Buongiorno,
ho una figlia di 8 anni che viene continuamente vessata da alcune sue compagne. Le hanno fatto scherzi pesanti, ne abbiamo parlato con le maestre e sono riuscite ad arginare il problema istituendo il "cerchio". Ovvero un momento in cui i bambini possono raccontare tutto cio' che non va in classe. Inizialmente queste bambine non si sono piu' accanite contro di lei. Purtroppo hanno ricominciato a parlarsi sulle orecchie facendo credere di dirsi chissà che segreti. Tutto questo in presenza di mia figlia ed escudendola. Oppure la escludono da alcuni giochi o parlano male di lei. Purtroppo, pur soffrendo lei questa situazione e pur sollecitando mia figlia a giocare con altre bambine, lei è attratta da questo antipatico gruppetto formato da una "capobulletta" e da altre 3 bambine che ne seguono le indicazioni. Come aiutare mia figlia a difendersi? Grazie. Saluti. Elisa
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21 MAG 2015
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Cara Elisa, sicuramente lo spazio creato dalle maestre aiuta molto i bambini a raccontare ciò che li turba e che li fa stare male. Da genitori sicuramente non è facile vedere la propria figlia in difficoltà nella relazione con i coetanei e spesso si vorrebbe intervenire per difenderla, interfendo nel rapporto con l'altro. A volte, prestando sempre la giusta ed equilibrata attenzione, bisognerebbe anche fare un passo indietro e trasmettere quella fiducia che li aiuta a cavarsela nella vita.
24 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno gentile Signora,
il problema è compesso in quanto il bullismo, pur essendo una piaga sociale attuale, coinvolge, molto più di quello che si pensa, l'educazione genitoriale ricevuta. La soluzione istitiuta dalle maestre è efficace se non applicata raramente ma con una certa frequenza. Ora, per quanto riguarda sua figlia, la cosa migliore da fare è interrogarsi lei per prima su questo aspetto e vedere se c'è una parte di lei sofferente nell'identificazione con le vessazioni di cui sua figlia sembra farsi carico. Il suggerimento è verso un ascolto attivo, empatico e non giudicante con la bambina e nello stesso tempo - crearsi lei come madre un confronto verso la sua modalità genitoriale con l'aiuto di uno/a psicologo/a psicoterapeuta in presenza dove con calma e specificità andare ad analizzare tutte le sequenze relazionali sue e di sua figlia.
Le porgo i miei migliori auguri!
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma
23 MAG 2015
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Cara Elisa, la maestra ha fatto un ottimo lavoro. Certo piccole violenze psicologiche sono perpetrate in modo subdolo. Le strategie migliori per arginare il bullismo sono di "urlare" e denunciare subito gli episodi discriminatori da un lato e creare un interesse verso la propria persona (feste, coinvolgimento ludico, curiosità su attività o oggetti) dall'altro. Non sempre è facile, nel tuo caso rendere sempre partecipe la maestra di ogni situazione potrebbe essere l'arma vincente. Un caro saluto, Giuseppe
22 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Cara Elisa
purtroppo quello che succede è proprio questo che lei descrive e che cioè queste "bullette" o "bulletti" esercitano una qualche forma di attrazione.
Sarebbe invece interessante che bambini tranquilli imparassere a non fare tale investimento di interesse su di loro imparando a vederli per quello che sono realmente: persone deboli e profondamente insicuri.
Fatto stà che il bullismo nasce proprio da personalità frustrate già in tenera età e che, private di attenzioni e di vero amore genitoriale, cercano, in queste forme di potere negativo sugli altri, un riscatto.
Ancora dico, purtroppo, la società malata di protagonismo e di insana competittività sembra far apparire vincenti questi metodi che poi sono pure largamente applicati, spesso incoraggiati dagli adulti (nella mia condizione di mamma io stessa ho verificato casi in cui i genitori sul cancello della scuola salutando i figli dicevano, vai e fatti valere e "suonagliele").
Purtroppo noi adulti siamo i primi responsabili di questo stato di cose.
Far comprendere con semplicità a sua figlia che solo di debolezza e frustrazione si tratta può essere d'aiuto e poi mostrare modelli di personaggi positivi vincenti con la non violenza e con la pura forza di carattere.
E' ora di educare i nostri figli alla vera forza.
Saluti
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
21 MAG 2015
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Buongiorno,
le suggerisco di invitare a casa sua una di queste bambine, per una merenda, un pomeriggio in compagnia, o anche per un pic-nic domenicale.
Osservi come giocano e parlano le bambine. Potrebbe accadere che la compagna di sua figlia si riveli più disponibile alla relazione quando è fuori dal gruppo e che, incominciando ad apprezzare l'amicizia con sua figlia, possa modificare anche il comportamento del gruppo.
Resto a disposizione per ulteriori approfondimenti.
Cordialmente,
Dott.ssa Francesca Fontanella