Come posso aiutare mia figlia adolescente

Inviata da HanyMamy · 24 feb 2025 Crisi adolescenziali

Buonasera… Mia figlia 13 non ha amicizie strette.. quando pensa di avere una minimo di confidenza in più con una ragazzina questa dall’oggi al domani smette di salutarla e quando le viene chiesto il perché risponde in modo vago e accampando scuse inesistenti.. un’altra insinua che ha parlato male (cosa non vera verificata da me) alle sue spalle..
Non so capire il perché visto il carattere allegro, i modi normali ed educati… il carattere solare. Vedo che ne soffre pensando alle conoscenze nello sport e a scuola dove hanno creato nel tempo delle amicizie più o meno strette portate avanti nel tempo.
Le abbiamo già fatto fare un percorso con una psicologa dopo il lockdown per capire se ci fossero stati dei problemi e nn è risultato nulla di “anomalo”. È una ragazzina che non si impone, non si conforma alle mode del momento se non le piacciono solo perché lo fanno gli altri. I suoi modi incantano gli adulti.. ma nn i suoi coetanei e questa cosa mi è di peso al cuore

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Miglior risposta 25 FEB 2025

Buonasera, da ciò che descrivi, sembra che tua figlia sia una persona con un carattere solare e piacevole, che però sta vivendo delle sfide con i suoi coetanei. Questo è un aspetto che molti adolescenti attraversano, e spesso non è facile per i genitori comprendere appieno il motivo per cui le relazioni con i pari sembrano più difficili. A 13 anni, i ragazzi si trovano in un periodo di sviluppo emotivo e sociale molto delicato, dove le dinamiche di gruppo diventano fondamentali. Le amicizie possono essere instabili e soggette a cambiamenti improvvisi, a volte per motivi che restano poco chiari anche agli stessi ragazzi. In alcuni casi, potrebbero esserci dinamiche di esclusione o gelosia che tua figlia non riesce a comprendere pienamente. L’adolescenza è anche un momento in cui l’identità si sta formando, e può accadere che, chi non si conforma alle mode o non segue le aspettative sociali, venga messo ai margini, anche se ciò non ha nulla a che vedere con la sua personalità o con difetti nel suo comportamento. Il fatto che tua figlia non si imponga o non si conformi alle mode potrebbe renderla più vulnerabile in un contesto in cui i pari tendono a cercare di “appartenere” a determinati gruppi. Questo non significa che lei abbia qualcosa che non va, anzi, potrebbe essere una risorsa positiva che la renderà unica in futuro. Purtroppo, a volte i suoi coetanei potrebbero non comprendere la sua individualità o semplicemente non essere pronti a relazionarsi in modo profondo con una persona che si discosta dai modelli prevalenti. Anche se non è stato riscontrato nulla di “anomalo” nel percorso con la psicologa, potrebbe essere utile continuare a monitorare come si sente e come percepisce queste situazioni. Potreste, ad esempio, proporle di esplorare attività o gruppi in cui si possano formare legami più autentici, lontano dalle dinamiche sociali di gruppo che la stanno mettendo a disagio. Inoltre, incoraggiarla a parlare apertamente di questi episodi potrebbe aiutarla a sentirsi più compresa e meno sola nel suo vissuto. Non è facile vedere una propria figlia soffrire per queste dinamiche sociali, ma è importante ricordare che le difficoltà sociali fanno parte del processo di crescita e che con il giusto supporto, lei può sviluppare la resilienza e la capacità di gestire meglio le relazioni. Se il disagio persiste o diventa sempre più intenso, potresti valutare un altro percorso di supporto psicologico, magari focalizzato specificamente su come migliorare la gestione delle relazioni e l’autoefficacia. Rimani vicina a tua figlia, ascoltandola senza giudicare, e aiutala a capire che, anche se le cose sembrano difficili ora, le sue qualità sono ciò che la renderanno speciale e capace di creare legami profondi in futuro. Resto a disposizione, un caro saluto.
Dott.ssa Velia Morati

Dott.ssa Velia Morati Psicologo a Nocera Inferiore

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25 FEB 2025

Buongiorno,
capisco la sua apprensione nei confronti della figlia, lei teme che possa rimanere sola e senza amicizie. L'adolescenza è un momento critico: ci si allontana gradualmente dai genitori e prende importanza il gruppo dei coetanei che diventa una palestra di vita e di relazioni per i ragazzi. A volte succede che le cose non vanno esattamente come dovrebbero all'inizio, e i motivi possono essere tanti.
Lei dice che sua figlia non si conforma alle mode del momento, e questo pur essendo una cosa positiva può allontanarla un po' dai compagni.

Tuttavia sua figlia è ancora piccola, e frequenta ancora le scuole medie. Può essere benissimo che non si trova bene con le compagne, e che magari alle superiori riesca a legare con qualcuno. Visto che la psicologa ha escluso problematiche in sua figlia, le suggerisco di aspettare che sia un po' cresciuta e frequenti le superiori: se questo problema persiste allora potrà essere opportuno consultare uno psicologo.

Dott.ssa Jessica Venga

Dott.ssa Jessica Venga Psicologo a Lucca

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25 FEB 2025

Ciao,

capisco quanto tu possa sentirti preoccupata per la situazione di tua figlia. L’adolescenza è un periodo di grandi cambiamenti e difficoltà emotive, e le dinamiche sociali tra i coetanei sono particolarmente complesse in questa fase della vita. Tua figlia sembra essere una ragazza con un carattere positivo e socievole, ma che sta attraversando delle difficoltà nell’instaurare amicizie strette con i suoi coetanei, il che la sta facendo soffrire.

La situazione che descrivi, in cui sembra che le sue amicizie si interrompano senza una ragione chiara, può essere legata a molteplici fattori. Le dinamiche sociali tra adolescenti possono essere volatili, e le amicizie in questo periodo sono influenzate da fattori come il desiderio di appartenere al gruppo, l’influenza delle mode o, purtroppo, anche comportamenti immaturi o pettegolezzi tra i coetanei.. Parlare apertamente con lei: La comunicazione è fondamentale. È importante che tua figlia sappia che può parlare con te dei suoi sentimenti senza essere giudicata. Cerca di creare uno spazio di ascolto dove può esprimere le sue emozioni e preoccupazioni. Fai domande aperte, come ad esempio: "Come ti senti riguardo le tue amicizie? C’è qualcosa che ti preoccupa in particolare?" In questo modo, puoi capire meglio cosa sta vivendo e perché si sente esclusa o confusa. Saluti

Dott.ssa Ada Palma Psicologo a Giugliano in Campania

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25 FEB 2025

Cara mamma,
capisco profondamente la preoccupazione che prova nel vedere sua figlia soffrire a causa di dinamiche sociali che appaiono inspiegabili e ingiuste. È assolutamente naturale volerla proteggere e cercare di comprendere cosa stia accadendo.
A 13 anni, molte dinamiche relazionali sono instabili, influenzate dall’insicurezza, dai cambiamenti ormonali e dal desiderio di conformarsi al gruppo dominante. Chi si distingue, anche solo per una maggiore maturità o per il fatto di non adattarsi ciecamente ai codici del gruppo, può sentirsi non compreso.
È importante aiutare sua figlia a valorizzare la sua unicità (aiutandola ad esempio a vedere la bellezza dell’essere sé stessa, senza forzarsi a cambiare per piacere agli altri); sviluppare competenze relazionali come il rispondere con assertività alle situazioni di esclusione; ampliare le opportunità sociali (se l’ambiente attuale non favorisce amicizie solide, può essere utile incentivarla a frequentare contesti diversi in cui possa trovare persone più affini ai suoi valori).
Nonostante la sofferenza attuale, le relazioni nell’adolescenza sono fluide e in continua evoluzione. Le amicizie più autentiche e profonde spesso si costruiscono con il tempo e in contesti dove si incontrano persone affini. Continui a sostenerla come sta facendo, facendole sentire che non è sola e che il suo valore non dipende dal giudizio degli altri.

Dott.ssa Martina Giampaolo Psicologo a Milano

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25 FEB 2025

Buongiorno, posso comprendere che da genitore si preoccupi per sua figlia che sembra avere tante belle qualità e risorse. Nel suo racconto, però, non è specificato in che modo soffre sua figlia ( si isola? ha avuto ripercussioni a livello di prestazioni scolastiche/ sportive...?)e se la minore stessa ha richiesto uno spazio per sè per approfondire il suo modo di relazionarsi con i coetanei. Noto in lei, mamma, una sorta di impotenza e il timore che sua figlia non possa essere considerata dai coetanei. Un percorso psicologico potrebbe aiutare sua figlia se motivata e pronta a mettersi in gioco e se lo chiede, in alternativa come mamma potrebbe fare un percorso di sostegno genitoriale che l'accompagni con maggiore serenità nella crescita di sua figlia. Rimango a disposizione, svolgendo anche sedute on line. Cordiali saluti. Dottoressa Patrizia Buffoni

Dott.ssa Patrizia Buffoni Psicologo a Gallarate

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25 FEB 2025

Ogni persona ha il suo carattere, le sue passioni, il suo modo di essere.

L’adolescenza è un periodo di passaggio, tra l’essere bambina e l’essere adulta è un periodo di cambiamenti sia fisici sia psicologici.

Appunto, indagare meglio come mai sua figlia non riesce a fare amicizie o non riesce a mantenerle.
Quali sono il concreto le difficoltà?
Quali sono le dinamiche di razionamento con i suoi coetanei coetanee?
Per quale motivo risponde in modo vago con scuse inesistenti?

È opportuno indagare la situazione nel concreto e comprendere come poterla aiutare in modo concreto relazionarsi con gli altri con le altre

Le consiglio di fare intraprendere a sua figlia un percorso psicologico che la posso aiutare a comprendere meglio nel concreto la sua situazione ad affrontarla

La terapia cognitivo comportamentale e la terapia breve strategica sono da approcci terapeutici che offrono soluzioni mirate e pratiche per questa tipologia di problemi

Per ulteriori informazioni, i miei contatti le risponderò con piacere

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Pontedera

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25 FEB 2025

Buonasera! Capisco molto bene quanto ti possa preoccupare vedere tua figlia in questa situazione di solitudine e incomprensione. Quando i ragazzi non riescono a stringere amicizie strette o si trovano coinvolti in dinamiche sociali complicate, è difficile non sentire un peso emotivo, specialmente se la situazione sembra coinvolgere malintesi o comportamenti da parte degli altri che non corrispondono alla realtà.

Da quello che descrivi, tua figlia sembra una ragazza che ha un carattere genuino, solare, ma che incontra difficoltà nel costruire legami sinceri con i coetanei. È importante sottolineare che l'adolescenza è un periodo particolarmente complesso, in cui le relazioni tra i ragazzi possono essere influenzate da vari fattori, come la pressione sociale, il bisogno di accettazione e il conformismo. La tua osservazione che tua figlia non si conforma alle mode è positiva in un certo senso, ma può anche essere un fattore di separazione rispetto ad altri, che potrebbero vederla come diversa o fuori dal gruppo.

### Alcuni possibili motivi per cui potrebbe trovarsi in questa situazione:

1. **Difficoltà a trovare persone che apprezzino veramente la sua unicità**: A volte, chi ha un carattere solare e genuino come il suo potrebbe incontrare difficoltà a trovare amici che sappiano apprezzare la sua autenticità e non la vedano come "diversa". A questa età, molti ragazzi sono influenzati dalle mode e dalle dinamiche di gruppo, e chi non si conforma può essere messo da parte senza una ragione concreta.

2. **Insicurezze dei coetanei**: Gli adolescenti spesso agiscono in modo inconsapevole, agendo per esclusione o per cercare di sentirsi accettati nel loro gruppo. A volte, quando un ragazzo è un po' più vulnerabile o sensibile, i coetanei potrebbero fare commenti o comportamenti che non sono giustificati, creando malintesi e tensioni senza un motivo apparente.

3. **Dinamiche sociali instabili**: Le amicizie tra adolescenti possono essere molto volatili. Le ragazzine della sua età possono cambiare opinione su qualcuno senza motivo apparente, o persino iniziare a diffondere voci, come nel caso che descrivi, basandosi su impressioni o malintesi. Questo tipo di comportamento è abbastanza comune in adolescenza, ma può essere doloroso per chi non è preparato a queste dinamiche.

### Cosa puoi fare come madre:

1. **Essere un punto di ascolto senza giudizio**: È fondamentale che tua figlia senta di poter parlare apertamente con te senza essere giudicata. Quando si sente rifiutata o incompresa, l'ultima cosa che vuole è che la sua sofferenza venga minimizzata. Chiedile di raccontarti come si sente, senza cercare di risolvere subito, ma solo per farla sentire ascoltata.

2. **Aiutarla a costruire l'autostima**: Anche se non ha molte amicizie strette al momento, è importante che tua figlia sappia che il suo valore non dipende dall'approvazione degli altri. Potreste cercare attività che la facciano sentire realizzata, come hobby, sport o gruppi di interesse dove può esprimere se stessa senza dover competere con gli altri.

3. **Considerare il supporto di un altro professionista**: Anche se la psicologa non ha riscontrato problematiche particolari, un percorso di consulenza o gruppi di supporto per adolescenti potrebbe aiutarla a sviluppare delle competenze sociali più forti e a gestire meglio le difficoltà interpersonali. A volte un altro professionista potrebbe aiutarla a esplorare nuove dinamiche o semplicemente a comprendere meglio le emozioni legate a queste esperienze.

4. **Incoraggiala a fare nuove esperienze**: Potrebbe essere utile cercare di favorire ambienti dove si senta più a suo agio, come attività extracurriculari o gruppi dove può incontrare persone con interessi simili ai suoi. Questo potrebbe aiutarla a formare legami più genuini.

5. **Rimanere vicini ai genitori degli altri ragazzi**: Se possibile, cercare di stabilire un dialogo anche con gli altri genitori per capire meglio la situazione. A volte una conversazione aperta può far emergere problemi che non sono visibili direttamente, ma che sono alla base del comportamento dei coetanei.

### Conclusione:

Il fatto che tua figlia abbia una personalità genuina e un carattere solare è un grande dono, e sebbene le dinamiche sociali adolescenziali possano essere complicate e dolorose, queste caratteristiche la porteranno a fare amicizie più autentiche e durature in futuro. L'importante è che si senta amata e sostenuta da te, in modo che possa crescere con una solida autostima, indipendentemente da come vanno le sue relazioni sociali al momento. È un periodo che passa, ma può essere difficile. In ogni caso, continua a darle il supporto e la comprensione di cui ha bisogno per affrontare queste difficoltà.

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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25 FEB 2025

Gent.ma HanyMamy,
ogni adolescente è un mondo a parte e le risposte sono nei dettagli che non vediamo o che loro non dicono. Forse sua figlia fa molta fatica a fidarsi ed è solo molto selettiva preferendo lasciare le amiche prima di essere delusa. Se fosse un problema di fiducia occorre tempo per sistemare certe ferite di cui lei evidentemente non parla.
Il fatto che abbia già fatto un percorso con una collega e non sia emerso niente di significativo lascia poco spazio ai consigli. Potrebbe provare con un coach, hanno approcci diversi rispetto alla psicologia. Si potrebbe incoraggiare la ragazza verso delle attività più che verso delle persone, le amicizie verranno con il tempo.
AG

Adriano Grandi Psicologo a Modena

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25 FEB 2025

Capisco perfettamente il suo dispiacere e la sua preoccupazione per la difficoltà di sua figlia nel creare e mantenere amicizie. È un'esperienza dolorosa per un genitore vedere il proprio figlio soffrire, soprattutto quando sembra non esserci una ragione chiara.

Vorrei rassicurarla dicendole che non è sola in questa situazione. Molti adolescenti, e soprattutto pre-adolescenti, incontrano difficoltà nelle relazioni con i coetanei. Questa fase della vita è caratterizzata da cambiamenti importanti a livello fisico, emotivo e sociale, che possono rendere le interazioni complesse e a volte frustranti.

Analizziamo insieme alcuni aspetti importanti:
- Età: 13 anni è un'età di transizione, in cui i ragazzi stanno sviluppando la propria identità e cercando il proprio posto nel mondo. È un periodo in cui si sentono spesso insicuri e vulnerabili, e possono essere molto sensibili al giudizio degli altri.
- Carattere: lei descrive sua figlia come una ragazza allegra, educata, solare e che non si conforma alle mode. Queste sono tutte qualità positive, ma a volte possono essere difficili da "decifrare" per i coetanei, soprattutto se questi ultimi sono più orientati all'apparenza e all'omologazione.
- Esperienze: le esperienze negative che sua figlia ha avuto con le amicizie (essere "scaricata" senza motivo, essere accusata ingiustamente) possono averla resa più timorosa e diffidente nei confronti degli altri.
- Supporto psicologico: è positivo che abbiate già consultato una psicologa dopo il lockdown. Se la situazione dovesse persistere o peggiorare, non esitate a rivolgervi nuovamente a un professionista.

Cosa potete fare come genitori?
- Ascolto attivo: parlate con vostra figlia, ascoltate le sue preoccupazioni e i suoi sentimenti senza giudicarla. Fatele sentire che siete presenti per lei e che la sostenete.
- Empatia: cercate di mettervi nei suoi panni e di capire cosa sta provando. Non minimizzate il suo dolore, ma allo stesso tempo aiutatela a vedere le cose da una prospettiva diversa.
- Rinforzo positivo: concentratevi sulle sue qualità positive e sui suoi successi, sia a scuola che nello sport o in altre attività. Incoraggiatela a coltivare i suoi interessi e a sviluppare le sue capacità.
- Socializzazione: incoraggiatela a partecipare ad attività extrascolastiche che le piacciono, dove possa conoscere ragazzi con interessi simili ai suoi. Potrebbe essere un'opportunità per stringere nuove amicizie in un contesto più rilassato e informale.
- Sostegno esterno: se necessario, rivolgetevi a un professionista (come uno psicologo) che possa aiutare vostra figlia a sviluppare le sue abilità sociali e a gestire le difficoltà relazionali.

Ricordate
- Non colpevolizzatevi: non è colpa vostra se vostra figlia ha difficoltà a fare amicizia.
- Non forzatela: non costringetela a frequentare persone che non le piacciono o a fare cose che non vuole fare.
- Siate pazienti: ci vuole tempo per costruire amicizie significative.

Dott. Mirko Manzella Psicologo a Trieste

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25 FEB 2025

Cara mamma,

capisco quanto possa essere difficile vedere tua figlia sentirsi esclusa, soprattutto quando non ci sono motivi evidenti. È naturale chiedersi “perché gli adulti la trovano adorabile e i coetanei no?” e sentire un peso al cuore nel vedere la sua sofferenza. Ma non è detto che il problema sia lei.

Cosa potrebbe succedere?

A 13 anni, le dinamiche sociali sono un caos. L’amicizia non è più spontanea come a 7-8 anni, ma diventa un campo minato fatto di alleanze, mode, insicurezze e piccoli giochi di potere. Se tua figlia:
✔️ Non si impone
✔️ Non si conforma alle mode per forza
✔️ È educata e rispettosa
…allora è possibile che si trovi in una fase in cui i suoi pari ancora non apprezzano queste qualità, ma le apprezzeranno più avanti.

Possibili spiegazioni del comportamento delle altre ragazze
1. Insicurezza e gruppi chiusi – A questa età molte ragazze hanno paura di perdere la loro posizione sociale nel gruppo e, purtroppo, può succedere che escludano chi vedono come diversa o meno “strategica” per la loro immagine.
2. Scarsa tolleranza per la diversità – Se tua figlia non segue le mode e non si adegua al branco, potrebbe essere vista come “diversa”. E l’adolescenza, in certe fasi, non brilla per tolleranza.
3. Invidia mascherata – Spesso chi è sicuro di sé senza essere aggressivo spaventa chi ha bisogno di conferme continue. Alcuni atteggiamenti di esclusione possono derivare proprio da questo.

Cosa puoi fare?

✅ Aiutala a dare un significato a quello che succede
– Spiegale che i gruppi a questa età sono instabili e che l’esclusione non definisce il suo valore.
– Sottolinea che non deve cambiare per piacere agli altri: è già una qualità stupenda il fatto che segua ciò che le piace senza conformarsi ciecamente.

✅ Allarga gli orizzonti sociali
– Se l’ambiente scolastico o sportivo non le offre amicizie solide, provate a cercare altri contesti: corsi di teatro, musica, volontariato, gruppi con interessi comuni.
– Le amicizie giuste arrivano spesso fuori dai gruppi forzati della scuola.

✅ Rafforzare l’autostima senza minimizzare il dolore
– Non dirle frasi come “Non ci pensare” o “Non ti preoccupare”, perché lei ci pensa eccome. Meglio un “Capisco che sia dura, e hai ragione a sentirti così. Ma ti assicuro che troverai persone che sapranno apprezzarti per quello che sei.”

Il punto chiave? Non è lei il problema.

Le persone come tua figlia, che non si piegano alle mode e che non si impongono con prepotenza, possono fare più fatica a trovare il loro spazio sociale a 13 anni, ma nel tempo diventano quelle che stringono amicizie vere e profonde. Il rischio più grande non è che resti sola per sempre (non succederà), ma che inizi a credere di doversi “trasformare” per piacere agli altri.

Se la sofferenza dovesse diventare troppo grande, possiamo parlarne insieme per darle strumenti concreti per gestire il senso di esclusione senza perdere fiducia in sé stessa.

Un caro saluto,
Dott.ssa Barbara Durand
Ricevo a Torino e online, www.basisicure.com

Dott.ssa Barbara Durand Psicologo a Torino

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