Come affrontare il proprio padre e le proprie paure

Inviata da Mars · 19 ott 2016 Terapia familiare

Buongiorno,
sono una ragazza di 23 anni con la grande paura di esprimere davvero ciò che pensa in casa propria, davanti ai genitori. Sono innamorata e fidazata con un uomo di 25 anni più grande di me da poco più di un anno. Viviamo in città diverse e ho deciso, in seguito alla perdita del mio posto di lavoro, di raggiungerlo e vivere insieme. Vive in un paesino molto piccolo, che già conosco e in cui vivono alcuni miei parenti. Finalmente decido di fare il grande passo e dico ai miei genitori di questa relazione e della mia intenzione di andar via. Dopo la tempesta iniziale tutto si è silenziato e calmato, con il rientro di mio fratello, con cui questo discorso non è stato ancora affrontato. Alla sua ripartenza, passato ormai quasi un mese dalla prima"bomba", ho deciso di riparlare con mia madre, da sola, per rassicurarla sulla mia situazione, sulla persona che frequento, e sul fatto di non aver cambiato idea sul trasferimento. Ne è uscito che devo comunicarlo a mio padre. E tutto ciò mi manda nuovamente in crisi. Scatto innumerevoli volte in pianti tragici, senza riuscire a controllarli, e senza trovare la forza ed il coraggio di parlare e dire ciò che voglio. La notte non dormo più in maniera tranquilla, incubi, sogni tragici, sonno tormentato. Sto male e mi rendo conto che tutto dipende da me. Mi sento così debole che non riesco ad esprirmi e a farmi valere con la persona con cui non ho mai avuto un dialogo e di cui ho paura, mio padre. E soprattutto me ne voglio andare! Come posso affrontare la discussione? Senza cadere nel ridicolo e nella debolezza iniziando a piangere?
Grazie.

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Miglior risposta 19 OTT 2016

Buongiorno gentile Signorina,
la situazione è delicata in quanto la sua emotività non Le permette di poter comunicare con calma con suo padre e, dunque, dare consigli e per di più on line Le servirebbe a ben poco. Quello che può fare è affrontare la sua paura e comunicare come riesce, senza porsi ideali di perfezione nella comunicazione. Non è chiaro se la paura è legata - per esempio - alla risposta che pensa potrebbe darle suo padre o a che tipo di ripercussioni che comunque stanno già agendo dentro e fuori di Lei nelle reazioni emotive al solo pensiero di parlarci. Il mio suggerimento è di richiedere una consulenza psicologica con uno/a psicologo/a psicoterapeuta che l'aiuterà a mettere a fuoco la sua paura e anche le sue priorità.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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20 OTT 2016

Gentile Mars.,
da quanto dici si può desumere che i tuoi genitori non conoscano nemmeno il tuo fidanzato e tu già parli di andare a convivere dopo appena un anno avendo tanta fretta di scappare da casa tua.
Sei proprio sicura di fare la cosa giusta?
E se è così, non pensi che bisogna andare per gradi e cercare prima, se possibile, il consenso della tua famiglia?
Quanto alla difficoltà di parlare con tuo padre, avresti bisogno di una psicoterapia che ti faccia acquisire assertività e autostima ma non per sfidarlo bensì per confrontarti in modo tranquillo con lui prima di prendere decisioni affrettate.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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20 OTT 2016

Cara Mars, la sudditanza psicologica nei confronti dei genitori è sentita da molti giovani. Genitori che hanno sempre educato con le imposizioni e mai con il colloquio. Quello che mi fa riflettere, non mettendo in dubbio l'autenticità del tuo sentimento piuttosto che un desiderio di evasione e di emancipazione dalla tua famiglia, è perché tu non chieda aiuto al tuo uomo. Ha un'età che fa di lui un uomo maturo. Tu hai già parlato con tuo padre per cui è già al corrente dei tuoi progetti.
Qualche colloquio con uno psicologo con il quale affrontare le tue paure sarebbe un'ottima idea ma non disgiunta a un colloquio fra il tuo uomo e tuo padre. Mi sembra un'idea buona in quanto è anche giusto che la tua famiglia conosca la persona con la quale andrai a vivere e questo ti alleggerirebbe ma ti darebbe anche la misura della validità delle intenzioni di chi ti sta accanto.
Auguri dr. Annalisa Lo Monaco

Anonimo-146364 Psicologo a Roma

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19 OTT 2016

Gentile Mars,
non è molto chiaro da ciò che scrive se con suo padre ha già parlato (dice di aver parlato con i suoi genitori) oppure no.
In ogni caso la sua è una decisione non da poco. Se il paesino dove andrebbe a vivere è molto piccolo probabilmente offre minori possibilità di lavoro. Ha messo in conto questo aspetto? Potrebbe passare da una famiglia da cui si sente a quanto sembra poco capita e piuttosto legata a un altro legame difficile da sciogliere.
Dovrebbe cioè valutare bene quanto in questa sua decisione sia dettato dal desiderio di andar via e quanto da un profondo legame affettivo. Una psicologa potrebbe molto aiutarla.
cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologo a Roma

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