Salve,
ho quasi 22 anni e sono ancora molto timida e chiusa. Mio papà è di carattere chiuso,buono,scontroso,ha le sue idee, serio e di carattere un pò "aggressivo". Mia mamma è buona invece. Io preso tutto da mio papà e infatti mi sento rigida sia nei movimenti sia perchè ho la testa dura e non scherzo e sorrido. Io vorrei essere più sciolta ma non ci riesco. Frequento un corso di nuoto e l'istruttore mi demotiva un sacco perchè dice che sono rigida. Nel corso prima avevo un'istruttrice e mi diceva che ero brava e andavo volentieri. Non riesco a stare con persone "dure" di carattere. Mi sento sbagliata. Vorrei essere più sciolta nei movimenti anche al lavoro,a volte mi sento un robot. Vorrei un consiglio da voi perchè è da piccola che sono così timida e non so come fare. Grazie in anticipo.
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12 NOV 2018
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Gentile Giulia, la sua rigidità cela insicurezza. Dal punto di vista fisico potrebbero esserle utili dei massaggi, ma non sarebbero risolutivi poichè la sua rigidità è legata alla difficoltà di esprimere se stessa. Sarebbe utile fare un percorso di psicoterapia per rafforzare le sue potenzialità e la sua autostima per affrontare il mondo sentendosi più a suo agio.
Dott.ssa Graziella Pisano, psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. Frattamaggiore (NA).
12 NOV 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
ciao Giulia può essere che la prima giudice severa di stessa sei tu che vuoi probabilmente troppo da te stessa e ti senti insicura nel lasciarti andare e a fare delle scelte che ti fanno stare bene (ad es. molla quell'allenatore di nuoto).Queste emozioni e convinzioni riguardanti te stessa ti fanno stare ed è come se si accendessero dentro di te ogni volta che entri in relazioni con qualcuno che ti riporta a questo tua vulnerabilità. Tutto si può trasformare una volta compreso davvero chi sei per portarti a chi vuoi diventare. applicare anche tecniche come l'EMDR molto utili per sciogliere determinati vulnerabilità emotive e rompere questo circolo poco virtuoso. Rimango a disposizione per rispondere a ogni dubbio. Buona giornata
11 NOV 2018
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Giulia,
sicuramente il contesto familiare può incidere molto sulla formazione di una particolare caratterialità e struttura di personalità.
Tuttavia, crescendo, ognuno dovrebbe assumere su di sè la responsabilità di migliorare i propri lati disfunzionali specialmente quando ne ha la consapevolezza.
Pertanto, anche in considerazione del fatto che lei ha un lavoro e quindi è economicamente indipendente, le suggerisco di intraprendere un percorso di psicoterapia preferibilmente ad orientamento cognitivo-comportamentale per correggere il basso livello di autostima che è alla base del suo disagio.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
11 NOV 2018
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Giulia,
credo che il modo migliore per affrontare il problema di cui ci parli sia intraprendere un percorso di supporto psicologico nel quale il terapeuta ti guidi progressivamente a riconoscere ed accettare i tuoi punti deboli ma soprattutto a spostare l'attenzione sui tuoi punti di forza che dovrai imparare a valorizzare. Solo acquisendo una maggiore sicurezza interna riuscirai ad essere meno rigida verso te stessa e a stare meglio nelle relazioni con gli altri.
Per qualsiasi dubbio non esitare a contattarmi.
Un abbraccio
10 NOV 2018
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Giulia. Molto spesso si dice di assomigliare a quella persona o a quell'altra. Forse perchè non si è ancora trovata una propria identità. E questo è naturale alla sua età. Le consiglio di contattare una collega della sua zona per iniziare un percorso di psicoterapia che l'aiuti a conoscere quali sono le sue qualità e le sue risorse e costituire una buona autostima.
Mi contatti in privato al bisogno.
Cordialmente
Dott.ssa AMR Masin Psiicologa e Psicoterapauta, Roma e Cerveteri
9 NOV 2018
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Cara Giulia, una parte importante del lavoro di noi psicologi è proprio quello di accompagnare ogni persona ad accettare i propri punti di debolezza, ma anche ad apprezzare quelli di forza. Dal poco che ci racconta non ho molto da aggiungere. Se la sua ansia e timidezza sono troppo disturbanti sarebbe utile che cercasse aiuto professionale. Le terapie mente-corpo, come la danzaterapia, la bioenergetica o il teatro potrebbero aiutarla molto a migliorare il rapporto con sé stessa. Auguri.
dr. Leopoldo Tacchini