Come non sentire il peso di problemi non nostri

Inviata da Jolly · 9 feb 2021

Salve, ho 23 anni. Ho un problema con i miei genitori che mi sta logorando. Non sono mai stati una coppia romantica, non ricordo di averli mai visti baciarsi, abbracciarsi solo raramente. Hanno sempre discusso su tutto, vuoi anche per i caratteri diversi che si ritrovano: papà testardo, mente antica, leggermente menefreghista e totalmente dedicato al lavoro mentre mamma piena di voglia di fare, di costruire una famiglia ma con insicurezze e ha sempre basato la sua felicità sugli altri. In casa nostra la tensione è stata sempre palpabile ed è sempre stato tutto in bilico su di un filo; i momenti di divertimento e risate ci sono stati ma sono sono durati sempre poco perché è stata detta una cosa sbagliata PER MIO PADRE, quindi fine, si ritorna all’atmosfera di tensione di sempre. Non ci sono mai stata particolarmente male per tutto ció ma ultimamente, vuoi anche per la situazione di stress che il COVID sta portando, stanno litigando di più e ad ogni minima sbuffata, risposta scocciata o litigio, seppur piccolo, ho un colpo al cuore, ci rimango davvero male e molte volte passo le serate in camera a piangere. Vorrei capire perché tutto ad un tratto sia diventata così sensibile a tutto ciò dato che è sempre stato il mio surrounding, dovrei essere abituata! Ho provato a parlarne con loro: mia madre come al solito è stata molto propositiva nel cercare di migliorare la situazione ma mio padre sembra che da quel giorno non riesca a sopportarmi come prima. Si irrita quasi sempre e mi urla contro. Purtroppo papà è preso dal lavoro e non si rende conto che ha una famiglia a casa che lo aspetta ogni sera che ha bisogno di cure e attenzioni. Arriva stanco, mangia e dorme. Odio il sabato pomeriggio e la domenica perché mio padre è a casa e invece di sbrigare le faccende con mia madre che non ha potuto fare da sola in settimana, invece di spendere del tempo di qualità con la sua famiglia passa il suo tempo a litigare, sbuffare o guardare la tv. Sono arrivata a pensare che se si lasciassero starebbero meglio loro e soprattutto io. Nel profondo da sempre mi sono sentita in colpa per il loro rapporto “malandato” forse dovevo dare di più a scuola, forse dovevo fare più faccende domestiche ma ora mi rendo conto che mi sono sempre fatta carico di un problema che non è mai stato mio. Per la prima volta sto valutando l’idea di andare a vivere da sola ma non saprei come mantenermi dato che frequento l’università e il lavoro che faccio non mi permetterebbe di pagare neanche l’affitto, so però che allontanandomi ritroverei la pace perché ora ho solo un grande peso sul cuore che mi sta logorando. Non so che fare, non so farmi scivolare la situazione addosso e ci sto veramente male.

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Miglior risposta 10 FEB 2021

Cara Jolly.
Mi dispiace per la situazione che lei sta vivendo in casa. Deve essere davvero opprimente. Detto questo mi sento di dirle che lei non deve sentirsi in colpa per quello che i suoi genitori fanno. Se litigano e non vanno d'accordo, questo non può essere dipeso da lei. Noi siamo in grado di poter modificare noi stessi e non gli altri, non abbiamo questo potere. Le auguro di poter rimettersi al centro del suo mondo e di provare a interrogarsi su quello che Jolly vuole, pensa e sente. Spero che possa trovare un lavoro che le permetta di uscire dalla sua abitazione.
Rimango a disposizione se dovesse sentire il bisogno di essere accompagnata in questo percorso.
Un caro saluto.

Dott.ssa Luisa Garrisi

Anonimo-180763 Psicologo a Firenze

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10 FEB 2021

Salve, ho letto con interesse la tua storia, deve essere veramente difficile riuscire a restare tranquilla in un' atmosfera così tesa. Non posso darti consigli ma la prima cosa che mi viene da dire è che a volte i confini per non farsi ferire dagli eventi esterni, bisogna trovarli dentro noi stessi. Ci sono delle risorse che a causa delle continue ferite vengono accantonate e il solo fatto di riconoscerle può portare un beneficio per gestire la situazione conflittuale. E poi forse la condivisione della tua sofferenza con i tuoi genitori potrebbe essere un altro passaggio importante per far capire loro quanto la tensione sia oggetto di sofferenza per te e la tua vita.

Dott.ssa Anna Salvadori Psicologo a Seregno

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10 FEB 2021

Cara Jolly,
è perfettamente normale che tu soffra per questa situazione e non sarebbe umano che ti scivolasse addosso. Vivere in un ambiente stressante fa entrare quel clima fin dentro le ossa.
Purtroppo temo tu sbagli il punto di vista : non puoi fare nulla per i tuoi genitori di più rispetto a ciò che già hai fatto, ossia parlarne. Le tue possibilità di agire su di loro finiscono qui, non hai il controllo o la responsabilità delle loro scelte, del loro modo di vivere agire e rapportarsi. Attenta perché il fatto che tu ti sia sentita in qualche modo in colpa per il loro rapporto e in dovere di rimediarvi, anche solo compensando con il rendimento scolastico, è tutto dire. Seppure comprensibile, tieni a mente sempre che non hai responsabilità di questo e non puoi fartene carico. Solo loro potranno cambiare, insieme o separatamente, se lo vorranno. Però tu subisci questo ambiente, ed effettivamente trovare un modo per essere autonoma e andare via di casa ti consentirebbe almeno di non respirare tutta quella tensione. Mi andò conto non sia facile e ci voglia tempo, ma se questa fosse la tua intenzione puoi informarti anche su possibilità intermedie come affittare una stanza con altri studenti. Intanto però ciò che puoi fare è prenderti cura di te e definire bene ciò di cui puoi o non puoi occuparti,sforzarti di comunicare in modo assertivo e svincolarti dal modello di coppia che hai visto appartenere ai tuoi genitori e dalle responsabilità che ti sono sembrate tue in questi anni pur non essendolo.
Un grosso in bocca al lupo,
Dr.ssa Barbara Bertolina Civera.

Dr.ssa Barbara Bertolina Civera Psicologo a Torino

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10 FEB 2021

Cara Jolly,
nel leggerla sono entrata in contatto con un grande senso di stanchezza, demoralizzazione e senso di colpa. Se è vero che da un lato mi colpisce come abbia sempre incolpato se stessa per dinamiche che di fatto appartengono solamente ai suoi genitori, dall’altro vorrei però che si soffermasse anche sul cambiamento avvenuto di recente, ovvero la presa di consapevolezza che, parole sue, si è sempre fatta carico di un problema che non le è mai appartenuto veramente. Questa dichiarazione mi fa intendere che probabilmente è giunta ad un punto in cui si sta rendendo conto di doversi prendere anche cura di sé, distinguendo ciò che appartiene a lei da ciò che appartiene agli altri, alleggerendosi almeno un po’ da quel peso che mi sembra si stia portando da molto sulle spalle. Mi sembra inoltre sorpresa di come adesso si senta estremamente sensibile a dinamiche e vissuti che purtroppo hanno da sempre fatto parte della sua quotidianità, ma anche questo potrebbe essere visto come un suo bisogno di tregua, pace e respiro che finalmente inizia a farsi strada dentro di lei, con potenza, per essere legittimato. La strada migliore per dar voce e spazio a questo bisogno è sicuramente parlarne, come mi pare abbia già tentato di fare con i suoi genitori, seppur sia stata accolta in questo solo in parte. E nel caso ne sentisse il bisogno può sempre concedersi maggiore spazio e cura rivolgendosi ad un aiuto psicologico. Per quel che riguarda la parte economica forse sua madre potrebbe rivelarsi sua alleata in questo, essendo mi pare, tra i due, il genitore più in grado di entrare in contatto empatico con lei e disponibile al cambiamento.

Le auguro in ogni caso buona fortuna,
Dott.ssa Caterina Berti

Dott.ssa Caterina Berti Psicologo a Torino

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10 FEB 2021

Buongiorno Jolly,
sono la dott.ssa Barbara Andolina e sono una psicologa clinica.
Mi dispiace molto per la sensazione di disagio e malessere che sta vivendo, non deve essere facile trovarsi in una circostanza in cui ci si sente logorati, questo traspare molto chiaramente dalle sue parole.
Ci tengo a sottolinearle una cosa che ha già detto lei stessa, cioè che il problema non è il suo, nella misura in cui ognuno di noi può occuparsi di adattarsi e modificare se stesso per stare meglio, ma non possiamo farlo per gli altri o al posto loro. Per questo motivo non entro nel merito di ciò che ci ha raccontato dei suoi genitori e del loro rapporto.
Mi sembra un desiderio molto responsabile e resiliente comprendere come mai la sua reazione ad una situazione che conosce bene sia cambiata: non sempre le nostre modalità abituali o tipiche sono sufficienti o efficaci ed in questi casi abbiamo bisogno di trovare soluzioni creative.
Sono certa che cercando aiuto da un* psicolog* possa affrontare con il dovuto sostegno questo surrounding che non la fa stare bene, il suo dolore e magari al contempo orientarsi ai suoi desideri, come quello di emanciparsi dai suoi genitori.

Le faccio un grande in bocca al lupo
Barbara

Dott.ssa Barbara Andolina Psicologo a Scandicci

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10 FEB 2021

Carissima, penso sia importante elaborare il senso di colpa che sente nei confronti dei Suoi genitori. In questo modo, riuscirebbe davvero a togliersi dalle spalle un problema che, come dice, é tutto loro. Valuti un lavoro su se stessa per raggiungere il Suo benessere, nonostante la situazione che vive.
Le auguro buona fortuna e serenità.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.

Dr.ssa Amanda D'Ambra Psicologo a Torino

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