Cali di energia

Inviata da Giorgio Paatore · 26 gen 2021

Salve ho 56 anni soffro da tempo di cali di energia che mi fanno chiudere in me stesso, sono stato in cura con vari psicologi senza risultato poi ho provato con la pischiatra purtroppo mi dicono che sono farmaco resistente per loro la mia è depressione, ho la tiroidite di hashimoto curata come si deve valori nella norma cosa dovrei fare? Grazie

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Miglior risposta 28 GEN 2021

Giorgio buongiorno, non sono un medico, ma qua occorre valutare ulteriormente questo aspetto. L' esperienza con malati di tiroide mi ha insegnato che i sintomi precedenti possono persistere anche se i valori tornano nella norma. A volte valori tiroidei non particolarmente perfetti, mi riferiscono i pazienti ed i medici che li seguono, sono meglio tollerati e presentano minori sintomi. Chieda consulto ad un endocrinologo che abbia una visione ampia e aperta del problema, e tenga in considerazione anche la possibilità di cambiare dosaggio o modificare l'antidepressivo sotto consiglio medico, valutandone la correlazione con i sintomi tiroidei. Tutto questo per escludere in modo preciso l'aspetto medico. Per quanto riguarda l'isolamento, questo è un aspetto psicologico su cui lavorare, poiché i cali di energia non devono avere ripercussioni sulla sua vita sociale. Una consulenza anche breve su questo aspetto migliorerà sicuramente la sua autostima, diminuirà il condizionamento sociale e la aiuterà a scoprire i suoi desideri e bisogni più profondi.

Monticone Alessandra Psicologo a Asti

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2 FEB 2021

Caro Giorgio, la psicoterapia è un percorso personale lungo che non porta risultati immediati ma innesca un processo di cambiamento che può dare i suoi frutti anche a distanza di anni, le consiglio di continuare in questa direzione e magari di non concentrarsi solo sui cali di energia, come un problema singolo da risolvere, ma cercare di capire perché il suo corpo ogni tanto è costretto a ciò per farsi ascoltare da lei. Un caro saluto, dott. Stefano Lasagna.

Dott. Stefano Lasagna Psicologo a Forlì

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27 GEN 2021

Gentile Giorgio, confermo quanto le ha suggerito la collega. Credo che sia necessario comprendere meglio il suo dialogo interiore e quanto hanno inciso su di lei le fatiche di vita e i traumi che tutti noi attraversiamo. Spesso si tratta di affrontare in modo più approfondito cosa le impedisce di coltivare la sua gioia interiore che c'è sicuramente ma da solo non riesce a vedere. Non si scoraggi c'è modo di rimettersi in gioco anche con una terapia online che potrebbe permetterle di non sottoporsi a troppi spostamenti. FORZA! Silvana Perino

Dott.ssa Silvana Perino Psicologo a Pinerolo

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27 GEN 2021

Gentile Giorgio,
dal suo breve resoconto apprendiamo che ci sono cali di energia e chiusura in se stesso, poi dice che i cali di energia provocano la chiusura, c'è quindi una precisa attribuzione di causalità. Come si è fatto questa idea? Le è stata comunicata o è solo un'ipotesi?
Aldous Huxley disse una volta: "la vita non è ciò che ci accade, ma ciò che facciamo con ciò che ci accade". Con il supporto di uno psicoterapeuta potrebbe lavorare su modi diversi e più efficaci di gestire le situazioni nelle aree per lei problematiche.
Resto a disposizione e le faccio tanti auguri.
Dott. Giovanni Iacoviello

Dott. Giovanni Iacoviello Psicologo a Bergamo

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26 GEN 2021

Caro Giorgio,
a volte capita che il farmaco non faccia l'effetto desiderato. Per la depressione le linee guida indicano la psicoterapia, eventualmente da abbinare alla terapia farmacologica. Mi dispiace non abbia avuto risultati attesi nei percorsi precedenti, ma Le consiglierei davvero vivamente di non arrendersi e di riprovarci. Ho visto pazienti farmaco resistenti o depressi da anni migliorare e sono convinta che di esperienze simili potrebbero raccontare anche i miei colleghi. Certo, nessuno ha la bacchetta magica, ma penso che affidarsi a uno psicologo Le sarebbe di aiuto.
Un caro saluto,
Dott.ssa Katarina Faggionato

Dr.ssa Katarina Faggionato Psicologo a Vicenza

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