Salve! Sono Anna e ho 30 anni. Sono cresciuta in una famiglia con un padre violento e con una madre sottomessa perciò sono diventata una persona di carattere forte e abbastanza aggressivo e sono sempre in difesa e mi sento aggredita psicologicamente da tutti. Ho un fidanzato da circa due anni e non sopporto l'idea che lui abbia sempre il sorriso stampato si diverte ovunque è con chiunque... Io invece mi sento sempre messa in un angolo quando siamo fuori in compagnia e non c'è nulla che mi diverte... Mi sento triste e' infelice non riesco a sorridere almeno che non sia per circostanza. Non mi sento capita e mi sento sola anche se convivo con il mio fidanzato sento una solitudine assurada. Lavoro in ufficio e poi quando torno a casa non ho voglia di fare nulla... Non ho hobbie o interessi e non faccio sport e almeno che non usciamo da soli io e il mio fidanzato tutto il resto mi da fastidio mi sento depressa e senza voglia di fare nulla. Lavoro solo perché devo il resto e nulla. Potete aiutarmi ad uscire da questo stato per favore! Vorrei poter essere felice e vivere un bel rapporto con il mio fidanzato e sorridere come lui... Grazie per il vostro tempo e pazienza!
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
13 LUG 2015
· Questa risposta è stata utile per 7 persone
Gentile Anna,
con le sue parole dipinge chiaramente la sua situazione attuale ed il suo stato d'animo. Altrettanto chiaramente emergono due risorse indispensabili per cambiare le cose: consapevolezza della situazione ideale e desiderio di cambiarla. Non è facile farlo da soli soprattutto se la situazione si è radicata. Si conceda la possibilità di iniziare un percorso terapeutico, si dia l'opportunità di concedersi uno spazio accogliente e contenitivo nel quale guardare questo disagio nelle sue declinazioni (deflessione dell'umore, apatia, aggressività, senso di minaccia, problematiche relazionali...), riconoscerne la genesi ed affrontarlo in modo da ottenere quello che desidera.
14 LUG 2015
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Cara Anna,
dalle sue parole emerge la situazione di difficoltà in cui si trova in questo momento. E’ molto importante che lei abbia la consapevolezza della sua situazione e che sia mossa dal desiderio di cambiarla! Da soli non è facile uscire da una situazione complessa specialmente se questa la si vive da tanto tempo, quindi forse è meglio parlare con un professionista nella sua zona per concedersi uno spazio che la accolga e che le sia da aiuto per uscire da questa situazione di disagio che vive.
Cordiali Saluti!
14 LUG 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Anna, il tuo malessere fuoriesce da ogni singola parola della tua lettera; e questa sensazione ti pesa molto, è evidente.
Non è possibile qui, con questi pochi elementi diagnosticare il tuo disagio, ma è possibile prenderti per mano e accompagnarti a trovare una motivazione per chiedere l'aiuto di uno psicologo.
La motivazione principale e quasi assoluta mi sembra essere l'amore per il tuo fidanzato, perché anche se ti fa rabbia vederlo sempre allegro e positivo, e vorresti essere come lui.
Bene. Chiedigli cosa prova lui nel vederti isolata in un angolo senza socializzare e divertirti, e quanto vorrebbe condividere con te uscite e gite con amici comuni.
Ascolta quello che sente, è il riflesso di te stessa che mostri a lui, e se non pensi sia abbastanza l'affetto che gli dai, se pensi che merita di più, allora chiedi aiuto, per te, per il vostro amore, perché è l'unica fonte di benessere che hai e devi salvarla.
I tuoi genitori si sono occupati poco e male di te, questo ha fatto si che tu non ti amassi. Lui invece ti ama, fatti prendere per mano e accompagnarti da un professionista che ti insegni ad amarti, ad amare la vita e a far pace col passato.
14 LUG 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Anna,
è probabile che i suoi vissuti nell'ambito della famiglia di origine abbiano lasciato delle conseguenze, dei sentimenti che ancora oggi agiscono, le rendono più difficile rapportarsi al mondo e le tolgono serenità.
E' consigliabile pertanto che elabori questi vissuti assieme ad uno psicologo psicoterapeuta che si occuperà anche nel contempo di migliorare la sua vita attuale.
Esistono vari approcci psicoterapeutici. La Terapia Strategica Breve ad es. si focalizzerebbe soprattutto sul presente, ma l'importante comunque è che si ottengano i risultati cercati.
cordiali saluti
14 LUG 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Anna,
è molto importante il fatto che lei percepisca "ingombrante" la sua tristezza e che voglia liberarsene, per sorridere e vivere pienamente la sua vita insieme al suo compagno.
Purtroppo non esistono parole o frasi terapeutiche e curative.
Quello che le è utile, è un percorso di psicoterapia con un/a professionista serio/a e preparato/a.
Il percorso, come dice la parola stessa, è un cammino, è un processo e non un contenuto. Non sarà da sola in questo cammino, ma sarà accompagnata da un professionista e solo in questo modo potrà trovare il sorriso e respirare la SUA VITA. E' un suo diritto!
Tanti tanti auguri!
13 LUG 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Anna,
la ringrazio per la descrizione così accurata che rende bene il quadro di come si sente.
Dalle sue parole emergono profonda consapevolezza e motivazione a cambiare, il che potrebbe favorire la riuscita di un percorso terapeutico.
Se riuscirà ad individuare un buono psicoterapeuta, potrà lavorare sulla sua aggressività e sulla sua apatia.
un caro saluto
Dott.ssa Monica Salvadore
13 LUG 2015
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Cara Anna,
il tuo messaggio descrive molto bene come ti senti e come tu ti senta messa all'angolo dalla vita.
E' molto saggia la tua volontà di recuperare il sorriso e il piacere e mi sembra vi sia una parte di te che vuole investire in questo, mentre un'altra parte non vede vie d'uscita.
Cercare, da sola, di scoprire le vie d'uscita e percorrerle con sicurezza, è difficile e rischioso. E' molto più prudente rivolgersi ad uno psicologo.
Ci sarà bisogno di lavorare sulle risposte aggressive e sul bisogno di difenderti dalla percezione di minaccia e ridare motivazione alle tue attività quotidiane.
13 LUG 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Anna,
dall'accenno che ha fatto alla sua storia di vita e dalla descrizione del suo umore costantemente basso direi che, probabilmente, c'è una sintomatologia che rientra nel quadro di un umore depresso. Se non lo ha già fatto le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo per una prima consulenza in modo da poter valutare l'eventualità di un percorso psicoterapeutico (le suggerirei a indirizzo "cognitivo-comportamentale"). E' molto importante che si sia posta il problema perchè, se dovesse essere necessario intraprendere una psicoterapia, ci sono quasi sicuramente i presupposti e la motivazione a volerne uscire e a raggiungere con successo l'obiettivo.
