Gentilissimi Medici, nel mese di Dicembre, all'età di 33 anni, mi sono infatuata di un ragazzo di 31 in modo fulminante.
È stata una cosa velocissima, mi è bastato guardarlo solo una volta in faccia.
Non mi succedeva una cosa così dal 2006...
Purtroppo non posso dire di essere stata tanto fortunata in amore nella vita, perché tutti quelli che mi sono interessati non hanno mai corrisposto i miei sentimenti.
NON SONO MAI STATA FIDANZATA.
Questa volta credevo di aver avuto successo per la prima volta.
Lui mi fissava, ci sono stati giochi di sguardi tra noi 2, abbiamo parlato e anche riso assieme.
Spinta da un'irrefrenabile attrazione sono anche arrivata al punto di cercare diverse volte il contatto fisico con questo ragazzo.
La ricerca del contatto fisico da lui NON è mai stata ricambiata.
Qualche settimana fa la persona di cui mi sono infatuata ha cominciato a guardarmi male e a non salutarmi se si trovava in compagnia dei suoi colleghi o amici.
Ho cominciato a stare male e a chiedermi se avessi SBAGLIATO qualcosa.
Mi sono fatta un esame di coscienza e sono giunta alla conclusione di essermi sempre comportata bene.
Gli ho chiesto un confronto per chiedergli se gli desse fastidio qualcosa del modo in cui in cui mi comportavo, mi ha risposto di NO sorridendo, facendomi l'occhietto e dicendomi che doveva lavorare.
Tuttavia non mi sono arresa e gli ho dato un biglietto con il mio numero di telefono, scrivendogli che avevo ancora una cosa da chiarire.
Lui NON mi ha contattato, anzi, ho scoperto che ha fatto leggere quello che gli ho scritto agli amici e non fanno altro che RIDERE di me sotto i baffi.
DOVE HO SBAGLIATO STAVOLTA?
Pensavo che questa volta sarebbe stata la volta giusta, e invece mi sono fatta infinocchiare come un'adolescente alle prime armi?
MI VERGOGNO DI ME, perché adesso ho quasi 34 anni e non avrei mai voluto che a questa età mi succedesse una cosa così spiacevole e frustrante.
Confido nel vostro aiuto, perché sono davvero a pezzi.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
12 GIU 2018
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Cara Laura, dalla storia che racconti arriva forte e chiaro un bisogno importante: quello di avere una relazione, di trovare un uomo con cui condividere la tua vita, di sentirti amata. Questo bisogno, seppur sano e primario nella vita, potrebbe indurti a fare dei passi troppo affrettati nelle relazioni: questo ragazzo, forse, non voleva le stesse cose che volevi tu e, magari, il tuo forte bisogno di relazione non ti ha permesso di capirlo. Ora la ferita c'è ed è innegabile: ma, piuttosto che chiederti come dimenticare lui (con cui di fatto non hai avuto alcun contatto...), potrebbe essere utile per te dare voce ai tuoi bisogni e desideri e provare a canalizzarli in maniera funzionale. Qual 'è il tuo modo di entrare in relazione con gli altri? quali sono gli aspetti di questa modalità che ti piacciono e che ti fanno sentire sicura? quali, invece, le cose che non sopporti del tuo modo e che vorresti migliorare perchè ti rendi conto che non funzionano? Che occasioni di scambio e condivisione puoi trovare per darti maggiori possibilità di incontro e per "fare palestra" rispetto al tuo modo di essere nelle relazioni? Solo qualche spunto per farti capire come sia importante osservarti e conoscerti prima ancora di buttarti nel rapporto con gli altri, e quanto sia importante ascoltare i tuoi bisogni e trasformarli in una spinta adattiva e sana verso le relazioni.
Auguri per la tua vita, Dott.ssa Daniela Cannistrà.
11 GIU 2018
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Ciao Laura,
credo che la vergogna come ogni emozione sia un'esperienza che nella sua spiacevolezza può raccontare qualcosa di utile di noi stessi e dell'esperienza che stiamo vivendo in un dato momento. Spesso cerchiamo di allontanarci da ciò che proviamo in un dato momento, sebbene in quel momento provare vergogna per lei è stato significativo del suo modo di vedersi e sentirsi vista da fuori. Forse potrebbe essere un'idea quella di dare ascolto a quella sensazione e anziché sfuggirla provare a raccontare minuziosamente come si è sentita "vista" in quel momento. Questo potrebbe essere un primo passo per provare a capire cosa può essere successo in quel momento e soprattutto se quello è l'unico modo in cui può raccontarsi. Il modo in cui ci sentiamo guardati spesso è rivelatore di ciò che noi per primi siamo abituati a vedere di noi stessi. Questo è legittimo, ma la nostra visione di noi talvolta è molto riduttiva e parziale e questo ci porta spesso a soffrire.
Cosa accadrebbe se la sua vergogna raccontasse qualcosa in più di Laura? Ha modo e voglia di dedicarsi del tempo in questo senso?
Le auguro di trovare un modo per lei utile di poter elaborare questo prezioso vissuto.
10 GIU 2018
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Laura,
intanto le suggerirei di non fidarsi troppo del colpo di fulmine, soprattutto se non è reciproco.
E' anche probabile poi che la ricerca del contatto fisico da parte sua sia stata interpretata negativamente dal ragazzo che comunque si è comportato correttamente nei suoi confronti ed avrebbe anche potuto non farlo.
Tutto il resto, cioè la sua insistenza fornendogli il numero di telefono per avere altri confronti e spiegazioni, a mio avviso, poteva essere evitata e in ogni caso nessuno l'ha infinocchiata perchè scambiare sguardi, parole e sorrisi non significa infinocchiare qualcuno.
Tuttavia lei non dovrebbe vergognarsi e non credo che ciò che le è accaduto sia particolarmente spiacevole e frustrante.
Piuttosto, può insegnarle ad essere un pò più prudente in possibili occasioni analoghe future.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapia a Quadrivio di Campagna (Salerno).
10 GIU 2018
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Laura,
non deve provare vergogna per questo avvenimento, e se da donna adulta quale è si è esposta esplicitamente con un uomo, non c’è nulla di male. Il suo imbarazzo è comprensibile ma non deve perder tempo a colpevolizzarsi, a maggior ragione perché quest’uomo, piuttosto che esser chiaro con lei e dirle che non ricambiava il suo interesse, ha deciso di agire come ha descritto. In ogni caso, considerando che in questo contesto non è possibile comprendere efficacemente la sua situazione, se dovesse ritenere opportuno ricevere un maggior sostegno e intraprendere un lavoro sulla sua persona, le consiglio di rivolgersi ad uno Psicoterapeuta della sua zona.