Capire se proseguire o cambiare gli studi
Buonasera.
Ho 25 anni e attualmente sono una studentessa fuori corso alla Scuola di Medicina e Chirurgia. Per intenderci, sono iscritta al quinto anno, ma sono più o meno come livello agli esami del quarto, anche se adesso ne sto preparando uno senza blocchi del quinto. Quando sono uscita dal Liceo mi sono iscritta a Medicina spinta fortemente dai miei genitori, ma a 19 anni non sapevo nemmeno che mestiere fosse quello del Medico. Mi sono lasciata convincere, anche a seguito dei brillanti risultati al liceo, e mi sono iscritta. Fatto sta che sono anni che mi "trascino" con gli esami, e pur prendendo dei bei voti a volte passa anche un anno intero prima di dare un esame. Inoltre, fin da piccola ho mostrato tutto altro tipo di propensione, ho sempre letto molto e scritto poesie, e in generale sono più attratta verso le Lettere e la Filosofia. Ogni tanto risento la fiamma "bruciare", come un qualcosa che mi dice che dovrei interrompere, dovrei fare quello per cui sono portata. Nello stesso tempo però una vocina tipo grillo parlante nella mia testa mi dice:
-hai già 25 anni
-la laurea in Medicina aprirà diversi sbocchi e ce ne sarà pur uno che ti piacerà
-i tuoi ti hanno mantenuta finora, facendo di tutto per metterti il più a tuo agio possibile per ottenere il massimo dagli studi
-non hai un minimo senso di responsabilità?
Questi pensieri mi tengono ancorata nella attuale situazione, ma nonostante tutto ancora zoppico, e non investo abbastanza energie nello studio in modo da concretizzare nel minor tempo possibile. Mi sveglio stanca e demotivata, mi faccio promesse che non mantengo, rimando le date degli appelli. Qualche volta cerco di distrarmi con "altro".
La situazione in famiglia è accomodante, i miei quando non ne possono più arrivano a sgridarmi ricordandomi che non posso metterci 59 anni a laurearmi, ma in linea generale prevalgono l'accondiscendenza, il lassismo, la cecità, la voglia di fare "di tutto" purché questa loro primogenita diventi Medico e abbia un futuro che la possa rendere felice. Insomma i motivi e le pressioni non mancano, ma rimango comunque incagliata. In definitiva ciò che mi chiedo è se devo ( e non so come), provare a cambiarmi radicalmente facendomi carico in modo maturo dei miei doveri, o se lasciar perdere e smetterla di prendere in giro chi mi sta accanto.