C’è forse una possibilità di vincere?

Inviata da Axinti Rebeca Elizabeth · 22 gen 2025 Autorealizzazione e orientamento personale

Salve, sono una ragazza di 23 anni e sono messa molto male tanto da pensare che ormai non c’è più niente da fare.. la mia vita è un disastro in tutto, così come la mia testa. Ho un sacco di disturbi mentali che di seguito li scriverò:
Disturbo evitante di personalità? Soffro di stress e ansia, da sempre. Talmente forti che mi vengono dei crampi in tutto il corpo, mi sento morire. Attacchi di panico, respiro male, sudo e mi gira la testa. Ho Bassa autostima, ansi per niente. Non so chi sono, chi voglio essere, non so niente su di me. Soffro di insonnia da tanti anni, non ho amici perché non so come funziona un’amicizia, non la so mantenere. Mi sento sempre giudicata male, respinta, mi sento inferiore agli altri. Mi sento di non meritare nulla.

Borderline-cambio stati d’animo da un secondo all’altro senza avere il controllo.

Forse personalità multiple perché tante cose che faccio mi sembrano fatte non da me ma da un’altra persona, cose che se adesso ci penso non li farei MAI

Bipolare? Perché ho troppi pensieri nella testa, così come le pagine aperte su Google e come le cose che comincio a fare ma poi finisco per fare un’altra senza finire quello che facevo prima e nemmeno che stavo facendo dopo, tutto questo in un loop continuo tutti i giorni e mi sento confusa. Esattamente come questa pagina che sto scrivendo, tutto mischiato. Ho così tanto da dire che alla fine non dico niente. Tante cose da finire che alla fine non finisco nulla.
Prossima settimana avrò il mio primo colloquio con la psicologa, ma non mi aspetto niente. E non so per quanto tempo potrò fare le sedute perché sono messa male economicamente, credo che finirò per togliermi da questo mondo.

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Miglior risposta 27 GEN 2025

Cara Rebeca,
in base a cosa dice di avere questi disturbi? Le sono mai stati diagnosticati? Credo che definirsi in questi termini non la aiuti per niente a stare meglio e di conseguenza non la aiuti nel processo di cambiamento che sta decidendo di affrontare. Quando si decide di iniziare un percorso psicologico lo si fa partendo dal presupposto che sia possibile cambiare e stare meglio. Sicuramente se ha contattato un professionista significa che una parte di lei vorrebbe cambiare ed è già un punto di partenza, ma le consiglio di condividere quello che ha scritto qui con lo psicologo con cui farà i colloqui. Condivida con lui tutte le sue paure e anche le sue perplessità.
Le faccio i miei migliori auguri.
Resto a disposizione
Dott.ssa Vita

Dott.ssa Antonella Vita Psicologo a Padova

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9 FEB 2025

Buongiorno Axinti,
dal suo messaggio emergono molti spunti per una psicoterapia,
si prenda uno spazio ed investa su se stessa.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti
Cordiali saluti
Alice Noseda

Dott.ssa Alice Noseda Psicologo a Lecco

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29 GEN 2025

Ciao Rebecca,
Ho letto il tuo messaggio e la prima cosa che colgo la tua profonda sofferenza e bassa autostima nei tuoi confronti e nel tuo presente/futuro. Nel tuo messaggio affermi di soffrire di molteplici disturbi mentali ma non hai specificato se la presenza di tali disturbi mentali è stata effettivamente diagnosticata da un collega psicologo e/o psicoterapeuta. I disturbi di cui affermi di essere affetta racchiudono due aspetti in comune molto importanti:

- la tendenza di bassa autostima e svalutazione della propria persona.
- difficoltà di regolazione della sfera emotiva.

Sono contenta che hai deciso di svolgere un primo colloquio con una collega e spero che in seguito a questo colloquio tu decida di proseguire e provare a dimostrare a te stessa che sbagli quando pensi di non meritarti nulla, di essere sempre respinta, di essere un disastro e che non c'è più nulla da fare nella tua vita ma soprattutto che tu capisca quanto è totalmente sbagliato pensare di volersi togliere la vita. Ti suggerisco di iniziare un percorso di sostegno psicologico all'interno del quale potrai capire se soffri realmente di un disturbo mentale o più, potrai indagare in modo costruttivo e comprendere la tua sfera emotiva, le cause del tuo disagio e se vi sono fattori comportamentali, ambientali o pensieri che mantengono e aggravano il tuo stato disagio e percezione che hai di te stessa. Hai detto di avere tanto da dire ma poi finisci di non dire nulla, attraverso un percorso di sostegno psicologico avrai modo di trovare un tuo spazio personale dove potrai esprimere tutto ciò che provi e pensi senza essere giudicata o incompresa ma bensì avrai modo di essere ascoltata empaticamente e acquisire nuove consapevolezze di te stessa.
Non avere fretta di vedere cambiamenti ma concediti il tempo di guardarti in modo reale e costruttivo dentro di te, datti modo di imparare ad amarti e accettarti cosi come sei, dai modo a te stessa di poter rinascere e la possibilità che hai ancora tanto da vivere in questo mondo ma soprattutto essere felice.
Prova questo incontro con il mio/a collega perché se hai deciso di darti questa possibilità vuol dire che comunque in realtà vuoi provare a stare bene e provare ad apportare cambiamenti alla tua vita e questo è un ottimo punto di partenza. Ti auguro di riuscire a fidarti del collega ed a decidere di intraprendere un percorso mirato alla conoscenza di te stessa. Resto a disposizione per qualsiasi cosa e/o informazione, nel caso in cui non ti trovassi con il mio/a collega se vorrai provare a conoscere altri psicologi e/o psicoterapeuti io ricevo ogni mercoledi in studio e lavoro a Roma ma dal lunedì al venerdì lavoro anche tramite modalità online e la prima consulenza indipendentemente se online o presso lo studio è sempre Gratuita perché tengo moltissimo a conoscervi ed a farmi conoscere poi sarete voi a valutare se iniziare un percorso psicoterapeutico con me.
Un caro saluto
Dott.ssa Ilardi Chiara

Chiara Ilardi Psicologo a Roma

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28 GEN 2025

Ciao cara
Intanto voglio rincuorarti sul fatto che tutti i sintomi che hai elencato sono la conseguenza di una confusione identitaria. Quello che ti irrigidisce molto attualmente è il giudizio è che hai verso te stessa. È ottimo che tu voglia indagare su cosa stai vivendo ma le categorie diagnostiche sono indici per orientare i medici e capire come aiutare le persone, non per etichettarle rigidamente.
Sono felice che tu possa iniziare un percorso con la psicologa e vedrai che se hai difficoltà troverete un accordo. Hai bisogno di esplorarti e hai un mondo e una sensibilità dentro che probabilmente non hanno trovato spazio. Ora è il tuo momento. Ti auguro il meglio.

Dott.ssa Anna Elena Comune Psicologo a Roma

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28 GEN 2025

Buongiorno Rebeca, mi colpisce particolarmente la sua testimonianza e la situazione che condivide. Mi sono identificato con lei per qualche minuto e con i disagi che ha descritto. Il mio primo movimento istintivo è stato quello di cercare sicurezza in me e fuori di me. Data la complessità del quadro esistenziale che descrive io mi rivolgerei ad un professionista psicoterapeuta per una diagnosi in modo da iniziare a fare il punto della situazione per un eventuale percorso psicoterapeutico. Cordialmente. dott lorenzo truffi

Dott. Lorenzo Truffi Psicologo a Perugia

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28 GEN 2025

Salve Rebeca, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice Psicologo a Roma

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28 GEN 2025

Ciao Rebeca,
Grazie per aver condiviso qui con noi quello che hai vissuto durante tutta la tua vita e tutt'oggi stai vivendo.

Credo che la confusione che vivi sia lampante nelle righe che hai scritto, perché mentre ti leggevo, mi sono sentita anche io un pò così, sballottolata in giro e mi sono dovuta fermare a rileggere alcuni dei tuoi passaggi. C'è una cosa che mi colpisce particolarmente: quanto tu ti sia etichettata. Come hai detto un pò tu, hai così tanto da dire che alla fine non hai detto niente. Bè.. non credo tu non abbia detto nulla, credo tu abbia portato te stessa e quello che vivi e senti rispetto a te tutti i giorni. Perché però Rebeca tutto questo elenco di diagnosi? La sensazione che ho è che tu alcune di queste non le abbia ricevute, ma le abbia appiccicate addosso a te per portartele in giro e non lasciarle mai. E' importante fare un pò di chiarezza: quando un paziente ha una diagnosi, almeno nella mia modalità di lavorare, è importante che questo non si individui con la patologia che ha. Il sintomo, la diagnosi, sono solo un espressione, come fossero un piccolo campanello d'allarme che è li per dare una mano e dire: "attenzione!". I sintomi ci dicono che dobbiamo guardare oltre di essi, perché ci comunicano che dobbiamo ascoltare alcune parti più profonde di noi stessi. Per questo ti domando nuovamente, come mai senti il così forte bisogno di descriverti come una persona con tanti disturbi mentali che tra l'altro sembra abbia diagnosticato tu stessa per te?

Ci sono molti temi di cui parli in queste righe che sono molto importanti e forti: ansia, l'assenza di autostima, le relazioni che non si creano, il tema del giudizio, l'inferiorità e così via. C'è forse una possibilità di vincere? Si, Elizabeth c'è. Ma devi vederla. Possiamo prendere contatto con le nostre problematiche, comprenderle, sentirle e cambiare. Possiamo capire dov'è la nostra responsabilità in quello che ci accade, possiamo cambiare il modo in cui ci poniamo alcune domande e dirci ad esempio al contrario "perché ho bisogno di essere respinta ed allontanarmi da tutti?". Hai fatto una scelta, quella di farti aiutare. Non so come andrà questo tuo primo incontro, ma a prescindere dal fatto che tu ti possa trovare bene oppure no, avrai avuto un assaggio piccolo di quella che potrebbe essere una vittoria. Perché hai scelto di farti aiutare e di metterti in discussione. Si, la psicoterapia costa molto. Qualora fosse impossibile per te sostenerla economicamente attraverso un lavoro valuta altre opzioni, non fermarti. Ci sono alcune realtà, che offrono dei pacchetti gratuiti o a prezzi ridotti per persone che hanno difficoltà. Un modo si piò trovare Rebeca, un modo per vincere c'è. E immagino che probabilmente per te sia difficile poterlo vedere, ma devi saperlo che c'è e non devi farlo da sola ma puoi farti aiutare da qualcuno che possa accompagnarti in un percorso che ti mostri che la tua strada esiste e merita di essere percorsa, perché lo meriti tu.

Spero di esserti stata d'aiuto e qualora avessi bisogno di parlarne, sarei lieta di aiutarti.
Dott.ssa Giorgia Tanda.

Dott.ssa Giorgia Tanda Psicologo a Roma

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27 GEN 2025

Cara Elizabeth,
prima di tutto ti ringrazio per aver condiviso il tuo vissuto. Traspare dalle tue parole la profondità della sofferenza e della confusione che stai vivendo. Vedo che hai già provato a inserire il tuo disagio all'interno di precisi disturbi psichici. Ma, al di là di ogni etichetta diagnostica, che solo un professionista può assegnare con sicurezza dopo un attento esame, preferisco guardare direttamente al tuo vissuto così come lo hai descritto, nelle parole che hai utilizzato. Comprendo che le cause della tua sofferenza siano varie e complesse e temo che ci sia poco di concreto che io possa offrirti attraverso questo breve spazio. Voglio comunque provare a offrirti qualche parola, nella speranza che possa esserti di sostegno. E intendo farlo partendo col rispondere alla domanda che hai posto a titolo del tuo testo: sì, c'è possibilità di vincere. Per quanto disagevole e immutabile possa apparirti la tua condizione attuale, vi è sempre possibilità di guarigione e cambiamento. Non dico che sia facile, né breve. Ma, un passo alla volta, è possibile discendere dentro di sé fino alle cause della propria sofferenza e curarle. Hai la fortuna di essere molto giovane e, non dubito, ricca di risorse che forse neanche tu stessa ancora sai di possedere. La stessa intensità dei disagi che vivi è espressione di una eccezionale sensibilità che, se padroneggiata e ripulita dai fattori che generano sofferenza, può offrirti la capacità di vivere una vita straordinariamente ricca e di donare bellezza e amore alle persone che incontrerai nel tuo cammino. Mi conforta sapere che hai scelto di rivolgerti ad uno psicologo, nonostante i tuoi dubbi rispetto all'utilità di questa azione. Certamente il sostegno di un professionista empatico, capace di comprenderti e di accompagnarti in un cammino di guarigione e trasformazione, può esserti straordinariamente di aiuto. La vita può metterci a volte di fronte a dolori e sfide enormi, ma, ciò nonostante, vale la pena di essere vissuta. Sono sicuro che se passerai attraverso la buia notte che stai vivendo, un giorno ti troverai a contemplare una meravigliosa alba. Non perdere la speranza, aggrappati con tutte le forze a quel desiderio di vita che ancora alberga nel tuo animo, per quanto flebile esso sia. Ti auguro il meglio e ti invito a contattarmi se desideri pormi ulteriori domande. Un caro saluto, Dott. Alessandro Pittari

Dott. Alessandro Pittari Psicologo a Milano

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24 GEN 2025

Cara Elisabeth, alla tua età si può soffrire molto, perché a questa età si è più sensibili e fragili. Stai provando sensazioni molto sgradevoli, a volte dolorose. Ci raccontano il tuo bisogno di cambiare qualcosa, forse è il mondo intorno che devi cambiare, non pensare di toglierti tu. Rivolgiti alla psicologa con fiducia, fatti aiutare a comprendere cosa puoi cambiare di quel mondo che ti crea tanta confusione. Ti devo dare un consiglio: non ti devi descrivere con una etichetta, con il nome di un disturbo! Parla di te, di quello che sei e che vorresti essere, delle emozioni che provi e del perché ti creano problemi.
Cerca di volerti bene, di guardare alle parti positive che hai.
Un caro saluto
Dott. Maurizio Tremaroli

Dott. Maurizio Tremaroli Psicologo a San Benedetto del Tronto

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23 GEN 2025

Capisco quanto tu stia soffrendo e quanto sia difficile affrontare tutto questo da sola.

Non sei sola e non sei un disastro. Quello che stai attraversando è un percorso difficile, ma con l'aiuto giusto puoi uscirne.

È importante che tu abbia deciso di cercare aiuto. Il primo passo è stato fatto e questo è già un grande passo avanti. Il colloquio con la psicologa sarà un'opportunità per iniziare a comprendere meglio te stessa e le tue emozioni.

Non avere aspettative troppo alte per la prima seduta. La terapia è un percorso che richiede tempo e pazienza. È normale sentirsi confusi e non vedere subito dei miglioramenti. L'importante è essere costanti e collaborare con la tua terapeuta.

Per quanto riguarda le difficoltà economiche, parlane con la tua psicologa. Esistono diverse possibilità per accedere a terapie a costi contenuti o gratuite. Non mollare per questo motivo.

L'idea di toglierti la vita è un pensiero molto doloroso e comprensibile in questo momento. Ma ti voglio ricordare che la vita è preziosa e che le cose possono migliorare. Sentirti così è normale, ma non significa che non ci sia via d'uscita.

Ecco alcune cose che potrebbero esserti utili nel frattempo:

- Parla con qualcuno di cui ti fidi: un amico, un familiare, un altro professionista della salute mentale. Condividere le tue emozioni può essere di grande aiuto.
- Prenditi cura di te stessa: Mangia in modo sano, fai attività fisica, anche solo una passeggiata all'aria aperta.
- Evita di giudicarti: sii gentile con te stessa. Ricorda che nessuno è perfetto e che tutti commettiamo degli errori.
- Concentrati sul presente: non pensare troppo al futuro e non rimpiangere il passato. Vivi un giorno alla volta.
- Impara a dire di no: non cercare di accontentare tutti. È importante stabilire dei limiti e prendersi cura di se stessi.

Ricorda, non sei sola in questo percorso. Ci sono molte persone che possono aiutarti e sostenerti.

Dott. Mirko Manzella Psicologo a Trieste

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23 GEN 2025

Carissima,
sono felice di sapere che è prossima all’inizio di un percorso. Descrive certo una sofferenza, ma si è accorta che accanto a tutte le auto-diagnosi ha posto un punto di domanda? Forse è proprio da questo interrogativo che si potrebbe partire. Inoltre, il fatto che lei in tutto il caos che descrive riesca ancora a ragionare su sè stessa e, soprattutto, a chiedere aiuto, è un punto d’appoggio fondamentale di quella parte di lei che è determinata a voler restare in vita. Parli alla collega delle sue ristrettezze economiche e nel caso sia necessario chieda aiuto anche economico ai propri cari, perché la terapia sembra per lei al momento un percorso di vitale importanza. Se ciò non fosse possibile, le consiglierei invece i servizi pubblici gratuiti.
Buona fortuna per tutto.

Lara Castelvedere Psicologo a Brescia

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23 GEN 2025

Le diagnosi devono essere fatte esclusivamente da specialisti esperti.

Non bisogna mai autodiagnosticarsi le malattie in quanto non avendone le competenze e le conoscenze rischiamo di auto convincerci di avere determinate malattie quando non è vero

Non basta avere ansia per avere un disturbo di panico
Non basta essere tristi per essere depressi
Non basta avere tanti pensieri alla testa per essere bipolari

L’auto diagnosi è pericolosa perché si rischia di etichetta in una certa maniera e di convincerci di essere in un certo modo quando non è vero

Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico con un esperto, un’esperta che la possa aiutare a comprendere meglio la sua situazione ed affrontarla

Se avessi difficoltà da un punto di vista economico, può rivolgersi a uno psicologo dell’Asl.l’Asl offre pacchetti di sedute a prezzi veramente bassi ed in certi casi totalmente gratuiti


Resto a disposizione

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Pontedera

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23 GEN 2025

Mi dispiace profondamente che ti senti in questo stato di confusione e disperazione. Voglio dirti subito una cosa importante: il fatto che hai trovato la forza di scrivere tutto questo e di cercare aiuto è già un passo enorme, anche se non sembra. Non sei sola, e anche se ora può sembrare impossibile, c’è una strada per stare meglio, un passo alla volta.

### **1. Non diagnosticarti da sola**
È evidente che stai vivendo un momento difficile e complesso, ma il tuo elenco di possibili disturbi non significa che tu li abbia tutti. Solo un professionista, come la psicologa che vedrai la prossima settimana, potrà aiutarti a capire meglio cosa stai vivendo e quali sono le priorità per iniziare a stare meglio. È normale sentirsi confusi quando si ha tanto dentro e sembra impossibile mettere ordine.

### **2. Il primo colloquio con la psicologa**
- **Non serve che tu abbia tutto chiaro.** Non devi andare dalla psicologa con risposte pronte o una "diagnosi" completa di te stessa. Il tuo compito è semplicemente essere onesta e condividere quello che riesci, anche se è disordinato. La psicologa ti aiuterà a fare ordine e a capire meglio come affrontare la situazione.
- **Parla delle tue difficoltà economiche.** Esistono spesso soluzioni per continuare un percorso anche con risorse limitate, come centri pubblici, servizi di supporto gratuiti o a basso costo, o terapie brevi focalizzate su problemi specifici.

### **3. Quello che stai vivendo è affrontabile**
Il modo in cui descrivi il caos interno e i pensieri ricorrenti sembra schiacciante, ma voglio sottolineare che ci sono tecniche e terapie che possono aiutarti a riprendere il controllo, un passo alla volta. Problemi come l'ansia, gli attacchi di panico, i pensieri confusi e la sensazione di non meritare nulla non sono insoliti, e con il giusto supporto puoi iniziare a ridurli e a trovare sollievo.

### **4. Non sei definita dai tuoi sintomi**
Tu non sei i tuoi attacchi di panico, il tuo stress o i tuoi stati d’animo altalenanti. Questi sono aspetti che stai affrontando, non chi sei veramente. Anche se ora non ti senti di sapere chi sei o cosa vuoi, è normale sentirsi così in un momento di crisi. Con il tempo, lavorando con la psicologa e magari con altre risorse, potrai riscoprire chi sei e costruire la tua strada.

### **5. Cosa puoi fare subito**
- **Scrivi, come hai fatto qui.** Mettere per iscritto i tuoi pensieri è un modo potente per affrontare la confusione. Anche se ti sembra tutto un disastro, ogni parola scritta è un passo verso la chiarezza.
- **Fai una piccola cosa ogni giorno.** Non devi risolvere tutto ora. Inizia con un piccolo obiettivo, come bere un bicchiere d’acqua, fare un respiro profondo o guardare un video rilassante. Anche i piccoli gesti contano.
- **Rivolgiti al tuo medico di base.** Se non lo hai già fatto, potresti parlargli delle difficoltà che stai vivendo. In alcuni casi, può prescriverti un supporto farmacologico temporaneo per gestire ansia o insonnia mentre lavori su di te con la psicologa.

### **6. Se i pensieri di toglierti la vita diventano forti**
Ti invito con tutto il cuore a non affrontarli da sola. In questi momenti è fondamentale chiedere aiuto, anche immediato. Puoi contattare un numero di emergenza o una linea di ascolto nella tua zona (in Italia, il Telefono Amico è disponibile al numero **022 327 2327** o **800 86 00 22**). Parlare con qualcuno, anche solo per qualche minuto, può fare una grande differenza.

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**Tu meriti di vivere e di stare bene.** Anche se ora non ci credi, dentro di te ci sono forza e valore, lo dimostra il fatto che sei qui, che hai scritto e che stai cercando aiuto. Ogni passo, per quanto piccolo, è un passo verso una vita diversa e più serena. La tua storia non è finita qui, e ci sono persone pronte a camminare accanto a te in questo percorso.

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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23 GEN 2025

Buongiorno,
mi dispiace molto per il tuo vissuto di sofferenza. Dal tuo racconto sembra emergere tanta confusione e paura rispetto a quello che sei e quello che provi.
Penso che un percorso psicologico possa essere utile per affrontare i tanti temi che hai portato e fare un po' di chiarezza.
Quello che mi sento di dirti è di affidarti al parere di professionisti con cui capire eventuali diagnosi. Le informazioni trovare su internet sono, infatti, sempre informazioni generali e mal si adattano alla tua situazione specifica. Un professionista può invece valutare il tuo caso individuale e concentrarsi sulla tua persona.
Affidati alla tua psicologa ed eventualmente discuti con lei la questione economica, lei può guidarti per trovare soluzioni e servizi che vengano incontro anche a questa tua necessità.

Beatrice Zucca Psicologo a Bergamo

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