Salve. Sono un ragazzo di 23 anni trasferitosi per studi a Torino a 1200 km dalla mia famiglia. Quando penso a loro crollo in un pianto di nostalgia perchè mi mancano i miei genitori, la loro presenza. Nei momenti morti della giornata il mio pensiero va a loro e quasi automaticamente scendono le lacrime. Vorrei capire come superare questo. Vi ringrazio anticipatamente
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2 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 11 persone
Caro Giovanni,
trasferirsi lontano dalla propria terra d'origine e quindi dalla propria famiglia è un processo sicuramente doloroso, in quanto implica un distacco e crea un vuoto difficile da colmare. Un padre, una madre, un fratello o un nonno possono aver influenzato ciò che noi siamo diventati oggi ed è proprio per questo che trovarsi soli e lontani da loro può risultarci faticoso e destabilizzante.
Ciò che dobbiamo capire, però, è che proprio per mezzo di un nostro andare altrove possiamo fare in modo che gli insegnamenti dei nostri familiari possano essere messi in pratica e, perché no, migliorati dalla nostra originalità. L'esperienza di vivere da soli e lontano da casa le permette anche di sperimentare sé stesso nel mondo in un modo del tutto nuovo e creativo, e questo alle volte può spaventare, ma può essere il giusto modo per affrontare la vita e crescere.
Ricordi Giovanni, la lontananza fisica dalla propria famiglia non equivale a una separazione, ma ad un ponte che lei sta attraversando dalla sua terra d'origine verso la sua nuova città e che le permette di poter mantenere il legame con la sua famiglia e, in aggiunta, di poter creare nuovi legami con persone nuove che incontrerà sul suo cammino.
Un caro saluto lungo il percorso,
Resto a sua disposizione,
3 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Giovanni,
immagino che ci siano stati dei buoni motivi per farti scegliere di studiare proprio a Torino, a 1200 km. dalla tua famiglia!
E' comprensibile che nei momenti di pausa dalle tue attività il pensiero vada ai tuoi familiari e si carichi di nostalgia e di tristezza.
Tuttavia dovresti farti coraggio pensando che stai lontano per costruire il tuo futuro e raggiungere gli obbiettivi che ti sei prefissato.
Al tempo della mia gioventù non vi erano le possibilità tecnologiche di adesso e bisognava fare la fila alle cabine telefoniche per parlare con i familiari mentre oggi puoi fare ogni giorno una video-chiamata su Skype che è già tanto!
Inoltre per ambientarti meglio e passare piacevolmente il tempo libero dallo studio potresti conoscere nuovi amici e magari anche una ragazza se già non ce l'hai.
Tutto ciò mi sembra un buon modo, alla tua età, per coniugare dovere e piacere.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
3 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Carissimo,
la nostalgia è un sentimento molto forte, lascia che si esprima, non bloccare questo sfogo. Essere lontani dai propri cari significa essere più vicini a se stessi. Prova a sentire dentro di te il calore della persona che non ti abbandonerà mai, tu stesso, e quello che in te è presente dei tuoi cari. Prova a pensare anche a come loro affronterebbero la tua stessa situazione. Resto a tua disposizione. Alessandra, Asti
2 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Giovanni,
Lei non specifica da quanto tempo si è trasferito a Torino, presumo da poco tempo.
Inizialmente è normale provare un po' di nostalgia e tristezza in quanto le manca l'affetto genitoriale, a maggior ragione se ciò rappresenta il primo allontanamento importante.
Le crisi di pianto sono una scarica emotiva catartica nei primi tempi, in caso di crisi personale.
Cerchi di inserirsi il più possibile nel territorio, inserendosi in gruppi di amici o frequentazioni individuali. Riempia i vuoti con attività piacevoli, divertenti, rilassanti. Strutturi la giornata anche con attività motoria come ad esempio passeggiare o altro per migliorare l'umore.
Con il tempo dovrebbe sentirsi meglio e maggiormente a suo agio nel nuovo ambiente.
Cari saluti
Dott.ssa Donatella Costa