Come aiutare mia sorella che è bulimica?

Inviata da Sonia · 27 ago 2013 Bulimia

Salve,sono la sorella di una donna di 33anni,bulimica da20anni circa.Non so come fare a convincerla a farsi aiutare,è sempre sfuggente ed aggressiva e da quando è morto nostro padre anche il nostro rapporto è peggiorato,parliamo poco e lei cerca di evitare me e mia madre in tutti i modi ma soprattutto rifugiandosi nell'amicizia di una ragazza(ha una relazione omosessuale con lei,ma questo lo so solo io)e nella sua famiglia,stà sempre a casa di questa ragazza che non sa nulla della sua malattia.Da lei stà bene,ma vive una vita di menzogne,mentre a noi della famiglia ci tratta malissimo...io non so come aiutarla,anche perchè sono andata a vivere in una città lontana,ma sarei disposta a qualsiasi sacrificio pur di fare qualcosa,anche perchè sono l'unica persona,oltre mia madre(che però non ha mai saputo aiutarci in nessun campo)a sapere del suo problema e che quindi potrebbe smuovere qualcosa.Non so a chi rivolgermi,ma soprattutto non so come approcciarmi a lei per proporle qualche soluzione.Se qualcuno di Voi mi potesse dare qualche consiglio Ve ne sarei grata.
Cordiali saluti,Sonia.

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Miglior risposta 30 AGO 2013

Cara Sonia, purtroppo in questi casi la resistenza al cambiamento è forte, poichè sua sorella si trova in una situazione nella quale non si sente degna di amore dagli altri. Io consiglio vivamente di parlarle insieme, se con Lei ha più confidenza, per poi indirizzarla a breve in un centro di disturbi alimentari della sua zona, dove operano psicologi, medici e dietisti. Se ciò non fosse al momento possibile provi a rivolgersi al Centro Psico Sociale della sua zona dove potranno accoglierla ed indirizzarla al meglio.
Saluti. Dr Francesco Bocci.

Dr Francesco Bocci Psicologo a Palazzolo sull'Oglio

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29 AGO 2013

grazie a tutti.

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29 AGO 2013

Cara Sonia,
dovrebbe convincere in una o altra maniera la sua sorella di rivolgersi a uno psicologo, dove sfogare sotto la sua osservazione la sua rabbia accumulata col tempo.
Buona fortuna

Dott.ssa Stoyanka Georgieva Psicologo a Omegna

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29 AGO 2013

Gentile Sonia,
nei disturbi alimentari si riscontra spesso una resistenza al trattamento.
Parli con sua sorella e si proponga di accompagnarla da una specialista, cosi' da poter convalidare l'ipotesi diagnostica ed impostare un percorso di ripresa.
Il suo sostegno e la sua vicinanza saranno utili incentivi.

Cordialmente,
Dott.ssa Raffaella Orlando

Dott.ssa Raffaella Orlando Psicologo a Napoli

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29 AGO 2013

Gentile Sonia,
oltre al dolore per la condizione di sua sorella si percepisce dal suo scritto un certo senso di responsabilità nei suoi confronti, che rischia di diventare per lei un peso difficilmente sostenibile. Essere vicini a persone che soffrono di gravi disturbi ma che rifiutano di farsi aiutare mette in una situazione di grande sofferenza, scatena sensi di colpa e frustrazione e per questo spesso anche i familiari dei malati hanno bisogno di essere supportati e aiutati. Le suggerisco quindi di rivolgersi ad un centro o un professionista che si occupi della presa in carico complessiva di situazioni di disturbo alimentare in modo da poter avere indicazioni su come agganciare sua sorella al servizio ma anche in modo da avere uno spazio per se stessa per affrontare al meglio la situazione.
Un cordiale saluto,
dott.ssa Lucia Mantovani, Milano

Dott.ssa Lucia Mantovani Psicologo a Milano

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28 AGO 2013

Grazie per le vostre risposte,proverò a capire com'è la situazione nella mia zona e vedrò se troverò qualcuno che possa aiutarci,così come mi ha suggerito la Dottoressa Cerruti Sola.
Dottor Del Signore è stata fatta diagnosi di bulimia una vita fa da me stessa dopo aver capito che si induceva il vomito rimanendo in bagno tanto tempo dopo i pasti,ha gli incisivi ormai totalmente corrosi e per alcuni mesi non ha avuto il ciclo,dopo averle detto che l'ho vista in lacrime mi ha confidato che era vero,poi l'ha detto anche ai miei.E' stata seguita per un periodo da uno specialista che ha confermato la diagnosi,ma dopo qualche seduta non è voluta più andare,aveva nei suoi confronti un atteggiamento di superbia e di sfida continuo,mi raccontava quello che diceva criticandolo e sminuendo ogni cosa e a nulla sono serviti i miei incitamenti a continuare.Questo è successo almeno15anni fa,da allora è passato tutto sotto silenzio ed il problema continua ad esserci e dal punto di vista comportamentale si aggrava sempre più.E' molto brava a nascondere la cosa e quindi la compagna non si è mai accorta di nulla,ai suoi occhi cerca di apparire forte e perfetta,ha un atteggiamento di sudditanza totale con lei.A volte penso che forse questa ragazza potrebbe aiutarla più di me,da quando sono andata via il nostro rapporto non è più lo stesso,forse si è sentita abbandonata.Ma poi ho paura di fare peggio se lo confidassi a lei e mia sorella lo saprebbe...non so,è una situazione per me molto penosa.Come mai non voglia curarsi?Bella domanda,se lo sapessi glielo direi,ma non ho una risposta da darLe,se Lei avesse qualche ipotesi possibile sarei felice di sentirla.
Vi ringrazio Tanto per le Vostre risposte,cordiali saluti,Sonia.

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27 AGO 2013

Gentile Sonia,
mi sembra strano che la compagna di sua sorella non si sia accorta di questo disturbo. Non è sempre facile cercare di motivare una persona a farsi curare.
Come mai sua sorella non vuole curarsi?
Chi ha fatto la diagnosi di bulimia?
In passato sono stati fatti dei tentativi psicoterapici nel tentativo di affrontare questo disagio?

Cordiali saluti,
Dott. Giuseppe Del Signore - Psicologo Viterbo

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo a Viterbo

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27 AGO 2013

Buongiorno Signora Sonia,

vista la situazione che state vivendo, sia lei che sua sorella, credo che potrebbe rivolgersi ad un Servizio dell'ASL del suo territorio (Dipartimento di Salute Mentale) dove potrà avere le informazioni necessarie per persone che soffrono di disturbi alimentari e/o indicazioni sui Centri specializzati che si prendono cure di persone affette da bulimia (ce ne sono in tutte le regioni). Al Servizio potrà incontrare un esperto in grado di aiutarla anche sulle modalità di approccio con sua sorella.

Un grosso augurio, cordialmente
Dr.ssa Elisabetta Cerruti Sola

Dott.ssa Elisabetta Cerruti Sola Psicologo a Biella

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