Come gestire un livello di libido differente in una coppia?

Buongiorno, espliciti chiaramente il suo desiderio di una sessualità più passionale, che vada oltre la tenerezza, e la faccia sentire desiderata .

Buonasera Clara, parto dalla sua ultima domanda. Non credo tra lei e il suo partner intercorra una differenza di età tale da, come dice lei ,risultare determinante nel disagio che lei vive. Non so se la molta tenerezza presente nel vostro rapporto possa inibire la sessualità, di sicuro per lei non può sostituirla. Mi incuriosisce la sua frase, perchè sogna una relazione in cui il suo compagno abbia più desiderio di lei e non desiderio quanto lei? Non le peserebbe vivere la situazione contraria? Non le peserebbe che il suo compagno possa vivere la stessa situazione che lei oggi vive come un disagio? In questa ipotetica relazione che sogna non ci sarebbe comunque una sessualità appagante perchè uno dei due partner vivrebbe lo stesso disagio per il quale lei ci ha scritto questa lettera. So di averle posto più di una domanda quando lei richiedeva più di una risposta, ma credo le domande che lei possa farsi siano molto importanti per trovare le risposte. Sarebbe interessante approfondire diversi punti da lei toccati , il problema riguarda lei e il suo partner, la sessualità sua, quella del suo compagno e quella che vivete insieme. Avete parlato insieme del disagio che lei sente? Perchè il tempo che il suo compagno dedica alla sessualità è poco e quello che dedica alla tenerezza molto?

Gentile Clara, grazie per aver scritto.
La sessualità è un aspetto molto importante all'interno della coppia. Ha una grande complessità perché influisce sull'intimità, sulla complicità, è piacevole se vissuta in modo appagante ed in questo senso può aumentare decisamente il benessere generale della coppia.

A questo punto, come gestire la situazione? Il dialogo è cruciale in questo senso. Ne avete parlato insieme? Ha chiarito quali sono le sue aspettative a livello sessuale, e non solo, nella coppia?
Per ciò che riguarda il tema: enerezza e sessualità, questo è un elemento molto interessante perché se da una parte sono importanti i momenti di tenerezza, d’altra parte ha un ruolo centrale anche la sessualità.
Se vivo la tenerezza come “inibente il sesso”, parlandone con il mio partner posso esprimere ciò che voglio per trovare soddisfazione ai miei bisogni. Sarà anche lui ad esprimere i suoi bisogni, così da trovare un punto d’accordo.
Se ne avete parlato “più volte e in tutte le salse”, forse conviene trovare il tempo per mettersi lì, “fermare il gioco” e chiedere a lui? “Sarà sempre così?”. E se così fosse io Clara come ci sto?
Relativamente al fatto di “essere terrorizzata dall’idea di essere rifiutata”, ne ha parlato con il suo partner dicendo così esplicitamente? Forse mi ripeto, ma è con il dialogo che è possibile trovare un accordo. “Come mi sento ad essere sempre io a prendere l’iniziativa?”.
Il desiderio sessuale è “soverchiante e prepotente”, la passione è travolgente di per sé. Come mai si sente a disagio a vivere questo desiderio? Come si sente quando questo non viene accolto come lei vorrebbe?
Forse l’età può avere il suo ruolo, ma la differenza di età sembra secondaria alla differenza più profonda del vivere la relazione, forse in modo diverso?
Perché le pesa “il fatto di essere quella che nella coppia ha più desiderio?”.
Essere una donna dovrebbe farle provare meno desiderio sessuale? Esiste un modo per decidere quanto desiderio sessuale avere?
Forse ci sono delle aspettative legate ai ruoli uomo/donna che non vengono soddisfatte?
“Sogno una relazione in cui il mio compagno ha più desiderio sessuale di me.
Tutta questa situazione mi fa sentire frustrata, inibita e confusa.” Lui lo sa? Glielo ha detto così chiaramente?
Trovo che l’autoerotismo sia un’ottima alternativa nel caso di una carica inespressa che se rimanesse tale la porterebbe a star male.
“Come gestire questa situazione senza farlo sentire pressato e al contempo senza sentirmi sessualmente frustrata?” per rispondere a questa domanda, basterà parlarne sinceramente, dicendo ciò che prova, non costringendolo a far nulla, ma rendendolo partecipe dei suoi desideri, delle sue sensazioni e dei suoi pensieri.
Se è vero che lui ha il diritto di vivere la sessualità come a lui pare opportuno, lo stesso vale per lei. La domanda vera mi pare possa essere: “ciò che voglio io (Clara), corrisponde a ciò che vuoi tu (mio uomo)?”.
Ho lanciato delle provocazioni, l’idea era di portarla a riflettere sul tema proposto. Se volesse, rimango a sua disposizione.
Cordialmente, Dottor Savasta.

Cara Clara,
ognuno di noi ha un drive sessuale diverso, che dipende da molti fattori, dalla genetica, all'età alla situazione, un po' come la fame, c'è chi mangerebbe ad ogni occasione e chi si nutre solo per sostenere il corpo. La differenza di età può avere un'influenza ma ci sono uomini ben più agè che hanno attività sessuale giornalmente. Nella sua lettera ci sono vari aspetti che richiedono riflessione, dal rifiuto, al non sentirsi accettata, alla differenza di genere nell'espressione del desiderio sessuale. Il rifiuto della pratica sessuale non implica il rifiuto o la svalorizzazione della persona in toto, credo che un dialogo franco su questo aspetto possa aiutare a capire meglio la sensazione di rifiuto che percepisce e porta alla frustrazione. Il fatto che debba essere l'uomo a chiedere e la donna a rifiutare è un cliché molto in auge, secoli di comportamenti stereotipati si depositano nell'immaginario collettivo e sono difficili da cambiare. La sua libertà a esprimere, vivere il desiderio sessuale chiedendo senza pregiudizi e senza sentirsi sbagliata o troppo disinibita è un obiettivo da trattare in terapia, per poi poter decidere come proseguire la relazione. Un aiuto arriva anche da una terapia di coppia per valutare le motivazioni e migliorare la parte sessuale della relazione con programmi e modalità per increentare il desiderio e la pratica erotica.
Un caro saluto

Dottor Marco Folla

Cara Clara,
Comprendo il suo sentirsi frustrata dalla situazione che descrive.
Credo che un consulto psicologico di coppia, ma anche individuale, potrebbe esservi utile per comprendere al meglio i vissuti da lei descritti e per gestire al meglio questa situazione che per lei è fonte di emozioni negative.
Resto a disposizione, anche online.

Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Manzoni

Gentile utente,
nel suo racconto porta due temi fondamentali: il primo è relativo alla coppia, alla sessualità e all'intimità; il secondo è relativo alla differenza d'età che esiste tra di voi.
Ritengo opportuno lavorare in un percorso di coppia che possa sostenervi e accompagnarvi lungo il vostro cammino di coppia, laddove certi vissuti se non adeguatamente espressi ed elaborati, possono con il tempo irrigidirsi e generare ulteriore malessere.
Si confronti con il suo compagno e condivida con lui i suoi bisogni, sono certa che troverete il modo per ritrovare serenità.
Restiamo a disposizione per ogni chiarimento in merito.
Cordialmente,
Studio Associato Dott. Diego Ferrara, Dott.ssa Sonia Simeoli