Salve dottori,
vi scrivo perché volevo sapere qual'è la causa del mio problema, perché tendo ad essere assillante quando un ragazzo vuol chiudere il rapporto o non vuole parlarmi, e invece di lasciar perdere anche se posso essere io nella ragione, insisto con i messaggi, ma non per recuperare il rapporto ma per far notare loro dove sbagliano e sfogo la mia rabbia in questo modo. Io so che in questo modo sbaglio e mi rendo conto di esagerare, xo continuo a ripetere gli stessi errori non avendo la capacità di chiudere un rapporto, e mi domando se questa cosa dipende da un disturbo oppure se si tratta solo di saper controllare la rabbia e gli impulsi. Accetto qualsiasi vostra risposta.
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20 SET 2022
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Ciao Martina, dovresti avere 23 anni, i più belli. Certamente ci saranno problemi e conflitti legati alla tua educazione ed esperienza affettiva. L'amore è importante ma deve essere passione più che spiegazione. Ti inviterei a concentrarti sulle tue scelte di vita: di lavoro, di studio, di sport,.. ecc. In modo di essere in contatto con la solidità data da quello che fai e che sei. Puoi farcela da sola, anche se due chiacchiere con "uno bravo" :-).. possono aiutarti.
14 SET 2022
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Buonasera Martina, capisco la situazione che sta descrivendo, e le preoccupazioni che sta esternando. Spesso ci ritroviamo ad affrontare delle difficoltà a livello relazionale, che possono verificarsi con diverse tipologie di persone. Ha pensato a rivolgersi ad un terapeuta? sia per lei sia per sua figlia nel caso, in modo da poter comprendere, esplorare ed elaborare le motivazioni sottostanti ai comportamenti e ai bisogni da lei descritti.
Resto a disposizione!
AV
14 SET 2022
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Cara Martina
Non posso sbilanciarmi per messaggio ma ti consiglio di parlare con un professionista in modo da approfondire il tuo contesto e la relazione con rabbia e figura maschile.
Rimango a disposizione per parlarne tranquillamente, puoi vedere anche la mia agenda online
GM
14 SET 2022
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Cara Martina,
la invito ad approfondire la sua domanda in un percorso psicoterapeutico sistemico-relazionale finalizzato a comprendere il suo problema alla luce dei contesti di appartenenza in cui è inserita, di cui il prioritario fra tutti, è quello della sua famiglia.
Sono a sua completa disposizione per qualsiasi chiarimento, anche online.
14 SET 2022
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Salve Martina,
questo è probabilmente il suo modo di reagire a situazioni del genere. Non è detto si tratti di un disturbo. Se si pone la domanda vuol dire che sta ponendo attenzione su se stessa ed evidentemente su qualcosa di lei che non la convince o che le dà fastidio e che dunque vorrebbe approfondire.
Rendersi conto di ciò che le accade è sinonimo di una certa consapevolezza di come queste situazioni la fanno sentire, e dunque di ascolto di se stessa.
Da come scrive non vorrebbe ripetere gli stessi errori, e la cosa migliore da fare in tal caso è approfondire la sua domanda in uno spazio in cui può sentirsi tutelata, in cui può essere accompagnata verso una maggiore comprensione di sé, del suo modo di essere, di fare, di porsi nei confronti dell'altro e di se stessa.
Le auguro di trovare la/il professionista che fa per lei.
Se vuole parlarne io sono disponibile, anche online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Martina Pallottini
14 SET 2022
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è una domanda che può avere molte risposte, le informazioni sono troppo poche per comprendere appieno. Certo è che se vorrai agire su queste caratteristiche e modificarle dovresti intraprendere un percorso di psicoterapia per essere supportata. Quello che descrivi potrebbe essere causato da una bassa autostima, tratti dipendenti, tratti ossessivi, modalità passivo-aggressive e probabilmente qualcos'altro. Occorre identificare meglio quali caratteristiche sono presenti e partire da lì.
14 SET 2022
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Buongiorno Martina,
Mi dispiace per la situazione che sta vivendo e la fatica che sta affrontando.
Le cause di questa sua fatica e possono essere molteplici e sarebbe impossibile poterle rispondere via messaggio, ma la consapevolezza che sta mostrando nel riconoscerla la puó aiutare ad affrontare questa fatica.
Un percorso psicologico puo’ aiutarla ad essere consapevole dei pensieri, emozioni e comportamenti che le impediscono di essere serena e, insieme al terapeuta, sarà possibile lavorare per renderli flessibili e piú funzionali.
Qualora fosse interessata, resto a disposizione, anche online
14 SET 2022
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Buongiorno Martina,
Percepisco dalle sue parole il dolore di una storia che finisce e la difficoltà ad accettare che talvolta le situazioni o le relazioni non procedano come ci auspicheremmo.
Le consiglio di prendere contatto con uno psicoterapeuta con il quale approfondire le dinamiche vissute e a gestire al meglio le sue emozioni.
La saluto caramente.
14 SET 2022
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Salve Martina, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FD Logiudice