Sono una ragazza e ho una relazione a distanza con un’altra ragazza(che indicherò con X) da circa 2 anni.
Premetto che da piccolina (a circa 3 anni) il suo papà ha deciso di lasciare sole lei e la madre, abbandonando il matrimonio, cosa che secondo me ha avuto non poche ripercussioni.
I primi mesi della relazione con lei (maggio-settembre 2021) sono stati perfetti, ci vedevamo molto di frequente ed era tutto molto intenso come spesso accade nei primi mesi di una relazione. Dopo circa 5 mesi ho iniziato a notare che X ricercava attenzioni fuori dalla coppia intrattenendo conversazioni con persone anche per mesi. Mi è sempre risultato strano come meccanismo e le ho sempre detto che metteva in discussione la fiducia che avevo nei suoi confronti anche perché spesso mi sentivo trascurata. Lei mi ripeteva che aveva grandissima difficoltà a gestire la distanza e aveva timore e difficoltà nello stare da sola e riuscivo a vedere bene che era un punto di sua grande sofferenza. Dopo circa 1 anno abbiamo deciso di concludere la relazione. Rendendosi conto dell’errore e sotto mio invito ha deciso di intraprendere un percorso psicologico. Siamo tornate insieme fino a settembre 2022. Da quel periodo in poi è cominciato un tira e molla mensile che ha coinvolto anche un’altra ragazza che è della sua stessa città e che le ha permesso di vivere una relazione non a distanza verso la quale però aveva non troppo interesse. Questo periodo è sfociato poi in un’estrema freddezza e a mio avviso ‘paura’ della relazione, X ha capito che la sua relazione vicina non aveva molto senso senza un sentimento e continua a dire di volere me nella sua vita ma di avere paura della distanza e che quando saremo vicine lei deciderà di impegnarsi ufficialmente con me. Adesso a differenza di prima è anche molto difficile per me e per chi le sta intorno avere accesso alla sua sfera emotiva. Ogni volta che cerco di entrare in profondità X si chiude e diventa aggressiva. Non nascondo un profondo sentimento nei confronti di X che in questi ultimi mesi sto cercando di valutare anche con una chiave di lettura diversa. Sono in un processo di consapevolezza che mi porta a vedere (a volte con fatica) in modo oggettivo alcune dinamiche ma spesso mi chiedo: sono in relazione con una persona con attaccamento evitante oppure con tratti narcisistici?
So che dovrei fare più affidamento a come mi sento io ma credo sia molto utile il consiglio di uno specialista.
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5 APR 2023
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Buongiorno,
grazie per la sua condivisione. Nel suo racconto sento la sua predisposizione ad accogliere e comprendere l'altro più che se stessa. Questo può essere un modo per rifuggire le sue emozioni anche se da un lato le permette di fare chiarezza cognitiva e percepire maggior controllo della situazione.
Non si può fare una diagnosi sulla base di un racconto, ma la vera domanda è: qualora sapesse dare un nome e quindi creare ordine e chiarezza rispetto al comportamento della sua ragazza che cosa cambierebbe in lei? Ha veramente bisogno di un'etichetta diagnostica per porre fine o proseguire questa relazione?
11 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera,
dal suo racconto mi sembra di cogliere un grande desiderio di comprendere la partner, portando un buon spirito di osservazione assieme ad una grande fatica di poter cogliere il nocciolo della questione.
La sua domanda finale difficilmente può trovare risposta senza avere ulteriori informazioni, ma l'aspetto narcisistico come lo stile di attaccamento sembrano essere in qualche modo legati ad un'esperienza di relazione antica che, nella sua componente traumatica, tende a ripetersi nel tempo e, quindi, nella vostra relazione.
Le consiglio, tuttavia, di prendere in considerazione un percorso individuale, in cui poter comprendere in che modo la sua storia e le sue dinamiche personali si intrecciano a quelle della compagna. Per poter comprendere l'altro è importante prima comprendere sé stessi.
11 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile utente,
lei è portatore di una istanza di coppia ed è in un percorso di coppia che andrebbero affrontate le problematiche qui esposte. Allo stesso tempo sarebbe assai complesso fare un percorso di coppia on-line, e nella vostra situazione avvicinarsi sarebbe la miglior soluzione. Ci chiediamo cosa vieta ad uno dei due di potersi avvicinare all'altro maggiormente. Questo potrebbe ridurre di tantissimo il vostro malessere e dare a voi la possibilità di trovare un nuovo equilibrio nella vostra relazione.
Cordiali Saluti
Studio Associato Dott. Ferrara Dott.ssa Simeoli
7 APR 2023
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Buongiorno Sadlove10,
la parte "Sono in un processo di consapevolezza che mi porta a vedere (a volte con fatica) in modo oggettivo alcune dinamiche"
è la parte su cui le chiedo se volesse lavorare insieme per avere più consapevolezza di ciò che lei vuole e sente indipendentemente dall'altra.
Cordialmente
Dott Giuseppe D'Amico
6 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buonasera,
Le sue parole lasciano intendere un buon grado di consapevolezza e di empatia: sembra aver individuato bene alcuni passaggi importanti come il divorzio dei genitori della sua fidanzata quando era molto piccola che potrebbe aver condizionato anche il suo modo attuale di relazionarsi e di vivere un sentimento importante come l'amore. In situazioni simili talvolta succede che si sviluppi una grande paura di soffrire per un possibile allontanamento della persona amata, tanto da arrivare a scegliere di soffocare le proprie emozioni non vivendole pienamente. La terapia individuale potrebbe aiutarla a capire cosa si nasconde dietro questo suo bisogno di avere certezze e di rendere gli altri felici, pur sacrificando se stessa, attraverso l'analisi della sua storia personale, familiare e relazionale e l'attivazione di risorse necessarie a superare il turbine di incertezze che sembra appesantirla. Si potrebbe optare anche per una terapia di coppia che permetta ad entrambe di comprendere il proprio e altrui punto di vista, lavorando sulle rispettive mancanze ricevute con l'obiettivo di provare a colmarle alternativamente e di raggiungere un compromesso che permetta ad entrambe di scegliere se continuare questa relazione eliminando i tira e molla o se chiuderla superando rancori e delusioni.
Non si può rispondere su due piedi ai suoi dubbi conclusivi, ma non credo che un'etichetta diagnostica possa aiutarla a far luce sulla sua relazione: l'importante è capire ciò che davvero si desidera.
Spero di esserle stata utile e mi rendo disponibile per ulteriori chiarimenti, anche online.
Un saluto,
Dott.ssa Paola Cutrupi
5 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Sadlove10,
a cosa le servirebbe sapere l'ipotetica diagnosi sulla sua compagna?
X è così, a prescindere, questo crea un effetto su di lei.
Per sua stessa ammissione fa fatica a vedere in modo oggettivo alcune dinamiche, per cui, forse, sarebbe più importante approfondire su quali aspetti lei fa fatica e perché.
La lascio con uno spunto di riflessione: la difficoltà che ha di vedere le cose in modo oggettivo potrebbe essere dovuta al fatto che ogni esperienza che facciamo è soggettiva, ciò che X fa o dice la colpirà in un modo che è unico e che riguarda solo lei, al di là delle motivazioni (cliniche o meno) per cui X lo fa.
Se avrà voglia di approfondire ciò che emergerà da questa riflessione sono qua.
Un caro saluto,
Alessia Sassano
5 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno,
grazie per aver condiviso la sue esperienza e i dubbi riguardanti la sua relazione. Ha una buona lettura delle dinamiche interne alla coppia, accogliendo i sentimenti dell'altro. Mi chiedo quanto, nel porre attenzione ai sentimenti e al vissuto della sua compagna si sia soffermato invece sulle sue emozioni e sui suoi bisogni.
A prescindere dall'inquadramento diagnostico della sua compagna, credo sia importante per lei dare significato al suo vissuto interno per potersi orientare verso una scelta che sia maggiormente libera e protettiva per sè.
5 APR 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Sadlove10, grazie per la condivisione che hai voluto fare, capisco che sia un momento difficile e che le domande ti assillano.
Spesso in una relazione commettiamo tutti l'errore di dare retta all'aspetto cognitivo ma forse rimaniamo incastrati solamente in dubbi e ruminazioni che non ci portano da nessuna parte e che non hanno con sè nessuna soluzione.
Nelle relazioni forse dovremmo molto di più dare spazio alle emozioni che sottostanno e ai sentimenti che ne scaturiscono, a questi solamente tu potrai dare una risposta, nessun professionista avrà per te la tua soluzione. Qualunque si l'andamento della vostra relazione dipende da voi due e da come vorrete viverla, nessun consiglio esterno vi aiuterà a raggiungere la soddisfazione se non voi stesse.
5 APR 2023
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Gentilissima, lei riporta che X si chiude e diventa aggressiva, questo modi di funzionare non ci dice nulla sul tipo di attaccamento o se sia o meno narcisista. Occorre una valutazione più approfondita. Le consiglio, come già sta facendo, di continuare a starle vicino e cercare appunto a dare "una lettura diversa" ai suoi comportamenti, considerando che sta attraversando un periodo difficile. Le faccio i migliori auguri, mi tenga aggiornato se le va. Buona giornata!
5 APR 2023
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Buongiorno
Comprendo il suo stato.
Penso che dovrebbe fare chiarezza in lei stessa.
Le sarebbe utile dei colloqui con uno psicoterapeuta.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
5 APR 2023
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Ciao, capisco che stai attraversando un momento difficile nella tua relazione con X e mi fa piacere che tu stia valutando la possibilità di iniziare un percorso di terapia individuale. Come psicologa, credo che la prima cosa importante da fare sia focalizzarsi sulle tue emozioni e sul tuo benessere emotivo. È positivo che tu stia cercando di avere una visione oggettiva della situazione, ma è altrettanto importante che tu esplori e riconosca i tuoi sentimenti e le tue necessità. Le dinamiche relazionali possono essere complesse, e spesso le persone tendono a cercare di razionalizzare i comportamenti dell'altro invece di ascoltare ciò che stanno sentendo dentro di sé.
Detto questo, ti invito a considerare l'idea di iniziare una terapia individuale per esplorare i tuoi pensieri e sentimenti riguardo alla tua relazione con X e per aiutarti a capire quali siano i tuoi bisogni e desideri all'interno di questa relazione. In terapia, puoi esplorare le dinamiche della tua relazione passata e presente con X, lavorare sulle tue emozioni riguardo all'abbandono di tuo padre e sulla tua fiducia nelle relazioni, e imparare strategie per gestire i tuoi sentimenti e le tue reazioni emotive in modo più sano ed efficace.