Chiedo aiuto per gestire il mio stato di depressione
Buonasera Signori,
la mia situazione è la seguente: sono un ragazzo di 27 e sto per conseguire la mia laurea triennale in Marketing e Business Comunication.
Dopo il diploma in ragioniere e tecnico programmatore ho subito cercato lavoro per ottenere la fatidica "indipendenza" a cui in molti aspiriamo e non avevo intenzione di proseguire gli studi. Dopo due anni di esperienze lavorative poco gratificanti ed un infortunio sul lavoro (di lieve entità) decisi di iscrivermi al suddetto corso di laurea per ambire, in futuro, ad una posizione lavorativa superiore e cercare un riscatto.
Seppur in ritardo, a novembre 2016 , inoltrai la mia iscrizione e ai primi appelli di gennaio superai i miei primi esami di diritto privato ed economia politica. Il mio ritmo era abbastanza sostenuto e riscontravo sempre più propensione alle discipline scientifiche quali economia ,statistica e matematica contro quelle che erano le mie aspettative.
Il problema che oggi mi porta a vivere questo stato di infelicità permanente, si presenta quando inizio a studiare per il primo esame di Marketing di primo livello.
Il professore era poco diligente, non ci forniva il materiale adeguato al superamento dell'esame che, rispetto ai tanti esami già sostenuti, era di bassa difficoltà.
Per mesi ho reperito e accumulato materiale da associazioni e studenti per superare l'esame ma le bocciature erano inesorabili. Venivo respinto sempre con un voto al di sotto della soglia minima.
La situazione iniziò a destarmi preoccupazioni e nervosismo. Parlavo alla mia famiglia di questo problema e suggerivo loro di rivolgerci ad un legale, richiesta mai presa in considerazione.
Durante le prime fasi della pandemia ebbi la possibilità di sostenere l'esame a distanza ed essendo arrivato alla nona volta, decisi di ricorrere a metodi più estremi e mai utilizzati in precedenza. Copiai interamente l'esame dagli svolgimenti del professore.
Anche questa volta vengo bocciato in ugual modo come le precedenti ma questa volta con un elaborato Eccellente.
Prendo in mano la situazione, denuncio tutti gli accadimenti al MIUR ma senza ricevere risposte.
A questo punto decisi di rivolgermi personalmente ad un legale a cui ho fatto visionare tutta la mia corrispondenza scritta con il docente, nella quale si riscontrava sempre moto poco rispetto ed educazione da parte sua, e decisi anche di far visionare l'elaborato a dei professionisti i quali ritennero buono il mio svolgimento e si stupirono nel sentire che era la nona volta che sostenevo questo esame viste le mie capacità, la mia dialettica e il mio impegno. Il mio legale mi consigliò di inviare una email al professore in questione. In questa email innanzitutto invitavo il Professore a seguire un comportamento più diligente ovvero a fornirmi gli strumenti di studio che per mesi avevo richiesto e soprattutto lo esortavo a rendersi conto della mia situazione, in particolar modo gli facevo presente che all'esame di Marketing di terzo livello (del Terzo anno), tenuto da altri docenti, avevo conseguito una valutazione pari a 30/30. Infine sotto suggerimento del mio legale, invitavo il professore a consegnarmi una copia dell'elaborato corretto per poterlo far valutare eventualmente da altri esperti/professionisti.
In seguito a questa email il professore iniziava a rispondermi finalmente in maniera rispettosa e anche più, con appellativi quali "egregio studente". Inoltre partecipai ad un ricevimento telematico in cui il professore diceva di aver smarrito o addirittura gettato il mio elaborato nonostante non fosse passato neanche un mese!!! Mi invitò a sostenere l'esame all'appello successivo e così feci. Finalmente alla DECIMA volta riuscì a superare lo scritto ed accedere all'orale. In questa occasione il professore non mancò di mettermi in imbarazzo difronte ad altri 200 studenti connessi per l'esame, rivolgendomi frasi del tipo "avvolto in quella luce sembra un angelo, con quegli occhi azzurri e biondi capelli", "non sembra l'attore di quel film..?" chiedeva al suo assistente. Mi feci forza,feci finta di niente, risposi alle domande che mi furono poste e superai finalmente quell'esame.
Non mi sono sentito felice o gratificato ma semplicemente liberato da questo peso. Oggi patisco ancora gli effetti di questa brutta esperienza perchè purtroppo sono al secondo anno fuori corso e nell'ultimo anno a causa di tristezza, frustrazione, mancanza di aspettative, non ho dato il massimo del mio impegno. Anche la situazione familiare non mi aiuta, non mi sono sentito sostenuto dalla mia famiglia in quei brutti momenti e oggi "quasi mi rimproverano " del mio ritardo negli studi. Ho poche ambizioni oggi, non sopporto più queste materie di Marketing e forse mi pento di aver poco creduto in me e non aver scelto di studiare Ingegneria vista la forte passione che mi lega alle automobili. Mi informo quotidianamente sull'attualità,politica, studio storia autonomamente e spesso anche lingua inglese. Penso ad oggi di aver vissuto una vita al di sotto delle mie capacità e possibilità e ora mi chiedo cos'è la vita? Qual è il mio scopo nella mia vita e nella società? Tutte queste vicende si riflettono anche nel quotidiano in contesti di relazioni sociali.
Sto diventando passivo,pessimista,menefreghista,eccessivamente critico, evasivo,sconfortato e tanto altro. Non mi piaccio più e sono molto scontento di me stesso. Dentro di me so di essermi impegnato molto e sono anche consapevole che il professore mi abbia messo i bastoni fra le ruote. Evidentemente era turbato dal fatto che il suo interesse nel miei confronti non era minimamente da me percepito. Dico questo in quanto ogni volta che mi sono recato a ricevimento per avere chiarimenti sull'esame, il professore mi rivolgeva battute poco consone al contesto e mi guardava sempre con un certo interesse. Questo purtroppo, a differenza di tutto quanto già detto precedentemente, non è comprovabile. Sono sempre stato molto furbo nel conservare meticolosamente tutta la corrispondenza telematica tenuta col prof. nella quale si evincono tutte le sue negligenze e spero un giorno di poter almeno ricevere delle scuse, quantomeno fuori sede.
Tutte le persone che ascoltano questa storia rimangono basite dal fatto che per ben 9 volte non mi sia mai arreso fino ad arrivare alla decima.
E si sa, la vita è bella...questo professore ora sarà anche il mio relatore, la mia laurea è prevista per marzo e non voglio neanche festeggiare, voglio che sia un giorno come un altro perchè credo che questo percorso a fronte di tanti insegnamenti morali, abbia decretato ad oggi il mio più grande fallimento.
Vorrei iniziare a vivere sul serio e per quanto sia stato forte in passato, nel presente non nascondo di aver pensato al suicidio e questo è molto grave. Sono anche molto molto molto deluso dai miei genitori, io per mio figlio avrei portato quel professore in tribunale.
Grazie per la lettura, vorrei avere dei suggerimenti per andare avanti, per capire dove ho sbagliato. Dovrei studiare per il mio ultimo esame e per la tesi, ma la mente è da tutt'altra parte e riesco di rado a trovare la giusta concentrazione.