Come fare quando i tuoi genitori non ti appoggiano e come reagire?

Inviata da Giulia · 3 feb 2016 Autostima

Ciao a tutti, sono Giulia, una ragazza di 22 anni...un po' sotto tono. Fin da piccola ho sempre sognato di avere un centro riabilitativo/fisioterapico/di massaggi etc.. premetto che per questi test di ammissione ho avuto un percorso molto travagliato all'università, io volevo entrare a fisioterapia e ogni anno quando non riuscivo a passare il test di ammissione iniziano una facoltà la cambiavo l'anno successivo, non trovavo nulla che non mi appassionasse se non l'osteopatia. Preciso che durante questi tre anni io ho sempre detto a mia madre che non era per me quella determinata facoltà, che preferivo lavorare piuttosto che studiare quelle cose, ma lei a tutti i costi voleva che prendessi un qualsiasi pezzo di carta con riconoscimento universitario..(non ho mai ottenuto niente anzi, ho fatto pochi esami e sempre fatti svogliatamente, finivo sempre per cambiare corso). Fin dal primo anno di università parlo con mia madre riguardo l'osteopatia, ma niente da fare, lei non vuole, non mi appoggia, non me lo permette, non è riconosciuta a livello universitario. Così continuo il mio percorso travagliato all'università sempre giù di morale, frustata con attacchi di pianto e ansia continui e per la quarta volta quest'anno decido di iscrivermi all'ennesima facoltà diversa, molto lontano da casa, quella di scienze motorie e devo dire che fin dall'inizio mi è piaciuta molto.. allontanandomi mi sono sentita anche meno oppressa dal "dominio" di mia madre. il problema è che con la triennale in se ci fai ben poco, hai poche prospettive di lavoro e senza una specializzazione ci fai ben poco. Io ho sempre voluto approfondire l'ambito delle manipolazioni, della postura, etc, il che scienze motorie te lo permette, se solo ti specializzi con tanti corsi privati però. Ho sempre sognato in grande per la mia carriera futura, io voglio avere il mio studio privato, l'ho sempre desiderato, e non ho mai voluto nient'altro... così proprio oggi ho deciso di parlare con mia mamma, mi sono fatta coraggio sapendo già di partenza che sarebbe stato difficile..ma ci ho provato, le ho detto che ho intenzione di finire la triennale di scienze motorie e di continuare i miei studi specializzandomi in osteopatia, il che significa studiare altri 5 anni e sborsare circa 6-8mila euro all'anno. Ma lei, per l'ennesima volta non mi ha appoggiato, me ne ha dette di cotte di crude..mi ha offeso dicendo che non mi accontento mai e che sono pazza pensare di studiare altri 5 anni dopo una laurea triennale, di arrivare quasi a 30 anni sui libri. Io a dire il vero ho sempre pensato di lavorare nel frattempo, anche come massaggiatrice (corso che ho fatto di nascosto e pagato con i miei risparmi), sto già cercando lavoro per potermi pagare osteopatia..ma senza successo e pensare che mia mamma non mi appoggia per l'ennesima volta, non mi ascolta parlandomi tutto il tempo sopra la mia voce mentre provo a spiegarmi mi fa male.
Avrei potuto studiare direttamente osteopatia dal primo anno, sarei già quasi a fine percorso se me l'avesse permesso e non capisco perché me l'ha sempre vietato. Perché? perché non posso studiare quello che realmente voglio solo perché non vuole? sono io che ho qualcosa che non va a desiderare di più nel mio futuro e studiare quello che mi appassiona? Io non voglio più piangere, questa situazione mi sta logorando sempre di più anno dopo anno.. voglio fare quello che amo, è così difficile da capire? non so più come reagire.. l'unica cosa che ho capito è che stare lontana almeno 600km da lei mi fa sentir meglio.
consigli? pareri? opinioni?

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Miglior risposta 4 FEB 2016

Cara Giulia
come sarebbe che sei "una ragazza di 22 anni...un po' sotto tono"...sotto tono?
Ma vogliamo scherare???
Non mi sembri per nulla tale, anzi ho trovato nella tua lettera tanta grinta e voglia di realizzare i tuoi piani e i tuoi progetti.
Il vero problema della scuola che vuoi fare è che costa tantissimo!
Perlomeno a me il costo che tu hai indicato mi sembra davvero alto.
Quindi, qui è necessario che tu abbia un piano programmatico per poter affrontare questo studio senza continuare a litigare e senza "dissanguare" la famiglia.
Mi sbaglio o questo discorso del costo è uno dei motivi per cui sei osteggiata?
Allora: finire la specialistica di scienze motorie, una laurea ti sarà utile.
Altri 2 anni, arrivi a 24 anni (passano velocissimi).
Nel frattempo che studi, lavoretti e accumuli di entratine anche piccole ma costanti (poi puoi investirli in buoni fruttiferi, così aumentano).
Iscrizione successiva a Osteopatia (a 29 anni finisci).
Realizzazione del tuo sogno a circa 30anni.
Bello no?
Non ti sto prendendo in giro credimi...
Questo significa essere tipi tosti!
Nella tua lettera tu ci hai parlato di realizzare il sogno della tua vita.
E' una cosa che hanno fatto in tanti, ma tutti a prezzo di enormi sacrifici e durissime lotte.
Dal momento che anche tu stai affrontando durissime lotte e sacrifici, secondo me sei sulla strada giusta.
Vai avanti e non ti scoraggiare con niente.
Auguri!
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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5 FEB 2016

Cara Giulia,
Credo che il conflitto che stai vivendo, riguardi la difficoltà di liberarsi dal vincolo di dipendenza da tua madre così dominante e direttiva.
L'ideale sarebbe raggiungere una totale autonomia economica in modo da potersi finanziare il corso di osteopatia e sfidare così il diktat materno. La tranquillità che avverti a 660 chilometri di distanza è già una conquista importante che ti ha permesso di studiare e liberarti di un fardello di angosce ansie e fastidi derivanti dal rapporto con tua madre. È sempre difficile e frustrante dover prendere il telefono e chiedere il consenso alle proprie azioni soprattutto se questo ha un prezzo fissato in euro che inchioda la propria iniziativa alla dipendenza dal genitore.
Fare da soli è molto appagante ma senza la fiducia dei genitori rischia di essere una sfida fine a se stessa con il pericolo di lasciare le ambizioni nel limbo irraggiungibile della grandiosità. Perché le hai nascosto di aver fatto un corso con i tuoi risparmi? Quello è un grande obiettivo raggiunto, di cui un genitore può solo essere fiero. Può servire a mostrare a tua madre un'aspetto di te che lei non vede o che non vuol vedere. Mostrale il tuo successo personale in questo percorso verso l'indipendenza ,magari all'inizio lo svaluterà, ti parlerà sopra ma poi dovrà chinarsi al fatto compiuto ed ammettere che le tue idee non sono semplici capricci, ma azioni che seguono un vero e proprio progetto di vita.
Se vuoi approfondire il discorso son a disposizione
Cordiali saluti
Dott. Sella Giacomo

Dott. Giacomo Sella Psicologo a Roma

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5 FEB 2016

Cara Giulia,
il percorso che porta all'emancipazione è spesso sormontato da ostacoli, ma sembra tu sia sulla strada giusta: hai in mente un progetto e come realizzarlo attraverso un lavoro che ti permetta di essere indipendente.
Hai già fatto quindi il primo e forse più importante passo: la reazione di tua madre si spiega in quanto hai rotto un equilibrio preesistente e questo la disorienta. Ma tu nel frattempo continua sulla tua strada e non pensare agli anni trascorsi tra una facoltà e l'altra forse dovuti al fatto che la relazione quasi fagocitante con tua madre non ti permetteva di PENSARE davvero.
Il percorso da intraprendere non sarà semplice,ma ti basterà restare concentrata su di te, i tuoi desideri, i tuoi obiettivi

Dott.ssa Maria Romanelli Psicologo a Acilia

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4 FEB 2016

Cara Giulia, che la distanza aiuti a stare meglio nei rapporti conflittuali è un dato di fatto. Il problema è che la persona con cui hai questo rapporto problematico è la tua mamma, ed il problema è che non riuscite a stabilire un netto confine di dove comincia l'indipendenza dell'una e finisce quella dell'altra. Siete due persone distinte ma necessariamente in qualche modo legate. Tua madre non può cambiare se non lo vuole, ma te puoi farlo e puoi cambiare il modo di rapportarti a lei ed ottenere la tua meritata indipendenza.
Dott.ssa MARIKA COcco

Dott.ssa Marika Cocco - PsicoLogicaMente Psicologo a Civita Castellana

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3 FEB 2016

Cara Giulia,
è spiacevole non essere appoggiati dal genitore che è dominante o con cui c'è più contatto emotivo e a cui si esprimono i propri desideri e/o sogni che si vorrebbe realizzare.
I genitori agiscono sempre in buona fede per il bene dei figli ma applicano le loro teorie e i loro postulati per cui non sempre è facile avere con loro un dialogo tranquillo.
Comunque, dal momento che tu, per come ho capito, stai per finire la triennale in scienze motorie, penso che la cosa più saggia sia completare la specializzazione in questa disciplina e cercare poi in questo campo una possibilità lavorativa.
Una volta che avrai raggiunta l'agognata autonomia e indipendenza economica potrai, se ancora lo vorrai, intraprendere lo studio dell'osteopatia come passione a latere senza dover chiedere permessi a nessuno.
Sei molto giovane e puoi tranquillamente realizzare tutti i tuoi desideri e coltivare i tuoi interessi senza entrare in pesanti conflitti con tua madre.
Una eventuale esperienza di psicoterapia per elaborare questa conflittualità nei suoi confronti non ti farebbe altro che bene.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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3 FEB 2016

Cara Giulia, il suo è il grande dilemma delle aspettative dei genitori e del mancato riconoscimento. Nonostante lei sia conscia del suo volere (fare osteopatia) non può fare a meno di condividere il suo desiderio con sua madre. La domanda è: qual'è il bisogno dietro questa sua comunicazione? Il bisogno di essere vista, essere vista come persona con propri pensieri, desideri ed aspettative. Ahimè vi sono state diverse occasioni però dove si è scontrata con la cecità di sua madre. Ciò che può fare in termini pratici lo sta già facendo dandosi da fare autonomamente, a livello di conoscenza di sé può invece valutare la possibilità di parlare con un professionista che le consenta di sentire la fiducia verso se stessa e le consenta di elaborare l'assenza emotiva e partecipativa di un genitore.
Un caro saluto
Dott.ssa Damia Simona Bragalini
Psicologo Psicoterapeuta Gruppoanalista Milano

Dott.ssa Damia Simona Bragalini Psicologo a Milano

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