo di essere.
D'altra parte, se anche lei ritornasse con il suo ex solo per farlo felice sarebbe illusorio perchè lui ben presto scoprirebbe di non poterlo essere in una relazione a senso unico frustrante e umiliante.
Suppongo poi che già la sua decisione sia stata sofferta per cui non è il caso di aggiungervi anche la sofferenza dovuta al senso di colpa.
Lui in un modo o nell'altro se ne farà una ragione ed entrambi individualmente potrete, se necessario, avvalervi di un sostegno psicologico per superare questo attuale periodo difficile.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
13 GIU 2018
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Immacolata,
Può darsi che il senso di colpa che sente le stia dicendo qualcosa rispetto a come ha affrontato la scelta di interrompere la relazione e soprattutto rispetto al tipo di persona che sente di essere diventata proprio per aver fatto questa scelta. Che ruolo cerchiamo di preservare nel momento in cui non riusciamo a tollerare di poter procurare sofferenza all’altro? E che ruolo sembra andare in corto circuito nel momento in cui ci scopriamo esattamente in quella situazione? Credo che la sensazione che descrive è legittima e merita, se ne ha voglia, di essere trattata come un’opportunità per lei di fare il punto su chi vuole essere nelle sue relazioni.
Cordiali saluti,
Dott. Vito Stoppa
13 GIU 2018
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buonasera Immacolata,
concludere una relazione ci fa sentire "carnefici" ed equivale ad affrontare un lutto.
E' comprensibile la sua preoccupazione per il suo ex partner. Lasciar andare qualcuno non è facile ma si cresce e si cambia. come dice lei "rispetto a quando ci siamo messi insieme non voglio più le stesse cose..." è assolutamente normale. Deve concentrarsi su se stessa e lasciare che anche lui possa fare altrettanto. Ora è un pensiero che fa stare male ma a breve si accorgerà del contrario.
Qualora avesse bisogno sono a disposizione.
Dott. Glielmi Fabio
Roma
12 GIU 2018
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Immacolata,
la situazione che descrive è assai tipica quando si decide di interrompere una relazione. Il suo stato di preoccupazione per il suo ex compagno è comprensibile, tuttavia non deve avere dei sensi di colpa se la decisione di interrompere la vostra relazione è stata dettata da un suo bisogno e da una sua personale ricerca di benessere. Fare quello che ha fatto lei, ovvero rendersi conto di non amare più una persona e comunicarglielo, è un atto che richiede grande coraggio e tanta consapevolezza e amor proprio. Cerchi di perseverare in questa direzione continuando a pensare a se stessa, ai motivi e allo sforzo che ha dovuto fare per prendere questa importante decisione. Fare un passo indietro e pensare di tornare con il suo compagno, se non ne ha realmente l’intenzione, sarebbe molto lesivo per lei in questo momento. Non c’è nessuna colpa se, per amore e rispetto di se stessi, si devono prendere delle decisioni come quelle che ha preso lei. Sia fiera di se stessa, il suo ex compagno troverà le risorse per superare l’accaduto ma non può essere lei a fornirgliele in questo momento. Se dovesse aver bisogno di un maggiore sostegno si rivolga ad uno Psicologo della sua zona per un consulto.