Ho 24 e non ho dato ancora il primo bacio. temo il giudizio degli altri e mi vedo bruttissima. pensavo che il mio problema era il peso. adesso sono dimagrita tantissimo ma nulla è cambiato. io non interesso a nessuno. ho cercato di cambiare in tutti i modi ma ho mille difetti ( il naso storto, il sedere piatto, i capelli troppo sottili, la pancia sempre gonfia, le gambe sottilissime, il viso scarno). pensavo di essere intelligente ma nemmeno quello. mi sono iscritta all'università e ho avuto solo risultato deludenti. le giornate le passo a pensare a tutte le delusioni e le figuracce che ho fatto. mi sento una nullità
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23 GEN 2018
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Cara Anita,
lei non è una nullità, è una persona speciale! Forse alcune esperienze hanno contribuito ad abbassarle la fiducia in se stessa, ma la situazione è recuperabile. Tutto è soggetto a cambiamento, nulla è fisso ed immutabile.
Lei ha un valore da riscoprire all'interno di un adeguato percorso di autostima.
Le faccio i miei migliori auguri
Dott.ssa Donatella Costa
24 GEN 2018
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Sarebbe forse un mondo perfetto quello dove tutto procede come noi vogliamo che sia!!!! Ma non è forse vero che sono le delusioni che ci insegnano a tirare fuori le nostre risorse.. Lei si descrive solo con aggettivi negativi e.. quelli positivi che fine hanno fatto ? Potrebbe scoprirli intraprendendo un percorso per riappropriarsi della sua autostima..poi intelligente ...ma che vuol dire ??!!! Sarò lieta di aiutarla se lo crede opportuno ...io si....
Un abbraccio
Anna Maria Della Grotta.
24 GEN 2018
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Cara Anita,
Ogni persona é assolutamente unica al mondo: unica nel suo aspetto, nel suo corpo, nella via che farà ... ed é questo il più grande punto di forza di ogni soggetto!
La nostra missione é esattamente quella di divenire noi stessi, al meglio di come desideriamo esserci e viverci..
Paragonare la propria vita a quella di altri può portare a trarre conclusioni errate in partenza. Per quanto simili, le circostanze saranno sempre differenti come anche il potenziale e gli strumenti. E tenderemo sempre a vedere ciò che tende s confermare il nostro costrutto di base, non ciò che lo falsifica.
La cosa che veramente conta é lei è ciò che lei può fare per sé stessa. Mi pare di comprendere dalle sue parole che lei fatica ad apprezzarsi, ad amarsi per come é, a riconoscersi un valore.
Ritengo potrebbe trarre sollievo ed aiuto da un percorso psicoterapeutico personale per lavorare sulla sua autostima e sulla riattivazione delle due risorse psicologiche!
Un caro saluto
Dott.ssa Fabiana Nicolini
23 GEN 2018
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Cara Anita, sembra che tu sia entrata in un circolo vizioso: piû non ti accetti e trovi il brutto in te piú questo "brutto" aumenta e diventa insormontabile....prova invece a rovesciare la medaglia partendo dalle cose che apprezzi di te, aspetti che se scavi bene ci saranno sicuramente. Ci sono dimensioni che andrebbero ovviamente approfondite in altra sede, per questo ti invito a cercare un professionista che ti ispiri fiducia per iniziare un percorso alla scoperta di te stessa, delle tue parti meno accettabili ma anche di quelle che ti possono aiutare pian piano a ricostruire la tua vita. Forza! Dott.ssa Daniela Cannisträ
23 GEN 2018
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Anche se non ne siamo consapevoli, ognuno di noi invia continuamente messaggi su come percepisce se stesso: il tono di voce, lo sguardo eludente, il corpo tanto coperto da rendere difficile percepirne le forme. E se pensiamo di noi stessi che siamo bruttissime e che abbiamo mille difetti è probabile che anche gli altri finiscano per percepirci in questo modo. Ci pensi: se un’amica di cui si fida, le dice che un certo film o un certo libro non le sono piaciuti è probabile che lei non veda quel film, ne’ legga quel libro. Perché allora gli altri dovrebbero vederla diversa da come lei si vede? Non credo possibile che lei non abbia mai notato come esistano coppie serene e felici nelle quali uno dei due è fisicamente molto attraente e l’altro è – come dispregiativamente dite voi giovani – un “cesso”? Io temo che dietro questa visione di se stessa si nasconda il timore di mettersi in gioco e di sperimentarsi per paura della non accettazione perché è lei, per prima, a non accettarsi, condizionata, forse, dalle immagini stereotipate offerte dalla nostra società dove tutto, anche e soprattutto l’aspetto esteriore, deve omologarsi a dei canoni che privano l’individuo della sua unicità. Decidere di andare all’università per dimostrare di essere intelligenti non è un modo per imparare a stare bene con se stessi ma farlo perché si ama una certa materia, perché si hanno progetti futuri, si vogliono raggiungere traguardi e ci si impegna a fondo per raggiungerli, questo può aiutarci ad accettare anche quelli che lei definisce “risultati deludenti”. Si chieda: ma deludenti per chi? Per i suoi genitori? Per gli amici? Per se stessa? Si voglia bene, impari a vedersi non con occhi critici ma con occhi benevoli e se da sola non ci riesce si faccia aiutare, come le ha suggerito anche la collega, da uno/una psicoterapeuta che potrà rinforzare la sua autostima.
22 GEN 2018
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Gentile Anita,
Mi dispiace per quello che sta passando e le consiglierei a tal proposito di rivolgersi ad un professionista per intraprendere un percorso che la possa aiutare nell'alzare il suo livello di autostima. In questo modo potrà stare bene con se stessa, indipendentemente dal giudizio degli altri che potrebbero comunque valutare in modo positivo questo cambiamento.
Resto a disposizione,
Dott.ssa Daniela Vinci
Arluno (MI)
22 GEN 2018
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Gentile Anita,
capisco la sua frustrazione di non sentirsi accettata dagli altri ma credo che dovrebbe concentrarsi su se stessa, su ciò che desidera, su ciò che ama fare accontentando se stessa e non qualcun altro. In questo modo l'autostima potrà iniziare ad aumentare: partendo da ciò che vuole lei e non gli altri.