Come faccio a superare l'indecisione costante?

Inviata da Alessia · 3 ott 2017 Orientamento scolastico

Salve, sono Alessandra e mi sento sempre più confusa riguardo al mio futuro e sapevo che sarebbe capitato proprio nel momento in cui avrei dovuto scegliere la laurea specialistica, momento che ho sempre temuto. Ieri è stato il mio primo giorno di università e vedere tutti decisi su una magistrale o l'altra mi ha fatto ancora più male. Sono sempre l'unica indecisa su tutte le cose anche se sono banali. Non riesco a capire perchè devo affrontare sempre tutto così come se fosse la fine del mondo. Ho sempre studiato lingue e ho provato dei test per traduzione perchè da molto tempo ho sempre detto a me stessa che a un certo punto bisognava scegliere un percorso più specifico altrimenti non aveva senso continuare. Ho passato i test ma non ero neanche contenta di essere idonea. Non mi convinceva questa facoltà di traduzione. A me piace molto la letteratura e del resto è il percorso che ho fatto anche in triennale solo che continuandolo anche in magistrale mi sembra una perdita di tempo perchè mi sembra di non specializzarmi mai così. Sono anni che vado avanti con questa letteratura pensando "beh un giorno sceglierò qualcosa di più utile" ma appena devo fare qualcosa di più utile non mi sento soddisfatta. Sceglierei letteratura, contenta tutto sommato ma sempre con l'ansia di star perdendo tempo con qualcosa di inutile seppur bello. Le lezioni sono iniziate e non riesco a prendere una decisione. Se faccio traduzione sarei pentita di non seguire totalmente la mia passione e se invece faccio letteratura mi sentirei inutile. Nel frattempo mi batte sulla testa come un chiodo ciò che mi ha detto la mia relatrice all'ultimo ricevimento. Completamente estasiata dalla mia tesina su un autore tedesco mi ha lasciato dicendomi che ero molto dotata per la letteratura. "Ci pensi a questa cosa".

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Miglior risposta 3 OTT 2017

Cara Alessia,
compiere delle scelte legate al proprio futuro non sempre è semplice. I suoi stati d’animo di insoddisfazione e indecisione sono molto frequenti in tali circostanze.
Solitamente nel processo di scelta, oltre a prendere in considerazione aspetti come il rendimento scolastico, la motivazione e le attitudini; si analizzano anche le passioni e i desideri.
Se la sua forte passione è proprio la letteratura dovrebbe seriamente pensare di intraprendere un percorso accademico in questo settore. Per le paure legate al “non essere sufficientemente specializzata”, o al “non riuscire a spendersi mercato del lavoro”, dovrebbe concedersi il giusto tempo. Gli aspetti più prettamente professionali si coltivano e perfezionano nel mondo del lavoro in un secondo momento.
In merito potrebbe approfondire il discorso “letteratura” sia parlando con la sua docente (entusiasta del suo talento) sia, se presente, con l’ufficio Orientamento della facoltà con cui dissipare i suoi dubbi rispetto al programma da studiare, ai corsi e il loro grado di specializzazione, e ai successivi sbocchi professionali.

In bocca al lupo.
Dott. Marco Pilloni

Dott. Marco Pilloni - Psicologo del Lavoro e delle Organizzazioni Psicologo a Quartu Sant'Elena

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26 DIC 2017

I meccanismi decisionali che entrano in gioco quando ci troviamo davanti a una scelta non possono prescindere 1) dalle informazioni di cui disponiamo al momento della scelta 2) dal nostro stato emotivo 3) dagli obiettivi ai quali tendiamo 4) dalle risorse, capacità e energie che abbiamo. Detto ciò, poter coniugare passione con utilità sarebbe il risultato migliore, ma se non è possibile ottenerlo perché una scelta esclude l’altra (e forse non è il tuo caso perché potresti programmare i tempi, conosci il detto “prima l’utile e poi il dilettevole”…), allora può essere utile fare un esame di realtà e stilare una lista di pro e contro per ciascuna opzione. Si tratta di valutare vantaggi e svantaggi che ciascuna scelta ci porterebbe, per ogni settore o aspetto di vita che per noi ha valore (es. piano emotivo, economico/lavorativo, relazionale, familiare, ecc), al meglio delle conoscenze di cui disponiamo (ogni scelta è legata al momento, a prescindere che col senno di poi si dimostri corretta o meno; questo è un rischio noto e costante che si può accettare). Questo metodo è utile in tutti i contesti decisionali e si basa sul soppesare in modo oggettivo la situazione (futura o desiderata rispetto a quella attuale) valutando le risorse o capacità che abbiamo. Una volta stilata la lista trova l’opzione più vantaggiosa e chiediti, ce la faccio? Sono in grado di sostenere questa scelta? Poniti solo obiettivi che senti raggiungibili. Spero essere stata utile.

Dott.ssa Alessia Favretto Psicologo a Trieste

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4 OTT 2017

Buonasera alessia!
La invito innanzitutto ad essere gentile con se stessa perché colgo aspetti molto critici nel suo modo di raccontarsi.
Le scelte di cui lei parla sono davvero molto
importanti e i dubbi che L accompagnano assolutamente leciti.
Credo possa essere importante scegliere in base alla passione e alla competenza riconosciuta dalla docente. Le dico una cosa che può sembrare banale: la scelta tra due cose implica inevitabilmente la rinuncia all altra! E aggiungerei... meglio rinunciare a quella che piace meno!
Ad ogni modo avrà sempre la possibilità di integrare in futuro qualsiasi tipo di ulteriore formazione.
Non le serve ora pensare troppo avanti... si lasci guidare da se stessa e da quello che lei è in questo momento.
Cordiali saluti
Barbara zedda

Dott.ssa Barbara Zedda Psicologo a Cagliari

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4 OTT 2017

Salve Alessandra,
sicuramente lei è dotata sia di talento che di passione, qualità importanti che, mi creda, alla lunga fanno la differenza nel mondo del lavoro, anche in ambiti “inflazionati”.
Nel suo specifico caso, credo che il vero punto della questione sia la sua paura, profonda e intensa allo stesso tempo, di “mettersi in gioco”. Ciò che la blocca, a mio avviso, non è la sua indecisione, ma la paura delle implicazioni che ogni scelta inevitabilmente comporta. Se lei fosse solo indecisa, il fatto di avere avuto un suggerimento da una professoressa che ne sa più di lei e che vede tanti studenti per cui sa quale è la media delle capità degli stessi, avrebbe dovuto rassicurarla e farle pendere l’ago della bilancia verso la sua passione, sciogliendo definitivamente il suo dubbio. Invece lei è ancora più confusa. In realtà lei non è confusa: e’ impaurita. Ovviamente posso anche sbagliarmi, perché non ho risposte a priori e non la conosco, ma credo che sia più forte la paura di buttarsi in un ambito che crede suo (“E se poi non sono capace?”, “E se poi mi accorgo che le cose sono diverse da come le avevo immaginate?” ecc…) che non l’indecisione su che strada prendere. Non a caso, anche quando ha superato i test o optato per un ambito, non era soddisfatta: c’è sempre qualcosa che poi la blocca nel proseguire e andare fino in fondo nel percorso avviato.
Credo che potrebbe riflettere su questo mio “suggerimento”, con calma e, se si trova in difficoltà, confrontarsi con uno psicologo per far sì che le sue notevoli capacità non rimangano imbrigliate nella rete delle paure.
In bocca al lupo!
Con profondo rispetto,
Dott.ssa Giovanna Susca – Bari e Barletta

Dott.ssa Giovanna Susca - Psicoterapia, Psicologia dello Sport Psicologo a Barletta

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4 OTT 2017

Cara Alessandra,
essere indecisi sulla scelta universitaria è naturale, sarebbe strano il contrario! mi sembra di capire che tu, la tua scelta l'abbia già fatta in fondo: letteratura. Questa opzione però ti crea qualche dubbio perchè ti sembra troppo evanescente e generica e vorresti qualcosa di più concreto "in mano" come una laurea specialistica in traduttore. La domanda che dovresti farti è "come mi sentirei a studiare per 2 anni qualcosa che non mi piace"? Perchè si tratterebbe proprio di questo, studiare delle materie senza passione e, di conseguenza, andare a svolgere quel futuro lavoro senza passione. Scegliere letteratura, invece, ti gratificherebbe. Tra l'altro, chi ha detto che con una specialistica in letteratura non troveresti lavoro? nella vita, la passione e l'interesse per le cose, ripagano sempre.
Buona scelta
Dott.ssa Carla Francesca Carcione

Dott.ssa Carla Francesca Carcione Psicologo a Capo d'Orlando

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4 OTT 2017

Cara Alessia, credo che il suo problema sia correlato ad un senso di insicurezza di fondo e ad una difficoltà a far valere i suoi veri desideri e passioni. Cosa c'è dietro? Quale il timore di esporsi verso ciò che la appassiona? Credo che queste siano le domande che cercano risposta dentro di lei e la affaticano. Magari un incontro con un terapeuta la potrebbe aiutare a diventare assertiva. Questo le manca e la fa soffrire, ma si può sempre acquisire. Ressto a disposizione dott Giulia Piana Milano

Dott.ssa Giulia Piana Psicologo a Milano

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4 OTT 2017

Gentile Alessia,
L'indecisione in questo momento la rappresenta, lei fatica a comprendere quale iter formativo scegliere e soprattutto riflette in merito alla scelta migliore per il proprio futuro.
La grande passione che dimostra per la letteratura rappresenta una risorsa da valorizzare, dall'altra lei è dibattuta riguardo una formazione inerente le traduzioni.
Provi ad ascoltarsi e segua il proprio cuore!
Un breve percorso di counseling potrebbe esserle utile per giungere ad una decisione ottimale.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Donatella Costa





Studio Psicologia e Benessere Psicologo a Rezzato

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4 OTT 2017

Gentile Alessandra,
prendere decisioni importanti non sempre è facile per cui non dovrebbe svalutarsi per questo suo momento di incertezza.
Se lei ha la passione per la letteratura ma teme che non offra sbocchi lavorativi dovrebbe cercare di acquisire informazioni più precise in questo senso prima di decidere.
Personalmente non credo che specializzandosi in letteratura non vi siano possibilità lavorative anche perchè ritengo che, se necessario, si debbano cercare le opportunità di lavoro ovunque esistano.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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3 OTT 2017

Buonasera.
Le scelte non sempre sono facili, a volte sono le conseguenze di compromessi, cosa che mi sembra Lei stia facendo. Non si colpevolizzi, né si senta inferiore rispetto alla sua difficoltà nel decidere del suo futuro. Cerchi di prendersi del tempo e ragionare, vedrà che arriverà anche la risposta alle sue domande.
In bocca al lupo qualunque sia la scelta.
Saluti

Dott.ssa Federica Citarei Psicologo a Terni

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3 OTT 2017

Cara Alessia,
scegliere il percorso universitario, anche specialistico, non sempre è una scelta facile. Nel suo caso mi pare di capire che il dilemma stia tra scegliere tra qualcosa che l'appassiona (la letteratura) ma che le fa pensare di non specializzarsi mai e qualcosa di più utile come la traduzione. Perchè trova meno utile specializzarsi in letteratura? Come si vede professionalmente?
Resto a disposizione.
Saluti

Dott.ssa Rossana Curatolo Psicologo a Pogliano Milanese

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