Penso di soffrire di depressione, o moglio di averci sempre sofferto fin da piccola. Mi porto dietro da tanto tempo dei sintomi che non sapevo spiegarmi, pensavo solo di essere matta o di avere qualche malattia, fino alla scorsa settimana che ho assistino ad un'intervista in tv che parlavano della depressione. Allora ho capito. Io a cose normali sono una ragazza solare e molto positiva, ma molte volte mi trovo in stati d'animo molto cupi e non so come uscirne mi vengono in mente solo cose brutte della mia vita e non riesco a pensare positivo... Spesso arrivo a pensare che le persone che mi stanno attorno starebbero meglio se morissi... E molte volte ho pensato di farlo, ma non ho mai avuto il coraggio di farlo. Volevo un parere e sapere se è il caso che mi rivolga a qualcuno per risplvere questo problema.
Grazie
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2 GIU 2016
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Buonasera Anonimo, evidentemente la mia risposta è sì, si rivolga ad un collega della sua zona. Quell'intervista di cui accennava, forse le ha chiarito alcune cose, tuttavia, in questi casi, può capitare che ci "accolli" emotivamente, anche qualcosa che, invece, è solo sintomatico, oppure situazione e contestuale, ma che non appartiene alle proprie caratteristiche di personalità stabili. Per questo, sarà meglio che si confronti, direttamente, con un professionista del settore (psicoterapeuta) in modo da comprendere meglio i termini del suo malessere attuale e da quali cause passate proviene (visto che ha detto che pensa di aver sofferto di depressione anche quando era piccola).
Buona fortuna,
dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma
2 GIU 2016
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Buonasera, certamente la risposta alla sua domanda è si, si rivolga ad uno psicologo della sua città e se si sente più sicura può esporre la sua intenzione al suo medico di famiglia che potrà consigliarle qualcuno.
E' un buon punto di partenza il fatto che lei sia disposta a chiedere aiuto, questo la aiuterà sicuramente a comprendere meglio il suo stato. All'interno di una relazione terapeutica infatti potrà riuscire a dare un nome e una spiegazione alla sua sintomatologia e di conseguenza affrontarla al meglio.
Buona fortuna
2 GIU 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Anonima,
"depressione" è un termine ormai entrato nel linguaggio comune, e a mio avviso, spesso abusato o utilizzato in modo improprio. Mi colpisce il fatto che aver ascoltato l'intervista di cui parla sia stato per lei come una sorta di "epifania", che l' abbia spinta a riflettere sul suo disagio e a formulare una prima richiesta d'aiuto, nonostante affermi che esso si procrastini ormai da tempo. Che cosa si diceva in quest'intervista? Che cosa ha attirato la sua attenzione? Rispetto agli stati d'animo che descrive, in quali situazioni le succede di provarli?
Detto ciò, penso comunque che si sia attivato in lei un iniziale processo di riflessione rispetto ai suoi vissuti, sarebbe utile poterlo esplorare in maniera più approfondita, ma è ovvio che la scelta di richiedere un consulto psicologico spetta a lei.
Per qualsiasi informazione rimango a sua disposizione.