Buonasera, la prego se può di rispondermi presto perchè mio padre sta morendo !!!
Mio padre ha sempre avuto un carattere brutto, non ha mai avuto alcun interesse nella vita , a lui non piace niente , anche i nipoti gli danno un pò fastidio se piangono, non ha mai fatto un complimento , neppure un abbraccio a moglie e figlie, lui ha sempre pensato che " portando i soldi del suo lavoro a casa fosse un bravo marito e padre e non occorresse aggiungere altro..." qualche anno fa ha avuto la menengite e l'anno successivo il bendaggio gastrico perchè non interessandogli neppure il suo fisico era arrivato a pesare 160 chili dai 63 che pesava quando ha conosciuto mia madre.
Mia madre ha resistito 45 anni, litigando di continuo e qualche volta ha provato anche a chiedere la separazione ma doveva rinunciare ai suoi propositi perchè lui minacciava tutta la famiglia di ucciderci o almeno farci del male.In questi anni abbiamo sempre sperato che cambiasse, siamo andati da tanti psicologi, ( costringendolo perchè lui si rifiutava dicendo che i problemi li avevamo noi e che se c'era qualcuno da curare quelle eravamo noi ) ma tutti dopo averlo esaminato ci hanno sempre detto che il suo è un cattivo modo di vivere e non ha alcun problema psicologico. Qualche mese fa mia madre ha conosciuto un'altro uomo, si è innamorata ed ha capito che con mio padre è proprio finita anche se tra loro era finita già da una decina di anni non avendo più rapporti , non occupandosi più l'uno dell'altra e vivendo da separati in casa e ha ammesso la cosa a mio padre dicendo di voler andare a vivere (non con il nuovo compagno) ma da sola in un'altra città lontana da lui e da quel momento mio padre si rifiuta di mangiare, di parlare, di alzarsi dal letto e camminare...di vivere!!!
Adesso è in ospedale perchè è talmente debole e magro da essere caduto e essersi rotto diverse costole, insecchisce a vista d'occhio, e fa discorsi senza senso...tuttavia il suo pensiero fisso è quello che non fa più vivere neppure noi...lui è arrabbiato, ci guarda con uno sguardo cattivo e punitivo accusando me, mia madre e le mie sorelle di averlo rovinato e di volere la sua morte...
Siamo disperate non vogliamo che muoia perchè gli vogliamo tanto bene, perchè ci fa tanta pena e perchè ci sentiamo tanto in colpa...cosa avremmo dovuto fare in questi anni e cosa possiamo fare ancora? ci aiuti la prego!!!
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9 AGO 2013
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Buongiorno gentile Arianna,
richieda una visita psichiatrica proprio ora che suo padre è ricoverato. Parli con il medico del reparto e faccia presente la sua richiesta, vedrà che sarà ancora più semplice in quanto suo padre è in degenza e non è a casa.
Cordialmente
13 AGO 2013
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Buongiorno Arianna,
poichè suo padre è ricoverato le consiglio di parlare con il medico che lo segue e di richiedere per lui una visita psichiatrica che valuti la necessità di una cura farmacologica. Mi sento però di consigliare a lei di rivolgersi ad un terapeuta che la aiuti a superare questo momento difficile. Cordiali saluti.
12 AGO 2013
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Arianna
la situazione di suo padre è tale da richiedere un intervento farmacologico. poichè è già ricoverato, parli liberamente con l'equipe che ha preso in carico suo padre, così da chiedere un consulto psichiatrico e magari successivamente una psicoterapia.
8 AGO 2013
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Carissima arianna, data la complessità della situazione una delle tecniche più efficaci in questi casi e' l'emdr valutando in concomitanza un intervento farmacologico. Cordialmente, dr. Cisternino
8 AGO 2013
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Gentile Arianna,
la sofferenza che prova traspare dalle sue parole in maniera evidente, sia per la situazione attuale della sua famiglia e di suo padre, sia per quanto ha dovuto affrontare in passato nel rapporto con un padre dal carattere tanto difficile. Nonostante i pareri dei professionisti di cui parla, ritengo che il quadro clinico di suo padre non possa essere esclusivamente dovuto al temperamento, ma possa realmente esito di una patologia, se non psichiatrica, psicologica o della personalità. Se per suo padre il ricovero è già un intervento che lo mette nella condizione di essere curato, ritengo sia il momento per lei di occuparsi di sé, perché ha il diritto di stare meglio, di superare questo forte senso di colpa comprendendo che lei come figlia ha fatto il possibile e merita di poter pensare alla propria vita. Si rivolga ad uno psicologo psicoterapeuta della sua zona per iniziare un percorso, troverà un aiuto e un supporto adeguati. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, MIlano
8 AGO 2013
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Gentile Arianna,
bisognerebbe indirizzare suo padre verso un trattamento integrato. Fare quindi una valutazione psichiatrica per comprendere se ci sia o meno bisogno di una cura psicofarmacologica e consultare uno psicologo per una valutazione approfondita.