Come faccio a non soffrire per essere lontano da chi mi vuole bene?

Inviata da Alessia · 3 nov 2015 Ansia

Ciao sono Alessia e mi trovo in questo momento all'estero a studiare. Dovrò stare in tutto dieci mesi e il primo mese se n'è appena andato. E' stato un mese veramente particolare e difficile, mi sono trovata a dover affrontare una nuova vita lontano da casa e non sapevo per niente arrangiarmi da sola, perciò mi ha fortificato molto e adesso sono una persona che sa gestire se stessa nelle cose che riguardano l'ambiente domestico. Pensavo che fosse questo il passo più difficile, invece me la sono cavata benissimo. Quello che invece mi trovo costantemente ad affrontare è la mancanza della famiglia e mai avrei pensato che ciò mi avrebbe portato addirittura a delle crisi di pianto e ansia, soprattutto quando sono a casa da sola per mangiare. Io sto bene nella città in cui mi trovo, ho dei nuovi amici e l'università, anche se dura, si può affrontare sicuramente. Ma la lontananza dagli affetti no, proprio non ci riesco. E un punto fisso ormai e non mi va via il pensiero. E' venuta a trovarmi mia sorella da Vienna perché studia là e quando è andata via cosa ho fatto? Ho pianto per tutta la giornata per il distacco. So che manca un mese e mezzo a Natale e che potrò rivedere tutti, ma non posso vivere pensando sempre alle vacanze. Non vivo bene così. Ho paura di rovinarmi la mia esperienza all'estero così, quell'esperienza che ho sempre voluto fare per migliorare la lingua che studio da anni. Perché questa cosa della lontananza mi deve tanto affliggere? Come faccio a non pensarci? Mi sento una bambina anche se ho vent'anni. Sono una debole. Il fatto è che non è l'Italia o casa mia che mi mancano, ma proprio le persone. Vorrei portarmele tutte qui.

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Miglior risposta 4 NOV 2015

Cara Alessia,
Doug Larson scriveva:
"La nostalgia è un archivio che rimuove i lati spigolosi dai cari vecchi giorni."

Quando siamo lontani e qualcuno ci manca, proviamo nostalgia: è proprio vero che non ricordiamo i lati spigolosi, ma conserviamo i ricordi più belli, più sereni, più piacevoli. Questo ci consente di mantenerci in equilibrio, in serenità anche se lontani, traendo forza ed energia dai quei ricordi.

La nostalgia è un mix di tristezza e di gioia: ci sono momeni in cui si è sopraffatti dalla tristezza e si piange... é vero. E' sconfortante. Ma ci sono altri momenti in cui ritroviamo lo sprint per affrontare nuove prove e le superiamo.

Accogliere e accettare il pianto (quando il vaso è pieno, straripa...anche a 20 anni!!) per poi ritrovare la forza e l'energia per vivere appieno quello che si sta vivendo è un modo efficace di affrontare una sfida come quella di un corso universitario all'estero che sulla carta rappresenta un'ottima possibilità per la vita professionale futura, ma può rappresentare anche una buona opportunità personale, di crescita, di maturazione, accogliendo e accettando tutti -ma propri tutti- i sentimenti che si provano.
Non ci sono emozioni più o meno corrette da provare: sono emozioni, che ci rendono vivi e che ci accompagnano.
Tra un mese e mezzo rivedrai i tuoi cari... Goditi ogni giorno futuro, impegnadoti in quello che stai facendo: ne sarai orgogliosa.
In bocca al lupo.
Dott.ssa Cristina Fumi
Psicologa Psicoterapeuta Milano

Dott.ssa Cristina Fumi Psicologo a Milano

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4 NOV 2015

Cara, carissima Alessia,
soffrire è una delle condizioni costanti della vita stessa, è uno stato accompagnato da emozioni quali dolore, tristezza, paura... Non va assolutamente rinnegata ma accompagnata e vissuta, soprattutto nel tuo caso che è associata a una distanza materiale dai tuoi affetti più cari, quindi perfettamente comprensibile. Il fatto di avere 20 anni non ti rende immune a tutto ciò, neanche a 100 lo si è! La tua indipendenza sta andando a delinearsi sempre di più e mi sembra che tu stia facendo grossi passi avanti. Vivi tutte le tue emozioni come esse richiedono di essere espresse, è questo che ti rende una persona completa e vedrai che man mano le renderai parte integrante della tua vita senza avvertirle più come minacce. Nel tuo caso non credo tu abbia bisogno di sostegno psicologico o di altro tipo, in quanto ti trovi in uno stato di transizione perfettamente normale, solo se col tempo ti accorgi che la qualità della tua vita non migliora allora puoi pensare di rivolgerti a qualcuno che ti aiuti ad affrontare quelle che tu avverti come problematiche che da sola non riesci ad affrontare. Ti faccio un enorme in bocca al lupo per tutto.
Dott.ssa Di Rosa Raffaella Psicologa

Dott.ssa Di Rosa Raffaella Psicologo a Villaricca

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4 NOV 2015

Cara Alessia,
capisco il tuo disagio ma ti invito a prenderti cura di te anche sotto questo aspetto meno pragmatico e più emotivo.
Ti invito a riflettere sul fatto che sei giovane e ti ritrovi a vivere in questo mondo di oggi così tecnologico in cui, se non puoi sentire fisicamente l'abbraccio dei tuoi cari ne puoi almeno sentire la voce parlando con loro al cellulare o vedendoli via skype al computer quando vuoi.
Quando ero giovane io ed ero lontano per il servizio militare ( 15 mesi ) si potevano solo fare lunghe file alle cabine telefoniche pubbliche o aspettare la corrispondenza dopo più di una settimana : quindi, come vedi, sei molto più fortunata.
Cerca di non isolarti dagli amici che hai sul posto e ricorda lo scopo per cui ti trovi all'estero, facendoti guidare dal senso del dovere e dalle tue giuste ambizioni e desideri.
Considera questo periodo e i sacrifici che ti richiede come una opportunità di crescita ed un passaggio importante per la tua autorealizzazione.
Un caro saluto ed auguri di buon studio.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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3 NOV 2015

Cara Alessia,
comprendo come possa essere difficile stare lontano dai tuoi cari, ma nel contempo dici che le altre cose vanno bene: ti sei inserita e procedi con l'università. Questo periodo può servirti come crescita personale, per renderti più autonoma rispetto alle figure di riferimento e, anche se ora non ti sembra così, tornerai in Italia più forte e sicura di te stessa.
Un caro saluto
Dott.ssa Cristina Mencacci

Dott.ssa Cristina Mencacci - Psicologa - formata in Terapie Brevi Psicologo a Perugia

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