Come capire la mia sessualità?

Inviata da Anonima · 10 dic 2014 Orientamento sessuale

Salve a tutti e grazie anticipatamente per le risposte che saranno date alla mia domanda, se ne riceverò. Sono una ragazza di diciotto anni piuttosto impegnata: frequento il quinto liceo scientifico, il conservatorio, pratico lo scautismo e la pallavolo. Prima che me lo chiediate, ho il tempo di respirare, ma anche di pensare. Il mio sogno da bambina era di diventare scrittrice, per questo forse mi sono abituata a far volare la fantasia ed i pensieri, la maggior parte delle volte senza esprimerli a voce alta. Ho iniziato diversi racconti, che però non hanno mai ricevuto la grazia di una fine, forse perché neppure nella mia vita riesco a trovare una soluzione, l'idea perfetta per terminare il romanzo. Fino a due anni fa, quando avevo sedici anni e forse ero davvero troppo piccola per giungere a qualsiasi dubbio esistenziale, il Mondo girava attorno al Sole e tutto era ordinato dentro la mia testa. Poi a scuola ho notato una ragazza (d'ora in avanti "la prima ragazza"), sinceramente non so cosa di lei mi avesse colpito, ma più avanti mi fu confermato che la persona in questione fosse lesbica e che guarda caso mi avesse adocchiata. Ricordo di aver passato le pene dell'inferno da quel momento, avevo la testa spaccata da mille "se" e "ma", tuttavia alla fine mi sono decisa: ci siamo frequentate e successivamente messe insieme.
Credo che sia stata la prima volta in assoluto in cui ho affidato totalmente me stessa ad un'altra persona ed è stata anche l'ultima, fino ad adesso: sono stata ferita in mille modi possibili, tra violenze psicologiche e tradimenti effettivi. Tutto ciò è durato sette mesi, so che sembra poco ed effettivamente lo è, ma in quel tempo ho preso decisioni importanti, nelle quali ero sola, e ho scoperto che spesso e volentieri le persone ti aprono le braccia e poi ti stritolano come una pianta carnivora.
Ormai è più di un anno che non sto con qualcuno (mi riferisco ad avere qualcuno su cui contare sempre, una persona complementare a me), all'inizio credevo che dipendesse dal fatto che da allora faticavo ad aprirmi e a fidarmi con e delle persone, ma non era così. Poi ho pensato di essere "bloccata" sentimentalmente; dopo ancora ho iniziato a parlare con un ragazzo, ma ho scoperto che non mi prendeva. E poi mi ha scritto una ragazza, una di quelle con cui ero stata tradita, chiedendomi scusa per ciò che mi aveva fatto (successivamente era capitato anche a lei, d'ora in avanti "la seconda ragazza", di passare ciò che avevo passato io con la prima ragazza). È nata un'intesa fra noi, abbiamo scoperto di essere simili e di trovarci a parlare liberamente di tutto (ma solo per telefono, lei è di un'altra città). Dopo un mesetto lei ha smesso di cercarmi: si era fidanzata e ho creduto che evidentemente non avesse piu tempo per la nostra amicizia, succede continuamente nel mondo che venga messo da parte un amico per il proprio compagno, così ci sono rimasta male ma me ne sono fatta una ragione.
Sono quasi arrivata al fulcro della questione, giuro.
Circa due settimane fa è stato il mio compleanno e il caso vuole che lo stesso giorno sia anche quello della seconda ragazza, così mi è arrivato un messaggio di auguri da parte sua con allegato il suo dispiacere per essere "sparita" e la promessa di darmi una spiegazione. Abbiamo ricominciato a parlare come prima e lei mi ha confessato di essersi allontanata da me perché si era accorta di provare qualcosa nei miei confronti, ma si era appena fidanzata ed era in confusione e aveva sentito il bisogno di staccarsi da me, comprensibile.
Il fatto è che tutta questa storia della seconda ragazza ha scatenato in me diversi pensieri riguardo la mia sessualità: ho sempre creduto di essere eterosessuale, poi è arrivata la prima ragazza è ho pensato che lei fosse un'eccezione, quella che conferma la regola, ma adesso non so più dove sbattere la testa. Una parte di me respinge l'idea di provare attrazione verso la seconda ragazza per due motivi: primo, è una ragazza e, avendo sperimentato lo stare con una persona del mio stesso sesso, so che è difficile; secondo, sono stata tradita con lei e tutto mi porta a pensare alla prima ragazza e a stare male, quindi non voglio provare nulla per la seconda ragazza se non amicizia.
Dall'altra parte penso che la seconda ragazza sia la prima persona in due anni con la quale mi sono trovata bene e grazie alla quale potrei essere felice, questa notte l'ho anche sognata.
In più la seconda ragazza è in un brutto periodo con la sua fidanzata, quindi non vorrei che se si lasciassero le tornasse la cotta per me. Credo che questo mi metterebbe ancora più in crisi, ho già abbastanza paura e confusione per la mente.
Quello che vorrei sarebbe una soluzione, ma so che solo io posso trovarla, chiedo allora un consiglio, un parere, un aiuto.
Questo è tutto, ringrazio tutti coloro che hanno avuto la pazienza di arrivare a leggere fin qui e quelli che avranno voglia di rispondere.

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Miglior risposta 15 DIC 2014

Cara Anonima
credo che tu, principalmente, abbia bisogno di darti un poco di tempo solo per te per poter pensare e riflettere con attenzione rispetto a quanto ti capita nella vita.
Sei molto giovane e riuscirai certo a "focalizzare" i tuoi interessi sessuali.
A mio parere il problema non è questo quanto un modo molto confusionario di percepirti nelle relazioni e, soprattutto, mi sembri spinta come da un'ansia di non voler rimanere da sola.
A mio parere solo la capacità di "fermarti un attimo" e la capacità di stare da sola può metterti nella giusta comprensione di quello che vuoi e che desideri, non solo sessualmente ma anche rispesto alle persone concrete.
A volte è davvero necessario mettere distanza per vedere meglio, per comprendere meglio.
Fossi in te, nel dedicarmi a me stessa, mi concederei la possibilità di una Psicoterapia come momento privilegiato per avanzare nella personale comprensione.
Un caro saluto
Dott.ssa silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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15 DIC 2014

gentile giovane donna
credo che tu abbia ben compreso il fatto di avere una propensione amorosa verso le persone del tuo stesso sesso. E' complessa la via del riconoscimento dei propri bisogni e la via della costruzione onesta della propria identità, come persone dotate di cervello, anima e cuore.
Posso proporti di vivere i tuoi sentimenti e di rivolgerti ad uno psicoterapeuta qualora il tuo stile relazionale di coppia non sia una esperienza di crescita, si certo con sofferenza ma anche con gioia e fiducia.
Comprendere il proprio stile relazionale è importante, nasce da un D.N.A. emotivo che ci dona la nostra famiglia di appartenenza ma che arricchiamo con le nostre scelte quotidiane ed esistenziali.
Sai cosa mi colpisce? come ti descrivi nelle prime righe del tuo scritto: sono molto impegnata ma "trovo il tempo di respirare". Sarebbe utile capire cosa fai quando respiri.
in bocca al lupo cara
dott.ssa stefania cadeddu, psicoterapeuta sistemico familiare

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12 DIC 2014

Cara Anonima, a mio avviso hai ben compreso che probabilmente hai un sentimento amoroso legato a persone del tuo stesso sesso. Il conflitto che vivi è verossibilmente legato anche alla paura di una non approvazione familiare o sociale.
Comprendo la tua difficoltà e ti invito a sperimentare e vivere i tuoi sentimenti come nascono. Qualora non riesca a costruire relazioni che siano per te esperienze di crescita belle e non solo dolorose, allora forse li, chiederei un consulto psicologico, per comprenderti, per calibrare il tuo stile relazionale in coppia e per evitare di costruire "relazioni copione", cioè relazioni basate sempre sulle stesse dinamiche amorose.
in bocca al lupo
dott.ssa Stefania Cadeddu, psicoterapeuta sistemico-familiare

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11 DIC 2014

Gentile ragazza,
Le questioni legate alla propria identità ed orientamento sessuale non si affrontano con dei consigli, ma con un aiuto esperto che permette di favorire una espressione del sé autentica, senza forzarla e coartarla. I temi amorosi e le delusioni sono temi caldi e carichi di passione e sono un terreno da calcare che favorisce anche la conoscenza di se stessi oltre che dell'altro. Pertanto può scegliere di reprimere un sentimento se la persona desiderata è pericolosa, inaffidabile, impegnata, ecc. È diverso invece mettere un sentimento da parte perché si ha timore o non si accetta di avere attrazione per individui dello stesso sesso. Merita quindi la giusta attenzione e un percorso adeguato, anche perché attorno ad una ragazza giovane come lei c'è un universo di relazioni (come la propria famiglia) che possono anche influenzare il modo in cui vengono vissuti questi temi.

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11 DIC 2014

Carissima,
troppi eventi ravvicinati in una ragazza nel pieno dell'adolescenza: il primo incontro, la delusione per il tradimento,l'intesa con la seconda ragazza (rivale), il crescente bisogno di un rapporto che ti permetta di soddisfare le tue legittime esigenze affettivo/relazionali.
La dinamica da trattare è estremamente delicata, più che complessa e pertanto io sono propensa seguirti da qui, momentaneamente, (se ti viene facile, potresti anche cercare nella tua zona un mio/a collega per qualche incontro di persona)per sostenerti nel percorso ma anticipando fin d'ora che i timori che alimentano le tue resistenze vanno subito affrontati e bypassati. Sono convinta di poter esserti utile e con questo ti saluto.
Dottssa CarlaPanno
psicologa-psicoterapeuta

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11 DIC 2014

Gentile Anonima,
i consigli in genere sono degli strumenti che funzionano poco nelle psicoterapie e anche se in questa sede ovviamente non si fa psicoterapia, ciò le dice però la loro scarsa utilità.
Nel suo caso le converrebbe affrontare dei colloqui con uno psicoterapeuta per capire e gestire meglio i vari aspetti che concorrono ad orientare la sua sessualità.
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa Psicoterapeuta a Roma

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11 DIC 2014

Gentile Anonima,
i consigli sono spesso poco efficaci ed utili. Nel suo caso le converrebbe perciò affrontare un percorso di almeno qualche colloquio con uno psicoterapeuta per capire e gestire meglio gli aspetti di sè che concorrono ad orientare la sua sessualità.
Cordiali saluti

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11 DIC 2014

Gentile Anonima,
i consigli in genere nelle terapie psicologiche funzionano poco: Anche se in questa sede ovviamente non si fa terapia, tuttavia tenga presente che spesso dare consigli è poco utile.
Il suo caso appare un po' complesso; c'è probabilmente un percorso da fare per capire meglio la propria sessualità e poter fare delle scelte il più possibile libere e consapevoli, ma ciò richiede un certo numero di colloqui, anche se dovesse decidere per una Psicoterapia Breve.
Cordiali saluti

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