Che fare con il mio ragazzo?

Inviata da Chiara · 5 dic 2014 Terapia di coppia

Salve, mi chiamo chiara ho 21 anni e sto con un ragazzo da tre anni e mezzo.Ormai mi sembra di continuare questa relazione per abitudine, ancora di più per dipendenza, dipendenza perchè mi sto rendendo conto che la mia felicità dipende esclusivamente da lui;si c'è anche attrazione tra di noi, ma in questi tempi sono successe cosa troppo brutte tra di noi, ci facciamo troppo soffrire a vicenda,e questo tra due persone che si amano non dovrebbe succedere , o non così spesso come succede tra di noi.Lui non sopporta le discussioni e io invece sono una persona molto permalosa, che per ogni cavolata che non mi sta bene inizio a discutere ,lui ci sta male e tutta le volte la stessa storia: inizia a dire cose che mi fanno stare malissimo tipo"non voglio più starci con te, perchè ci sto troppo male , voglio lasciarti , adesso non mi rivedi più perchè prendo una pausa di riflessione "e altre cose molto pesanti.Poi il giorno dopo sostiene di aver detto queste cose solo per rabbia, ma io ci sto molto male perchè non so cosa veramente vuole lui, perchè va bene dire queste cose una volta, ma così ripetutamente a me fanno venire soltanto molti dubbi.So che a volte dovrei tralasciare, non rimanerci male per ogni cavolata, ma è più forte di me sono nello stesso tempo permalosa e impulsiva.E questo non è solo l'unico problema tra di noi,un altro problema importante è che non ho molta fiducia in lui, non sopporto che riporti a casa un'amica di sua sorella nonostante ci sia tra i due un rapporto di conoscenza, impazzirei se dovesse succedere che voglia passare una serata in discoteca solo con i suoi amici, e ogni volta che so che naviga su internet ho paura sempre che mi tradisca online o cerchi ragazze.Non mi fido proprio di lui,anche se credo non mi abbia mai tradito ma penso perchè non abbia mai avuto occasione, perchè i primi mesi che ci si frequentava era sempre a cercare altre ragazze perchè pensava che in una relazione fosse giusto fare così, da quando gli feci capire che stava sbagliando piano piano inziò a smettere di farlo, ma a me è rimasta la paura che lo faccia di nascosto.
Un altro problema che sussiste tra di noi sono il rapporto che io ho con i suoi , loro non mi sopportano più, non mi vogliono più a cena, perchè trattano come un bambino lui e essendo il mio ragazzo un ciclista vorrebbero spesso che si riposi,e io qualche volta giustamente voglio fare tutto quello che le ragazze di solito fanno con i propri ragazzi :andare a cena fuori, uscire un pò il fine settimana ecc.. e secondo loro lui non da il meglio di se per colpa mia .Per questo non vogliono avere a che fare molto con me.
Tra di noi ci sono altri mille problemi, ma questi erano quelli principali, una relazione piena di rabbia repressa da parte mia, di non fiducia e a volte mancanza di libertà.Una delle tante storie che avrebbero bisogno "di un punto".
Adesso sto sentendo un ragazzo, da una parte c'è questa voglia da parte mia di uscire con ragazzi nuovi e provare a vedere di stare meglio, più serena con un'altra persona, e da un'altra c'è questo bisogno sempre di vederlo, di controllare quello che fa, di non riuscire a staccarsi nemmeno per qualche giorno,Non so come fare, chiedo gentilmente aiuto.

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Miglior risposta 15 DIC 2014

Gentile Chiara
per poter far funzionare le relazioni ci sono dei "capisaldi" che devono essere rispettati, uno di questi è la reciproca fiducia.
La fiducia non va regalata ma meritata e quindi dobbiamo fare in modo di sapere se la persona davverone è meritevole.
Come fare? Guardando i suoi comportamenti pratici.
Con l'osservazione e il ragionamento si arriva a comprendere come realmente è una persona (salvo errore che è anche possibile da umani fare).
Un altro elemento indispensabile è il Saper Comunicare.
Come è possibile comprendersi se non si riesce a comunicare in modo adeguato?
A me sembra che, nella relazione che descrive, manchino questi due elementi e quindi tutto risulta caotico e confuso.
Forse può essere utile darsi chiari obiettivi e farli rispettare.
Questa storia deve prendere una direzione molto diversa per continuare con presupposti migliori.
Auguri
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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9 DIC 2014

Gentile Chiara da quello che scrivi vivi diverse difficoltà col tuo ragazzo, alcune sembrano riguardare alcuni tuoi modi di essere, di cui sei consapevole, e che non riesci a gestire diversamente nella relazione con lui ( mi riferisco a quello che dici di te, a come ti percepisci, l'essere permalosa e impulsiva) altre invece sembrano riguardare la relazione tra voi due e sembrano essere determinate da alcuni accadimenti che si sono verificati all'inizio del vostro rapporto e che sembrano aver creato dentro di te un senso di sfiducia nei suoi confronti (mi riferisco al fatto che lui all'inizio da come dici cercava anche altre mentre stava con te). I conflitti all'interno di ogni relazione se ben gestiti possono anche portare ad una crescita all'interno del rapporto; non necessariamente devono essere visti come qualcosa di assolutamente negativo; è anche vero che una relazione molto litigiosa può determinare notevole stress e minare il clima relazionale che è quello che immagino stai vivendo tu adesso nella tua relazione. Da quello che scrivi immagino che forse ciò che ti porta a prendertela spesso per quelle che definisci come cavolate non siano solo cavolate ma anche qualcosa che comunque ti crea disagio. Altrimenti se fossero per te solo cavolate ti scivolerebbero addosso. Immagino anche che poi le reazioni del tuo ragazzo alle vostre discussioni determinino anche un senso di insicurezza dentro di te. Il fatto che poi tu ora senta il bisogno di sperimentarti nell'incontro con altri ragazzi lascia immaginare che ti sia anche stancata di vivere queste tensioni e nello stesso tempo immagino anche che ti senta ancora legata al tuo ragazzo e queste istanze che sembrano contrapposte (da un lato desiderare di sperimentarsi in altre relazioni e dall'altro sentire la mancanza del proprio ragazzo) ti faccia sentire molto in conflitto. Quando si sperimentano situazioni di conflitto come quella che immagino stai vivendo può essere utile prendersi del tempo per riflettere cercando di capire quali sono le cose che si desiderano, quali sono le priorità in questo momento. Da quello che scrivi immagino che questa situazione va avanti già da un bel pò e penso che possa essere utile chiedere un consulto. Nello spazio della consulenza puoi eventualmente prenderti anche il tempo necessario per fare luce non solo sui tuoi sentimenti allo stato attuale ma anche su ciò che ti aspetti per te in questo momento e anche per la relazione che vivi. Finche viviamo situazioni di conflitto qualsiasi decisione sarà condizionata e non rispondente ai nostri bisogni più profondi e autentici.

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9 DIC 2014

Ciao Chiara,
sembri molto decisa quando affermi che è una relazione che meriterebbe un punto, quando dici che non state bene e che ti piacerebbe da una parte provare a vedere se con qualcun altro potresti essere più serena. E il problema che sembri evidenziare è che vorresti ma non riesci a staccarti da lui, guidata dall'impulso di controllarlo e vederlo. Un impulso che sembri definire più "dipendenza" che amore. L'amore comporta un'aspetto di dipendenza dall'altro ma comporta anche un rapporto felice e gratificante che sembra essere un ricordo ormai tra voi. La tua impulsività, gelosia e l'istinto a controllarlo sono probabilmente il segnale di una tua profonda insicurezza personale più che di un amore genuino verso il tuo ragazzo. Ti consiglio di lavorare su questi aspetti di te magari con l'aiuto di uno psicologo per stare meglio con te stessa e per valutare più oggettivamente il rapporto con lui o con chiunque altro incontrerai. un saluto,
D.ssa Ilaria Beltrami, Psicologa Clinica - Roma

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9 DIC 2014

Carissima,
come risponderti se non facendo leva su quanto chiaramente espresso da te tra le righe.
Iniziando dalla tua conclusione: necessiti di una battuta d'arresto per fare il punto della situazione e così come il tuo 'lui' ha sempre fatto, concederti la libertà di sperimentarti in relazioni nuove, come dovere /diritto nei confronti di te stessa nel favorire un passaggio di maturazione/integrazione della tua personalità attualmente intrappolata, relativamente all'aspetto socio-affettivo, nella fase adolescenziale.
Rimango a tua disposizione qualora tu lo ritenessi necessario. Auguri
Dottssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta

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9 DIC 2014

Gentile Chiara, chiudere una relazione che dura da tempo non è certamente facile. Da quello che scrivi, sembri "tirata" da due parti completamente opposte: continuare la relazione con il tuo ragazzo o provare un'esperienza nuova, decisa a trovare maggior serenità. Darti suggerimenti pratici che ti aiutino a uscire da questa situazione non è possibile. Ti invito però a dar voce al malessere che descrivi, e per far questo credo potrebbe esserti molto utile parlarne con uno psicologo.
Un saluto
Maria Rita MIlesi
Psicologa Psicoterapeuta a Bergamo e a Milano

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