Come mi devo comportare con un ludopatico in casa?
Mio marito gioca in maniera assidua e non so come comportarmi litighiamo di continuo e vorrei risolvere il suo problema
Mio marito gioca in maniera assidua e non so come comportarmi litighiamo di continuo e vorrei risolvere il suo problema
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Ciao, capisco che la situazione con tuo marito sta creando molta tensione nella vostra relazione e può essere difficile da gestire da sola. Come psicologa, vorrei invitarti a considerare l'opzione di partecipare ad una terapia individuale per aiutarti ad affrontare questo problema. La terapia individuale può aiutarti ad esplorare i tuoi sentimenti e a trovare modi più efficaci per comunicare con tuo marito sulla sua dipendenza dal gioco. Inoltre, può fornirti strumenti e tecniche per gestire il conflitto in modo costruttivo e per mantenere una relazione sana e soddisfacente. In terapia, avrai uno spazio sicuro e confidenziale per discutere dei tuoi problemi e preoccupazioni, senza giudizio. Lavoreremo insieme per identificare le tue esigenze e obiettivi, e per sviluppare un piano d'azione concreto per affrontare la situazione.
Spero che tu consideri questa opzione e che possiamo lavorare insieme per aiutarti a superare questo momento difficile.
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Cara Michela,
La invito a intraprendere un percorso psicoterapeutico insieme a suo marito per approfondire la vostra dinamica relazionale e l'origine della dipendenza di suo marito dal gioco.
Sono a vostra disposizione per qualsiasi approfondimento. Dr Michele Scala
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Buongiorno,
Le consiglio di rivolgersi a un serD (servizio per le dipendenze, anche comportamentali) nel suo territorio. Se vuole contattarmi, e se abita vicino, io lavoro a Pavia in un gruppo per giocatori d’azzardo patologici. Resto a disposizione
Buona giornata e forza!
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Cara Michela, mi dispiace molto per quello che stai vivendo e ti ringrazio per averci confidato un frammento così delicato della tua vita.
Purtroppo la ludopatia è una patologia, una dipendenza che suo marito dovrebbe affrontare con l'aiuto di professionisti esperti e specializzati, che possano effettivamente fare qualcosa per lui. Posso comprendere, infatti, la sua spinta a volerlo aiutare, probabilmente in nome dell'amore, dell'affetto e della storia che vi lega: tuttavia, sarebbe importante che suo marito si affidi nelle mani di personale competente che abbia gli strumenti giusti per aiutarlo a lungo termine.
I risvolti che una dipendenza, in questo caso da gioco, può avere sulla coppia, sono molteplici, e sicuramente l'elevata conflittualità (anche dovuta al fattore economico), è uno dei più comuni.
Ciò che mi sento di dirle è di cercare un aiuto professionale per suo marito e un supporto psicologico per lei stessa: non finalizzato a renderla più competente per aiutarlo, bensì con l'obiettivo di sostenerla in questo momento di grande difficoltà e sofferenza. Potrebbe esserle utile avere uno spazio per sè dove esplorare i vissuti connessi alla problematica di suo marito e le emozioni che risuonano su di lei. Dobbiamo infatti tenere in considerazione che, spesso, se non costrette, le persone che soffrono di dipendenza patologica molto difficilmente cercheranno un aiuto per loro stesse, considerando che spesso negano o non riconoscono di avere un problema importante. A maggior ragione, la invito a considerare un sostegno psicologico per lei, che possa accompagnarla nei vari passi che lei deciderà di intraprendere nella storia del vostro matrimonio.
Spero di esserle stata di aiuto e rimango a disposizione per qualsiasi cosa,
un abbraccio.
Dott.ssa Annalisa Magnaneschi
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Buongiorno Michela,
L'impatto emotivo e stressante della situazione che condivide è molto frequente quando un proprio familiare presenta una dipendenza, di cui può essere più o meno consapevole.
Un passaggio importante, per salvaguardare il suo benessere e rispondere alla richiesta di gestione della conflittualità, è quello di individuare uno spazio per lei in cui condividere e trovare un sostegno per non affrontare questa situazione da sola, in attesa che suo marito formuli una richiesta di aiuto.
Inoltre, nel territorio sono presenti diversi progetti, comunità e servizi (Serd), a cui appoggiarsi per intraprendere un percorso di riabilitazione e che mettono a disposizione uno spazio per il sostegno dei familiari attraverso colloqui individuali e gruppi di sostegno.
Resto a disposizione per qualsiasi approfondimento e richiesta.
Un caro saluto,
Dott.ssa Elena Stefani.
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Buongiorno cara Michela,
Interessante domanda la sua...sa il gioco anche in età adulta è un elemento importante per le persone. Certo comprendo la sua frustrazione, quello che le consiglio è di provare ad interagire con suo marito per scoprire cosa significa per lui il gioco....che cosa si muove. Può anche lei esternare cosa significa giocare oggi che è adulta. Potrebbe scoprire un mondo profondo.
Se lo desidera potreste se non è sufficiente intraprendere un percorso di coppia.
Resto a disposizione per ulteriori informazioni e dubbi.
Un caro saluto
Dott.ssa Cecilia Cicchetti
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Buongiorno Michela, la ludopatia è una dipendenza molto seria e come tutte le forme di dipendenza rende le persone per niente ragionevoli, anzi le dispone alla negazione del problema ed alla menzogna. Se vuole ancora tentare il dialogo con suo marito le consiglio di farlo nei momenti in cui lui è sereno, in modo aperto e senza accuse, per aiutarlo ad abbassare le difese e riconoscere l'entità del problema. E' probabile però che lui non sia disposto a questo tipo di dialogo, in questo caso non rimane che prendere posizioni decise che lo mettano difronte alla necessità di chiedere aiuto prima che si giochi i risparmi di una vita. Potrebbe essere necessario prendere una posizione che metta in discussione la vostra relazione ma è necessario fare il "gioco duro" se si vuole portare un giocatore dipendente a chiedere aiuto. Se il Sert del suo comune è ben organizzato potrebbe offrire strumenti adeguati. Io rimango a disposizione.
Saluti.
Elvio Buono
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Buon pomeriggio Michela. La ludopatia è una forma di dipendenza e le cause connesse sono, spesso, le stesse che conducono alle altre dipendenze: insoddisfazione, depressione, ricerca di qualcosa che non si riesce ad ottenere se non giocando. Purtroppo, impedirglielo o criticarlo, non fa altro che alimentare la sua volontà di continuare. È un problema che non puoi risolvere tu. Tuo marito dovrebbe ammettere la sua dipendenza e che questa causa una forte instabilità nel vostro rapporto. Prova a parlargli del tuo malessere, di ciò che sta causando al vostro rapporto, e vedi se questo lo porta a considerare la possibilità di farsi aiutare da un professionista per uscirne. Solo se lui lo vorrà, la situazione potrebbe evolversi in positivo. Magari non ha il coraggio di parlarti dei motivi connessi al suo isolarsi per giocare. Spero di esserti stata utile. Un abbraccio.
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Cara Michela,
La invito a intraprendere un percorso psicoterapeutico insieme a suo marito per approfondire la vostra dinamica relazionale e l'origine della dipendenza di suo marito dal gioco.
Sono a vostra disposizione per qualsiasi approfondimento.
Dott.ssa Francesca Orefice.
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Gentile Signora Michela,
per risponderle in modo più approfondito, sarebbero utili ulteriori informazioni cliniche a partire dall'età di suo marito, il contesto familiare/ sociale e professionale, da quanto tempo gioca etc.
In questi casi, il supporto psicologico/psicoterapico è importante per accompagnare suo marito alla risoluzione del comportamento che richiede anche una reale motivazione del soggetto per riconoscere il vero problema che sta alla base e genera tale comportamento ludopatico assolutamente dannoso per suo marito, lei e la vostra relazione.
Le consiglierei di intraprendere una comunicazione più assertiva, facendo leva ai valori in cui crede etc. che la renderà la più incisiva e più propositiva, aprendo la via al dialogo e alla comprensione da parte di suo marito di richiedere il supporto di un professionista. Se non ci riuscisse, potrà eventualmente proporgli una consulenza di coppia che comunque permette di far emergere il problema e aprire la via per affrontarlo.
Se vorrà contattarmi successivamente, resto a disposizione.
Un cordiale saluto.
Dott.ssa Sandra Scibelli
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Cara Michela
Purtroppo la ludopatia è una delle dipendenze più difficili da trattare in quanto non crea delle conseguenze a livello organico.
Quello che sicuramente dovrebbe fare è convincere suo marito ad affrontare un percorso per uscire dal tunnel del gioco d'azzardo. Percorso che può prevedere nei casi più gravi l'utilizzo anche di farmaci e/o il ricovero in strutture specialistiche per un tempo limitato.
Un abbraccio
Dr. Giraldi Enrico
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Gentile Michela,
Comprendo quanto possa essere pesante e frustrante la situazione.
Ad ogni modo con il supporto di uno psicologo si possono trovare delle strategie per fronteggiare il problema in maniera indiretta, quindi richiedendo anche solo lei una consulenza.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca
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La ludopatia è una vera e propria dipendenza comportamentale dovuta agli stessi meccanismi psicologici e neurobiologici delle dipendenze da sostanze. Non è, pertanto, un problema che si può risolvere litigando, ma è necessario richiedere un intervento ad un/una terapeuta esperto/a.
Se suo marito non si rende conto di avere una patologia, è importante metterlo di fronte alla quantità di denaro speso e il tempo dedicato a pensare e a praticare il gioco. Il problema delle dipendenze comportamentali infatti è che esse creano difficoltà sia per i comportamenti messi in atto, sia per il fatto che sono una fonte di distrazione potentissima da tutte le altre attività importanti della vita: lavoro, famiglia, amicizie, interessi, ecc.
Purtroppo, le dipendenze sono peggiorate dalle emozioni negative come la tristezza, la rabbia e l'ansia. Ne consegue che litigare comporta un peggioramento. E' necessario avere pazienza e lavorare esclusivamente per convincere suo marito a rivolgersi ad un/una professionista che lo aiuti a riconoscere di avere un problema e a farsi aiutare.
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Buongiorno Michela,
comprendo la sua legittima frustrazione.
Sa il gioco può essere importante per una persona anche se è adulta perché ci fa entrare in una dimensione di spazio e possibilità diverse.
Quello che mi sento di consigliarle è di esplorare la possibilità di chiedere a suo marito cosa significa per lui il gioco. Potreste parlare anche di cosa significa per lei, questo potrebbe aprire scrigni chiuso dalla dimensione adulta.
Se questa non debesse essere sufficiente il mio consiglio è di intraprendere un percorso di psicoterapia individuale o di coppia.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un caro saluto
Dott.ssa Cecilia Cicchetti
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Buongiorno signora
Suo marito soffre di dipendenza dal gioco
Dovrebbe convincerlo ad effettuare un percorso di psicoterapia, dietro il giocoi sono diversi fattori che dovrebbero essere esaminati.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
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Gentile Michela, capisco lo stress della situazione e che vorrebbe risolvere il problema di suo marito. Tuttavia, se suo marito gioca assiduamente, potrebbe essere a rischio dipendenza da gioco ed ha bisogno di essere seguito da professionisti che siano specializzati in questo. Senza supporto professionale è difficile interrompere questo tipo di abitudine.
Un caro saluto, Luisa Fossati
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Il problema non va assolutamente sottovalutato poiché nel tempo si possono acuire quelle difficoltà relazionali a cui lei fa riferimento. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo che possa aiutare suo marito e possa offrire un valido supporto anche al vostro rapporto di coppia.
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