Che terapia è più indicata?

Inviata da Peter · 13 gen 2016 Nevrosi

Salve,
mi chiamo Paolo, ho 43 anni e da 20 anni soffro di stitichezza cronica .Tutto è iniziato dal periodo militare.. a volte ho depressione.
È come se ci fosse un dolore vecchio che non sa come uscire. non prendo psicofarmaci.
Che terapia sarebbe più indicata?
grazie

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Miglior risposta 13 GEN 2016

Gentile Paolo,
la stitichezza può essere curata con una dieta apposita e rimedi farmacologici che il suo medico curante saprà consigliarle.
Se poi soffre anche di depressione, di sicuro ci saranno molte altre ragioni che sarebbe bene approfondire in psicoterapia e che sono ben più importanti del vecchio ricordo, per lei traumatico, del servizio militare.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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19 GEN 2016

Gentile Peter,
comprendo bene la sua sofferenza in quanto la stitichezza cronica (e forse anche la depressione) potrebbe avere a che fare con conflitti psicologici inconsci o rimossi e, per questo motivo, le suggerirei un percorso di terapia psicodinamica.
Cordialmente,
dott.ssa Gabriella Ruggeri (Messina)

Dott.ssa Gabriella Ruggeri Psicologo a Messina

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19 GEN 2016

Buongiorno Peter, per mia esperienza lavorativa la stitichezza cronica può portare a periodi di forte malessere psicologico e talvolta anche a depressione.
Le consiglierei una psicoterapia cognitivo comportamentale per aiutarla a riprendere possesso della sua quotidianità.
Ritengo inoltre che la terapia debba ripercorrere anche il periodo in cui secondo lei tutto ha avuto inizio e fare un'analisi anche del suo sistema familiare.
Con la terapia cognitivo comportamento riapprenderà il normale funzionamento intestinale, ovviamente prima bisogna escludere problematicità organiche.
Dott.sia Greta Carlotti
Psicologa psicoterapeuta cognitivo comportamentale sistemica

Dott.ssa Greta Carlotti Psicologo a Bassano Bresciano

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19 GEN 2016

Gentile Paolo, la mente e il corpo sono un tutt'uno e il corpo è il magazzino della memoria e delle emozioni....che se non riconosciute, accettate ed espresse correttamente cercano un varco attraverso i sintomi somatici. Per affrontare il problema che ci racconta le consiglierei una terapia psicodinamica o ancora meglio lo psicodramma ad orientamento dinamico.
Le auguro il meglio
Dr. Giorgia Palucci
Studio Psicologia Attiva

Studio Psicologia Attiva Psicologo a Ostia

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19 GEN 2016

Buongiorno Peter,
Leggendo la sua lettera ho subito pensato alla teoria della mente che si sta studiando da diversi anni nelle neuroscienze. Queste hanno individuato un "secondo cervello", un cervello " intestinale", strettamente legato a ciò che noi comunemente chiamiamo mente. Per questo, non trovò affatto infondato il suo collegamento fra stipsi e depressione, e credo invece potrebbe essere un segnale di un malessere profondo, di qualcosa che sta dentro di lei, ma che fa fatica a trovare vie di trasformazione e di espulsione. Non mi sembra perciò errato consigliarle di intraprendere un percorso di terapia che l'aiuto a "smuovere la sua pancia" , e dal mio punto di vista reputò indicata una terapia analitica.

Studio Psicoterapico Dottoressa Merighi Chiara Psicologo a Napoli

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17 GEN 2016

Gentile Paolo,
lei nella sua lettera ha illustrato in modo molto chiaro il suo disagio fisico che sembra avere radici psicosomatiche e collegarsi, come lei stesso intuisce, al suo antico dolore di cui non riesce a liberarsi e che è connesso ai suoi sentimenti depressivi.Le consiglio una psicoterapia ad orientamento psicoanalitico al fine di affrontare adeguatamente le sue problematiche emozionali più profonde.
Cordiali saluti
dott.ssa Alessandra Di Biase
psicologa e psicoterapeuta
Quadrivio di Campagna (Salerno)

Dott.ssa Alessandra Di Biase Psicologo a Quadrivio

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14 GEN 2016

Buon giorno Paolo, io credo che Lei abbia una notevole sensibilità ai messaggi che la parte inconscia della nostra mente cerca di trasmetterci.
Noti come la stitichezza sia l'equivalente somatico di qualcosa che non riesce ad uscire.
La depressione poi indica che le Sue energie interiori sono impegnate per cercare di elaborare le cause di quel dolore che, sebbene inconscio, Lei percepisce e cita. E quindi ha meno energie a disposizione per vivere serenamente e felicemente.
Al Suo posto non esiterei a rivolgermi ad un bravo psicoterapeuta che certamente l'aiuterà a liberarsi. E vedrà che anche la sitichezza scomparirà.
Cordialmente. Dr. Marco Tartari, Asti

Dott. Marco Tartari Psicologo a Roatto

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14 GEN 2016

Caro Peter
a mio parere il suo collegamento tra stitichezza e "un vecchio dolore che non sa come uscire" sembra molto appropriato e pure ritengo possibile che al tutto ci siano collegati aspetti depressivi inerenti questo stesso "vecchio dolore" non elaborato.
Credo che lei, in qualche modo intuitivo, abbia compreso qualcosa di sè che è importante e penso che sia arrivato il momento giusto per poter affrontare tutto questo.
Quindi non esiti e cerchi un bravo terapeuta che possa aiutarla in un percorso di scoperta di sè.
Credo che anche una tecnica di rilassamento possa essere utile in questa situazione sintomatica e portare molto miglioramento.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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14 GEN 2016

Salve Paolo
Credo che òei debba contattare uno psicoterapeuta di tipo relazionale con il quale instaurare un rapporto di fiducia e attraverso l' empatia cercare di esprimersi .
Da quello che accenna in questa breve mail , mi sembra di intuire che lei abbia chiaro cosa sia avvenuto nella sua vita e quando; per cui attraverso un percorso terapeutico potrà fare un viaggio introspettivo significativo ed efficace .
Per quanto riguarda la stitichezza è senz'altro sintomo di una certa tendenza all'introversione che si può collegare anche ad una distimia; ma non è facile trovare un collegamento tra i sintomi che lei descrive con così pochi dati a disposizione . Se se la sente può cercare di raccontare più approfonditamente il suo vissuto così da fornirci maggiori indicazioni per aiutarla in modo più completo .
Cordiali saluti Dott. Giacomo Sella
Cordiali saluti
Giacomo Sella

Dott. Giacomo Sella Psicologo a Roma

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14 GEN 2016

Buongiorno Paolo, in poche righe sembra che lei abbia già individuato un trauma, avvenuto in giovane età, che le causa disagio sia a livello fisico che psichico. Questo è sufficiente per iniziare un percorso terapeutico che presti attenzione sia alla dimensione corporea che a quella psichica. Le suggerisco un terapeuta che sappia lavorare in quella direzione. Non è un caso che il suo intestino (che da recenti studi viene considerato un secondo cervello) le stia comunicando da tempo che c'è qualcosa che non va. Ascolti il suo corpo e agisca per il suo benessere. Buon percorso!

Studio di Psicoterapia dr.ssa Elena Cipelli Psicologo a Reggio Emilia

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14 GEN 2016

Gentile Peter Le consiglio di iniziare una psicoterapia ad orientamento cognitivo-comportamentale con un professionista che pratichi l'EMDR e la Mindfulness.
A disposizione
Dott.ssa Battilani Cristina

Dott.ssa Battilani Cristina Psicologo a Parma

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13 GEN 2016

Buongiorno Peter,
dalla sua richiesta non è chiaro se lei parla di terapia farmacologica con tro la stitichezza o di psicoterapia. E, nel caso parlasse di psicoterapia, non riesco a collegare la stitichezza con la depressione. Gli elementi sono insaufficinti per poterle dare un consiglio.
Un saluto

dott.ssa Miolì Chiung
Studio di Psicologia Salem

Anonimo-125892 Psicologo a Milano

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