Blocco sessuale..

Inviata da Denise · 2 mag 2012 Problemi sessuali

Buongiorno. Io sono una ragazza di 25 anni e da sempre praticamente ho un blocco sessuale, nel senso che nonostante conviva e in passato abbia avuto altre relazioni, non sono mai stata a mio agio nell'intimità.. non riesco a lasciarmi andare, ma non solo ora, è sempre stato cosi con qualunque uomo. Mi "vergogno" a far capire quando provo piacere e non riesco a voler dare piacere all'altro perché mi imbarazza anche solo l'idea. Il problema è che io non sto' bene cosi.. e non capisco come mai sono cosi'. Ho cercato di pensare al passato se è successo qualcosa che mi ha creato questo blocco però non riesco a ricordare molto.Con l'ipnosi magari qualcosa si riuscirebbe a fare? Non so, è l'unica idea che mi è venuta in mente...

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Miglior risposta 9 MAG 2012

Cara Denise,

prima di affidarsi alla tecnica dell'ipnosi, è necessario che vi sia una relazione terapeutica stabile e funzionale. Da quello che scrive sembra che provi vergogna e viva un'autocensura nei confronti della vita sessuale, le consiglio pertanto di rivolgersi ad uno psicoterapeuta (e sessuologo) che la possa accompagnare nella scoperta di sè stessa per poi arrivare a comprendere le motivazioni di tale blocco derivante dal vissuto di vergogna e la paura del pregiudizio altrui. L'ipnosi può essere funzionale ma allo stesso tempo non rappresenta una risposta immediata al suo disagio.

I miei migliori auguri

Dott. Luca Pivetti

Studio Associato Chrysalis Psicologo a Arese

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29 OTT 2012

Buona sera Denise, il suo è un problema che, se pur localizzato in un contesto sessuale, presenta le caratteristiche del disturbo fobico-ossessivo.
Non è utile scavare nel passato alla ricerca di chissà quali traumi, mentre risulta utile lavorare sul meccanismo attraverso il quale lei si difende, senza successo a dar retta a quanto scrive, e che paradossalmente alimenta e mantiene in vita il problema stesso. Nel mio studio faccio interventi di ipnosi, ma nel suo caso risponde meglio e prima la Terapia Breve Strategica con la quale in genere con meno di 10 sedute il problema si risolve definitivamente.
Auguri
Dott. Giovanni De Marchi

Dott. De Marchi Giovanni Psicologo a Roma

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7 MAG 2012

Buongiorno Denise, mi sembra di capire che sia arrivato per lei il momento di affrontare questa problematica, che la accompagna da tanto tempo.
Penso che debba porsi l'obiettivo di capire come mai si sia strutturata questa forma di inibizione che la porta a "vergognarsi" del proprio e dell'altrui piacere sessuale; questo non è attribuibile necessariamente ad un evento traumatico, ma può essere connesso alla sua storia familiare e/o a come le è stato insegnato a relazionarsi, ai significati che sono stati attribuiti a quest'area.
Le consiglio di intraprendere un percorso terapeutico individuale che non debba per forza consistere nell'ipnosi. La saluto cordialmente Dott.ssa Barabara Palladini, psicologa e psicoterapeuta.

Dott.ssa Palladini Barbara Psicologo a Peschiera Borromeo

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7 MAG 2012

Cara Denise,
probabilmente l'aver scritto il suo problema è già un inizio di apertura verso una soluzione del suo blocco. Il sostegno di un terapeuta potrebbe facilitare questo percorso, piuttosto che l'ipnosi, certamente utile e valida, le consiglio una serie di sedute con un collega che l'aiuti a contestualizzare la sua difficoltà a lasciarsi andare e a condividere piacere e sessualità. Un caro saluto e resto a sua disposizione se volesse maggiori chiarimenti.
Cordialmente dott.ssa Marika Fellini

Marika Fellini Psicologo a Pinerolo

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7 MAG 2012

Cara signora Denise, le suggerisco di contattare uno psicologo psicoterapeuta per capire cosa effettivamente la stia bloccando a livello sessuale, considerando che la sessualità diviene anche una espressione della sofferenza che le persone si tengono e vivono dentro di loro.
E magari chieda anche meglio ad uno specialista come funziona l'ipnosi per evitare di associarla a quella cosa che magicamente risolve tutto velocemente, come fanno vedere anche in alcuni film.
La sofferenza ed i blocchi delle persone possono essere affrontati e risolti, ma richiedono un po' di tempo da parte delle persone: ma visto che lei ha scritto ad un sito di psicologia forse è pronta per stare meglio! Nelle sue parole di avverte la voglia di cambiamento!
Un caro saluto!
Dott. Giovanna Ferro – psicologa psicoterapeuta - Savona

Dott.ssa Giovanna Ferro Psicologo a Savona

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7 MAG 2012

Buongiorno, il suo è un problema molto delicato le consiglio di cercare uno specialista adeguato al suo caso nell'Albo della Federazione di Sessuologia Scientifica dove ci sono vari esperti formati appositamente per questi aspetti ....
Cordialmente Giuliana Guadagnini

Studio Clinico Psicologo a Verona

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4 MAG 2012

credo che è necessario iniziare una terapia che l'aiuterà nel gestire questa situazione, cordialmente Dott.ssa Eva Scardone

Dr.ssa Eva Scardone Psicologo a Marcianise

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3 MAG 2012

Cara Denise, si possono ottenere ottimi risultati anche senza ricorrere all'ipnosi. Questo "blocco" di cui lei parla può nascere da diverse situazioni; ad esempio un'educazione "rigida" o poco esplicativa sul versante sessuale e affettivo, poca o errata informazione sul "funzionamento" degli organi genitali, sulla loro struttura...insomma le cause possono essere differenti e come vede non per forza "traumatiche". Per quanto riguarda la vergogna mi vien da dire che credo sia la reazione più naturale possibile da mettere in atto...quando qualcosa ci spaventa, o non la conosciamo abbastanza ma nello stesso tempo sentiamo un impulso a relazionarci con questa, puo' capitare di provare un senso di inadeguatezza che può a sua volta generare quel senso di vergogna di cui lei parla. Ovviamente queste sono solo alcune delle svariate ipotesi che si possono avanzare, ma credo che un sostegno psicologico e sessuologico possano esserle d'aiuto in questo senso.

In bocca al lupo,
dott.ssa Valeria Basile
psicologa - sessuologa

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3 MAG 2012

Salve Denise. Lei dice che si vergogna a far capire quando prova piacere, quindi immagino che riesce a provare piacere durante il rapporto sessuale; dice ancora che non riesce a voler dare piacere all'altro "perché mi imbarazza anche solo l'idea". Da quello che dice non parlerei di un blocco sessuale, ma piuttosto nella comunicazione e nella espressione della sessualità, dove "dimostrare" piacere provoca vergogna e "dare" piacere provoca imbarazzo, come se la sessualità fosse una cosa vergognosa e imbarazzante piuttosto che naturale e piacevole. Le suggerisco anch'io di cercare aiuto da uno/a psicoterapeuta della sua zona, una persona con cui poter capire dove nasce questo blocco e come superarlo.
Buona fortuna!
Dr.ssa Alfonsina Pica, psicologa e psicoterapeuta

Dott.ssa Alfonsina Pica Psicologo a San Miniato

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3 MAG 2012

Cara Denise,
lei parla di vergogna, emozione che ha come tema la paura del giudizio proprio ed altrui. Non mi occupo di ipnosi ma sicuramente un percorso terapeutico che le permetta di capire in modo consapevole l'origine di questa vergogna ma soprattutto il motivo per cui si mantiene nel tempo anche con partner diversi, le sarebbe d'aiuto, come anche approfondire il rapporto mente-corpo, fondamentale nel problema da lei descritto. Anche capire il tipo di educazione che ha ricevuto, i modelli familiari, la rigidità con cui lei giudica se stessa, sono tutti spunti che le do per iniziare un'autoriflessione ma è chiaro che l'aiuto di uno specialista è la soluzione più opportuna. Cordiali saluti. Dott.ssa Francesca Zoppi

Dott.ssa Francesca Zoppi Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Verona

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3 MAG 2012

Buongiorno gentile Denise,
se esiste una censura interna e profonda diviene difficile individuare ricordi attinenti la sfera sessuale. Nel suo caso ritengo molto più importante che lei si chieda quanto questo suo "trattenere per sè" il piacere condivisibile della sessualità le sia stato congeniale per crescere e rinforzarsi. Se sente che può lasciare andare questa difesa relazionale, si affidi ad una Psicoterapia Analitica - Esistenziale dove, attraverso l'elaborazione dei suoi vissuti emozionali, lei prenderà a poco a poco il coraggio di aprirsi nel rapporto con l'altro. Se vuole resto a disposizione per eventuali informazioni.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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3 MAG 2012

Gentile Denise,
la terapia breve strategica da me praticata dispone di protocolli di trattamento sperimentati da decenni che possono risolvere in tempi brevi un problema legato alla vita sessuale come quello da lei esposto.
La invito a documentarsi consultando i siti della terapia breve strategica , tra cui il mio e quello del mio caposcuola, il prof. Giorgio Nardone, dove potrà apprendere i fondamenti su cui si basa questo tipo di approccio e decidere se intraprendere questo tipo di percorso.
Cordiali saluti
dott. Giuseppe Pecere

Dott. Giuseppe Pecere Psicologo a Padova

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3 MAG 2012

Buongiorno Denise,
si percepisce la sua difficoltà del momento soprattutto perchè avendo solo 25 anni lei sente questo disagio "da sempre". Questo suo disagio con l'altro sesso si manifesta anche nella vita quotidiana? Credo che si possa parlare di difficoltà relazionale piuttosto che di blocco sessuale. Il sentimento di vergogna lo prova anche nel procurasi piacere da sola? Le consiglio di intraprendere un percorso terapeutico che le dia la possibilità di conoscere il suo corpo, di afforntare le difficoltà relazionali e la relazione di coppia. Si rivolga ad un collega della sua zona e vedrà che la situazione migliorerà sicuramente.
Dott.ssa Concetta Lorico, Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale, Piacenza

Dott.ssa Concetta Lorico Esposto Psicologo a Piacenza

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3 MAG 2012

Ciao Denise. Un percorso psicoterapeutico di tipo cognitivo e comportamentale ti aiuterà a comprendere quali pensieri hai circa il tema della sessualità in tutta la sua interezza; pensieri, emozioni e comportamento sono strettamente interdipendenti, per cui il nostro malessere dipende da quello che pensiamo. Non è necessariamente importante capire come si sono formati i tuoi pensieri disfunzionali, che ti creano disagio, ma è fondamentale capire cosa li mantiene. Ti faccio i miei migliori auguri

dr.ssa Lorena Lopomo Psicologo a Palazzo San Gervasio

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3 MAG 2012

L'ipnosi, come altre tecniche utilizzate, può rendersi utile se inserita in una relazione terapeutica già stabilita. Pertanto ti consiglio di contattare uno psicoterapeuta di formazione psicoanalitica con il quale eventualmente stabilire come procedere. In aggiunta ti posso dire che già il parlarne in un setting ti potrà procurare sollievo ed incentivare a procedere collaborativamente. Auguri ,Carla Panno psicologa-psicoterapeuta di Milano

Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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3 MAG 2012

Salve Denise, lei ha accennato un'emozione ben precisa che è la "vergogna"; come ogni emozione anche la vergogna è accompagnata da pensieri ed aspettative piuttosto specifiche su di sè e su di sè in rapporto all'altro. Sarebbe personalmente molto importante mettere a fuoco che tipo di idee radicate e/o pensieri immediati ti sorgono prima, durante e dopo un rapporto sessuale, in quanto essi probabilmente hanno un'influenza notevole su come ti comporti e ti "controlli" in vista di un rapporto con conseguente impatto a livello emotivo e nuovamente cognitivo. Un rapporto, non c'è bisogno di dirlo, per essere ben vissuto richiede una mente libera e serena, perchè se ci sono pensieri fastidiosi, non solo le emozioni, ma anche le nostre mere reazioni fisiche ne risentono. Per ora l'ipnosi non mi sembra la tecnica più adeguata; ciò su cui bisognerebbe intervenire sono i pensieri coscienti che hai, come prima accennato, prima-durante e dopo il rapporto e quali comportamenti metti in atto, ricostruendo allo stesso tempo lo schema (inteso come rappresentazione) generale che hai di te stessa e, con esso, le aspettative che hai sugli altri (che ad occhio, secondo me, son tante e son negative).
Un percorso terapeutico potrebbe esserti di aiuto. Come puoi ben capire, purtroppo, in sedi di questo tipo non è tecnicamente possibile avanzare interventi specifici, non perchè non lo si vuol fare, ma perchè la cosa essenziale del tutto è analizzare a fondo il disagio e la domanda di aiuto del cliente, non desumibili con correttezza e nella loro complessità da poche righe di descrizione del problema.
Il rapporto sessuale è un elemento molto importante della relazione di coppia, quindi se ne hai la possibilità, non dubitare ad iniziare una terapia vera e propria (non necessariamente a lungo termine).
Pensaci. Cordiali saluti.

Dott. Christian Spinelli Psicologo a Bari

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3 MAG 2012

Gentile Denise,
piacere e vergogna sembrano avere una relazione per lei, l'uno chiama l'altro anche in altri ambiti della sua vita? procuriamo piacere in mille modi e in altrettanti gli altri ne procurano a noi, pensi a quando riceve o fa un regalo...
Il suo corpo... è forse lui il problema? pensi a quanti modi ci sono per procurare piacere a singole parti del corpo: spazzolare i capelli, massaggiare il collo, i piedi, grattare in caso di prurito...
ha vergogna anche di questo piacere?
La invito a riflettere sui suoi pensieri, sui suoi giudizi, sulle sue credenze: spesso è ciò che pensiamo di un atto che fa di quell'atto un blocco!
Affrontare i suoi disagi sull'intimità è la strada che la invito a percorrere insieme ad uno specialista.
Cordialmente
D.ssa Strippoli Valentina, psicoterapeuta cognitivo comportamentale , Fano

D.ssa Valentina Strippoli Psicologo a Fano

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3 MAG 2012

Cara Denise,
da ciò che scrive emerge chiaramente il suo disagio e la sua sofferenza, e insieme il bisogno che ha di analizzarsi e di conoscersi meglio.
Sicuramente si tratta di una difficoltà che investe anche altre aree della sua vita e sicuramente quest'area ha grandi ripercussioni a livello personale e di coppia.
Il mio consiglio è di intraprendere una terapia individuale, che senza dubbio La aiuterà a conoscersi di più e a "vedere" meglio aspetti di sè che ora ha difficoltà a vedere e ad affrontare da sola.
Si rivolga pure al professionista che Le è più vicino e che svolge la propria attività nella sua stessa zona.
Non è mai troppo tardi per cominciare a conoscersi di più a lavorare su se stessi!
Dott.ssa Marianna Vallone

Marianna Vallone Psicologo a Modena

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2 MAG 2012

Gentile utente, sarebbe opportuno che lei contattasse uno psicologo affinchè riusciate insieme a comprendere più adeguatamente i motivi di questo suo blocco, sono certa che ne verrà fuori.
Cordiali Saluti.

Dott.ssa Angela Virone Psicologo a Agrigento

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2 MAG 2012

Cara Denise, perché pensa proprio all'ipnosi? che idea e che aspettativa ha di questa? L'ipnosi fa parte delle tecniche che utilizzo, ma in primis è fondamentale la relazione che si viene a creare tra terapeuta e paziente solo poi si può pensare di utilizzarla come strumento per la terapia. Quello che sento è un blocco molto forte e arcaico e un grande desiderio di uscirne, quindi perchè non pensare di rivolgersi ad un collega della sua città (io le scrivo da Verona) che attraverso un approccio analitico le permetta di "uscire"da questo tunnel e di TROVARE o forse SCOPRIRE il suo corpo e la sua intimità?! Ritengo l analisi del profondo la più indicata per il problema che ci segnala. I miei migliori auguri.

Dott.ssa Cecilia Cimetti Psicologo a Verona

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2 MAG 2012

Cara Denise,
credo che più che affrontare l'ipnosi per ricordare, debba andare a guardare meglio cosa comporta questo disagio e da dove proviene.
Il fatto che lei non ricordi nessun evento che darebbe ragione di quanto succede, può avere varie ragioni.
In tanto, non è detto che lei abbia avuto un'esperienza traumatica specifica, che possa aver creato il blocco. Poi, anche se l'avesse avuta, il fatto che non la ricorda ha un significato, se è stata rimossa vuol dire che era intollerabile. Se così fosse, non è un bene andarla a scovare forzatamente attraverso un ricordo indotto, ritengo sia preferibile affrontarla gradualmente e aspettare che si senta pronta per far emergere il ricordo. E' importante rispettare i tempi emotivi, per non creare ulteriori danni e subire ulteriori violenze.
Ribadisco comunque che non necessariamente deve aver subito un trauma, il suo blocco può essere dovuto ad una serie di esperienze molto primitive, alla qualità relazionale dell'infanzia, ad una serie di convinzioni su sè, sul suo diritto di sentire, di essere felice, di godere, di provare piacere, di scambiare piacere, di sentire emozioni, di contrapporsi, di vivere insomma.
Il fatto che abbia chiesto un parere ora è importante, lei è giovane e questo è sempre un elemento a favore, ha molte energie e flessibilità a disposizione, le gioveranno sicuramente per il cambiamento.
Credo che per addentrarsi meglio in quanto le capita, è importante andare a guardare più da vicino il suo passato ed il suo presente, in modo da poter affrontare un futuro in modo pieno e piacevole.

Auguri Denise!

Sabrina Costantini Psicologo a Pisa

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2 MAG 2012

Gentile Denise,
dalla sua mail non riesco a capire se le relazioni di cui ha esperienza si svolgono solamente su un piano affettivo o anche su quello sessuale e se, nel caso, prova effettivamente piacere o solamente fastidio. Perché sembra descrivere una situazione che la coinvolge senza però che vi sia una sua piena 'presenza', come se cercasse di nascondersi. Mi chiedo però chi ci possa essere lì, al suo posto..
Più che l'ipnosi, un percorso nel quale la sua presenza/assenza rischierebbe di ripetere l'ambiguo atteggiamento che mette in atto nell'ambito della sua vita sessuale, credo che un percorso psicoterapeutico potrebbe esserle di grande aiuto.
Cordiali saluti.

Dott. Lorenzo Sartini Psicologo a Bologna

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