Circa due settimane fa' ho perso i miei genitori in un incidente, nonostante varie sollecitazione da parte di mio fratello di andare a vivere per qualche mese da lui, ho deciso di metterti alla prova e andare a vivere da sola. Ho 18 anni, studio criminologia e lavoro come investigatrice, dunque superficialmente sono soddisfatta di tutto. Ho sempre avuto paura di prendere del tempo solo con me stessa e questo limite ho voluto abbatterlo trovandomi da un giorno all'altro a vivere solo con me stessa,niente più scuse.
Solo che quando mi guardavo allo specchio,iniziavo a non vedere più me stessa, ma tante maschere scelte dalle persone. Se a qualcuno piaceva di più quell'atteggiamento, benissimo da domani sarò così e ci riuscivo. Mi mimetizzavo in qualsiasi atteggiamento che alla gente piaceva. Ovviamente con queste maschere mi allontanavo da me stessa.
Come sosteneva Pirandello “C’è una maschera per la famiglia,una per la società,una per il lavoro.E quando stai solo, resti nessuno.“
Per questa paura, ogni giorno cercavo di passare meno tempo possibile con me.
Una mattina mi sono alzata e ho detto "basta" e ho deciso che dovevo ricominciare. Premere "reset" e riscrivere tutto siccome sono sempre stata dell'idea che siamo gli sceneggiatori della nostra vita.
Questa ripartenza, "spogliarmi" di ogni maschera,mi ha portato a confrontarmi con la vera me. Notavo che non ero come volevo, mi vedevo distante da come pensavo di essere. Questo mi ha portato nel nascondere il problema, ma ho paura che l'ancora che lo tiene sul fondo prima o poi possa rompersi facendolo tornare in superfice.
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14 GEN 2021
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Carissima, la invito a non temere nulla di di sé. Fare un percorso la porterebbe semmai a conoscere i molteplici aspetti di se stessa, comprese le sue qualità, oltre che ad elaborare l'importantissimo lutto di cui ci parla...
Sarebbe sempre Lei ad avere il pieno controllo di ciò che andrebbe ad elaborare, anche perché la relazione terapeutica si basa sulla fiducia e il lavoro terapeutico viene concordato.
Generalmente, il compito dello/della psicoterapeuta è quello di accompagnare il/la persona in una scoperta interiore, facilitando l'evoluzione dei suoi processi psichici ed aumentandone la consapevolezza.
Io credo che quando sentiamo di poter posare le nostre maschere esteriori può significare che sia arrivato il momento di scoprire la nostra vera bellezza.
Spero che trovi la motivazione per intraprendere il viaggio.
Restando a disposizione per ulteriori informazioni, la saluto cordialmente.
Dott.ssa Verusca Giuntini
13 GEN 2021
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buonasera,
non sono sicura di aver compreso bene. A 18 anni studia criminologia (on line?) e lavora per un'agenzia di investigazioni (private?). Ora che i suoi genitori sono morti da sole due settimane lei sente di dover stare sola per trovare la vera se stessa, ma ha paura che le maschere che ha portato possano ripresentarsi.
Davanti ad una perdita così inaspettata e dolorosa subita ad una giovane età, mi sorprende un po' sentire che il problema sono le maschere di adeguamento sociale. Sono sicura che se fossimo di fronte lei saprebbe spiegarmi meglio.
In ogni caso, consulti un terapeuta che la aiuterà a scoprire qualcosa di autentico di lei stessa.
13 GEN 2021
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Gentile Manuzz, ammiro la sua tenacia nel voler dimostrare a se stessa di essere capace ad affrontare le sfide della vita! Sono sinceramente colpita dalla perdita dei suoi genitori e mi sento di sottolinearle che un lutto così importante necessita di un percorso dentro se stessa per prevenire conseguenze nel futuro. L'aiuto di un terapeuta può esserle utile per trovare se stessa, accettarsi, amarsi e comprendere come muoversi nel mondo sapendo chi è, come vuole essere e quali obiettivi si prefigge per trovare equilibrio e stabilità. Se la situazione attuale non consentisse spostamenti può trovare online terapeuti competenti che sapranno accompagnarla in questo momento. Silvana Perino
12 GEN 2021
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Salve Manuzz,
Mi duole per i suoi genitori. È generalmente lodevole voler superare i propri limiti e mettersi alla prova ma leggo molta durezza verso se stessa in un periodo non opportuno. Il lutto appena trascorso è troppo fresco per operare con tale determinazione, si prenda più tempo per elaborarlo, sentire l'appoggio del resto della famiglia, capire dove si sta bene e poi muoversi. Tra qualche mese andrà meglio. Se la confusione identitaria di cui parla esisteva da prima, è chiaro che in un momento come questo è solo più accentuata. Prenda del tempo e poi si rivolga a un professionista per fare ordine con queste sensazioni confuse che porta dentro di sé. Risolverle le sarà utile anche per il mestiere che ha scelto di fare.
A disposizione
Stefania Coniglio