Che confusione! Aiuto

Cara Azzurra,
ricevo molte richieste di persone che vivono circostanze simili e la confusione è una delle sensazioni più comuni.
I dubbi sull'aver fatto la scelta giusta assalgono perché probabilmente hanno dietro dei timori legati anche (ma non solo) all'incertezza rispetto al futuro. Il fatto stesso di uscire da una situazione conosciuta e intraprendere una nuova strada spaventa perché, appunto, non la si conosce: è novità e in quanto tale è foriera di dubbi e perplessità.
Se in questo momento ha sentito di fare questa scelta evidentemente in cuor suo ha dei bisogni e delle necessità che non potevano più aspettare.
Una parte di Lei ha delle aspettative che teme non si realizzino? Quali sono queste aspettative? Qual è la situazione ideale a cui aspira (se ne ha una)?
Ha espresso dubbi sul fatto di aver lasciato la persona sbagliata, sul non trovare una persona come lui; le chiedo, ad oggi: sa come debba essere l'uomo giusto per se stessa? Sa bene cosa fa al caso suo e cosa no? Cosa significa per lei avere una relazione e cosa si aspetta dall'altra persona?
Queste domande potrebbero essere degli spunti per iniziare a fare chiarezza.
E' bene tenere presente che l'uomo perfetto, in generale, non esiste, ma esistono persone che funzionano bene insieme, reciprocamente e sotto vari punti di vista. Un uomo virtuoso non è detto che sia la persona giusta. Si va oltre ciò perché ognuno ha necessità, bisogni, desideri, credenze e valori differenti. Sono tante le variabili in gioco quando si tratta di stare bene, profondamente, con un'altra persona e anche con se stessi (cosa primaria).
Uno degli aspetti su cui si può iniziare a lavorare è la consapevolezza di sè: conoscere e capire cosa vogliamo, perchè lo vogliamo, a cosa aspiriamo e cosa ci aspettiamo è già un modo importante per fare chiarezza. Per fare ciò è utile affidarsi ad un esperto che guidi il tutto, facendo emergere quali strade percorrere.

Le auguro di riuscire a vedere e ascoltare se stessa e a trovare un suo personale equilibrio, così da guidare le scelte al meglio.
(Qualora avesse bisogno mi scriva pure in privato. Sono esperta in vita relazionale e di coppia.)

Buona giornata,
Dr.ssa Annalisa Signorelli

Cara Azzurra2,
la sua confusione è più che comprensibile. Ha certamente trovato una persona matura ed affettuosa che ha capito e le è stato vicino nonostante la separazione e questo le ha semplicemente fatto capire che ha passato del tempo con una bella persona.
Il sentimento che prova ora è legato (credo ma bisognerebbe approfondire) all'affetto ed alla stima che prova.
Le emozioni che si provano all'interno di una relazione solitamente non stanno a guardare l'età anagrafica, se si trova una persona con la quale si sta bene l'età conta poco. Solo il tempo potrà dirle se la scelta che ha fatto si è rivelata vincente. Intanto si permetta di sentire la mancanza del suo ex che, da quel poco che ha scritto, sembra le abbia dato molto e poi lo lasci andare.
Sono a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Barbaro
(ricevo anche on line)

Gentile Azzurra,
le informazioni che fornisce sono insufficienti per capire in che senso trovava a volte "lontano" il ragazzo più maturo.
In ogni caso i parametri da considerare per scegliere il partner più adatto sono molteplici e non riguardano soltanto l'attrazione fisica e la vicinanza anagrafica.
Ora solo il passare del tempo può farle capire se la sua decisione è stata buona oppure no.
Tuttavia un sostegno psicologico può aiutarla a fare maggiore chiarezza sui suoi bisogni e desideri.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Cara Azzurra 2,
capisco e comprendo i suoi sensi di colpa, anche perché il suo ragazzo si è comportato bene ed in maniera matura ha affrontato la situazione.
Tuttavia se lei l'ha lasciato è per dei motivi validi, sia perché è presa da un altro, sia perché nella relazione con l'ex non era totalmente appagata.
Non si interroghi su come andrà in futuro la sua relazione con l'attuale, se ci sta bene continui a vivere nel presente questa storia.
Le consiglierei un supporto psicologico per lavorare sui sensi di colpa.
Cerchi di vedere dentro se stessa qual'e può essere la situazione migliore ma non torni con l'ex solo perché lui la ama e per i suoi sensi di colpa.
Resto a disposizione sia online che in presenza.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Buongiorno Azzurra,
in amore è molto difficile parlare di “correttezza” o “scorrettezza”. La nostra intenzione, non è certo quella di ferire il partner; semplicemente è la vita e noi insieme ad essa, che è dinamica. Nel senso che cambia: cambiano le nostre emozioni, i nostri pensieri, i nostri progetti. Questo perché facciamo nuovi incontri, viaggi in posti sconosciuti o semplicemente perché leggiamo un libro nuovo. Non deve sentirsi in colpa. Gli incontri sono casuali e ciò che proviamo rispetto a questi, non è certo qualcosa che si può programmare o progettare. Ha scelto il cuore e non c’è mai nulla di male in questo. Dopodiché è chiaro che questo ragazzo non sarà come il precedente. E’ chiaro che la relazione sarà diversa perché ognuno di noi è diverso. Ma lei deve cercare non l’uomo “perfetto”, bensì quello che la fa emozionare.
Dott. Simone Evangelista

Cara Azzurra, è normale sentirsi confusi e disorientati dopo la fine di una relazione importante, in cui è stato investito tempo, emozioni e sentimenti. E' riuscita ad assumere consapevolezza circa i propri bisogni, decidendo di chiudere con il proprio ragazzo sulla base delle proprie necessità, senza farsi influenzare da fattori esterni. In una relazione, è importante ascoltarsi e andare anche un po' oltre quello che si ritiene giusto o sbagliato, poiché la differenza tra questi due aspetti è spesso soggettiva. Rimanere in una condizione di malessere perché l'altro si è comportato sempre bene e quindi è giusto cosi, non fa altro che alimentare lo stato di sofferenza e frustrazione, contribuendo poi alla nascita di eventuali incomprensioni e conflitti. Nonostante ciò, la fine di una relazione è comunque una rottura, che crea dolore, anche quando siamo noi a fare il passo decisivo. Il mio consiglio è di provare a stare con la propria sofferenza, ad ascoltarsi pienamente e a prendersi del tempo per sé, cercando di fare luce su ciò che desidera veramente. Se ha bisogno di un sostegno, anche per fare maggior chiarezza dentro di sé, sono a sua disposizione.
Un caro saluto

Dott.ssa Alessia Molendi