Chiedo troppo a voler vivere la mia vita?

Inviata da Rosy · 18 giu 2024 Terapia familiare

Buongiorno,

Ho 30 anni e vivo con i miei genitori.
La mia vita sta diventando sempre più difficile a causa del rapporto con i miei genitori e sopratutto con mio padre.
Non sono persone cattive ma vorrebbero che io facessi sempre quello che vogliono loro.
Mio padre giudica sempre quello che faccio, gli da fastidio che esca, che viaggi, gli da fastidio tutto.
Ogni volta non fa che commentare sgarbatamente e in modo negativo tutto quello che faccio, anche semplicemente andare fuori a pranzo o a cena.
Probabilmente vorrebbe che non facessi nulla (a parte lavorare), se non starmene chiusa in casa con loro da mattina a sera.
Sono arrivata al punto di non sopportare più la sua presenza e nemmeno la vita in casa.
Sto valutando di prendere in affitto un appartamento e andarmene ma ho paura di come mio padre potrebbe reagire e soprattutto che possa rendere difficile anche la vita degli altri in casa.

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Miglior risposta 17 LUG 2024

Gentilissima,

credo che la sua decisione di uscire di casa sia un primo passo importante per il suo benessere. Non perché i suoi genitori non le vogliono bene ma perché le permetterebbe di prendere le distanze dalle dinamiche accennate che le causano sofferenza. E a 30 anni è sano ed è un diritto voler spiccare il volo e concentrarsi sulla propria vita: se suo padre non gestisce bene questo bisogno, è una responsabilità di suo padre che dovrà gestire lui, non lei; lei può valutare un supporto psicologico per gestire l'eventuale fatica emotiva a questo distacco, probabilmente legata a dinamiche familiari disfunzionali.

I migliori auguri

Dott.ssa Annalisa De Filippo
Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Annalisa De Filippo Psicologo a Sesto San Giovanni

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17 LUG 2024

Gentile Rosy immagino quanto possa essere difficile gestire, o meglio voler gestire, la propria autonomia e sentirsene privati. Le dinamiche familiari possono essere comprese e riflettute per trovare i modi più funzionali a ciò che lei desidera e/o che vorrebbe decidere. Uno spazio di terapia personale potrebbe diventare per lei la possibilità di aprirsi ad altre prospettive, opportunità e, soprattutto, modi di stare (o non stare) in questa situazione che la fa soffrire ed arrabbiare (?). Un caro saluto, Maria dr. Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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16 LUG 2024

Salve Rosy,
a 30 anni non è strano voler vivere da soli. Anzi, è sano.
Perchè pensa che i suoi la vogliano in casa? Ogni genitore, se è un buon genitore, vuole che il figlio diventi autonomo e che si crei la sua vita.
E ogni figlio, ha bisogno di vivere la sua vita, prendendosi anche dei rischi.
Anche se andaste d'accordo, le augurerei di iniziare una vita autonoma. E' pronta? Si chieda se lo è e ne parli coi suoi genitori.
La saluto
Dott.ssa Borsari

Dott.ssa Valentina Borsari Psicologo a Mantova

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13 LUG 2024

Buongiorno Rosi,
particolare la sua frase "non sono cattive persone, ma vorrebbero che facessi sempre quello che vogliono loro".
Intraprenda un percorso psicologico, ha bisogno di vivere la sua vita oltre questi schemi manipolativi
Buona giornata
Alice Noseda

Dott.ssa Alice Noseda Psicologo a Lecco

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12 LUG 2024

Buongiorno Rosy,
la scelta di staccarsi dai genitori e diventare indipendente è sempre una scelta importante che si porta dietro dubbi, incertezze e paure. Giustamente Lei ne elenca alcune: la reazione di suo padre, la possibilità che renda difficile la vita agli altri familiari.
Per questo non riesce a decidersi.
La invito però a chiedersi che cosa sia giusto per lei. Se decidesse di prendere una casa sua, eventuali problemi che possono emergere, se sente che non riesce ad affrontarli da sola, possono essere approcciati con l'aiuto del supporto di un professionista. Può anche chiedere un aiuto per riuscire a chiarirsi su quale sia la migliore scelta che sente di fare.
D'altronde può risultare difficile assecondare i propri bisogni, cercare di mantenere buone relazioni con i nostri cari con le loro aspettative nei nostri confronti e il normale processo evolutivo di individuazione - separazione.
Le auguro di trovare la sua strada.
Cordialmente,
Dott. Cristian Chiappini

Dott. Cristian Chiappini Psicologo a Perugia

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11 LUG 2024

Buongiorno Rosy,
uno dei compiti evolutivi più complicati del nostro percorso di vita è la conquista della libertà. Tuttavia mi sento di affermare che, nonostante gli sforzi, ne valga la pena.
Se ne renderà conto quando, una volta fatto, si guarderà indietro.
Saluti
Dott. Ludovico Pino

Ludovico Pino Psicologo a Torino

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6 LUG 2024

Buongiorno,
il processo di uscita e di separazione dal "nido" è una fase della vita molto delicata per tutti i membri del sistema famigliare, poiché conduce a cambiamenti e di conseguenza implica adattamento e nuova ridefinizione dei singoli ruoli. Tuttavia è un momento che, prima o poi e normalmente, tutti desiderano e vivono ed è quindi comprensibile la sua volontà di intraprenderlo. In questo momento, come è giusto che sia, lei sente il bisogno di maggior autonomia, di ricevere rispetto dei suoi confini e di essere vista e trattata come la giovane donna che è, e la sua idea di uscire di casa prendendo un appartamento in affitto, se ne ha la possibilità, potrebbe essere la strada che la conduce quindi ad un maggior benessere personale.
La paura della reazione di suo padre e delle conseguenze che questa potrebbe scaturire sulla vita degli altri membri è comprensibile, tuttavia le suggerisco di guardare la situazione da un'altra prospettiva: la sua idea di andare a vivere da sola, oltre a divenire una risorsa per il suo star bene, lo potrebbe diventare anche per suo padre, dal momento che potrebbe aiutarlo a iniziare a guardarla come giovane donna e non più come adolescente, permettendo così lo sviluppo e la riscoperta della vostra relazione padre-figlia.
Ci sono decisioni che possono risultare scomode per i genitori, quello che conta è però come ci si sente personalmente in quella decisione. Il cambiamento, se pur all'inizio complicato e turbolento, potrebbe portare poi ad un nuovo equilibrio.
Non esiti a contattare un terapeuta in caso di necessità, così da poter affrontare insieme questo importante traguardo.

A disposizione.
Dott.ssa Sara Borroni

Dott.ssa Sara Borroni Psicologo a Saronno

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5 LUG 2024

Gentile Rosy,
dall'ultima frase rispetto al timore di ripercussioni legate al suo andar via, penso siano necessari degli approfondimenti per permettere di capire meglio di cosa parla e quali sono i rischi.
Di base, trovo normale che lei voglia andar via, specie se lavora e se l'ambiente domestico è opprimente, per cui penserei prima al suo benessere che al resto. Ci sono equilibri che possono essere scomodi, sta a noi capire se e quando abbiamo possibilità di trasformarli oppure tutelarci, quando non ci danno altra possibilità.
Le sono vicina e mi auguro che si faccia accompagnare nella lettura di tutte queste ferite, di modo che possano essere per lei seme di una nuova serenità.

D.ssa Bono

Dott.ssa Cinzia Bono Psicologo a Torino

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1 LUG 2024

Gentile Rosy,
non sta chiedendo troppo, è giusto che lei viva la sua vita come meglio crede.

Purtroppo molte volte, nel momento dello svincolo, si innescano delle dinamiche in famiglia che condizionano il benessere di tutto il nucleo.
Se ha necessità, chieda aiuto ad un professionista, in modo che possa affrontare questa paura ed essere supportata durante tutto il suo percorso per poterlo vivere più serenamente.

Resto a disposizione (anche online), se ha bisogno di un ulteriore confronto.
Dott.ssa Silvia Brandini

Dott.ssa Silvia Brandini Psicologo a Roma

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27 GIU 2024

Cara Rosy
Non stai chiedendo troppo nel voler vivere la tua vita senza sentire il "controllo " dei tuoi genitori. Questo desiderio è una parte naturale del processo di crescita e sviluppo dell'indipendenza. Ogni persona ha il diritto di vivere la propria vita in modo autonomo e di prendere decisioni che riflettano i propri valori, desideri e obiettivi.
Se hai difficoltà a stabilire confini con i tuoi genitori, potrebbe essere utile parlare con uno psicoterapeuta che potrebbe aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti e a sviluppare strategie per affermare la tua indipendenza in modo sano, capita a volte che in alcuni contesti familiari, l'interdipendenza è valorizzata più dell'indipendenza, se questo è il caso, potrebbe essere necessario trovare un compromesso che rispetti sia i tuoi bisogni che le aspettative dei familiari .
Cordialmente
Dott.ssa Rita Boncristiano

Dott.ssa Rita Boncristiano Psicologo a Bergamo

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26 GIU 2024

Cara Rosy,
capisco quanto possa essere difficile vivere in una situazione in cui ti senti costantemente giudicata e limitata nei tuoi desideri e nelle tue aspirazioni. Vorrei offrirti alcune riflessioni e suggerimenti che potrebbero aiutarti a navigare in questa situazione.
È importante riconoscere e legittimare i tuoi sentimenti e bisogni. È naturale desiderare indipendenza, libertà di azione e uno spazio personale dove poterti esprimere senza sentirti giudicata.
Potrebbe essere utile cercare di parlare apertamente con i tuoi genitori, in particolare con tuo padre. Esprimere i tuoi sentimenti e preoccupazioni in modo calmo e assertivo può essere un primo passo per migliorare la situazione. Usa frasi che iniziano con "io sento" o "io ho bisogno" per evitare di accusare e per facilitare un dialogo costruttivo.
Stabilire confini chiari è cruciale. Spiega ai tuoi genitori che, mentre apprezzi il loro interesse, hai bisogno di spazio e autonomia per crescere e prendere le tue decisioni. Potresti dover ripetere e rafforzare questi confini nel tempo, poiché cambiare le dinamiche familiari richiede pazienza e perseveranza.
Considerare l'opzione di vivere per conto tuo è una scelta valida e spesso necessaria per il benessere personale. Valuta attentamente le tue risorse e pianifica come poter gestire un trasferimento in modo da minimizzare l'impatto negativo sui membri della famiglia che rimangono a casa.
È normale avere paura della reazione di tuo padre, soprattutto se è abituato a controllare molti aspetti della tua vita. Preparati mentalmente a questa possibilità e ricorda che la tua scelta di cercare indipendenza è legittima e importante per la tua crescita personale. Potresti anche pianificare come gestire eventuali reazioni negative, magari chiedendo supporto ad altri familiari.
Parlare con un professionista, come uno psicologo, può offrirti uno spazio sicuro per esplorare i tuoi sentimenti e ricevere supporto nell'affrontare questa transizione. Inoltre, un terapeuta può aiutarti a sviluppare strategie efficaci per comunicare e stabilire confini.

Dott.ssa Eleonora Mocetti Psicologo a Orvieto

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25 GIU 2024

Salve Rosy, penso sia proprio un desiderio evolutivamente positivo il suo. Capisco che abbia paura delle conseguenze dei passaggi che ha in mente e penso che sia proprio utile che lei possa chiarirsi e trovare il modo di rassicurarsi. Svincolarsi dalla propria famiglia di origine è un processo complesso e necessario, che implica dei passaggi concreti, come l'andare via di casa o comunque una spinta verso l'autonomia, ma soprattutto dei passaggi psicologici, come ad esempio affrontare le aspettative genitoriali e a volte deluderle per portare avanti il proprio percorso personale. Le faccio un grande in bocca al lupo.
Lucia Orlando

Dott.ssa Lucia Orlando Psicologo a Roma

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24 GIU 2024

Gentile Rosy,
se lei ha già un buon lavoro e può permetterselo, fa bene ad acquisire piena autonomia e indipendenza uscendo dalla casa genitoriale ma avendo anche presente che questo passaggio evolutivo richiede assunzioni di responsabilità.
Se invece non può ancora permetterselo, è necessario che intraprenda almeno un percorso di psicoterapia (preferibilmente cognitivo-comportamentale) che la aiuti a conseguire competenze comunicative e di dialogo assertivo per far comprendere a suo padre che sbaglia ad esprimere in maniera ingiustificata giudizi negativi e tendenti a controllare e imporre restrizioni alla sua libertà personale dal momento che non fa nulla di anormale.
E' importante un chiarimento per trovare un punto di incontro ed un nuovo equilibrio nel suo procedere verso l'autorealizzazione e l'individuazione.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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23 GIU 2024

Buongiorno Rosy,
quello che avverte in questo periodo sembra essere la normale spinta che origina dell'aver bisogno dei propri spazi ed a compiere delle scelte che sente di riconoscere come solo sue. Sicuramente non è facile rompere un equilibrio, per quanto problematico, e cercare altrove di crearne un altro: spesso per paura dell'ignoto o di ferire i propri genitori, ma è una scelta necessaria per poter sviluppare appieno la sua individualità ed indipendenza.
Forse l'origine del disagio che prova ha radici più profonde, che meritano di essere approfondite per permetterle di scegliere con più serenità e maggior consapevolezza i prossimi passi.
Resto a disposizione,
dott.ssa Alessia Foronchi

Dott.ssa Alessia Foronchi Psicologo a Pesaro

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21 GIU 2024

Buongiorno Rosy,
penso che lei sia arrivata a un punto in cui sarebbe necessario svincolarsi dal contesto familiare e trovare la sua indipendenza che da come scrive sembra soprattutto una sua esigenza , inoltre importante per salvaguardare i suoi spazi interni emotivamente e fisici esterni .
Certamente le suggerirei di intraprendere un percorso psicoterapeutico che la possa agevolare a trovare più fiducia in sè per attuare anche il processo di autonomia e individuazione nella sua vita in questo momento, anche per affermare il suo posto nel mondo .
Disponibile anche per approfondimenti e consulenze online .
Cordialmente .
Dr.ssa Alessandra Petrachi

Dott.ssa Alessandra Petrachi Psicologo a Rimini

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21 GIU 2024

Salve Rosy, il processo di separazione dalla famiglia di origine è un memento "normale" della vita di ognuno, che naturalmente avviene; tuttavia, accade che i genitori possano viverlo come un abbandono e tendano a voler imporre le proprie regole al figlio, così come in infanzia/adolescenza. Credo che l'idea di andare a vivere per conto proprio possa aiutarla in questo naturale processo e, paradossalmente, possa aiutare anche suo padre a comprendere che lei è un'adulta e che è sì, sua figlia, ma non un'estensione di sé. Potrà essere certamente difficile, con tali premesse, ma attraverso un dialogo libero e la condivisione delle reciproche paure, perplessità e difficoltà, credo possiate trovare un punto di incontro.
Un caro saluto,
Dott.ssa Mara Iannone

Dott.ssa Mara Iannone Psicologo a Napoli

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21 GIU 2024

Buongiorno, credo che per la sua crescita psicologica sarebbe utile provare a parlare con suo padre mettendo sul piatto il fatto che i suoi commenti la fanno soffrire, ma anche cercando di ascoltare qual è il suo stato d'animo, il suo pensiero e come mai la bacchetta per il suo stile di vita.
E' probabile che i suoi commenti critici siano legati a delle aspettative da parte di suo padre che sono disattese. Alcune potrebbero essere totalmente illegittime e figlie di un retaggio culturale obsoleto tipico delle persone dell'età che presumo suo padre abbia (come ad esempio "una donna deve formarsi una famiglia"). Altre invece potrebbero essere legittime come ad esempio "se vivi in casa nostra a 30 anni è giusto che tu contribuisca alle spese". Su altre ancora magari potete mediare.
Andare a vivere per conto suo potrebbe essere un passo importante, tuttavia sarebbe opportuno farlo perché lo desidera, non per scappare da una situazione che le crea disagio. Spesso dove c'è il disagio ci sono anche le opportunità di crescita. Tuttavia, la crescita non va confusa con il fare passaggi socialmente riconosciuti, come appunto andare a vivere per conto suo. La crescita è la capacità di affrontare in maniera adulta le difficoltà: nel suo caso specifico l'atteggiamento denigratorio di suo padre. Dialogare con assertività e disponibilità a mettersi in discussione sarebbe un grande segno di maturità e un'opportunità per fare il punto sul suo percorso esistenziale.

Dott. Lelio Bizzarri Psicologo a Roma

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20 GIU 2024

Gentile utente, le consiglio un percorso di crescita personale al fine di capire meglio i suoi bisogni e capire come ottenerli. Sono a disposizione

Dott.ssa Maria Vittoria Ardosigli Psicologo a Palermo

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20 GIU 2024

Buongiorno Rosy,
la ringrazio per la condivisione. Ad oggi potrebbe scegliere come affrontare il proprio futuro solo basandosi sui suoi bisogni e desideri, senza preoccuparsi eccessivamente dell'opinione altrui. Potrebbe però essere interessante capire, con l'aiuto di un/una terapeuta, per quali ragioni prima di prendere una decisione lei si preoccupi così tanto delle conseguenze che possa avere sui suoi genitori, alla luce della sua storia personale e familiare.
Un saluto
Dott.ssa Romina Cantarini

Dott.ssa Romina Cantarini Psicologo a Arzago d'Adda

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20 GIU 2024

Buongiorno Rosy,
ottima idea prendere in affitto un appartamento. Comprendo allo stesso tempo i suoi timori però al papà si potrebbe ricordare quando lui stesso se n'è andato da casa dei nonni e ciò unito alla domanda "prima o poi deve succedere, giusto?" potrebbe aiutarlo a ragionare da adulto. Un percorso di sostegno in questa fase non sarebbe male, sa?
Le auguro il meglio e resto a disposizione
E. Ghisu

Dott. Eliseo Ghisu Psicologo a Quartu Sant'Elena

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20 GIU 2024

Buongiorno Rosy
Mi spiace per quanto sta affrontando.
Il processo di “separazione” dalla propria
familiare d'origine è un passaggio complesso, difficile da affrontare, da entrambe le parti ma necessario per la sua crescita, acquisire maggiore sicurezza e responsabilità.
L’ipotesi di affittare un appartamento è un’ottima idea , per crearsi uno spazio suo, una sua autonomia con regole e tempi dettati solo da lei.
Oltre a ciò, credo sia utile approfondire anche il rapporto che ha con la sua famiglia di origine, specialmente con suo padre, le modalità di relazione che abbiamo con il nostro gruppo primario, cioè la famiglia vanno a influenzare il modo di relazionarci che mettiamo in atto anche con altri.
La distanza non andrà a diminuire l’amore e l’affetto.

Cordialmente
Dott.ssa Pisani Alessia

Dott.ssa Alessia Pisani Psicologo a Provaglio d'Iseo

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19 GIU 2024

Salve Rosy,
Non bisogna mai temere di esprimere la propria individualità. Ciò che abbiamo di più prezioso è appunto la nostra originalità di soggetti che cercano la propria autonomia. Trenta anni sono un’età magnifica per andare verso l’autodeterminazione. Quindi ben venga la sua decisione di cambiare casa. In ogni caso ne trarrà beneficio tutta la famiglia, oltre che lei stessa. In ogni individuazione si sviluppa un po’ di contrasto nell’ambiente circostante e tra le proprie relazioni significative, ma poi ognuno prende atto della nuova condizione e si adatta e anzi se ne giova.
Dott. Pietro Salemme

Dott. Pietro Salemme Psicologo a Roma

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19 GIU 2024

Buongiorno, è comprensibile quello che lei vive e come si sente. Lasciare il proprio nucleo familiare d'origine è un passaggio complesso da dover affrontare. ciò non toglie che il suo desiderio è fisiologico, naturale e in linea rispetto alla sua età. Per questo, trasferirsi non è una scelta che comprometterebbe il suo valore, come figlia.
Un saluto,
Dott.ssa Flaminia Pizzella

Dott.ssa Flaminia Pizzella Psicologo a Roma

2 Risposte

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19 GIU 2024

Buongiorno Rosy,
l'invito che le faccio é di prendere in assoluta considerazione l'idea di uscire dall'ambito di vita familiare, perché questo sta rendendo a lei la vita difficile, più che agli altri (quali?). Continuando a stare sotto lo stesso tetto, rischia di non vivere la Sua vita, le sue urgenze, esigenze, progetti e ambizioni e desideri, vivendo in un ambito educativo di tipo patriarcale ove si sa il ruolo che occupa la donna : al servizio dei familiari. Lei ha assolutamente diritto alla sua indipendenza sociale e privata, frequentando chi vuole e facendo ciò che desidera fare, senza avere vicino una persona che la invalida continuamente e che mina la sua autostima.
Ha l'età nella quale é utile pensare a sé stessa e come vuol vivere la propria vita, gli"altri", anche in virtù del suo esempio, cominceranno a pensare alla loro. Certamente le modalità di comunicazione tra lei e i suoi si modificheranno e per questo le consiglio di ricevere un sostegno psicologico, che la aiuterà a rimanere centrata su sé stessa ed aiutarla a gestire la nuova realtà, che avrà a disposizione, uscendo di casa. Si faccia aiutare ad uscire da questa dipendenza familiare imposta.
Per un supporto sono disponibile e mi può contattare
La saluto cordialmente
Dott. Giancarlo Mellano

Dott. Giancarlo Mellano Psicologo a Padova

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19 GIU 2024

Buona sera, la situazione andrebbe approfondita per una corretta valutazione.

Perché una situazione cambi Bisogna cambiare qualcosa della situazione stessa.
Il prendere la decisione di andare a vivere da soli E concretizzarla potrebbe essere l’inizio di un cambiamento.

Un percorso psicologico Individuale, familiare potrebbe aiutare a risolvere il problema.


Resto a disposizione

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Pontedera

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