Sono una ragazza di 22 anni e ho avuto una relazione di quasi 3 anni con una ragazza. Abbiamo avuto una relazione burrascosa, piena di alti e bassi, carica di litigi ma anche di momenti bellissimi. I momenti brutti sono stati veramente brutti, quelli belli erano paradisiaci. Se dovessi associare la relazione a qualcosa, indicherei le montagne russe. Durante questi anni ci siamo lasciate più volte, spesso per motivi stupidi ma dopo poco ritornavamo l'una dall'altra. Questa volta mi ha lasciata perché l'ho messa davanti ad una scelta: o me o la sua amica. La sua migliore amica è sempre stata una persona verso la quale ho provato antipatia poiché è totalmente lontana dal mio modo di essere. Oltrettutto vi è stato anche un litigio tra me e lei per degli atteggiamenti che aveva verso la mia ragazza (la chiamava amore mio/ le diceva ti amo). Possono sembrare atteggiamenti stupidi, ma mi infastidivano parecchio. A febbraio la mia ragazza ha interrotto i rapporti con questa sua amica e durante tutti questi mesi non ha fatto altro che screditarla, parlare male di lei e darmi ragione su tutto. Ovviamente la loro separazione non poteva che farmi piacere, egoisticamente parlando, fino a quando due settimane fa decide di chiarirci per potere riallacciare l'amicizia. Ho dato in escandescenza, l'ho messa davanti ad una scelta e ha deciso di lasciarmi perché si sente oppressa da me. Vorrebbe essere libera di fare le proprie scelte e ha detto che il problema della relazione ero io con la mia possessività, le mie manie di controllo, la mia gelosia infondata. Io so che è sbagliato impedirle l'amicizia con la sua amica, ma saperle insieme mi fa vivere una situazione di stress e sofferenza. Mi arrabbio ogni volta che vedo un messaggio della sua amica, ogni volta che mi dice che usciranno insieme, ogni volta che passano ore al telefono. Vorrei ritornare insieme alla mia ormai ex ragazza, ma so che non riesco a modificare questi miei atteggiamenti avendoci provato più volte senza alcun risultato.
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11 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Carissima...si diventa possessive quando si verificano entrambe le cose:
1. si teme di perdere quello di cui si ha bisogno
2. si ritiene di non "valere" abbastanza per superare la cosa o avere un'altra relazione soddisfacente.
Insomma....se prendiamo per esempio una coperta, il barbone ne sarà possessivo perché sa che se la perde morirà di freddo, a un Berlusconi, al contrario, la cosa non fa né caldo né freddo tanto di coperte può comprarsi una fabbrica intera.
In questo caso, tu ti ritieni "una barbona nelle relazioni", cioè in uno stato di inferiorità relazionale, per cui l'idea di perdere quello che hai evoca disperazione, ansia e rabbia.
Una psicoterapia ti potrebbe aiutare molto
22 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Ciao cara
sebbene la gelosia non posso che riconoscere che sia una "brutta bestia" qui bisogna anche comprendere che pure tu un poco di ragione ce l'hai.
Non mi sembra bello che questa "migliore amica" della tua ragazza (o ex ragazza) la chiami "amore" e le dica "ti amo".
Se le parole hanno un senso devono essere usate in contesti giusti e quelle parole sono più adatte a dirsi tra marito e moglie, amanti, oppure con i figli (piccoli..da grandi meglio evitare).
Questo è quello che penso io.
Tra amici ci sono altre manifestazioni idonee come: essere presenti nel bisogno, fare cose insieme, fare attenzione anche alle relazioni con i partner.
Questa attenzione alle relazioni che un amico ha con un partner, mi sembra essere cosa assai delicata e sintomo di amicizia vera.
Ora tu non ti senti in sintonia con questa amica della tua ragazza (o ex ragazza), voglio dirti di provare a relazionarti con lei in modo più sereno e vedere se lei diventa più attenta a te e se è interessata a chiarezza e ad amicizia anche con te.
A me sembrano dettagli importanti.
Però è certo che tu sul problema gelosia devi lavorarci per una tua crescita personale per guadagnare in sicurezza e personalità.
Un caro saluto
Spero essermi ben spiegata!
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta.
16 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Egzona,
premesso che un consulto con uno psicologo sarebbe necessario per accertare se i suoi comportamenti siano effettivamente fuori luogo o non abbiano un qualche fondamento, l'eccessiva possessività e la gelosia sono contrastabili con adeguate strategie di psicoterapia breve.
Le consiglio perciò di consultare un professionista che segua un approccio del genere, ad es. la Strategica Breve. Dovrebbe infatti raggiungere qualche significativo risultato già dopo pochi colloqui.
Cordiali saluti
10 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Egzona,
l'eccessiva gelosia e possessività deteriorano qualsiasi rapporto di coppia e sono sempre atteggiamenti e comportamenti conseguenti a deficit di autostima .
Per risolvere questo problema occorre intraprendere un percorso di psicoterapia individuale o di coppia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
9 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Cara Egzona,
pur essendo la gelosia un sentimento umano e naturale, chiedere ad una persona di scegliere tra il rapporto di coppia e le amicizie è un comportamento che solitamente non porta niente di buono. Il rapporto può facilmente deteriorarsi, la fiducia reciproca è minata, ed in ultima istanza, spesso l'altro, sentendosi oppresso, decide di porre fine al rapporto. Se crede che il suo problema sia la possessività pervasiva, le suggerisco un percorso con un terapeuta che la aiuti ad affrontare i suoi vissuti, ed elaborarli, per poter vivere al meglio i suoi rapporti di coppia.
Spero di esserle stata utile, mi può contattare in privato per ulteriori dubbi.
Dott.ssa Valentina Cicalese, psicologa psicoterapeuta, Civitanova Marche.