Buongiorno, da tre anni lavoro per un azienda. Lavoro a stretto contatto con un collega che si sta occupando della mia formazione e dalla quale devo dipendere tutti i giorni per poter lavorare.
Inizialmente i rapporti con questa persona erano molto buoni, nel senso che e' una persona cordiale, tranquilla e inizialmente mi passava i primi lavori, spiegando tutto nei dettagli. Dopo un anno che ero li e mi passava sempre i soliti lavori, ho chiesto di poter participare nei nuovi lavori per seguire nella mia formazione e per poterlo cosi aiutare in casi nuovi. Lui non mi ha mai detto di no, pero di fronte a questa mia richiesta, o si rifiuta di passarmi questi lavori trovandomi una scusa (si era dimenticato) oppure me li passa pero non me li spiega bene in modo tale che commetta degli errori oppure alla fine si intromette nel mio lavoro e si mette a farli lui. Da quando ho iniziato a chiedergli nuove mansioni, ha smesso addirittura di salutarmi (mi saluta a giorni alterni) e ha anche smesso di passarmi quei lavori che gia sapevo fare e dove io ero gli ero utile.
Gli Ho chiesto in privato spiegazioni, se andava tutto bene, se per caso gli avevo fatto qualcosa e lui mi aveva detto che stava bene e che non aveva nulla contro di me.
Sono un po confusa, non so come comportarmi con lui, visto che la mia formazione e la mía crescita deve dipendere da lui (alla fine Dell anno lui fa anche una relazione del mio lavoro ai capi Dell azienda).
Mi sempra che questo collega sia una persona passivo aggressiva, perché e una persona molto chiusa. Come mi dovrei comportare con un collega cosi? Esiste una strategia efficace di comunicazione?
Grazie anticipadamente. Un saluto
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Miglior risposta
25 FEB 2025
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La situazione che descrivi è frustrante, ed è chiaro che il tuo collega sta adottando un comportamento passivo-aggressivo: evita il confronto diretto, ti esclude dalle mansioni importanti e limita la tua crescita senza mai dirti chiaramente cosa lo infastidisce. Questo tipo di atteggiamento è complesso da gestire, ma il metodo Gordon offre alcuni strumenti utili per migliorare la comunicazione e riprendere il controllo della situazione.
La chiave è usare un messaggio in prima persona, che ti permetta di esprimere le tue esigenze senza accusare l’altro. Per esempio, invece di dirgli: “Non mi passi più i lavori nuovi, mi sembra che tu voglia mettermi da parte”, puoi provare con:
“Mi sto accorgendo che ultimamente ricevo meno lavori da te e questo mi preoccupa, perché ho bisogno di fare esperienza per migliorare. Vorrei capire se c’è qualcosa che posso fare per rendere la nostra collaborazione più efficace.”
In questo modo, stai portando il problema alla luce senza attaccarlo direttamente, lasciandogli lo spazio per una risposta meno difensiva.
Un’altra strategia utile è il listening attivo, che può aiutarti a decifrare le sue resistenze. Quando lui trova scuse o si mostra sfuggente, prova a riflettere ciò che dice:
“Capisco che tu abbia tante cose da gestire e che a volte possa essere più semplice fare da solo, ma per me è davvero importante imparare. C’è qualcosa che posso fare per aiutarti in questo processo?”
Infine, tieni presente che, se lui continua a ostacolarti, potrebbe essere necessario coinvolgere un superiore in modo assertivo. Non per lamentarti, ma per proporre una soluzione: “Sto cercando di formarmi al meglio, ma ho difficoltà nel ricevere nuove mansioni. Come possiamo fare per ottimizzare il processo di apprendimento?”
Gestire un collega passivo-aggressivo richiede pazienza, ma con una comunicazione chiara e assertiva puoi spostare il focus sulla collaborazione, senza scivolare in una dinamica di tensione. Se vuoi approfondire strategie più specifiche, possiamo parlarne in un incontro.
Dott.ssa Barbara Durand
Ricevo a Torino e Online
– www.basisicure.com
26 FEB 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve, in questo caso quello che può attuare è una comunicazione molto sincera. Gli parli umanamente non professionalmente. Gli parli di come si sente ad aver notato un progressivo deterioramento della vostra capacità collaborativa. Gli parli di come si sente a vivere in una situazione simile e gli faccia presente che ognuno ha difficoltà e limiti dovuto anche a situazioni possibilmente sgrassanti fuori casa, ma che questo non vuole essere un modo per separarvi, bensì per spalleggiarvi ulteriormente.
Sono certa che di ammorbidirà
25 FEB 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera Ver,
capisco quanto possa essere frustrante trovarsi in questa situazione, soprattutto quando hai cercato di fare un passo avanti per crescere nel tuo lavoro. Il comportamento del tuo collega sembra davvero difficile da decifrare e lascia un po' di incertezza. Ti consiglio di continuare a cercare di comunicare con lui in modo aperto, senza forzare troppo le cose, ma facendogli capire che sei davvero interessata a migliorare e a crescere con il suo aiuto. Magari un dialogo più diretto potrebbe aiutarlo a sentirsi più a suo agio nell'esprimere eventuali difficoltà che sta vivendo, senza che tu debba interpretare i suoi segnali. Essere sinceri e trasparenti può fare una grande differenza, anche se non sempre è facile.
25 FEB 2025
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
capisco perfettamente la tua frustrazione, soprattutto in una situazione lavorativa dove la tua crescita dipende da un collega che sembra non essere disposto a supportarti come prima. Le dinamiche di passivo-aggressività, come quelle che descrivi, possono essere davvero difficili da gestire, specialmente se sono nascoste dietro una facciata di cortesia e “buone maniere”.
25 FEB 2025
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Quando lei ha chiesto spiegazioni in privato al suo collega, lui le ha risposto che “stava bene e che non aveva nulla contro lei”.
Tuttavia, le ha spiegato perché concretamente, lui si comporta in questo modo?
Per quale motivo le dà nuovi lavori?
Per quale motivo non gliele spiega bene?
Mi consigli di parlare nuovamente col suo collega e di chiedere spiegazioni concrete su questo punto.
Se poi la risposta del suo collega non le sembra appropriata e giusta, le consiglio di valutare di andare a parlare con il suoisuperiori e farcpresente il comportamento di questo collega nei suoi confronti
Per ultime informazioni, contatti le risponderò con piacere
25 FEB 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno! Capisco molto bene la tua frustrazione in questa situazione, che deve essere davvero difficile da gestire. La formazione sul lavoro è un processo delicato, e quando ci sono difficoltà nei rapporti con un collega che ha una posizione chiave nel tuo sviluppo professionale, può diventare ancora più complicato.
Da quello che descrivi, sembra che il collega stia assumendo un comportamento passivo-aggressivo, dove le sue azioni non sono in linea con quello che ti ha detto (come ad esempio dirti che va tutto bene, ma poi evitare di passarti nuove mansioni o di fornirti il supporto che ti serve). Quando si lavora con qualcuno che agisce in modo passivo-aggressivo, può essere difficile capire come relazionarsi senza alimentare il conflitto.
25 FEB 2025
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Buongiorno! Capisco molto bene la tua frustrazione in questa situazione, che deve essere davvero difficile da gestire. La formazione sul lavoro è un processo delicato, e quando ci sono difficoltà nei rapporti con un collega che ha una posizione chiave nel tuo sviluppo professionale, può diventare ancora più complicato.
Da quello che descrivi, sembra che il collega stia assumendo un comportamento passivo-aggressivo, dove le sue azioni non sono in linea con quello che ti ha detto (come ad esempio dirti che va tutto bene, ma poi evitare di passarti nuove mansioni o di fornirti il supporto che ti serve). Quando si lavora con qualcuno che agisce in modo passivo-aggressivo, può essere difficile capire come relazionarsi senza alimentare il conflitto.
**Ecco alcuni suggerimenti su come affrontare questa situazione:**
1. **Rimani calma e professionale**
Cerca di non reagire all'atteggiamento passivo-aggressivo con frustrazione o rabbia. È difficile, ma rimanere calma e mantenere un comportamento professionale è la cosa più importante. La tua reazione emotiva potrebbe finire per rafforzare il comportamento del tuo collega.
2. **Affronta il comportamento in modo diretto e assertivo**
Dal momento che il collega ti ha detto che non c'è nulla di personale e che tutto va bene, potresti tentare di portare di nuovo l'argomento in modo costruttivo. Fai domande dirette e chiedi chiarimenti sulle mansioni che ti vengono assegnate. Potresti dire qualcosa del tipo:
"Ho notato che ultimamente non mi sono state assegnate le mansioni che avevo chiesto di prendere in carico, e mi sembra che ci siano difficoltà nel mio processo di formazione. Mi puoi aiutare a capire come posso essere più utile o se ci sono delle aree in cui devo migliorare?"
3. **Chiedi feedback specifico**
Chiedi al tuo collega di darti un feedback specifico sul tuo lavoro. A volte la mancanza di feedback chiaro può portare a comportamenti frustranti. Cerca di ottenere indicazioni concrete su cosa puoi fare per progredire. Questo potrebbe aiutarlo a capire che sei impegnata nella tua crescita professionale e non stai solo chiedendo per il piacere di fare nuove attività, ma perché hai davvero voglia di migliorare.
4. **Stabilisci confini chiari**
Se il collega continua a intromettersi nel tuo lavoro senza darti una possibilità di completarlo, è importante stabilire dei confini chiari. Puoi dire qualcosa come:
"Mi piacerebbe avere più autonomia nella gestione di questo compito. Se hai bisogno di correggere o dare suggerimenti, sono felice di ascoltarli, ma vorrei avere la possibilità di portarlo a termine da sola."
5. **Focalizzati sul tuo obiettivo di crescita**
Ricorda che la tua formazione e crescita professionale sono l’obiettivo principale. Se continui a sentire che il collega non ti sta supportando, potresti considerare di chiedere a qualcun altro nel team di darti un feedback o anche di parlare con un responsabile HR o con un supervisore per cercare un supporto alternativo. Non deve essere visto come una critica nei confronti del collega, ma piuttosto come una ricerca di soluzioni per migliorare la tua formazione.
6. **Non personalizzare il comportamento**
Il comportamento passivo-aggressivo è spesso legato a insicurezze o difficoltà personali della persona che lo manifesta, e non è qualcosa che puoi cambiare direttamente. Prova a non prendere il suo comportamento come una critica personale. Piuttosto, mantieni l'atteggiamento positivo e concentrati su come puoi progredire da sola, cercando soluzioni alternative.
**Strategia di comunicazione efficace con un collega passivo-aggressivo:**
Quando hai a che fare con qualcuno che mostra comportamenti passivo-aggressivi, l’approccio migliore è **comunicare in modo diretto, chiaro e rispettoso**, evitando interpretazioni emotive o eccessiva difensività. Ecco alcune linee guida:
- **Usa il "linguaggio io"**: Ad esempio, "Mi sento un po' persa quando non mi vengono spiegate bene le mansioni", anziché "Tu non mi spieghi mai nulla."
- **Fai domande aperte e non accusatorie**: "Posso sapere se c'è qualcosa che posso fare meglio nella gestione di questo compito?"
- **Concentrati su fatti, non su emozioni**: Cerca di descrivere situazioni specifiche (ad esempio, "L'ultima volta che ho chiesto di prendere un nuovo compito, non mi è stato spiegato come affrontarlo") senza caricare troppo la comunicazione di emotività.
**Conclusioni**
Capisco che questo tipo di interazione può essere stressante, ma cerca di mantenere la tua professionalità e di focalizzarti sui tuoi obiettivi. Se il comportamento del tuo collega non cambia, considera la possibilità di discutere con il tuo supervisore per ricevere il supporto necessario per la tua crescita. Ma soprattutto, non dimenticare di valorizzare te stessa e il tuo impegno: il fatto che tu stia cercando di migliorarti è un segno di grande dedizione e professionalità.
Spero che queste riflessioni ti possano essere utili! Se hai altre domande o vuoi discutere più a fondo, sono qui.
25 FEB 2025
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Gent.ma Ver,
può darsi che il suo collega veda in lei una potenziale rivale in carriera e quindi mette in atto comportamenti tali da metterla in cattiva luce in modo che lui risulti più bravo.
In genere la soluzione che consiglio in questi casi è quella gerarchica, chiedere al vostro superiore un colloquio in cui lei potrà esprimere tutte le sue perplessità in merito, magari chiedendo di poter essere assegnata ad un altra persona che possa aiutarla meglio a completare la formazione. Se la scala gerarchica è impraticabile, si rivolga comunque all'ufficio del personale.
Un consiglio non ne faccia mai una questione personale con il collega e non parli mai male del collega anzi se può ne parli bene, si limiti a dire che in quella posizione non sta crescendo, che la formazione si è interrotta su casi semplici e di routine e che vorrebbe poter imparare altro.
AG
25 FEB 2025
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Ciao! Da quello che descrivi, sembra che il tuo collega stia adottando un atteggiamento passivo-aggressivo, forse per insicurezza o per una difficoltà a gestire la dinamica di formazione. Il fatto che inizialmente fosse collaborativo e poi abbia cambiato atteggiamento quando hai chiesto di crescere professionalmente potrebbe indicare che si sente minacciato o poco disposto a condividere il controllo del lavoro.
Ecco alcune strategie per gestire la situazione:
1. Comunicare in modo assertivo
Affronta la situazione in modo diretto ma non accusatorio. Esprimi come ti senti e cosa hai osservato, senza giudicarlo. Ad esempio, puoi dirgli: "Ho notato che da un po' di tempo non mi passi più lavori nuovi e che fai fatica a spiegarmi quelli che mi dai. Mi sento un po' frustrata perché vorrei crescere professionalmente e ho bisogno del tuo supporto. C'è qualcosa che non va?" o, sempre evitando di accusarlo o di farlo sentire sotto attacco, puoi puntare sulla collaborazione e sul beneficio reciproco: "Ho notato che da quando ho chiesto di imparare nuove cose, qualcosa nel nostro rapporto è cambiato. Vorrei capire come possiamo collaborare al meglio per essere entrambi più efficaci."
2. Chiarire le aspettative
Chiedi al tuo collega cosa si aspetta da te e cosa tu ti aspetti da lui in termini di formazione e collaborazione. Definite insieme obiettivi chiari e scadenze precise.
3. Evitare di dipendere solo da lui
Se possibile, cerca di apprendere in modo autonomo, chiedendo ad altri colleghi o studiando per conto tuo.
Chiedi feedback e supporto anche da altre persone nell’azienda, magari coinvolgendo un superiore in modo neutrale, per far capire che vuoi crescere senza fare pressione su di lui.
4. Documentare il tuo lavoro
Tieni traccia di ciò che fai, delle richieste che gli fai e delle sue risposte. Questo può esserti utile nel caso in cui la sua valutazione di fine anno non sia equa.
5. Gestire il comportamento passivo-aggressivo
Se lui ti esclude o ti risponde in modo vago, chiedi sempre conferma delle sue indicazioni per iscritto (es. via email o messaggi interni).
Se commette l’errore di intromettersi nel tuo lavoro all’ultimo momento, prova a dirgli: "Per me è importante fare esperienza diretta. Posso completarlo io questa volta e, se serve, rivediamo insieme il risultato?"
6. Coinvolgere un superiore se necessario
Se la situazione non migliora, valuta di parlarne con un responsabile, ma senza accusarlo direttamente. Puoi dire qualcosa come:
"Vorrei capire meglio come posso crescere nel mio ruolo. C’è modo di ricevere più formazione su nuovi progetti?"
Questo potrebbe spingere l’azienda a strutturare meglio la tua formazione, senza che sembri un attacco personale.
7. Mantenere un atteggiamento professionale
Anche se il suo comportamento ti infastidisce, cerca di mantenere la calma e di non farti coinvolgere in discussioni o litigi. Rispondi alle sue azioni con professionalità e concentrati sul tuo lavoro.
Ricorda
- Non prendere sul personale i comportamenti del tuo collega. Spesso le persone passivo-aggressive agiscono così a causa di insicurezze o problemi personali.
- Non cercare di "cambiare" il tuo collega. Concentrati su come puoi gestire la situazione e proteggere la tua crescita professionale.
- Non aver paura di chiedere aiuto. Parlare con i tuoi superiori o con un professionista (ad esempio uno psicologo del lavoro) può darti un punto di vista esterno e aiutarti a trovare soluzioni.
Ti consiglio di non farti bloccare dalla sua chiusura e di trovare modi per imparare e crescere, anche se lui non ti aiuta attivamente. Se riesci a gestire la situazione con intelligenza e professionalità, potresti anche trasformarla in un'opportunità per dimostrare il tuo valore all'azienda.