Come faccio a superare la paura che ho di sentirmi male #2

Inviata da Fabiola · 29 mar 2012 Fobie

Dopo un forte giramento di testa avuto da stress continuo a vivere nel terrore che mi si ripresenti quando son sola o alla guida...molto "praticamente" cosa mi consigliate? grazie mille!

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Miglior risposta 15 FEB 2016

Gentile Giuliana

Quello che lei descrive è una cosa molto comune. Non lo dico per banalizzare il problema, anzi..per dirle che anche se nel suo malessere si possa sentire unica, è un disagio che vivono moltissime persone e che nella mia esperienza clinica è tra le prime cause che spingono le persone a chiedere aiuto. Si ha paura della paura..e questo genera evitamento. tecnicamente si consiglia di evitare di evitare, cioè di evitare di trovare scuse, stratagemmi e pseudo motivazioni per evitare ciò che ci fa paura. Mi piace definire questa parte come una parte di lei che vuole boicottare la sua vita, la sua libertà . Ogni volta che l'asseconda questa parte diventa più forte, corpulenta..come se gli desse da mangiare. Provi a metterla a dieta, viva ciò che deve, con calma, come può, senza colpevolizzarsi se non riesce e se ci mette più di quanto vorrebbe. provi a vivere la paura non con coraggio, così si può solo amplificare il conflitto tra paura e senso di colpa e di impotenza..ma con curiosità. Si osservi un po' da fuori mentre vive e prova ad attraversare ciò che teme. Come mi sento? come mi sto sentendo? come se dovesse usare un sismografo per il terremoto che è in lei. Lo monitori..senza giudizio. La casa non crolla..ma può monitorarsi e vedere cosa succede diventando più consapevole di sè. Un piccolo consiglio pratico. Molto probabilmente lei a prescindere da questo problema fobico, ha una sua ansia o una sua fragilità..non è un giudizio, solo un'osservazione. Provi a porre attenzione al suo respiro. Molto probabilmente, a prescindere dalla sua paura, ha una respirazione superficiale, corta..come se già avesse paura. Provi a porre attenzione a come respira, a fare tutto con consapevolezza. Quando cammina può rallentare? sa tenere un ritmo e un passo diverso dal suo abitudinario? come respira? La paura si lega ad una personalità poco consapevole, veloce..tendenzialmente performante, che cerca di esserci sempre per tutti e che vive male la solitudine. Provi a rallentare e a ricordarsi che ogni volta che evita di vivere per paura, sta dando da mangiare ad una parte di lei che vuole boicottare la sua unicità e voglia di essere viva.

Un caro saluto e un augurio per il suo percorso

Dott. Goffredo Bordese

Dott Goffredo Luigi Bordese Psicologo a Pavia

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12 NOV 2012

Salve,
può capitare che lo stress causi sintomi fisiologici che spaventano a tal punto da non voler mettersi di nuovo in gioco. Generalmente questi episodi si verificano in stati particolarmente ansiosi e abbastanza frequentemente si tratta di singoli episodi o comunque sporadici. Diverso è se si parla di una patologia da attacco di panico che è particolarmente più grave e non si diagnostica in base a un singolo episodio legato a un giramento di testa. Molto "praticamente" le posso consigliare di dare meno importanza all'evento e di continuare a vivere tranquillamente. E molto "praticamente" le posso dire cosa NON fare, non deve assolutamente smettere di fare le normali attività poichè iniziare a evitare le situazioni contribuisce a creare circoli viziosi che portano alla genesi e al mantenimento delle patologie.
A presto

Dott.ssa Serena Carnì Psicologo a Catanzaro

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26 GIU 2012

Gentilissima Giuliana, descrive una situazione che sembra assimilabile ai Disturbi da Attacchi di Panico. Potrebbe però trattarsi anche di Ansia Connessa allo Stato di Salute. Ha fatto esami medici specifici? Le consiglierei una terapia cognitivo-comportamentale per entrambe le ipotesi.
Se avesse bisogno di altre informazioni o delucidazioni la invito a contattarmi nuovamente.
Cordialità.
Dott.ssa Patrizia Amici

Dott.ssa Amici Patrizia Psicologo a Bergamo

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23 APR 2012

Buongiorno,
il primo passo verso la "cura" e la prevenzione passa dalla consapevolezza, il fatto di riconoscere la propria situazione e i disagi che le sta creando rappresenta un passo importante, poichè è fondamentalmente una ammissione del bisogno di aiuto. Le consiglio di contattare un terapeuta magari ad orientamento cognitivo-comportamentale per un approccio risolutivo alla problematica che presenta.
Cordialmente Giuliana Guadagnini

Studio Clinico Psicologo a Verona

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16 APR 2012

Gentile Alessia, da quello che lei scrive sembrerebbe trattarsi di attacco di panico. Le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta cognitivista comportamentale per lavorare sui pensieri disfunzionali che le generano l'ansia che la intrappolano in un circolo vizioso da cui è difficile uscirne se no con l'aiuto di un terapeuta. Posso solo consigliarle di non perdere altro tempo proprio per evitae che un attacco di panico degeneri in disturbo di panico vero e proprio.
Cordiali saluti Dott.ssa Campilongo psicologo, psicoterapeuta cognitivo comportamentale

Dott.ssa Campilongo Viviana Psicologo a Catania

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12 APR 2012

Cara Alessia,
la cosa più pratica da fare è non continuare a pensarci. Più lei ci pensa, più sarà più facile che le venga in mente fino a farglielo avere ancora. Il nostro cervello funziona così. QUando le viene in mente tenti di pensare a cose piacevoli. (esistono tecniche di PNl specifiche)
Può essere, come le hanno già scritto, un attacco di panico..ma non si può dire. Se crede di avere ansia e che possa essere stato un DAP, cerchi un buon terapeuta o approfondisca, se vuole scrivermi posso aiutarla a capire se lo è stato. Cordialità, Nicoletta Cassiani

Nicoletta Cassiani Psicologo a Pavia

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4 APR 2012

Gentile Alessia.
Dalla sua breve descrizione ritengo fondamentale, per lei, rivolgersi all'aiuto di un terapeuta -dopo gli accertamenti clinici che escludano problematiche di tipo medico - per via della sua ansia la quale, per ciò che scrive, sembrerebbe pervasiva e bloccante.

Il percorso terapeutico le sarà sicuramente d'aiuto per comprendere da dove arriva tutto questo e affrontarlo al fine di eliminarlo.
Se il problema non è di natura organica - cosa che le auguro - avrà senz'altro da capire quando e perché è arrivato per poter affrontare il problema che sottende questo e liberarsene. E questo può farlo con l'aiuto di uno psicologo-psicoterapeuta.

Saluti

D.ssa Donatella Ghisu

Dott.ssa Donatella Ghisu Psicologo a Quartu Sant'Elena

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4 APR 2012

Cara Alessia,
il disagio fisico che ha vissuto, qualora dovesse ripresentarsi, può essere indagato attraverso un semplice prelievo ematico che verifica se tutto sia a posto! La paura, invece, potrebbe essere il segnale che qualcosa deve essere compreso del suo mondo emotivo. E' come se una piccola luce si fosse accesa e le sta segnalando che è il momento di dare spazio e tempo a una parte più profonda del Sè. Buona ricerca.
Dott.ssa Eva Lucchesi Tagliabue

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4 APR 2012

Cara Alessia,
le informazioni che ha dato non sono molte. Comunque, la manifestazione fisica può avere origine organica e se dovesse ripresentarsi potrebbe essere utile un semplice prelievo ematico per accertare che tutto sia a posto! La paura, invece, può essere il segnale di qualcosa di più profondo da comprendere. E' come se una piccola luce si fosse accesa nel suo mondo emotivo e le sta segnalando che qualcosa deve essere visto, ascoltato e appunto compreso. Buona ricerca!
Dott.ssa Eva Lucchesi Tagliabue

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4 APR 2012

Gentile Alessia,
le suggerirei di escludere cause organiche, e successivamente, se i sintomi persistono, si rivolga aduno psicoterapapeuta competente che la aiuti ad individuare e le cause sotttostanti ai sintomi e al contempo le dia anche delle indicazioni pratico-concrete per far fronte alle manifestazioni acute.
Dott. Annalisa Orsenigo

Dott.ssa Annalisa Orsenigo Psicologo a Monza

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4 APR 2012

Cara Alessia, a livello pratico quello che mi sento di consigliarle e' di rivolgersi al più presto ad un terapeuta per capire il senso di questi giramenti di testa ( dopo un consulto con il suo medico di medicina generale per eliminare le cause organiche possibili). E' molto importante muoversi prima che il disturbo si cronicizzi e che diventi invalidante per la sua vita quotidiana. In bocca al lupo.

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3 APR 2012

Cara Alessia, il sintomo che lei porta è un sintomo psicosomatico, legato al distress, che rappresenta la parte eccedente dello stress non metabolizzabile, che attacca nociva il corpo. Si tratta di una somatizzazione: "il precipitare della mente nel corpo" quando un problema non si riesce a mentalizzare si cede al corpo e il corpo si ammala. Il consiglio: una buona psicoterapeuta.

Dott.ssa Patrizia Raminghi
Psicoterapeuta Livorno-Lucca

Dott.ssa Patrizia Raminghi Psicologo a Livorno

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3 APR 2012

Buon giorno Alessia, intanto le consiglio di approfondire cos'è quel giramento di testa, se è fisico o psicologico. Se è dovuto all'ansia, occorre impararla a gestire combattendola. Una terapia individuale potrebbe essere la soluzione.

Dr.ssa Silvia Parisi Psicologo a Torino

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3 APR 2012

Cara Alessia, concordo con i colleghi che mi hanno preceduto e le consiglio di effettuare una visita medica che escluda la presenza di disturbi fisici. Successivamente, e lei lo sottolinea già nelle sue poche, ma efficaci descrizioni, il precedente stato di stress si è manifestato con questi capogiri. La sua paura che si ripresentino si chiama ansia d'anticipazione, significa che ora che ha sperimentato una sensazione spiacevole teme che possa ricapitare, in particolare quando è sola o in condizioni che le rendono difficile reagire. Paradossalmente più si oppone, più teme che le capiti, più è facile che il fenomeno di ripresenti. Le consiglio di cercare uno specialista che possa insegnarle una tecnica di rilassamento come il training Autogeno e le offra la possibilità di parlare delle sue ansie e difficoltà momentanee.
Cordialmente Dott.ssa Marika Fellini

Marika Fellini Psicologo a Pinerolo

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3 APR 2012

Cara Alessia,
Capisco quanto possa essere difficile per lei vivere con il timore che quella brutta esperienza si riproponga. Chiede un cosiglio pratico, cosa fare, perchè da sola non sa come uscirne. In effetti, da sola non riesce a capire quello che le sta capitando in questo periodo. Da questo punto di vista un consulto psicologico potrebbe da un lato aiutarla a mettere a fuoco il perché dei suoi sintomi, dall'altro offrirle un sostegno contro l'ansia "anticipatoria" che prova in questo momento. I miei migliori auguri.
Padova, dott.ssa Mariangela Battistella

Dott.ssa Mariangela Battistella Psicologo a Selvazzano Dentro

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3 APR 2012

Gentile Alessia,
Capisco quanto sia difficile per lei vivere con il timore che quella brutta esperienza si ripresenti. Chiede un consiglio pratico perchè non sa come fare da sola. In effetti, se il "terrore" di cui parla diventa per lei insostenibile, quello di cui ha bisogno è proprio di qualcuno, di uno psicologo, che l'aiuti a capire quello che le sta accadendo. I miei migliori auguri.
Padova, dott.ssa Mariangela Battistella.

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3 APR 2012

Credo che sia opportuno una volta esclusi disturbi organici, parlare con uno psicologo. Cordiamente dott.ssa Eva Scardone

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3 APR 2012

Gentilissima signora, innanzitutto, contatti il suo medico, qualora non lo avesse fatto, per escludere una causa organica per il suo giramento di testa, poi, dopo, si affidi ad un buon terapeuta in grado di sostenerla e che le faccia superare la sua paura di essere malata. E non perda mai la fiducia, è fondamentale che anche nei momenti peggiori lei si affidi al suo terapeuta, senza saltellare dall'uno all'altro o da un medico all'altro....perchè l'ipocondria, o meglio la paura di avere qualche malattia, ha trai propri sintomi quello di non fidarsi dei terapeuti o dei medici che cercano di rassicurarla, allo scopo di alimentare la sua paura...sia forte della sua scelta e si affidi ad un terapeuta della sua zona in grado di trattare i disturbi somatoformi in genere e nello specifico l'ipocondria.
Guarire si può, basta essere motivati e credere nella propria capacità di poterlo fare.
Molti auguri.
Dr.ssa Ilaria Calvani
Psicologa- Sessuologa Clinica- Ipnotista

Dr.ssa Calvani Ilaria Psicologo a Catenanuova

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3 APR 2012

Salve Alessia, la sua paura è probabilmente collegata a questo periodo della sua vita, se si ferma a pensare potrebbe capire se c'è qualcosa in questo momento che non la fa star bene. Il sintomo della paura che lei descrive la porta a fermarsi e riflettere su quanto le sta accadendo. Fare tutto ciò senza l'aiuto di un professionista esperto è difficile, per cui potrebbe decidere di non evitare più il suo malessere e affrontarlo chiedendo l'aiuto di uno psicoterapeuta. Le auguro di riuscire a farlo e di poter star meglio!
D.ssa Paola Liscia, Psicoterapauta Roma

Studio di Psicologia e Psicoterapia della D.ssa Paola Liscia Psicologo a Roma

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3 APR 2012

Gentile Alessia,
sono principalmente due gli aspetti da tenere in considerazione come già alcuni colleghi le hanno indicato. Per prima cosa vale la pena capire l'origine dei giramenti di testa, cioè individuare se la causa è organica o psicologica. Questo è importante perchè le permetterebbe di curarsi nel caso in cui le vertigini fossero dovute ad una causa organica. D'altra parte è anche vero che scoprendo una causa organica al giramento di testa e risolvendo da un punto di vista medico tale sintotmo, lei potrebbe comunque avere paura ed avvertire uno stato d'ansia. In tal caso l'intervento più indicato per risolvere stati ansiosi o di panico è attraverso colloqui di terapia di tipo cognitivo-comportamentale con i quali potrà identificare quali sono i pensieri che le generano e mantengono la paura e attraverso esercizi, anche comportamentali, sostituirli con pensieri positivi ed evolutivi. Alcuni colleghi le hanno correttamente suggerito di tenere un diario, quindi una sorta di tabella in cui lei segna giorno, ora, luogo, persone presenti, pensieri ed emozioni provate e cosa fa (comportamenti), nel momento in cui avverte la paura di star male o il capogiro. E' un utile punto di partenza per individuare pensieri irrazionali e comportamenti disfunzionali. Da questo momento in poi dovrebbe lavorare su di sè sperimentandosi in diverse situazionie e, come le dicevo, intraprendere esercizi comportamentali come l'esposizione graduale, il rilassamento corporeo o tecniche di immaginazione emotiva, ma per tutto questo le consiglio il supporto di uno psicoterapeuta che la può guidare nel suo personale percorso evolutivo.
Cordialmente.
Dott.ssa Piccoli Elena

Dott.ssa Piccoli Elena Psicologo a Verona

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3 APR 2012

Gen.le Sig,ra,
sembra un problema di attacco di panico. Certamente occorre approfondire.Esistono terapie breve molto efficaci per questo tipo di problemi.
Per delucidazioni rimango a disposizione.
dott.ssa Monica Altare
https://www.guidapsicologi.it/psicologi-monica-altare-vpsicologi-122728.html

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2 APR 2012

Gent.ssima Alessia,

le indico vivamente di praticare attività che la rilassano e che le fanno smaltire li stress accumulato (hobby, uscite, insomma ciò che le piace).
Quello che le è capitato fa scattare un meccanismo di condizionamento che la porta ad associare il giramento di testa alla paura che le possa succedere qualcosa mentre è alla guida. Consideri che è bene distinguere tra immaginazione e realtà: la paura che lei vive non è una realtà ma è frutto di uno stato di ansia, legato ad un convincimento disfunzionale quindi non meritevole di attenzione.
Buona giornata

Dott.ssa Roberta De Bellis Psicologo a Gallarate

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2 APR 2012

Cara Alessia,
penso che in primo luogo sia opportuno un controllo medico dal Suo medico di base per escludere eventuali patologie organiche, come già consigliato da qualche collega in precedenza. Dopo aver escluso una natura organica dei suoi giramenti di testa, può esserle utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta ad orientamento cognitivo-comportamentale per affrontare in un percorso terapeutico la sua paura delle reazioni ansiose e di star male in determinati luoghi e situazioni. Al momento Le posso suggerire di non evitare le situazioni che teme perché questo faciliterebbe l'innescarsi di un aumento dell'ansia. Inoltre, le sarebbe estremamente utile imparare tecniche di rilassamento e yoga.
Saluti,

Dott.ssa Silvia Guglielmetti

Dott.ssa Silvia Guglielmetti Psicologo a Piacenza

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2 APR 2012

Buon giorno Alessia,
lei sta vivendo in stato di allerta, in un ansia del possibile, nella paura che il disturbo si ripresenti.
Non c'è proprio niente di peggio! E' un vivere male, un vivere in ritirata, proteggendosi da tutto e da tutti. Un non vivere in definitiva.
Del resto la paura ha il grande vantaggio filo e ontogenetico di proteggere l'individuo da eventuali pericoli. Ricordiamoci però, che l'uomo è un essere molto complesso, che si è evoluto in modo fine riguardo all'emotività e alla psicologia, questo vuol dire che talvolta noi abbiamo paura di eventi che in realtà non sono veramente pericolosi, ma solo supposti tali, in base al significato che la nostra psiche gli attribuisce.
La lettura che noi diamo delle cose, del mondo, di quanto ci succede e di come ci sentiamo, dipende essenzialmente dalla nostra storia, dal modo in cui si sono organizzate l'esperienze dentro di noi, dalla personalità, dalle relazioni precoci, dal nostro sistema emotivo, ecc. Per cui, capita che per certe persone, alcuni eventi siano ritenuti pericolosi e spaventosi e in realtà non lo sono.
Comprendo bene Alessia. che non sia piacevole e facile sentirsi male e questo fa nascere molti dubbi, incertezze, scardina quel mondo di cose conosciute e regolate, non di meno lei sta impiegando tutte le sue energie a voler controllarsi, a controllare tutto ciò che le succede, come se lasciar andare comportasse chissà cosa.
In questo modo, si perde il significato fondamentale di quanto le sta capitando. Se lei si è sentita male, vuol dire che il suo corpo voleva comunicarle qualcosa, non a caso ha avuto un giramento di testa, come se per un attimo avesse perso i confini e forse il suo corpo le sta rimandato che lei ci mette troppa testa, che forse deve lasciarla un pò andare, per fidarsi di più della parte emotiva ed istintiva.
Per cui, direi che più che pre-occuparsi di sentirsi ancora male, deve occuparsi di sè e di un modo più leggero di vivere, senza voler controllare necessariamente con la sua testa.

Un cordiale saluto
Sabrina Costantini Pisa

Sabrina Costantini Psicologo a Pisa

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2 APR 2012

Cerchi di intervenire trasversalmente, dedicandosi a come si manifesta la paura, si avvalga rapidamente di uno psicoterapeuta che la supporti ed orienti. Le paure come la sua si sradicano rapidamente se rapidamente affrontate!
saluti
Dr cristian Sardelli

Cristian Sardelli Psicologo a Firenze

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2 APR 2012

Buongiorno, le consiglio ogni volta che si verificano tali capogiri di annotarsi o anche semplicemente a fine giornata quando è più rilassata di annotarsi mentalmente o di scrivere, in che situazione si è verificato il capogiro e come si è comportata, quali emozioni ha suscitato in lei l'episodio. A volte i sintomi che non hanno cause organiche sono legati a emozioni bloccate nel corpo somatizzate - riuscire a identificare i nostri stati d'animo, sentimenti, emozioni aiuta a incanalare meglio la nostra energia. Questo percorso di consapevolezza di sè è possibile da sola o affidandosi a un professionista lo psicologo.
Dott. Piantanida

Anonimo-122284 Psicologo a Roma

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