Come posso aiutare una persona ad aprirsi e a raccontare i propri sentimenti?
Buongiorno,
Una persona a me cara mi ha detto di avermi nascosto un anno della sua vita e, dopo aver insistito un po' per farmelo dire (era a rischio il nostro rapporto per via di questa storia che è emersa, per questo ho insistito a farmela raccontare), ha sputato il rospo: ha tentato il suicidio, fallendo... Questo episodio è successo ancora prima che ci conoscessimo, quindi purtroppo non posso sapere com'era durante quel periodo. Vorrei assolutamente fargli capire che parlare, scrivere e, in generale, sfogarsi con qualcuno che ascolta o su un foglio dove trascrivi i tuoi pensieri può essere super utile, come scritto nell'articolo "scrivere per curare e prevenire" di questo sito (per chi sta leggendo e si è perso questo articolo, ecco il link https://www.guidapsicologi.it/articoli/scrivere-per-curare-e-prevenire)... ma lui è sempre deciso a risolversi i problemi da solo, senza però la capacità di accettare quello che è stato, andando avanti... Non metto in dubbio che sia difficile, ma è proprio per questo che vorrei aiutarlo, ne ha bisogno e si vede nonostante dica di voler fare tutto da solo. Ho paura che possa entrare in un circolo vizioso per poi ritentare il suicidio. In genere quando ci vediamo è come se nulla fosse successo, perché, come dice lui stesso "apre la scatola dei sentimenti", mentre quando siamo distanti e ci sentiamo per messaggio è l'apatia più totale, o almeno, lo è nei miei riguardi... Purtroppo non essendo lì non so che comportamenti ha con le persone attorno, se sembra che stia bene, ma dopo anni in cui sogni di notte costantemente il momento in cui ti suicidi non penso che tu possa star bene.
Come posso aiutarlo a fargli capire che parlare o scrivere ti può salvare?
p.s.: la depressione gli è stata, passatemi il termine, "indotta" perché un vostro collega, nel fare il proprio lavoro (convincere il ragazzo che stare dal padre è la soluzione migliore, per fargli vincere la lotta durata anni per l'affidamento di questo ragazzo) gli ha fatto, a detta sua "il lavaggio del cervello" (purtroppo non so i dettagli, perdonatemi, ai tempi viveva con la madre e andava da questa persona 2 volte al mese, tutt'ora vive con la madre che, come ha detto il ragazzo, non si è accorta di nulla) quindi sicuramente il consiglio di farsi vedere da uno specialista in questo momento è off limits, anche perché penso che prima debba avere la capacità di parlarne con una persona che conosce a fondo, come la sottoscritta (ho vissuto anche io un periodo di depressione, ho preso degli antidepressivi e mi dicono sempre che sono una persona parecchio empatica e che capisco sempre tutti).