Collera e rabbia

Inviata da Niko77 · 20 dic 2024 Terapia di coppia

Buonasera, vorrei aiuto: mia moglie si arrabbia facilmente, che siano cose gravi o no, ha la tendenza a lanciare cose a terra o a sbattere roba con forza. Se io provo ad affermare le mie ragioni capita che mi tiri schiaffi in faccia urlando con forza. Da quello che mi dice il problema sono io (sempre), lei è sempre nel giusto invece. Non ho mai sentito delle scuse. Non vuole un supporto psicologico e poi finisce che ad andare sempre in terapia sono io. Ma sono un po’ stanco di farlo. Posso avere suggerimenti su come disinnescare? O forse il dialogo tra me e lei deve ridursi al solo ascolto da parte mia? Visto che si sente sempre criticata.
Grazie

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Miglior risposta 22 DIC 2024

Gentile Niko,
da quanto scrive sembrerebbe che lei abbia già chiesto supporto psicologico per i motivi che ha riferito e quindi è lecito ipotizzare che le saranno già stati dati dei suggerimenti senza però che ci siano stati buoni risultati.
Ad ogni modo, in attesa che sua moglie riconosca di avere un serio problema con la gestione della rabbia e decida di farsi aiutare in psicoterapia individuale o di coppia, lei può cercare di non alimentare escalation e spegnere "tempestivamente" le reazioni rabbiose di lei al primo insorgere facendole notare con tono tranquillo che si sta agitando, prima che commetta acting-out (lanciare o sbattere oggetti, tirare schiaffi etc.).
Se, nonostante ciò, non ottiene che si calma, le suggerisco di allontanarsi fisicamente da casa e rientrarvi solo dopo aver avuto certezza che è tornata la quiete.
Ovviamente questa è solo una misura provvisoria perchè la vera soluzione è in un adeguato percorso di psicoterapia che aiuti sua moglie ad analizzare e comprendere le ragioni profonde di queste esplosioni di rabbia imparando a gestirle correttamente.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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24 DIC 2024

Buonasera gentile Utente, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo, perché appare chiaro quanto sia difficile e logorante per lei. Dal suo racconto emerge una dinamica relazionale molto tesa, in cui sembra che la sua voce venga costantemente invalidata e le sue ragioni ignorate. La rabbia e i comportamenti aggressivi di sua moglie – sia fisici che verbali – sono segnali preoccupanti, che rendono importante riflettere su come affrontare questa situazione nel modo più sano e sicuro possibile.

Innanzitutto, voglio sottolineare che nessuno dovrebbe tollerare comportamenti violenti, come schiaffi o esplosioni di rabbia fisica. Questo tipo di reazioni non è mai giustificabile, indipendentemente dalle ragioni che possono esserci dietro. È comprensibile che lei voglia trovare un modo per ridurre i conflitti, ma non dovrebbe mai essere a costo del suo benessere emotivo o della sua dignità.

Cercare di “disinnescare” i conflitti potrebbe sembrare una soluzione temporanea, ma non risolve il problema alla radice. Ridurre il dialogo al semplice ascolto, come lei ipotizza, rischia di farla sentire ulteriormente frustrato e di alimentare una dinamica di squilibrio. Un rapporto sano si basa sulla possibilità di esprimersi reciprocamente senza paura di essere attaccati o messi a tacere.

Ha già fatto un grande sforzo nel cercare aiuto psicologico per affrontare questa situazione. Tuttavia, se è sempre lei a prendersi carico del lavoro emotivo e del miglioramento, senza un coinvolgimento o un'apertura da parte di sua moglie, è normale che si senta stanco e scoraggiato. Perché una relazione possa davvero migliorare, entrambe le parti devono essere disposte a mettersi in discussione e ad assumersi la propria responsabilità.

Potrebbe essere utile provare a comunicare con sua moglie in un momento di calma, spiegandole come si sente e quanto questa situazione la stia facendo soffrire. Eviti di accusarla o incolparla, ma si concentri su di sé e su quello che vorrebbe per il vostro rapporto. Ad esempio, potrebbe dirle: “Mi sento spesso impotente e ferito quando discutiamo in questo modo, perché vorrei che trovassimo insieme un modo per capirci meglio”. Se anche questo approccio non porta a un'apertura, potrebbe essere un segnale che il problema non può essere affrontato solo a livello personale.

Infine, voglio invitarla a prendersi cura di sé. Se il suo tentativo di migliorare la relazione continua a ricadere solo sulle sue spalle, è legittimo interrogarsi su cosa sia meglio per lei a lungo termine. Un supporto psicologico per sé stesso, nonostante la stanchezza, potrebbe aiutarla a fare chiarezza sulle sue priorità e a costruire una strada che la porti verso relazioni più equilibrate e rispettose.

Sono a disposizione per approfondire ulteriormente se lo desidera.
Dott. Luca Vocino

Dott. Luca Vocino Psicologo a Bergamo

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22 DIC 2024

Capisco perfettamente la tua frustrazione e preoccupazione. La situazione che descrivi è complessa e richiede molta delicatezza. Innanzitutto, è importante sottolineare che nessuno merita di essere trattato con violenza, verbale o fisica.

La violenza non è mai una soluzione e non è accettabile in nessuna circostanza.

Cosa puoi fare?

-Metti al primo posto la tua sicurezza: se le situazioni si fanno troppo tese e temi per la tua incolumità, allontanati fisicamente. Trova un luogo sicuro dove poterti riflettere e valutare i prossimi passi.
- Non cercare di giustificarti: quando tua moglie ti accusa, cercare di difenderti potrebbe intensificare la discussione. Ascolta ciò che ha da dire, anche se non sei d'accordo, e cerca di capire il suo punto di vista.
- Comunica in modo assertivo: quando ti senti pronto, esprimi le tue emozioni e i tuoi bisogni in modo chiaro e calmo, senza accusare o giudicare. Usa frasi in "io" per descrivere come ti senti ("Mi sento ferito quando mi urli contro").
- Stabilisci dei limiti: chiarisci a tua moglie che non tollererai più comportamenti violenti o offensivi. Se continua a comportarsi in questo modo, allontanati dalla discussione o dalla situazione.
- Cerca sostegno esterno: parlane con un amico di fiducia, un familiare o un professionista. Avere qualcuno con cui parlare può essere di grande aiuto per elaborare le tue emozioni e trovare nuove strategie.
- Valuta una separazione temporanea: se la situazione diventa insostenibile, potresti considerare di allontanarti da casa per un periodo. Questo ti darà lo spazio e il tempo necessari per riflettere e prendere decisioni importanti.

È fondamentale che tu comprenda che non sei responsabile del comportamento di tua moglie. Il suo modo di reagire è un problema che lei deve affrontare. Tuttavia, tu hai il diritto di vivere in un ambiente sicuro e rispettoso.

Considera anche queste opzioni:

- Terapia di coppia: potrebbe essere utile coinvolgere un terapeuta specializzato in relazioni di coppia per aiutarvi a comunicare in modo più efficace e risolvere i conflitti in modo costruttivo.
- Gruppi di sostegno: partecipare a gruppi di sostegno per persone che vivono situazioni simili può offrirti l'opportunità di condividere le tue esperienze e ricevere consigli da altri.

Ricorda: non sei solo. Ci sono molte risorse disponibili per aiutarti a gestire questa situazione difficile.

Importante: Se ti senti in pericolo, non esitare a contattare le autorità o un centro antiviolenza.

Dott. Mirko Manzella Psicologo a Trieste

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22 DIC 2024

Buongiorno
Vi consiglio dei colloqui di coppia per analizzare i comportamenti di rabbia di sua moglie.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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21 DIC 2024

Mi dispiace molto leggere della situazione che stai vivendo. Subire reazioni aggressive, fisiche o verbali, è una condizione estremamente difficile da affrontare, soprattutto all’interno di una relazione di coppia. È importante sottolineare che nessuno dovrebbe mai essere vittima di violenza, sia essa fisica o emotiva, in un rapporto. Cercherò di offrirti alcune riflessioni e suggerimenti per affrontare questa situazione:

### 1. **Riconoscere il problema**
- Il comportamento di tua moglie, come gli schiaffi o il lanciare oggetti, è una forma di violenza e non è giustificabile, indipendentemente dalle motivazioni. Questo non è un modo sano di gestire i conflitti.
- Il fatto che ti attribuisca sempre la colpa e non sia disposta a prendersi responsabilità rende difficile trovare soluzioni costruttive.

### 2. **Valutare i tuoi limiti**
- È importante chiederti quanto a lungo puoi tollerare questa situazione e quanto sta influenzando il tuo benessere fisico ed emotivo. Andare in terapia da solo è positivo, ma se ciò non cambia la dinamica tra voi, potresti considerare di ridefinire i tuoi confini.
- Chiediti se il rapporto è in grado di offrirti il rispetto e il supporto di cui hai bisogno per vivere in modo sereno.

### 3. **Strategie per disinnescare**
Se desideri provare a migliorare la comunicazione senza alimentare i conflitti:
- **Rimani calmo:** Se lei alza la voce o si arrabbia, cerca di mantenere un tono pacato e rassicurante. Questo può evitare di esasperare la situazione.
- **Non rispondere all’aggressività:** Se percepisci che una discussione sta degenerando, potresti provare a interromperla con una frase come: *"Mi sembra che siamo troppo arrabbiati per parlarne ora. Riprendiamo quando siamo più calmi."*
- **Ascolto attivo:** Se si sente criticata, prova a riflettere le sue emozioni senza giudizio, ad esempio: *"Capisco che questa situazione ti ha fatto arrabbiare molto."* Questo potrebbe aiutarla a sentirsi compresa, anche se non sei d'accordo con lei.
- **Prenditi del tempo:** Se il confronto diventa troppo intenso, allontanarti momentaneamente dalla situazione può prevenire escalation.

### 4. **Affrontare il rifiuto del supporto psicologico**
- Spesso chi rifiuta la terapia lo fa per paura di affrontare i propri problemi o per la convinzione che non ne abbia bisogno. Tuttavia, puoi provare a proporre un approccio di coppia: *"Vorrei capire come possiamo stare meglio insieme, forse un terapeuta di coppia potrebbe aiutarci."*
- Mettere l'accento su una soluzione condivisa, piuttosto che su un suo problema personale, potrebbe ridurre la sua resistenza.

### 5. **Proteggere te stesso**
- Se i comportamenti violenti persistono o aumentano, è fondamentale che tu dia priorità alla tua sicurezza. Potresti considerare di parlarne con un professionista esperto in relazioni difficili o violente per ricevere consigli pratici su come affrontare queste dinamiche.

### 6. **Quando il dialogo non basta**
- Se il dialogo rimane impossibile e il comportamento aggressivo continua, potresti dover valutare se questa relazione è sostenibile per te. Nessuna terapia o strategia può funzionare senza la disponibilità reciproca a cambiare.

---

Se ti senti sopraffatto, ricorda che chiedere aiuto non significa fallire, ma prendersi cura di te stesso. Ci sono organizzazioni e professionisti specializzati che possono offrirti supporto in situazioni di conflitto o abuso domestico. Tu meriti di vivere in un ambiente sereno e rispettoso.

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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21 DIC 2024

Buon pomeriggio Niko77, capisco che la situazione in cui si trova sia difficile e frustrante, ed è apprezzabile il fatto che lei stia cercando di comprendere a fondo il comportamento di sua moglie. Da quello che posso capire nelle sue parole, probabilmente, il problema che si sta manifestando potrebbe essere la punta dell'iceberg, di qualcosa di più grande e faticoso che sua moglie vive e ha vissuto, con dinamiche più profonde che vanno esplorate.
Anche se lei Niko77 ha intrapreso un percorso di crescita personale che le ha dato una maggiore consapevolezza, è importante ricordare che non possiamo sostituirci agli altri nei loro percorsi di cambiamento. Solo sua moglie può decidere di affrontare le sue difficoltà e lavorare su di sé, possibilmente con l'aiuto di un terapeuta. Potrebbe, quindi, offrirle il suo supporto nell’approciarsi ad una scelta di un professionista valido per la moglie, cercando di essere comprensivo e paziente, senza forzarla in questo percorso.
Le faccio i miei migliori auguri.
Dott.ssa Francesca Ceccotti

Dott.ssa Francesca Ceccotti Psicologo a Verona

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21 DIC 2024

Buon pomeriggio Niko, leggendo ciò che scrivi, comprendo il tuo stato d'animo e quanto risulti complessa la relazione. Sarebbe molto importante poter intraprendere un percorso di sostegno/supporto psicologico e una possibile terapia di coppia. Bisogna chiedere aiuto e non abituarsi alla violenza verbale e fisica all'interno delle mura domestiche.
Per qualsiasi informazione rimango a disposizione.
Saluti. Dr. V. D'Aquino

Dott.ssa Vanessa D'Aquino Psicologo a Gallipoli

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21 DIC 2024

Buongiorno Niko, dev'essere difficile stare sempre in allerta con una persona che si arrabbia cosi facilmente e che viene alle mani. Il suo mettersi in discussione per trovare delle soluzioni 'per disinnescare' i comportamenti di sua moglie mi raccontano di amore e pazienza da parte sua, che tuttavia non bastano quando la rabbia esplode in questi modi. Se la terapia personale può aiutarla a cogliere prospettive diverse e/o cogliere aspetti comunicativi importanti nell'innesco di certe dinamiche, non può tuttavia agire su sua moglie. La terapia personale ricade anche a livello interpersonale ma se il problema è la rabbia di sua moglie (...).
Parli con lei e le metta davanti la sua stanchezza e difficoltà; una terapia di coppia potrebbe aiutarla ed aiutarvi. Un caro saluto Niko. Maria dr Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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21 DIC 2024

Caro Niko, quello che descrivi è un ciclo di rabbia, frustrazione e disconnessione che sembra ripetersi senza mai dare un reale spazio a una comunicazione sana. Questo è un segnale che ci potrebbe essere un malessere più profondo che non viene affrontato e che non riesce ad essere verbalizzato. La rabbia e la violenza, fisica o verbale, non sono mai la soluzione a nessun tipo di problema, e sicuramente non possono mai essere giustificate. La violenza, in particolare, può diventare un circolo vizioso, dove la frustrazione esplode in azioni che a loro volta alimentano ancora più rabbia e distanza. È difficile gestire una situazione in cui non ti senti ascoltato o rispettato, dove ogni tentativo di affermare i tuoi bisogni sembra venire ignorato o, peggio, accusato. Proviamo a considerare due cose. La prima è che probabilmente tua moglie sta vivendo una grande sofferenza emotiva che non riesce ad esprimere in modo sano. Non possiamo sapere esattamente cosa stia attraversando, ma la sua rabbia potrebbe essere una risposta a un malessere profondo che non ha la capacità o la volontà di affrontare. Questo non giustifica assolutamente le sue reazioni, ma ci aiuta a capire che, al di là del conflitto tra voi, c’è qualcosa di non risolto dentro di lei che richiede attenzione. È essenziale però che tu non perda il contatto con te stesso, il tuo benessere non può essere sacrificato continuamente. Se non riesci a trovare uno spazio di ascolto e di comprensione reciproca, il rischio è che tu ti senta sempre più solo e impotente. Ora, rispetto alla tua domanda su come “disinnescare” la situazione, credo che la chiave sia il trovare un modo per fermare il ciclo distruttivo senza cadere nella tentazione di rispondere con rabbia o sottomissione. Ogni volta che lei esplode, può essere utile rimanere il più calmo possibile, non per evitare il conflitto, ma per impedire che la situazione degeneri ulteriormente. Questo non significa non esprimere i tuoi sentimenti, ma farlo in modo che non alimenti la sua rabbia. Se ti colpisce o urla, è importante che tu stabilisca dei limiti chiari, comunicando fermamente che non accetti quel tipo di trattamento. A volte, dire “Non posso parlare con te finché non ti calmi” è un primo passo per proteggere te stesso senza entrare nel conflitto. Non esiste una formula magica per risolvere questa situazione, ma credo che il dialogo tra di voi debba evolversi, cercando non solo di ascoltare, ma anche di far sentire che le tue emozioni e le tue esigenze sono altrettanto valide. Tuttavia, se tua moglie continua a non volersi confrontare in modo aperto, a non riconoscere le sue emozioni e a non voler cercare supporto, è probabile che tu debba anche fare una riflessione su quanto questo ti stia danneggiando a lungo termine. La terapia di coppia potrebbe essere una strada utile, ma se lei non è disposta a intraprenderla, forse potrebbe essere il momento per te di fare delle scelte difficili. Il supporto psicologico per te stesso è fondamentale: anche se la tua partner non è disposta a cambiare, tu non devi rimanere intrappolato in una dinamica che ti fa male. Trovare uno spazio per te, dove esplorare i tuoi sentimenti e le tue esigenze, potrebbe aiutarti a fare chiarezza, è essenziale che tu abbia il supporto di qualcuno che ti aiuti a guardare la situazione da una prospettiva più ampia e a fare scelte che siano salutari per te.
Ti auguro il meglio, cordialmente,
Dott.ssa Velia Morati

Dott.ssa Velia Morati Psicologo a Nocera Inferiore

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21 DIC 2024

Ciao Niko,
Sicuramente non si va a costruire una dinamica sana, bisognerebbe indagare se è così da sempre o se c’è stato un evento scatenante che ha portato lei ad a sere questi atteggiamenti.
Purtroppo l’unica cosa che si potrebbe fare è l’aiuto di un supporto psicologico per capire da dove proviene questa rabbia, o anche fare un percorso di coppia, ma se lei rifiuta anche obbligarla non servirebbe a nulla…
Per quello che riguarda il ridursi al solo ascolto o alla tecnica del disinnescarsi potrebbe funzionare all’inizio, ma in una coppia il dialogo è importante, ed entrambe le parti hanno diritto di essere ascoltate.
Mi sento di consigliarle di continuare il percorso e di farlo per lei.
Dott.ssa Flavia Giardino

Dott.ssa Flavia Giardino Psicologo a Roma

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21 DIC 2024

Buongiorno,
mi dispiace davvero leggere quello che stai passando, immagino quanto possa essere frustrante e doloroso vivere in una situazione così, dove sembra che il dialogo e la comprensione siano sempre difficili da raggiungere. È normale che ti senta stanco e sopraffatto, soprattutto se ti sembra che le cose non migliorino mai.

Prima di tutto, quando ci sono reazioni così forti, come gli schiaffi o lanciare oggetti, la tua sicurezza è la cosa più importante. Se senti che la situazione sta sfuggendo di mano, allontanati per un momento. Non è un segno di debolezza, ma un modo per evitare che tutto peggiori.

Anche se può essere difficile, cerca di non sentirti sempre in colpa. Quando tua moglie ti dice che il problema è sempre “tuo”, è importante ricordare che una relazione è fatta di due persone, e i problemi vanno affrontati insieme. Non è solo tua responsabilità far funzionare tutto, anche se sembra che a volte tu debba prendere tutto su di te.

Un altro consiglio potrebbe essere quello di cercare di "disinnescare" i conflitti. Quando la rabbia è alta, a volte rispondere subito non fa che peggiorare le cose. Prova a non reagire immediatamente e a cercare di ascoltarla, senza giudicare. Non significa che devi accettare tutto, ma magari aiuta a calmare la tensione.

Tuttavia, è importante che lei capisca che certi comportamenti non sono accettabili. Forse, in un momento di tranquillità, potresti parlare con lei e dire chiaramente che non puoi accettare violenza fisica o verbale. Questo non significa accusarla, ma stabilire dei limiti per mantenere un minimo di rispetto e serenità.

Capisco anche quanto possa essere frustrante sentirsi l’unico a cercare aiuto, e vedo quanto sia difficile non riuscire a portarla a fare un passo verso la terapia. Ma prendersi cura di sé, anche in questi momenti, è fondamentale. Non devi affrontare tutto da solo. La terapia di coppia potrebbe essere una buona opzione, anche se è difficile farlo capire a lei. A volte, il supporto esterno aiuta a vedere le cose da un’altra prospettiva.

Ti auguro di trovare la forza per affrontare questa situazione, e se ti serve parlare o avere un consiglio, sono qui per te.

Simona Cappello Psicologo a Cornaredo

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