come guarire dall ansia?
buonasera,ho mio figlio di 12 anni che da un pò, quando il padre esce di casa lo telefona in continuazione , soffre e piange quando non risponde e mi dice che ha paura che gli succeda qualcosa...come devo comportarmi?
buonasera,ho mio figlio di 12 anni che da un pò, quando il padre esce di casa lo telefona in continuazione , soffre e piange quando non risponde e mi dice che ha paura che gli succeda qualcosa...come devo comportarmi?
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Cara Roberta,
Sono sintomi tipici dell'andia da separazione. Riesce a ricordare un episodio che può aver attovato queste paure? La miglior strada per risolvere il problema è iniziare con il bambino un percorso terapeutico, in modo da riuscire a conprebdere a pieno le cause e ad intervenire tempestivamente.
Resto a sua disposizione
Dott.ssa Nadia Fasano
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Cara Roberta,
non conosco la vostra situazione famigliare ma mi viene da credere che inq ualche modo il ragazzo stia rispondendo a delle difficoltà o tensioni della famiglia o della coppia genitoriale. A quell'età possono verificarsi situaizioni come quelle da lei descritte. per quanto non sia facile, non si allarmi e non allarmi i famigliari o il ragazzo stesso. Monitori la situazione, tranquillizzi il ragazzo anche se sembra inconsolabile, davanti al suo dolore debordante bisogna anche dargli un contenimento razionale. Non colpevolizzatelo e non discutete con suo marito per la cosa davanti a lui. Può provare a chiedergli se lui si rende conto di quello che fa e che senso ha per lui quella reazione esagerata, di sicuro ne ha uno profondo. Prima di agire sul ragazzo io consiglierei a lei (e la cosa migliore sarebbe anche a suo marito) di consultare un esperto che possa seguirvi magari con qualche consulenza genitoriale mirata a darvi indicazioni su come comportarvi e sostenere vostro figlio. E'importante che sia un esperto a farlo e che vi segua conoscendo tutti i dettagli della vostra storia famigliare e degli episodi a cui ha accenato qui. un caro saluto e non si scoraggi.
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Gentile Roberta,
suo figlio sta attraversando l'adolescenza, tappa evolutiva ricca di cambiamenti sia fisici, che psicologi che spesso portano ad agiti ansiosi, in particolare nel suo caso sembra manifestarsi un'ansia di separazione nei confronti della figura paterna.
Si sono verificate situazioni particolari es. (malattie, lunghe separazioni, difficoltà con coetanei, visioni di scene drammatiche) che possono aver contributo al manifestarsi del disagio?
Rimango a sua disposizione
Dott.ssa Vanda Braga
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Signora non c'è un rimedio unico per guarire dall'ansia, ma io ho maturato nella mia esperienza con adolescenti, durata molti anni, che la cosa più efficace e importante è aiutare i genitori a stare bene ,solo così si può fare stare bene il ragazzo. Quindi il mio consiglio è di fare un incontro con me,il primo è gratuito, parlane in modo approfondito della sua preoccupazione e di suo figlio. Le lascio mio recapito Grazie Giulia Piana
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Gentile Roberta,
Nell'età di suo figlio avvengono molteplici cambiamenti che possono comportare difficoltà temporanee e destabilizzazioni emotive.
In genere la paura e l'ansia sono sempre emozioni che vogliono comunicare qualcosa, un evento anche inconsapevole potrebbe aver innescato lo stato emotivo.
Le consiglierei di aiutare suo figlio richiedendo una consultazione psicologica per approfondire la situazione ed individuare le opportune strategie per sbloccare la crisi.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Donatella Costa
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Buongiorno Signora, è comprensibile la sua preoccupazione. Suo figlio si trova in una fase di vita ricca di cambiamenti fisici ed emotivi quale è l'Adolescenza: probabilmente l'ansia di cui parla vuole comunicare qualcosa a tutto il sistema e alle relazioni che lo costituiscono. Mi associo ai miei colleghi invitandola a riflettere su un'eventuale richiesta di aiuto e, nel caso decidesse di trovare uno psicologo, di orientarsi sulla terapia ad orientamento sistemico relazionale. Il terapeuta familiare non considera colui o colei che presenta il sintomo, come “il problema”, bensì come la persona che, attraverso il proprio disagio, porta una difficoltà di tutto il sistema familiare. Il sintomo, quindi, acquista una sua specifica funzione ed un particolare significato che viene considerato all’interno delle relazioni familiari.
saluti
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Gentile Roberta, per prima cosa provi a parlarne direttamente con suo figlio. Parole semplici, frasi chiare. Cerchi di capire che cosa sta accadendo in generale, nella sua vita. Poi le chiedo: suo figlio è sempre stato un bambino pauroso o preoccupato oppure questo è un comportamento nuovo, sorto recentemente? sono tutti dati importanti per ampliare la comprensione di questa situazione. Infine le consiglio di provare a fare un consulto psicologico perchè fin dal primo colloquio noi lavoriamo proprio al dare una cornice contestuale e di significato alle cose che accadono ai pazienti. Uno psicologo o psicoterapeuta specializzato in Adolescenza inoltre lavorando abitualmente coi ragazzi ha metodologie di indagine e lavoro molto accurate in questo ambito. Se vuole parlarne meglio o ha bisogno di contatti di persone specializzate in Adolescenza io ho colleghi un po' in tutta Italia. Non esiti a chiedere.
Un saluto
Dott.ssa Azzali Psicologa Psicoterapeuta (PR)
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Salve,
Da quanto tempo suo figlio mette in atto questo comportamento? Può rintracciare alcuni episodi significativi in cui suo figlio ha sperimentato la paura di perdere una figura di riferimento?
In merito alla sua domanda, le consiglierei di far sapere in anticipo a suo figlio dove sarà il padre, in modo tale da abbassare la sua ansia quando è fuori. Poi un percorso psicologico per rintracciarne le cause e poterlo aiutare adeguatamente.
Buona serata
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Gentile Roberta,
Le informazioni che dà non sono molte. La cosa migliore saprebbe rivolgersi ad una terapia familiare, consiglio l'orientamento sistemico per capire i motivi alla base della paura di suo figlio e poter trovare le strategie più adatte per fronteggiarle.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Daniela Vinci
Arluno (MI)
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