Buongiorno,
da anni sono a dieta perché non riesco a dimagrire. Ho fatto esami medici, consultato i migliori dietologi e nutrizionisti, fatto ginnastica con un personal trainer ma non riesco a dimagrire. Io cerco di seguire le diete che mi sono state prescritte, alcune con difficoltà altre un po' meno, ma quando sono giù di morale per qualche motivo mangio senza sapere cosa e quanto. Mangio, punto. Sembra assurdo ma non riesco a trattenermi in quei momenti. Ho bisogno di un aiuto.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
21 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Cara Armida,
innanzitutto vorrei "normalizzare" la tua attuale situazione: è molto frequente, poiché il nostro rapporto con il cibo è influenzato anche dal nostro stato emotivo. Questo però rischia di creare problemi, arrivando a perdere il controllo e la consapevolezza nei confronti del cibo. Credo sia necessario a questo punto comprendere le emozioni sottostanti e imparare a gestirle non attraverso il cibo. Inoltre, suggerisco un corso di Mindful eating, per mangiare con consapevolezza e piacere, rispettando le reali esigenze fisiologiche.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto,
Dr.ssa Isabella Brega, Psicologa esperta in alimentazione
24 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Armida,
la Tua domanda suggerisce una chiave di lettura del Tuo disagio quando dici che mangi senza ritegno "quando sei giù di morale". Ecco il punto, che per intanto esclude che Il Tuo disturbo sia la bulimia. Piuttosto l'impressione è che il mangiare serva a cercare di colmare un vuoto. Naturalmente è un sintomo di una sofferenza psichica antica e inconscia. È come se nel profondo ci sia una bambina che piange e chiede di essere consolata. Ecco perchè non riesci a fermarti. Per uscire da questa circolarità, devi lavorare sulle ragioni psichiche che sostengono questo comportamento sintomatico. Hai bisogno dell'aiuto di un bravo e sensibile psicoterapeuta.
Con simpatia. Dr. Marco Tartari, Asti
23 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Armida, la sua situazione è comune a molte donne. ma per alcune può risultare veramente difficile perdere peso, per tanti motivi riconducibili a fattori personali e sociali. insieme ai consigli del nutrizionista e del personal trainer è molto efficace l'intervento psicologico.In particolare si possono intraprendere dei percorsi di training della motivazione. Questi percorsi possono insegnarti a riconoscere quei momenti in cui stai per "cedere" e ad affrontarli nel modo migliore. Ti renderanno più forte e più consapevole delle tue sensazioni. Potrai imparare in totale autonomia a porti degli obbiettivi e a raggiungerli. Le origini di tali comportamenti spesso sono compatibili con momenti depressivi che cancellano ogni barlume di lucidità. La noia è un altro stato d'animo che può portare ad azioni alimentari scorrette.Non si scoraggi.
Saluti
Dott.ssa Denaro Francesca
Prato
23 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Armida,
come ti è stato già detto dalle colleghe, l'alimentazione, sia per qualità che per quantità, è molto influenzata dagli stati emotivi e in particolare rappresenta il meccanismo auto-consolatorio a cui forse più frequentemente si ricorre nei momenti di depressione o di stress.
Un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale può senz'altro aiutarti a correggere questo automatismo e gestire diversamente questi momenti.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
22 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Armida,
da quello che racconta sembrerebbe che vi sia una sorta di "legame emotivo" tra lei e il cibo, che la porterebbe in alcune circostanze (quando è giù di morale) a mangiare senza riuscire a trattenersi.
Innanzitutto, potrebbe fare una riflessione rispetto a tali episodi, in cui il controllo sembrerebbe sfuggirle di mano: quanto mangia, quando non si trattiene?
Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad uno psicologo: un percorso di sostegno psicologico potrebbe esserle d'aiuto sia per la sua motivazione alla dieta, sia per esplorare i suoi pensieri e le sue emozioni correlati al cibo.
21 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno Armida, non c'è niente di assurdo in quello che ci riporta.
L'alimentazione è influenzata da tanti fattori, tra i quali anche i nostri stati d'animo e molte persone tendono a "perdere il controllo" quando sono tristi oppure arrabbiate o in generale quando hanno emozioni particolarmente intense. Forse il suo problema è legato al fatto che dovrebbe esplorare, insieme ad un esperto, le sue emozioni e individuare delle strategie più funzionali per gestirle.