Come comportarmi con il mio ex?
Salve, sono una ragazza di 27 anoi.
Ho avuto una storia di un anno con un ragazzo di 24 anni, è l'ho chiusa da un mese circa..
Il mio ex ha sofferto in passato di depressione, attualmente da qualche anno prende degli antidepressivi.. In passato ha avuto anche episodi di autolesionismo (si tagliava il braccio).. Tutti e due abbiamo avuto un passato ed infanzia infelice, lui per questa depressione e problemi familiari ed io sempre per problemi familiari, abbandoni, alcolismo in famiglia ed abusi..io a differenza sua sebbene abbia avuto un passato difficile non sono mai caduta in depressione o avuto bisogno si farmaci o psicoterapia..all'inizio la nostra storia era meravigliosa, sembrava una lunga luna di miele.. Poi sono iniziati i primi litigi sempre di più, a causa delle sue paranoie è accuse infondate da parte sua, gelosia accuse di tradimento, di non amarlo. Ho cercato in tutti i modi di mostrargli il mio amore, ma avevo l'impressione che non era mai abbastanza, più gli davo dimostrazioni d'amore è più ottenevo l'effetto contrario.. Tutti questi litigi, questo continuo mettere alla prova la nostra relazione da parte sua e i miei sentimenti, alla fine mi hanno portato a scoppiare, sebbene io avevo ancora dei sentimenti per lui. In poche parole non siamo mai arrivati ad un rapporto sereno e stabile..alla fine stavo entrando nel suo vortice di depressione, mi sentivo svuotata e annientata da questa relazione.. Da un mese a questa parte non sono riuscita a chiudere definitivamente i contatti con lui. Mi perseguita, mi accusa, mi ha mandato lettere, messaggi chiamate, trova tutti i modi per costringermi a parlare con lui (me lo trovo fuori dal luogo di lavoro, mi aspetta vicino a casa mia)..un colpo mi dice di amarmi ancora che farebbe di tutto per tornare con me, un attimo dopo mi dice che non l'ho vedrò mai più, si dispera, mi piange in faccia..È dimagrito molto, mi ha confessato di essere tornato dalla psicologa e di aver iniziato a prendere anche lo xanax oltre agli antidepressivi a causa degli attacchi di panico.. Io mi sento terribilmente in colpa, temo di averlo rimandato in depressione, non so come comportarmi con lui, vivo nell'ansia di quello che potrebbe fare..ho paura che si faccia del male da solo, o che arrivi al punto di essere pericoloso per me, che faccia qualche pazzia..non ho mai conosciuto persone con questi problemi.. Pensate che possa diventare pericoloso per me?per lui?ho provato anche a parlare con sua madre ma non riesco ad avere collaborazione.. Mi sento succube di questa situazione.. Come mi devo comportare? Come posso aiutarlo a reagire e ad andare avanti con la sua vita?non sono una psicologa e non capisco effettivamente di cosa soffre..depressione?attacchi di panico? Vittimismo?vuole solo farmi sentire in colpa? Non so darmi pace..